È trascorso un anno dall'inaugurazione, a Villa di Montalto, della mostra permamente "Terra Viva: Montalto tra storia, natura e tradizioni".
L'esposizione che lo scorso anno era rientrata all'interno dell'Appennino Foto Festival, ora fermato dalla pandemia, continua ad animare le vie della frazione di Cessapalombo e nel primo dei cinque anni di permamenza delle foto ha riscontrato la curiosità di visitatori provenienti da ogni parte della regione Marche e non solo.
L'idea di Matteo Vergari e Stefano Ciocchetti era nata con l'intento di valorizzare la frazione di Montalto grazie al percorso lungo la via principale della frazione e l'obiettivo è stato certamente raggiunto.
Matteo Vergari e Stefano Ciocchetti *Foto di Barbara Olmai
"È stato bello - racconta il giovane Vergari - vedere i protagonisti di alcune foto che non vivono più a Villa e che sono tornati per rivedersi, magari da bambini, nella mostra. L'esposizione ha avuto un grande successo anche durante le manifestazioni organizzate nella frazione: ricordo con emozione una visitatrice di Ancona presente alla festa "Antichi Sapori e ricchezze del bosco". La donna aveva partecipato alla manifestazione diversi anni prima e aveva conosciuto di persona il carbonaio che ora è raffigurato nella prima foto della mostra e, nel rivederlo, si è commossa. Credo di poter dire che l'obiettivo che io e Stefano ci eravamo prefissati sia stato raggiunto a pieno".
Ma la vivacità di questa terra, come presuppone anche il nome della mostra, viene riconfermata anche oggi: Ciocchetti e Vergari stanno infatti pensando di costituire una associazione con lo stesso nome "Terra Viva" e di avviare una raccolta fondi che permetta di realizzare un murales all'inizio del percorso della mostra.
Una energia, quella dei due giovani, che dimostra quanto i valori dei piccoli centri dell'entroterra siano forti, così come l'amore per i luoghi in cui gli abitanti sono nati e cresciuti. Un messaggio in perfetta controtendenza con chi invece crede che i piccoli cuori pulsanti montani siano 'morti' da tempo.
Giulia Sancricca
Montalto, un anno della mostra "Terra Viva". Ora nasce una associazione
Giovedì, 16 Luglio 2020 09:42 | Letto 1072 volte Clicca per ascolare il testo Montalto, un anno della mostra "Terra Viva". Ora nasce una associazione È trascorso un anno dallinaugurazione, a Villa di Montalto, della mostra permamente Terra Viva: Montalto tra storia, natura e tradizioni.Lesposizione che lo scorso anno era rientrata allinterno dellAppennino Foto Festival, ora fermato dalla pandemia, continua ad animare le vie della frazione di Cessapalombo e nel primo dei cinque anni di permamenza delle foto ha riscontrato la curiosità di visitatori provenienti da ogni parte della regione Marche e non solo.Lidea di Matteo Vergari e Stefano Ciocchetti era nata con lintento di valorizzare la frazione di Montalto grazie al percorso lungo la via principale della frazione e lobiettivo è stato certamente raggiunto.Matteo Vergari e Stefano Ciocchetti *Foto di Barbara OlmaiÈ stato bello - racconta il giovane Vergari - vedere i protagonisti di alcune foto che non vivono più a Villa e che sono tornati per rivedersi, magari da bambini, nella mostra. Lesposizione ha avuto un grande successo anche durante le manifestazioni organizzate nella frazione: ricordo con emozione una visitatrice di Ancona presente alla festa Antichi Sapori e ricchezze del bosco. La donna aveva partecipato alla manifestazione diversi anni prima e aveva conosciuto di persona il carbonaio che ora è raffigurato nella prima foto della mostra e, nel rivederlo, si è commossa. Credo di poter dire che lobiettivo che io e Stefano ci eravamo prefissati sia stato raggiunto a pieno.Ma la vivacità di questa terra, come presuppone anche il nome della mostra, viene riconfermata anche oggi: Ciocchetti e Vergari stanno infatti pensando di costituire una associazione con lo stesso nome Terra Viva e di avviare una raccolta fondi che permetta di realizzare un murales allinizio del percorso della mostra.Una energia, quella dei due giovani, che dimostra quanto i valori dei piccoli centri dellentroterra siano forti, così come lamore per i luoghi in cui gli abitanti sono nati e cresciuti. Un messaggio in perfetta controtendenza con chi invece crede che i piccoli cuori pulsanti montani siano morti da tempo.Giulia Sancricca
È trascorso un anno dall'inaugurazione, a Villa di Montalto, della mostra permamente "Terra Viva: Montalto tra storia, natura e tradizioni".
L'esposizione che lo scorso anno era rientrata all'interno dell'Appennino Foto Festival, ora fermato dalla pandemia, continua ad animare le vie della frazione di Cessapalombo e nel primo dei cinque anni di permamenza delle foto ha riscontrato la curiosità di visitatori provenienti da ogni parte della regione Marche e non solo.
L'idea di Matteo Vergari e Stefano Ciocchetti era nata con l'intento di valorizzare la frazione di Montalto grazie al percorso lungo la via principale della frazione e l'obiettivo è stato certamente raggiunto.
Matteo Vergari e Stefano Ciocchetti *Foto di Barbara Olmai
"È stato bello - racconta il giovane Vergari - vedere i protagonisti di alcune foto che non vivono più a Villa e che sono tornati per rivedersi, magari da bambini, nella mostra. L'esposizione ha avuto un grande successo anche durante le manifestazioni organizzate nella frazione: ricordo con emozione una visitatrice di Ancona presente alla festa "Antichi Sapori e ricchezze del bosco". La donna aveva partecipato alla manifestazione diversi anni prima e aveva conosciuto di persona il carbonaio che ora è raffigurato nella prima foto della mostra e, nel rivederlo, si è commossa. Credo di poter dire che l'obiettivo che io e Stefano ci eravamo prefissati sia stato raggiunto a pieno".
Ma la vivacità di questa terra, come presuppone anche il nome della mostra, viene riconfermata anche oggi: Ciocchetti e Vergari stanno infatti pensando di costituire una associazione con lo stesso nome "Terra Viva" e di avviare una raccolta fondi che permetta di realizzare un murales all'inizio del percorso della mostra.
Una energia, quella dei due giovani, che dimostra quanto i valori dei piccoli centri dell'entroterra siano forti, così come l'amore per i luoghi in cui gli abitanti sono nati e cresciuti. Un messaggio in perfetta controtendenza con chi invece crede che i piccoli cuori pulsanti montani siano 'morti' da tempo.
Giulia Sancricca
L'esposizione che lo scorso anno era rientrata all'interno dell'Appennino Foto Festival, ora fermato dalla pandemia, continua ad animare le vie della frazione di Cessapalombo e nel primo dei cinque anni di permamenza delle foto ha riscontrato la curiosità di visitatori provenienti da ogni parte della regione Marche e non solo.
L'idea di Matteo Vergari e Stefano Ciocchetti era nata con l'intento di valorizzare la frazione di Montalto grazie al percorso lungo la via principale della frazione e l'obiettivo è stato certamente raggiunto.
Matteo Vergari e Stefano Ciocchetti *Foto di Barbara Olmai
"È stato bello - racconta il giovane Vergari - vedere i protagonisti di alcune foto che non vivono più a Villa e che sono tornati per rivedersi, magari da bambini, nella mostra. L'esposizione ha avuto un grande successo anche durante le manifestazioni organizzate nella frazione: ricordo con emozione una visitatrice di Ancona presente alla festa "Antichi Sapori e ricchezze del bosco". La donna aveva partecipato alla manifestazione diversi anni prima e aveva conosciuto di persona il carbonaio che ora è raffigurato nella prima foto della mostra e, nel rivederlo, si è commossa. Credo di poter dire che l'obiettivo che io e Stefano ci eravamo prefissati sia stato raggiunto a pieno".
Ma la vivacità di questa terra, come presuppone anche il nome della mostra, viene riconfermata anche oggi: Ciocchetti e Vergari stanno infatti pensando di costituire una associazione con lo stesso nome "Terra Viva" e di avviare una raccolta fondi che permetta di realizzare un murales all'inizio del percorso della mostra.
Una energia, quella dei due giovani, che dimostra quanto i valori dei piccoli centri dell'entroterra siano forti, così come l'amore per i luoghi in cui gli abitanti sono nati e cresciuti. Un messaggio in perfetta controtendenza con chi invece crede che i piccoli cuori pulsanti montani siano 'morti' da tempo.
Giulia Sancricca
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Cultura e Spettacolo