Un appello accorato è stato affidato alle pagine di Facebook e non solo. Suor Daniela Sgalla, consorella delle suore Convittrici del Bambin Gesù di San Severino chiede aiuto per i bambini delle Filippine. Là è stata aperta una scuola e negli anni sono stattanti i bambini adottati a distanza che hanno potuto studiare. Ma molti benefattori sono venuti a mancare per le più svariate ragioni e c’è bisogno di aiuto.
Missionaria fin dal 1991, “ho sperimentato quanto sia stata utile e apprezzata la nostra attività caritativa, apostolica e educativa in mezzo ai più bisognosi della zona. La scuola materna e elementare, che abbiamo aperto con tanti sacrifici, ora è frequentata da oltre 300 bambini.
Fino ad ora essi hanno potuto studiare grazie alle adozioni a distanza fatte da tante famiglie italiane. Purtroppo per malattia, morte o difficoltà economiche molte di queste sono venute a mancare; dovremmo abbandonare i nostri bambini che sono bisognosi di tutto? Qualcuno potrebbe venirci incontro ? C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. In fondo, dice Suor Daniela, non serve molto, basterebbe mettere da parte un euro al giorno per raggiungere la somma di 300 euro annui, quanto serve per permettere ad un bambino di studiare. “Se neppure questo è possibile, è superfluo dire che qualsiasi offerta, anche minima, è preziosa per noi. Desidero anche far notare che un gesto di solidarietà crea un vincolo di affetto tra chi dona e chi riceve ed è perciò fonte di gioia reciproca”. Suor Daniela attualmente si trova a San Severino, all’istituto Bambin Gesù dove resterà fino al 24 ottobre.
G.G.
Suore del Bambin Gesù, l’appello di Suor Daniela: “Servono adozioni a distanza”
Mercoledì, 28 Agosto 2019 08:29 | Letto 744 volte Clicca per ascolare il testo Suore del Bambin Gesù, l’appello di Suor Daniela: “Servono adozioni a distanza” Un appello accorato è stato affidato alle pagine di Facebook e non solo. Suor Daniela Sgalla, consorella delle suore Convittrici del Bambin Gesù di San Severino chiede aiuto per i bambini delle Filippine. Là è stata aperta una scuola e negli anni sono stattanti i bambini adottati a distanza che hanno potuto studiare. Ma molti benefattori sono venuti a mancare per le più svariate ragioni e c’è bisogno di aiuto.Missionaria fin dal 1991, “ho sperimentato quanto sia stata utile e apprezzata la nostra attività caritativa, apostolica e educativa in mezzo ai più bisognosi della zona. La scuola materna e elementare, che abbiamo aperto con tanti sacrifici, ora è frequentata da oltre 300 bambini.Fino ad ora essi hanno potuto studiare grazie alle adozioni a distanza fatte da tante famiglie italiane. Purtroppo per malattia, morte o difficoltà economiche molte di queste sono venute a mancare; dovremmo abbandonare i nostri bambini che sono bisognosi di tutto? Qualcuno potrebbe venirci incontro ? C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. In fondo, dice Suor Daniela, non serve molto, basterebbe mettere da parte un euro al giorno per raggiungere la somma di 300 euro annui, quanto serve per permettere ad un bambino di studiare. “Se neppure questo è possibile, è superfluo dire che qualsiasi offerta, anche minima, è preziosa per noi. Desidero anche far notare che un gesto di solidarietà crea un vincolo di affetto tra chi dona e chi riceve ed è perciò fonte di gioia reciproca”. Suor Daniela attualmente si trova a San Severino, all’istituto Bambin Gesù dove resterà fino al 24 ottobre. G.G.
Un appello accorato è stato affidato alle pagine di Facebook e non solo. Suor Daniela Sgalla, consorella delle suore Convittrici del Bambin Gesù di San Severino chiede aiuto per i bambini delle Filippine. Là è stata aperta una scuola e negli anni sono stattanti i bambini adottati a distanza che hanno potuto studiare. Ma molti benefattori sono venuti a mancare per le più svariate ragioni e c’è bisogno di aiuto.
Missionaria fin dal 1991, “ho sperimentato quanto sia stata utile e apprezzata la nostra attività caritativa, apostolica e educativa in mezzo ai più bisognosi della zona. La scuola materna e elementare, che abbiamo aperto con tanti sacrifici, ora è frequentata da oltre 300 bambini.
Fino ad ora essi hanno potuto studiare grazie alle adozioni a distanza fatte da tante famiglie italiane. Purtroppo per malattia, morte o difficoltà economiche molte di queste sono venute a mancare; dovremmo abbandonare i nostri bambini che sono bisognosi di tutto? Qualcuno potrebbe venirci incontro ? C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. In fondo, dice Suor Daniela, non serve molto, basterebbe mettere da parte un euro al giorno per raggiungere la somma di 300 euro annui, quanto serve per permettere ad un bambino di studiare. “Se neppure questo è possibile, è superfluo dire che qualsiasi offerta, anche minima, è preziosa per noi. Desidero anche far notare che un gesto di solidarietà crea un vincolo di affetto tra chi dona e chi riceve ed è perciò fonte di gioia reciproca”. Suor Daniela attualmente si trova a San Severino, all’istituto Bambin Gesù dove resterà fino al 24 ottobre.
G.G.
Missionaria fin dal 1991, “ho sperimentato quanto sia stata utile e apprezzata la nostra attività caritativa, apostolica e educativa in mezzo ai più bisognosi della zona. La scuola materna e elementare, che abbiamo aperto con tanti sacrifici, ora è frequentata da oltre 300 bambini.
Fino ad ora essi hanno potuto studiare grazie alle adozioni a distanza fatte da tante famiglie italiane. Purtroppo per malattia, morte o difficoltà economiche molte di queste sono venute a mancare; dovremmo abbandonare i nostri bambini che sono bisognosi di tutto? Qualcuno potrebbe venirci incontro ? C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. In fondo, dice Suor Daniela, non serve molto, basterebbe mettere da parte un euro al giorno per raggiungere la somma di 300 euro annui, quanto serve per permettere ad un bambino di studiare. “Se neppure questo è possibile, è superfluo dire che qualsiasi offerta, anche minima, è preziosa per noi. Desidero anche far notare che un gesto di solidarietà crea un vincolo di affetto tra chi dona e chi riceve ed è perciò fonte di gioia reciproca”. Suor Daniela attualmente si trova a San Severino, all’istituto Bambin Gesù dove resterà fino al 24 ottobre.
G.G.
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