Un terremoto nel terremoto? Di certo, la “zona rossa” generalizzzata si abbatte come una scure sulle speranze di ripresa delle comunità terremotate. Le misure che riguardano l'emergenza del coronavirus vengono ovunque applicate e anche l’invito a restare a casa sembra essere rispettato, ma nelle zone colpite dal sisma la preoccupazione più forte è che si allontanino sempre di più le prospettive di ripresa.  
 Una nuova dura prova per sindaci, rappresentanti di istituzioni, e imprenditori che oltre alle energie, sin dall'immediato dopo sisma hanno messo in campo anche risorse importanti per cercare di riemergere dai 4 anni che attendono l'avvio della ricostruzione.  E la decione di riconvertire l'ospedale di Camerino a struttura riservata ai pazienti affetti da coronavirus, ha portato con sè nuove preoccupazioni, accentuando il disorientamento delle comunità. 
In prima linea nel fronteggiare con caparbietà la nuova emergenza,  è l'Università di Camerino che con lo slogan “Unicam sta con te, ma tu stai a casa
sintetizza la campagna di formazione e informazione in atto, sottolineando ancora una volta il lavoro che l’ateneo mette in campo per garantire agli studenti lezioni, esami, lauree in videoconferenza, invitandoli nel contempo a comportamenti responsabili e al rispetto delle regole. Pronta la reazione su tutti i fronti da parte della prima industria dell'entroterra, chiamata come tutti a tenere testa ad una criticità che tuttavia, rischia di annebbiare gli sforzi e le iniziative coraggiose intraprese nel corso degli ultimi e difficilissimi anni.

“ Non ci voleva- afferma il rettore di Unicam Claudio Pettinari- ’Non ci voleva, perché sono passati poco più di 3 anni da un qualcosa che ha già cambiato profondamente le nostre vite. Eravamo proprio nel momento più importante per cercare di rilanciare al meglio il nostro Ateneo, chiudendo un percorso di attivazione di nuovi corsi, completando la costruzione di nuove strutture, mettendo a disposizione servizi di qualità ai nostri studenti e di nuovo ci troviamo a dover fronteggiare un duro colpo. Ne subiamo noi, ne subisce l’intera comunità nazionale ed è un colpo che avrà probabilmente delle conseguenze gravi sull'economia nel nostro Paese. Come ateneo - continua il rettore - siamo stati abbastanza pronti a reagire, proprio perché venivamo dall’esperienza del sisma, pertanto siamo stati in grado di ripartire subito con riunioni, lezioni telematiche ed esami, addirittura li stiamo conducendo per via telematica. Posso dire che solo fra ieri mattina e il pomeriggio precedente, abbiamo avuto più di 570 sessioni  con oltre 3500 studenti collegati. Si pensi che ad una sessione chat che abbiamo fatto con con gli studenti per informarli della situazione, hanno partecipato globalmente 476 studenti collegati in diretta con rettore e prorettore. Tutte le nostre attività stanno continuando, chiaramente per quel che possono, attraverso le modalità telematiche; i nostri uffici sono tutti al lavoro  e ci tengo a ringraziare l'intero personale tecnico-amministrativo e in primis il personale docente per l'incredibile sforzo che sta facendo. Abbiamo messo in atto alcune strategie quali quelle dello Smart Working, del lavoro agile da casa, affinchè possa essere efficace ai fini della produttività dell'Ateneo che non vogliamo assolutamente far diminuire.
I nostri cantieri stanno andando avanti- prosegue Pettinari-; siamo un po' preoccupati per le forniture di materiali che risentono dì produzioni che non sono del nostro territorio, ma comunque stiamo andando avanti e contiamo di mantenere quelle che erano le programmazioni che avevamo definito qualche mese fa.
Sono quei cantieri che quando li guardiamo ci danno la speranza in un futuro migliore. E ci teniamo molto alla salvaguardia della salute della nostra popolazione studentesca: abbiamo tanti studenti internazionali che purtroppo quando arrivano non hanno la possibilità di usufruire di un medico generale di famiglia e che molto spesso utilizzavano le strutture sanitarie di eccellenza presenti sul territorio, ed è chiaro che la creazione dell'ospedale Covid a Camerino ha cambiato le carte in tavola. Continuiamo comunque ad essere una popolazione fragile che risentirà sicuramente in maniera forte di questa decisione che io spero vivamente sia stata ben valutata, ben vagliata e ben considerata e che alla fine, quella che la Regione ha presa, sia stata la decisione migliore perché se così non fosse, allora sarei davvero molto molto preoccupato. Da parte mia- precisa il rettore- auspico che quanto prima si salvino vite e si ritorni alla normalità. Auspico che si possa riavere quella struttura ospedaliera a pieno regime; ne abbiamo bisogno come Ateneo, ne abbiamo bisogno sia per promuoverci sia per garantire la sanità e la salute di tutti i nostri studenti e di tutti gli abitanti. E dato che è stato scelto il presidio sanitario di Camerino, perchè è stato detto che quella struttura era l'unica idonea, spero che vi sia un rafforzamento di quella struttura: se quella è l'unica struttura idonea, è su quella che domani si deve puntare per garantire a questo territorio un servizio di qualità, altrimenti, se come  qualcun altro paventa lo hanno considerato un luogo dove semplicemente appoggiare per il momento dei malati gravi, allora le preoccupazioni e le nostre attenzioni saranno chiaramente forti. Noi dobbiamo far rinascere questo territorio: c’è necessità di portarci lavoro, di prospettare sviluppo e garanzie per il futuro dei nostri ragazzi, di portarci nuove attività e nuove giovani famiglie e, le giovani famiglie arriveranno esclusivamente se tutti i servizi saranno loro garantiti".

Parole quelle del rettore dell'Università di Camerino che fanno capire quante nubi nuove si addensino su un vasto territorio già profondamente ferito. Il tempo sospeso sembra allungarsi e c'è il rischio che cadano i timidissimi appigli di speranza ai quali le popolazioni si sono aggrappate per sfuggire al virus della disperazione. E la percezione dei timori e del disorientamento, non può che essere più sensibile in chi ha dalla sua, una responsabilità su un numero elevatissimo di persone. Lo stesso rettore  Claudio Pettinari, fa notare che su decisioni dalle notevoli ricadute, sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento e una maggiore preventiva consultazione

"Lo dico da tempo-  sottolinea il rettore Pettinari- In tutta la società, dalla politica alla comunità stessa, trovo con troppa frequenza il non ascolto. Nella mia persona non c'è un ente territoriale,  ma in questo momento sono un soggetto che, tra studenti dei corsi di laurea e studenti del PF24, master e dottorandi, eroga servizi a circa 9500 persone e dà lavoro a circa 1500 persone. Credo pertanto di avere la dignità e le dimensioni di qualche grande comune di questo territorio, eppure accade molto spesso che io non venga chiamato a deciderne le sorti. Le persone non si rendono conto di quanto sia importante una struttura come l'Università di Camerino e di quanto sia fondamentale fare gruppo ed essere coesi.  Bisogna assolutamente capire che noi che siamo qua e lo facciamo anche per una missione che sentiamo dentro perché avremmo potuto tranquillamente svolgere altri lavori, ed è giusto che sulle decisioni pubbliche d'impatto, veniamo contattati per avere da noi qualche indicazione qualche suggerimento qualche consiglio che con i nostri tecnici, credo che spesso siamo stati in grado di fornire al meglio”.
c.c.

All’Università di Camerino la laurea è online. Nonostante l’emergenza Coronavirus, infatti, non si fermano le sedute di laurea. Così, attraverso il sistema di videoconferenza Cisco Webex attivato da Unicam per far fronte alle difficoltà causate dal sisma del 2016, 26 studenti dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, hanno sostenuto l’esame di laurea.

All’avvio della seduta ha voluto essere presente anche il Rettore Claudio Pettinari, unitamente al Prorettore vicario Graziano Leoni, al Prorettore alla Didattica Luciano Barboni e al Direttore Generale Vincenzo Tedesco.

“In pochissimo tempo, grazie all’ausilio delle infrastrutture informatiche che già Unicam ha in dotazione – ha sottolineato il Rettore Pettinari - siamo riusciti a dare alle nostre studentesse ed ai nostri studenti l’opportunità di conseguire il titolo di studio, senza dover aspettare ancora e creare ulteriori disagi. Chiedo a tutti loro di interpretare questo periodo come una diversa modalità di usufruire dei servizi e delle attività didattiche che Unicam non ha mai smesso di erogare: la salute, il benessere e la formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti sono la nostra priorità, sempre. Voi siete il presente del nostro futuro: proseguiamo insieme a lavorare, affinché possa essere bellissimo. E sarà così”.



Da lunedì 9 marzo e fino al 15 marzo, laddove calendarizzate, le lezioni per tutti i corsi di laurea di tutte le sedi dell’Ateneo saranno svolte esclusivamente in modalità telematica. Le lezioni torneranno ad essere in presenza non appena le Istituzioni preposte lo consentiranno, fermo restando l’utilizzo costante della piattaforma telematica a beneficio degli studenti che non possono partecipare alle lezioni.
Il futuro non crolla”. Lo slogan coniato dall'Università di Camerino all’indomani del sisma, si rivela adattissimo anche in una circostanza come l'emergenza coronavirus.
Tra sospensioni e riprese dettate dalle ordinanze, l'ateneo conferma comunque la sua determinazione ad andare avanti, tant’è che pur di garantire continuità, proprio questo venerdì alcuni studenti iscritti all'ateneo avranno la possibilità di discutere le loro tesi di laurea via Skype o con modalità di teleconferenza.

“Unicam riesce per fortuna a non indietreggiare di un passo anche in situazioni difficili come quella attuale – afferma il rappresentante degli studenti Riccardo Cellocco-. La prima settimana di chiusura dell’università, sia sul fronte degli esami che delle sedute di laurea, ha comportato non pochi disagi a tutti gli studenti. Per quel che riguarda la  ripresa delle lezioni, staremo a vedere ora come evolverà la situazione, di certo, quello che è fondamentale è che comunque si riesca a mantenere un certo flusso, sia per le lauree che per gli esami. Al forte disagio rappresentato dalla chiusura delle strutture - aggiunge Riccardo Cellocco- Unicam risponde con l'organizzazione di sedute via Skype e in streaming; come è accaduto già all’indomani del sisma 2016, la continuità delle stesse lezioni è garantita via streaming, modalità che permette a tutti gli studenti di non saltare la lezione in aula e di non perdere l'anno accademico. Siamo consapevoli che l’emergenza Covid -19 che interessa gran parte dell’Italia è un po’ complicata per tutti; personalmente sono in contatto continuo con i rappresentanti delle altre università marchigiane e ci confrontiamo su come evolve la situazione nei 4 atenei della Regione. Credo che ci accomuni un quadro abbastanza simile, dal quale purtroppo emerge anche molta incertezza.
Quello che gli studenti chiedono ovunque- evidenzia Cellocco- è risposte chiare e precise e soprattutto che le misure non vengano date all'ultimo come purtroppo sta ancora succedendo. L’esigenza degli studenti è che per indicazioni e disposizioni si riesca ad avere un po' di anticipo, in maniera tale che, soprattutto per quel che riguarda gli studenti fuori sede, ci si possa organizzare anche per gli spostamenti. Di certo, Unicam non molla e mantiene il suo carattere determinato anche in questo difficile frangente, che ci auguriamo possa sistemarsi al più presto e farci riprendere un po’ di normalità”.

Di una quotidianità da mantenere parla anche Riccardo Pennesi, consigliere alle politiche giovanili del Comune di Camerino che, pure in questo frangente così delicato, continua la sua stretta collaborazione con l’Università.
“La sinergia è ancora più forte – afferma il consigliere Riccardo  Pennesi-; fondamentale è soprattutto affrontare questa delicata contingenza osservando tutte le misure cautelari indicate dal Governo. Colgo l’occasione per fare il mio in bocca al lupo a tutti i ragazzi che conseguiranno il titolo nella modalità streaming, che ritengo molto opportuna per non far slittare ulteriormente le sedute di laurea. Faccio le mie personali congratulazioni a tutto lo staff dell’Università di Camerino che, anche in questa situazione di difficoltà, si è rivelato pronto a reagire nel prendere tutte le misure necessarie per non permettere alla macchina di fermarsi. Unicam e Comune di Camerino non crollano di fronte a nulla - conclude Pennesi- E’ questa la grande forza che dobbiamo continuare a portare avanti e che ci permette di essere sempre noi stessi, anche nel fronteggiare difficoltà del genere”.
c.c. 



Inaugurata la mostra “Meteoriti, messaggeri dello spazio” allestita dalla sezione di Geologia dell’Università di Camerino.  A fare da cornice alla cerimonia il cui taglio del nastro è stato preceduto taglio del nastro dal seminario tenuto dal prof. Giovanni Pratesi dell’Università di Firenze su “C’era una volta… meteoriti fra mito, leggenda e realtà”, i saluti introduttivi del Rettore di Unicam Claudio Pettinari, del Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie prof. David Vitali e della prof.ssa Eleonora Paris del Comitato organizzatore. Il prof. Gabriele Giuli, docente Unicam della sezione di Geologia, ha quindi illustrato nel dettaglio la mostra, organizzata in collaborazione con il Museo di Scienze Planetarie - Fondazione Parsec di Prato, ed i seminari previsti nei prossimi giorni.
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“Unitamente alla prof.ssa Eleonora Paris, abbiamo voluto proporre questo percorso espositivo – ha sottolineato il prof. Gabriele Giuli  – come un momento di incontro con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della nostra Regione sui temi delle scienze planetarie. Abbiamo ottenuto dei reperti davvero prestigiosi e rari da parte del Museo di Scienze Planetarie di Prato, che vogliamo ringraziare sentitamente per la collaborazione. Parleremo di meteoriti sia dal punto di vista didattico che da quello scientifico, con diverse attività per le scuole molto interessanti”.


La mostra,, resterà aperta fino al prossimo 6 marzo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13. Oltre alla visita guidata all'allestimento, sono previsti dei seminari secondo il calendario disponibile on line, pensati in particolar modo per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado. Per tutte le scuole interessate, sono inoltre disponibili altri seminari e/o attività sui temi di Scienze della Terra.

L’ingresso alla mostra è libero, ma è necessaria la prenotazione al numero di telefono 0737-402610 oppure alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
c.c.

Le specificità economiche dell’area appenninica all’apogeo del suo sviluppo, nel periodo in cui poteva far leva su un’economia fiorente basata su manifatture di eccellenza proiettate verso i grandi mercati italiani ed europei, in evidenza nel volume Un modello di sviluppo plurisecolare: economia integrata e vocazione manifatturiera nell’Appennino centrale. Tra memoria storica e prospettive future”. A cura di Emanuela Di Stefano e Tiziana Croce, la pubblicazione edita dal Consiglio regionale delle Marche, per la collana Quaderni del Consiglio, n. 302, verrà presentata venerdì 21 febbraio alle ore 10 nella sala conferenze della Scuola di Giurisprudenza del Campus di Unicam. A d illustrarne il contenuto saranno  Neil Anthony Harris, professore di Archivistica dell’Università di Udine, e Silvano Bertini, Dirigente del Servizio Attività produttive, Lavoro e Istruzione della Regione Marche. 
All'incontro che vedrà la presenza di numerosi autori e collaboratori, porteranno il loro saluto 
 il rettore prof. Claudio Pettinari, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il capo gabinetto della Presidenza del Consiglio regionale Daniele Salvi e il Direttore della Scuola di Giurisprudenza prof. Rocco Favale.
Il volume offre l’immagine di un’area appenninica dinamica e aperta alle innovazioni tecnologiche e agli scambi culturali, superando definitivamente lo stereotipo dell’arretratezza e dell’immobilismo: una realtà storica che offre interessanti suggestioni e indicazioni per un nuovo, auspicabile sviluppo dell’Appennino, nel quale l’investimento nella manifattura culturale e sostenibile, può rafforzare un tessuto produttivo innovativo e accompagnare un processo di ricostruzione che tenga conto dell’identità più profonda del territorio e delle istanze di amministratori e imprenditori. Ai partecipanti sarà consegnata copia del libro.
C.C.

Sentieri accessibili e inclusivi nelle Marche” è il titolo del progetto educativo e formativo che fa nascere una collaborazione tra Università di Camerino e l’ ITCG “Antinori”. Nell’ambito dell’esperienza di Alternanza Scuola Lavoro, il progetto coinvolgerà 40 studenti dell’Istituto Antinori divisi in gruppi, coordinati dalla prof.ssa Catia Eliana Gentilucci della Scuola di Giurisprudenza di Unicam. Le lezioni in aula si terranno dal 3 al 15 febbraio.
L’iniziativa mira a promuovere un escursionismo aperto alle disabilità promuovendo percorsi ad esse adeguati. Il progetto si rivolge al territorio della Regione Marche, ma potrebbe estendersi a tutte le Regioni d’Italia. Lezioni frontali tenute da docenti Unicam e da responsabili CAI, unite all’ individuazione dei sentieri accessibili, saranno seguiti dalla verifica sul posto con escursioni mirate e dalla creazione di una scheda tecnica dettagliata per ciascun sentiero.
A conclusione del progetto verrà data alle stampe la guidaSentieri accessibili e inclusivi nelle Marche” 

“L’obiettivo primario del progetto – sottolinea la prof.ssa Gentilucci – è quello di avvicinare i ragazzi al territorio, come risorsa e patrimonio da rispettare e valorizzare, e all’inclusione sociale, aspetto fondamentale per un contesto sociale che vuole crescere integrandosi con diverse realtà”.

Carla Campetella
Il Comitato Sapienza per Camerino ha consegnato al Rettore Unicam Claudio Pettinari, l'assegno ricavato dal concerto di beneficenza, tenutosi lo scorso 3 ottobre. La consegna è avvenuta al termine della riunione della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, tenutasi ieri a Roma .
Consegna assegno
Lo  scorso 3 ottobre l’aula Magna della Sapienza Università di Roma era infatti gremita da quanti hanno voluto partecipare alla magnifica serata di musica e solidarietà . Per loro l’opportunità di ascoltare le meravigliose note della Fidelio Orchestra diretta dal maestro Raffaello Morales e della pianista di fama internazionale Gloria Campaner nonchè di sostenere l’Università di Camerino. L’intento del comitato organizzatore era infatti quello di raccogliere fondi da destinare al restauro dell’antica biblioteca Giuridica di Unicam nonché all’allestimento di un’aula informatica.
"Ringrazio veramente di cuore a nome dell'intera comunità universitaria – dichiara il Rettore Unicam Claudio Pettinari – tutti coloro che hanno voluto sostenerci acquistando i biglietti per assistere al concerto. Il ringraziamento più grande va al Comitato che ha curato tutta l'organizzazione, alle Università La Sapienza e Tor Vergata e a tutti i colleghi, per aver reso possibile tutto ciò. L'evento ha rappresentato anche una importante opportunità per sottolineare come la bellezza dell’arte possa essere anche strumento di speranza e rinascita. Ringrazio anche la CRUI che ha patrocinato l’evento e che ritiene fondamentale la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale di Unicam”.
cc

Nuovi successi per l'università di Camerino, risultata vincitrice di una delle cinque borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, nell’ambito dell'iniziativa "Dottorati e progetti di ricerca in materie umanistiche". Candidati alla terza edizione erano cinquantasei progetti  provenienti da 25 università italiane.

 “Leadership culturale per lo sviluppo rurale”  il progetto risultato vincitore e presentato da Lucia Ruggeri, docente della Scuola di Giurisprudenza, nell’ambito del dottorato di ricerca su “Il diritto civile nella legalità costituzionale”.

Grazie al finanziamento, la dottoranda Karina Zabrodina svolgerà uno studio sulla regolamentazione post-sisma e sulla rivitalizzazione delle zone colpite dal terremoto. L' approccio multidisciplinare è teso ad analizzare possibili direttrici di sviluppo promuovendo l’uso della cosiddetta leadership culturale.
delegazione UNICAM
La dott.ssa Zabrodina (nella foto sopra ) fruirà di periodi di formazione in Giappone in un centro di eccellenza quale è la Toyo University di Tokyo, con la quale la Scuola di Giurisprudenza di Unicam ha già attiva una proficua collaborazione.

Alla cerimonia tenutasi ieri a Milano era presente anche il rettore Claudio Pettinari, ospite della manifestazione unitamente al team di ricerca camerte.

“A nome dell’intera comunità universitaria – ha sottolineato il rettore Pettinari – mi congratulo con la prof.ssa Ruggeri e con il suo gruppo di ricerca per aver ottenuto questo importante risultato, volto alla formazione di giovani ricercatori, con una potenziale ricaduta sullo sviluppo del nostro territorio”.
cc



A Camerino, verrà attivato un programma di borse di studio triennali per rendere appetibile l'attività professionale di giovani medici specializzandi capace di attrarre altri professionisti. Ad annunciare il progetto e l'intesa raggiunta tra Unicam, Area Vasta 3 e Direzione sanitaria regiionale, è stato il direttore generale dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni. Lo ha fatto intervenendo all'incontro "Insieme a Camerino per la Ricerca" organizzato da Soroptimist International Club Macerata, Kiwanis Club Macerata, Rotary Club Camerino Tolentino Macerata e Inner Wheel Camerino. Insieme alla buona notizia dell'attivazione del programma utile ad attrarre professionalità, competenze e intelligenze nel territorio camerte, le parole del direttore dell'Area Vasta 3 hanno toccato anche la problematica delle ridotte risorse sanitarie del Paese e fornito rassicurazioni sul futuro dell'ospedale di Camerino e sull'impegno a risolvere la questione della carenza di personale nel reparto di Cardiologia.
" E' un periodo difficile per la sanità nazionale - ha dichiarato Maccioni- ma quello che riusciamo a garantire sia in Italia sia nelle Marche, seppure con risorse insufficienti rispetto a quello che ci si aspetterebbe da un sistema pubblico e rispetto al finanziamento che invece troviamo in altri Paesi europei, è una sanità di qualità. Riusciamo comunque a fare tante belle cose e come Area Vasta 3, siamo diventati attrattivi per studi clinici importanti. Al netto delle risorse del 2018 da destinare a medici, infermieri e a chi lavora sui progetti di ricerca, abbiamo introitato una somma di circa 180 mila euro per il potenziamento delle nostre attrezzature, per borse di studio e per assumere medici anche a tempo determinato." 
Nel sottolineare che Camerino deve diventare più attrattivo per i professionisti e per i medici, Maccioni si è soffermato sulla questione della carenza di personale a Cardiologia: "Il problema  è che non riusciamo a immettere 5 medici più il primario- ha detto- A luglio agosto per garantire l'assistenza h24 si è fatto ricorso a personale medico aggiuntivo che, per ragione di costi, non può continuare. A Cardiologia oggi sono presenti quattro medici più il primario ma  per dicembre dovremmo riuscire a contrattualizzare un'altra figura che attualmente è specializzanda.
Non c'è alcuna intenzione, nè volontà nascosta di chiudere l'ospedale di Camerino- ha rassicurato- Sarebbe assurdo: è un nosocomio da un punto di vista strutturale modernissimo, antisismico, a norma antincendio cerificata per cui, nessun direttore e nessun gestore della sanità pubblica, potrebbe pensare a un'idea del genere. Il problema della cardiologia c'è, ma perchè appunto c'è la cardiologia e ci sono dei reparti d'eccellenza come l'ortopedia diretta dal dottor Di Matteo. Proprio a questo riguardo, pochi giorni fa ci siamo incontrati  con il rettore di Unicam Pettinari, insieme alla neo direttrice dell'Asur regionale Nadia Storti per l'attivazione di borse di studio a valenza triennale da offrire a giovani medici specializzandi nelle varie specialità della medicina, chirurgia, ortopedia, cardiologia e nei rami del farmaceutico e della farmacologia. La finalità del progetto è quella di dare la possibilità ai giovani che escono dalle università e dalle scuole di specializzazione, di lavorare nell'ospedale di Camerino e nel contempo fare ricerca nell'ateneo di Unicam, attraverso gruppi di lavoro e pubblicazioni che, soprattutto all'inizio, potranno essere utilizzati per valorizzare la loro carriera  Noi- ha rimarcato Maccioni-dobbiamo cambiare paradigma e modo di pensare: dobbiamo partire da quello che c'è , che c'è rimasto e che c'è sempre stato dopo il terremoto.
Il punto di  partenza non deve essere quello che manca, ma quello che c'è. C'è l'università che non ha mai cessato di esistere nè mai sospeso le sue attività; c'è la sanità che non ha mai fatto notizia su questo terrritorio perchè l'ospedale ha tenuto, non ha mai riportato danni dal sisma e ha assistito le persone come andavano assisitite. Da subito abbiamo trasferito le persone ospiti delle case di riposo, in altre strutture che erano a disposizione nell'area Vasta 3, Noi ci siamo e non abbiamo mai arretrato. Il problema che c'è -ha concluso- è temporaneo ed è un problema che riguarda tutta l'Italia, perchè non si fa altro che parlare della carenza dei medici.
La struttura sanitaria di Camerino è moderna, efficiente e faremo di tutto per risolvere il problema della cardiologia e qualsiasi altra questione che nel corso dei giorni e dei mesi potrà prospettarsi. L'ospedale e la sanità sono strutture vive e per ogni struttura viva possono presentarsi difficoltà. I problemi ci stanno ma ci stanno anche per essere risolti: noi ci siamo e li affrontiamo anche d'intesa con il sindaco di Camerino, con l'università e con tutti gli operatori che insistono su questo territorio".
cc 

Giornata importante oggi per Unicam che alla presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dato avvio al suo 684.mo anno. Utopia e scrupolo i temi scelti dall'Ateneo per questa edizione alla quale ha portato il saluto anche il presidente della Regione Ceriscioli. Conte é arrivato intorno alle 13.15 per recarsi più tardi a Venezia dove la situazione è drammatica insieme a quella di altri comuni colpiti da un'eccezionale ondata di piogge e  maltempo. Utopia e scrupolo, le due parole chiave sulle quali tutti dovranno impegnarsi al massimo per raggiungere degli obiettivi di ripresa, sviluppo e rilancio. Si sono giocati su queste due parole tutti gli interventi che si sono susseguiti dal palco in un avvio accademico che il rettore Pettinari ha voluto dedicare alla senatrice a vita Liliana Segre, scampata ai campi di sterminio nazisti e "il cui insegnamento è da portare nel cuore".
"Unicam al 684 mo genetliaco - ha detto il Presidente del Consiglio- dalla sua lunghissima tradizione, ha dimostrato grandissima capacità di onorare la sua antica storia. Studium Camerte, primo della Regione già dal 1200 e punto riferimento per teología diritto matematica". Rivolto agli studenti ha parlato della piaga dei sottoccupati precari che contrasta col dettato costituzionale, e, "le sfide del presente, purtroppo non sono state all'altezza".  Ha detto di aver letto con attenzione le pagine toccanti scritte dal rettore Pettinari, rimanendo colpito dalla volontà di essere vivi dimostrata dall'università, e, sempre tenendosi in contatto con la comunità delle ragazze e dei ragazzi.  Colpito dal racconto del rettore a invitare l'ingegnere dell'ufficio tecnico a non spegnere le luci del campus anche a mezzanotte, segno di voler mantenere alta l'attenzione sulla storia dell'ateneo e sull'impegno ad andare avanti.  Sforzi ammirevoli quelli fatti dall'università di Camerino, a partire dalla discussione delle lauree, tenutesi solo ad una settimana dalle scosse.  E poi tutti i passi succcessivi  affrontati con grande spirito di condivisione e grande coraggio. 
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Conte ha detto che quella di Camerino è una comunità che va ricordata a tutta l'Italia perché  ha stretto i denti per continuare ad esistere e mantenersi viva.`Avete un grande compito e una grande sfida. La vostra é una comunità resiliente che vive in un rapporto armonioso col territorio. Ma non si può fare solo affidamento su saggezza e resilienza. Noi ci stiamo impegnando e stiamo lavorando tutti insieme per trovare soluzioni. E' un obiettivo che va afferrato, da tutti condiviso e rafforzato. Se tutti contribuiamo nella parte rispettiva -ha sottolineato - possiamo arrivate a grandi risultati". Quanto ad essere approdati ad un nuovo decreto sisma, Conte ha detto di essersi reso conto che la ricostruzione non è mai riuscita  a decollare, ecco perché è nato il nuovo strumento normativo.
"Rischiamo di essere bravi a distanza di tempo nel consegnare alle comunità un futuro che non esiste, per cui, ci auguriamo che questo  strumento possa essere definitivo. Tutti partecipiamo intorno al tavolo e personalmente desidero che il decreto sia condiviso insieme a tutti. Si attende dunque da queste norme un'accelerazione per la Ricostruzione privata, anche con l'anticipo ai tecnici e per la Ricostruzione pubblica, con le misure per lo smaltimento delle macerie". Il Premier  ha molto apprezzato la ricerca "Nuovi sentieri di sviluppo per l'Appennino Marchigiano dopo il sisma 2016", promossa dal Consiglio regionale delle Marche e realizzata dalle 4 università che risponde  pienamente alla morfologia antropica dei luoghi e sulla quale si è espresso affermando "cercheremo di rinvigorirla  attraverso maggiori misure per lo sviluppo di questi luoghi".
Infine il Premier ha assicurato impegno da parte del  Governo affinché il territorio sia mantenuto e possa tornare integro.
Ai giovani ha augurato di realizzare i loro sogni e di spendere bene gli anni dello studio, del dialogo e della esperienza. "Il governo a voi affida la speranza di quello che domani vogliamo essere". In chiusura  di cerimonia, il rettore Claudio Pettinari ha consegnato al Premier il sigillo di Ateneo.
Numerose le autorità militari, civili e istituzionali presenti da tutto il territorio limitrofo, provinciale regionale e nazionale, in un'auditorium Benedetto XIII gremito e particolarmente attento per tutta la durata della cerimonia. 
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Il Presidente del Consiglio non si è poi sottratto ad una dichiarazione conclusiva, prima di partire per Venezia.
"Essere qui oggi a dare avvio al percorso di crescita culturale e professionale dei giovani, a rinvigorirlo e rilanciarlo anche in prospettiva - ha detto- è un segnale importante. Avevo preso l'impegno di intervenire e l'ho fatto con molto piacere perchè questa è una comunità che ha subito un grave vulnus e una grave ferita, Ci tenevo ad essere vicino a questa comunità. Qui -ha continuato- ho trovato davvero un calore particolare da parte di tutta la città, da parte dei giovani, del personale tecnico amministrativo, dei rappresentanti istituzionali". Quanto al nuovo Decreto Legge Sisma, il premier ha ricordato che si è in fase di conversione e che il decreto è un po' particolare in quanto la competenza è del Governo che lo ha elaborato e approvato ed ora è sottoposto al vaglio delle forze parlamentari che avranno l'ultima parola "ma c'è sempre la costante presenza della comunità locale, dei suoi esponenti e delle autorità del territorio. Noi lo stiamo condividendo con loro in un tavolo; ieri erano a Palazzo Chigi per aggiornarsi e per dare il loro contributo.  E questo è molto bello; quando parlo di 'sistema Italia', addirittura noi stiamo traducendo tutto questo su un iter legislativo e su uno strumento normativo. E' inutile varare provvedimenti normativi su provvedimenti,dobbiamo invece varare misure concrete per la comunità ed è la ragione per cui io sono tornato a sollecitare questo nuovo decreto legge. Qualcuno ha detto che ci si è arrivati siccome c'erano prossime le elezioni in Umbria ma questo è un modo molto meschino di ragionare: noi invece cerchiamo di fare qualcosa di veramente utile per le comunità locali e saremo sempre molto vicini a loro".   
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Forte emozione per il rettore dell'università di Camerino Claudio Pettinari che ha definito tutto l'evento positivo e galvanizzante. Questa la sua dichiarazione conclusiva: " Il Presidente ci ha dimostrato davvero grande vicinanza, la voglia di lavorare con noi e l'impegno a far ripartire questo territorio. Ci ha dedicato molto più tempo di quello che avremmo immaginato, colloquiando cordialmente con tutti. Ci ha fatto piacere sentire dalla sua voce di aver trovato un'accoglienza meravigliosa e ne siamo davvero felici e orgogliosi. Abbiamo lavorato da umili servitori dello Stato come facciamo tutti i giorni". 

C. Campetella
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l'intervento del rettore Claudio Pettinari 
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l'arrivo del Premier
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L'omaggio del sindaco di Camerino Sborgia al Presidente 

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Foto di gruppo col rettore Pettinari , il personale universitario e dell'ufficio comunicazione Unicam
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il presidente Ceriscioli





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