Dopo la morìa di carpe che dal 29 marzo sta interessando il Lago di Caccamo, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Tolentino ha emesso i dati emersi dalle analisi sulla prima carcassa
campionata dai Carabinieri Forestali di Camerino. In quel caso non sono stati riscontrati né patogeni né sostanze tossiche ma le verifiche sono proseguite con ulteriori carcasse campionate l'11 aprile e da uno dei referti è emersa la positivà al virus dell’edema della carpa (CEV). Si tratta di un patogeno che non è trasmissibile all'uomo, comparso di recente nel continente europeo e che colpisce solo le carpe determinandone una sindrome letargica, oltre ad una condizione edematosa generalizzata, che conduce l’animale alla morte.
Solitamente il CEV, qualora presente, persiste in forma latente e diventa virulento, determinando i sintomi patologici, anche attivandosi in seguito a variazioni termiche delle acque. Si attende la fine delle analisi per poter avere un quadro preciso sulla causa della morte delle carpe, fin'ora 50 esemplari. Nel frattempo i Carabinieri Forestali stanno ancora monitorando la situazione e la notizia della possibile presenza di CEV è stata comunicata agli enti preposti per eventuali provvedimenti.
g.g.