'Far Uest' chiude la rassegna Dialettiamoci

Mercoledì, 04 Dicembre 2013 01:00 | Letto 923 volte   Clicca per ascolare il testo 'Far Uest' chiude la rassegna Dialettiamoci Sabato prossimo, 7 dicembre, alle ore 21.30, al teatro di Caldarola andrà in scena la commedia di Paolo Carassai “Far Uèst” presentata dal gruppo Teatro Totò di Pollenza. Sarà lultima opera in cartellone e segnerà, per gli esperti attori pollentini, un debutto assoluto. Una “prima” dunque chiuderà la rassegna che, di fatto, avrà termine sabato 14 con lo spettacolo DIALETTANDO, parole e musica della tradizione, presentato dalla compagnia Valenti di Treia insieme al gruppo Lu Trainanà ed Adriano Marchi: nellambito dello spettacolo le premiazioni della quarta edizione della manifestazione. Tornando a sabato scorso, invece, bella prestazione della compagnia sarnanese “Il Circolo di Piazza Alta” che si è cimentata in unopera di Goldoni (Il Campiello) tradotta in dialetto maceratese (La piazzetta); non era un testo semplice e sicuramente la compagnia guidata da Claudia Pasimeni ha fatto bene, reggendo la scena ed ottenendo gli applausi del pubblico; nel tempo lopera non potrà che migliorare, anche se già offre spunti di notevole interesse artistico. La trama della commedia “Far Uèst”: Anno 1890. Non lontana da un piccolo villaggio del Far West, la riserva indiana ospita da tempo la tribù dei Piedi Zuzzi. A causa delle forti piogge, il fiume che attraversa la riserva straripa costringendo la tribù a una fuga precipitosa: i Piedi Zuzzi approdano in massa al villaggio. Le diverse culture dei bianchi e dei selvaggi entrano così in contatto generando, come prevedibile, pericolose scintille. In un clima di reciproci sospetti, diffidenza, minacce e recriminazioni, prende forma una convivenza forzata che porterà a inevitabili sconvolgimenti nel modo di pensare degli uni e degli altri. La "paura del diverso" prende la via del comico, prendendosi gioco di tutti i luoghi comuni che sempre accompagnano il tema dellintegrazione tra culture. Per la compagnia pollentina si tratta di un debutto: ma cè da star tranquilli sullesito e sulla qualità della prestazione che verrà offerta. La regia è curata da Paolo Carassai.

Sabato prossimo, 7 dicembre, alle ore 21.30, al teatro di Caldarola andrà in scena la commedia di Paolo Carassai “Far Uèst” presentata dal gruppo Teatro Totò di Pollenza.

Sarà l'ultima opera in cartellone e segnerà, per gli esperti attori pollentini, un debutto assoluto. Una “prima” dunque chiuderà la rassegna che, di fatto, avrà termine sabato 14 con lo spettacolo DIALETTANDO, parole e musica della tradizione, presentato dalla compagnia Valenti di Treia insieme al gruppo Lu Trainanà ed Adriano Marchi: nell'ambito dello spettacolo le premiazioni della quarta edizione della manifestazione.

Tornando a sabato scorso, invece, bella prestazione della compagnia sarnanese “Il Circolo di Piazza Alta” che si è cimentata in un'opera di Goldoni (Il Campiello) tradotta in dialetto maceratese (La piazzetta); non era un testo semplice e sicuramente la compagnia guidata da Claudia Pasimeni ha fatto bene, reggendo la scena ed ottenendo gli applausi del pubblico; nel tempo l'opera non potrà che migliorare, anche se già offre spunti di notevole interesse artistico.

La trama della commedia “Far Uèst”: Anno 1890. Non lontana da un piccolo villaggio del Far West, la riserva indiana ospita da tempo la tribù dei Piedi Zuzzi. A causa delle forti piogge, il fiume che attraversa la riserva straripa costringendo la tribù a una fuga precipitosa: i Piedi Zuzzi approdano in massa al villaggio. Le diverse culture dei bianchi e dei selvaggi entrano così in contatto generando, come prevedibile, pericolose scintille. In un clima di reciproci sospetti, diffidenza, minacce e recriminazioni, prende forma una convivenza forzata che porterà a inevitabili sconvolgimenti nel modo di pensare degli uni e degli altri. La "paura del diverso" prende la via del comico, prendendosi gioco di tutti i luoghi comuni che sempre accompagnano il tema dell'integrazione tra culture.

Per la compagnia pollentina si tratta di un debutto: ma c'è da star tranquilli sull'esito e sulla qualità della prestazione che verrà offerta.

La regia è curata da Paolo Carassai.

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