Promosso Sottotenente Giuseppe Losito, comandante del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Tolentino. Ha raggiunto questo obiettivo dopo aver frequentato un corso informativo presso la Scuola Ufficiali di Roma e altri Istituti addestrativi dell’Arma dei Carabinieri.

L’Ufficiale nel corso della sua carriera ha svolto sempre incarichi di prestigio:  dapprima quale responsabile della Sezione di P.G. presso l’allora Procura della Repubblica del Tribunale di Camerino e successivamente, sempre come responsabile, presso quella di Macerata. Dal 2007 è al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tolentino, raggiungendo traguardi professionali di livello che gli hanno permesso di ottenere numerose attestazioni di merito.   

Tra le altre belle notizie, il SottoTenente Losito è diventato da poco anche nonno pertanto l’augurio da parte della nostra redazione è doppio. 

G.G.

Beccato ieri in flagranza di furto al ristorante Cavallini. Si tratta di un 27enne di Matelica fino ad oggi incensurato, ex dipendente del noto ristorante settempedano, licenziato qualche mese fa. 

Il titolare da qualche settimana notava ammanchi di prodotti con la particolarità che non erano mai stati notati segni di effrazione. Così aveva segnalato il caso alla locale stazione dei Carabinieri che, d’accordo con lui, hanno predisposto alcuni militari all’interno del ristorante ed altri all’esterno. Ieri, giornata di chiusura, è stata ritenuta un’occasione troppo ghiotta per il ladro che infatti non si è fatto attendere a lungo. Alle 19 si è presentato sul posto, munito di una chiave e di un borsone. All’interno ha prelevato bottiglie e cibi pregiati e poi è uscito chiudendo la porta.

All’esterno è stato bloccato dai Carabinieri: si è scoperto che il giovane era un ex dipendente del locale, licenziato da diverso tempo, che nel corso del suo breve rapporto lavorativo era venuto a conoscenza dell’esistenza di una chiave di riserva celata all’esterno dal titolare, e tramite questa si era introdotto più volte all’interno allo scopo di sottrarre merce di valore.

I militari hanno poi proceduto anche alla perquisizione domiciliare dalla quale sono state rinvenute più di 50 bottiglie di vino pregiato per un valore complessivo di 4mila euro tutte riconducibili al ristorante “Cavallini”, ma non finisce qui. In casa, occultati in camera da letto, sono stati ritrovati circa 50 grammi di hashish, un grammo di cocaina, un bilancino di precisione,numerosi ritagli per il confezionamento e più di 2mila euro di provenienza non giustificata.

Evidentemente il giovane, rimasto senza lavoro, si era organizzato per garantirsi entrate economiche riconducibili ad attività illecite. I militari dell’Arma hanno rovinato i suoi piani: denunciato a piede libero, dovrà rispondere di furto aggravato e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tutta la refurtiva di appartenenza al ristoratore di San Severino gli è stata restituita.

g.g.

Non ha resistito al peso della neve ed è crollato. Era il tendone donato dalla Caritas cremonese alla parrocchia di San Severino Vescovo e installato dietro alla struttura inagibile del don Orione. Era utilizzato per le funzioni religiose. Stanotte è crollato e non sarà recuperabile in alcun modo. Ora il parroco padovano don Luca Ferro è a lavoro per recuperare l'impianto di riscaldamento del valore di 20mila euro che era stato acquistato grazie alle donazioni pervenute alla parrocchia. Sul posto Carabinieri e Vigili del Fuoco.

g.g.

DON ORIONE

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DON ORIONE 5

 

Due studenti maggiorenni segnalati alla Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti. Sequestrato circa un grammo di hashish. È l’esito estrememamente positivo dell’operazione svolta all’Itts Divini venerdì mattina, volta al contrasto dello spaccio e dell’uso di stupefacenti a scuola. I Carabinieri di San Severino e Tolentino, coadiuvati dai cani antidroga di Ancona hanno effettuato un controllo in alcune classi dell’istituto: nonostante il gran numero di studenti, i militari hanno potuto rinvenire solo un grammo di hashish, quantità per uso personale e i due detentori, entrambi maggiorenni, sono stati segnalati alla Prefettura. Insegnanti e presidenza si sono dimostrati collaborativi perché l’attività è utile affinché la problematica dell’uso di droghe non diventi cronica.

G.G.

Si tratta di Scarpiello Giuseppe, 71enne foggiano, ormai noto personaggio locale, già alla ribalta delle cronache nei mesi di luglio ed agosto. Al tempo aveva aggredito alcuni operatori della Protezione Civile in servizio nell’area container di Tolentino, dove lo stesso Scarpiello era alloggiato. Ne era scaturito l’abbandono del presidio da parte dei volontari, situazione poi ristabilita nel corso delle settimane successive, anche in virtù dell’intervento del Sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, e dei Carabinieri della Compagnia di Tolentino: Scarpiello era stato trasferito prima in altra località, e poi dalla figlia.

Il soggetto in questione, per i propri trascorsi, è gravato dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con l’obbligo di permanere nel comune di Torre San Patrizio, ed in più del divieto di ritorno nel comune di San Severino, dove aveva vissuto per un lungo periodo.

Sono stati proprio i Carabinieri della Stazione settempedana, durante le celebrazioni della festa delle Forze Armate di ieri, a notare tra la gente la presenza dello Scarpiello, che a suo dire si era recato sul posto con l’intento di parlare con il Sindaco per l’eventuale assegnazione in suo favore di una casa.

Le violazioni della misura di prevenzione da cui lo Scarpiello è gravato, particolarmente restrittiva ed applicata dall’Autorità Giudiziaria a seguito di valutazione di “pericolosità sociale” del soggetto, prevedono l’arresto in flagranza di reato, prontamente eseguito dai militari del Comando Stazione di San Severino, che gli hanno dapprima impedito di avvicinarsi alle autorità presenti, e subito dopo lo hanno ricondotto presso il proprio domicilio di Torre San Patrizio, stavolta in regime di arresti domiciliari. 

g.g.

Operazione congiunta, ieri sera in piazza del Popolo, dei Carabinieri delle Compagnie di Tolentino e Camerino. Un vero e proprio controllo a tappeto che ha dapprima visto i militari occupati in due differenti posti di blocco, uno nei pressi della rotonda dell'ospedale e uno in località Taccoli. Un centinaio le auto fermate per circa 200 persone controllate. A due persone è stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza. Durante la serata i Carabinieri hanno poi beccato un giovane di 23 anni, di San Severino, in possesso di un grammo di cocaina che è stato deferito alla Prefettura di Macerata. I Carabinieri hanno poi provveduto al controllo di numerosi giovani che si trovavano in due dei cinque bar della piazza Del Popolo. Lo scopo in questo caso era verificare la presenza di pregiudicati all'interno dei locali ma l'esito è stato negativo. Simili attività sono state svolte, fra giovedì e ieri, in diversi Comuni della provincia di Macerata.

g.g.


(Servizio aggiornato alle 19:15)

Colti in flagranza di reato due senegalesi che vendevano sostanze stupefacenti a minorenni. Questo è il risultato dell'operazione condotta ieri pomeriggio dai Carabinieri della Compagnia di Tolentino, guidati dal tenente Antonio Masciarelli. In seguito all'osservazione e al pedinamento nelle aree più a rischio della città, hanno colto sul fatto due senegalesi, M.I di 19 anni e D.A. di 23 anni.

I militari infatti hanno individuato, nel corso di giorni di appostamenti, i punti strategici da cui osservare l’area del parco “Isola d’Istria”, luogo di ritrovo frequentato soprattutto nelle ore pomeridiane da studenti nella gran parte dei casi di circa 18 anni, ed oggetto nelle ultime settimane di frequenti segnalazioni inerenti possibili episodi di devianza giovanile. E’ qui che è avvenuto lo “scambio” tra un gruppo di sei ragazzi tolentinati tra i 13 ed i 17 anni e due maggiorenni senegalesi, che in cambio di 25 Euro hanno venduto ad uno dei minori due dosi di hashish per un peso complessivo di 2 grammi. L’intervento dei Carabinieri è stato immediato, e per i due spacciatori, entrambi domiciliati a Tolentino, sono scattate le manette così come la perquisizione nelle rispettive abitazioni. Al loro interno sono stati rinvenuti ulteriori 150 grammi della stessa sostanza ceduta poco prima, nonché materiale vario per il confezionamento, un bilancino di precisione e denaro contante in banconote da piccolo taglio non riconducibile ad attività lavorativa svolta dai due.

I due pusher, su disposizione dell’Autorità giudiziaria di Macerata, sono finiti agli arresti domiciliari in attesa di convalida della misura. I sei minori sono stati accompagnati presso gli uffici della Caserma di Tolentino, all’interno della quale sono stati sentiti in merito a quanto accaduto in presenza dei rispettivi genitori, opportunamente convocati e ad i quali i ragazzi sono stati poi riaffidati al termine delle operazioni. Dopo aver ammesso che lo stupefacente acquistato sarebbe stato fumato in gruppo, nei confronti dei sei, i militari, alla presenza dei genitori, hanno svolto un’azione moralizzatrice volta a far comprendere i rischi di natura penale e soprattutto fisica a cui vengono esposte le loro giovani vite con l’assunzione di tali sostanze. Rimane altissima l’attenzione dei Carabinieri, ed importanti risultano in tale settore i protocolli d’intesa stipulati tra l’Arma e il Ministero della Pubblica Istruzione, finalizzati a prevenire quanto più possibile, a partire dalle scuole, un fenomeno che purtroppo sempre più frequentemente vede coinvolti minori di un’età che va via via abbassandosi. 
g.g.

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