Mattei. Spunta un dossier segreto dall'Inghilterra

Giovedì, 31 Ottobre 2013 01:00 | Letto 900 volte   Clicca per ascolare il testo Mattei. Spunta un dossier segreto dall'Inghilterra Un libro che si legge dun fiato, immediatamente catturati e immersi in un flusso di ricordi che vanno dallinfanzia alletà adulta di Rosangela Mattei, autrice di “Enrico Mattei mio zio”(edizioni Halley informatica), presentato domenica 27 ottobre a Matelica. Numerose le autorità e le personalità del mondo politico, culturale e imprenditoriale presenti allappuntamento, oltre naturalmente a tantissimi matelicesi che, ancora una volta, hanno dimostrato quanto sia vivo, a tuttoggi, il ricordo e laffetto per il fondatore e Presidente dellEni. “La pioggia cadeva sottile in quella radura a Bascapè, camminavo nel fango aggrappata a mio padre, ero spaventata, infreddolita, mi guardavo intorno, avvolta come in un incubo e ripensavo alle parole di mio padre: alla fine saremo costretti a piangere la morte di Enrico. Tutto è iniziato da lì”. Con questo incipit il lettore viene immediatamente trasportato indietro nel tempo, a quei giorni terribili dellattentato a Mattei, coinvolto e intenerito dai sentimenti di una ragazzina tredicenne legata allo zio da un affetto profondo. Ripercorre, attraverso ricordi ed episodi, unaltalena di emozioni che alterna giorni sereni ad altri densi di preoccupazione, impara a comprendere cosa voglia dire convivere contemporaneamente con la spensieratezza e la paura, scoprendo una figura inedita, che nessun libro di storia o altro scritto hanno mai potuto narrare. Enrico Mattei rivive impresso negli occhi di questa ragazzina vivace, allegra e testarda che, diventata donna, persegue con ostinata determinazione la ricerca della verità, fino alla famosa sentenza del magistrato Calìa del 5 novembre 1997, con la quale si stabilisce in via definitiva che la sera del 27 ottobre 1962 laereo esplose a causa di un attentato, e non di un incidente. Sfogliando le 235 pagine del libro, si scopre anche un dossier inedito, proveniente dallarchivio segreto nazionale inglese, con foto e documenti del Mattei privato, e interviste rilasciate dai suoi familiari. “Questo libro, - afferma lautrice - non narra la storia di Mattei come lhanno raccontata i vari “scrittori” che si sono cimentati nelle innumerevoli pubblicazioni su di lui, e che di volta in volta hanno insieme una serie di notizie classificate secondo i vari interessi, - personali, di partito, di Aziende, di Enti o di amici che sono o sono stati “potenti” -, ma è il racconto di una vita dedicata a rendere giustizia a un uomo che nulla chiedeva, se non permettere a tutti gli italiani di vivere in modo dignitoso, guadagnandosi, con il lavoro, il rispetto di tutti”.    

Un libro che si legge d'un fiato, immediatamente catturati e immersi in un flusso di ricordi che vanno dall'infanzia all'età adulta di Rosangela Mattei, autrice di “Enrico Mattei mio zio”(edizioni Halley informatica), presentato domenica 27 ottobre a Matelica.

Numerose le autorità e le personalità del mondo politico, culturale e imprenditoriale presenti all'appuntamento, oltre naturalmente a tantissimi matelicesi che, ancora una volta, hanno dimostrato quanto sia vivo, a tutt'oggi, il ricordo e l'affetto per il fondatore e Presidente dell'Eni.

La pioggia cadeva sottile in quella radura a Bascapè, camminavo nel fango aggrappata a mio padre, ero spaventata, infreddolita, mi guardavo intorno, avvolta come in un incubo e ripensavo alle parole di mio padre: alla fine saremo costretti a piangere la morte di Enrico. Tutto è iniziato da lì”.

Con questo incipit il lettore viene immediatamente trasportato indietro nel tempo, a quei giorni terribili dell'attentato a Mattei, coinvolto e intenerito dai sentimenti di una ragazzina tredicenne legata allo zio da un affetto profondo. Ripercorre, attraverso ricordi ed episodi, un'altalena di emozioni che alterna giorni sereni ad altri densi di preoccupazione, impara a comprendere cosa voglia dire convivere contemporaneamente con la spensieratezza e la paura, scoprendo una figura inedita, che nessun libro di storia o altro scritto hanno mai potuto narrare.

Enrico Mattei rivive impresso negli occhi di questa ragazzina vivace, allegra e testarda che, diventata donna, persegue con ostinata determinazione la ricerca della verità, fino alla famosa sentenza del magistrato Calìa del 5 novembre 1997, con la quale si stabilisce in via definitiva che la sera del 27 ottobre 1962 l'aereo esplose a causa di un attentato, e non di un incidente.

Sfogliando le 235 pagine del libro, si scopre anche un dossier inedito, proveniente dall'archivio segreto nazionale inglese, con foto e documenti del Mattei privato, e interviste rilasciate dai suoi familiari.

Questo libro, - afferma l'autrice - non narra la storia di Mattei come l'hanno raccontata i vari “scrittori” che si sono cimentati nelle innumerevoli pubblicazioni su di lui, e che di volta in volta hanno insieme una serie di notizie classificate secondo i vari interessi, - personali, di partito, di Aziende, di Enti o di amici che sono o sono stati “potenti” -, ma è il racconto di una vita dedicata a rendere giustizia a un uomo che nulla chiedeva, se non permettere a tutti gli italiani di vivere in modo dignitoso, guadagnandosi, con il lavoro, il rispetto di tutti”.

 

 

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