“Facciamo Presto” 29 tesori delle Marche esposte agli Uffizi

Mercoledì, 29 Marzo 2017 10:02 | Letto 2491 volte   Clicca per ascolare il testo “Facciamo Presto” 29 tesori delle Marche esposte agli Uffizi “Facciamo presto. Marche 2016-2017: tesori salvati, tesori da salvare”: questo il titolo della mostra inaugurata martedì 28 marzo a Firenze.  Il vescovo di Camerino, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, ha affermato: “Sono contento di poter condividere quest’inaugurazione. Mettere in mostra a Firenze, in un palcoscenico importante come è la Galleria degli Uffizi con tanti visitatori, esporre 13 opere provenienti dalla nostra diocesi ci spinge e ci ricorda di fare presto, di aiutare le Marche a recuperare il tempo perduto e a non perderne altro. Occorre cogliere quest’occasione propizia per mettere a posto le nostre città e i nostri territori. Le 13 opere che sono in mostra ci ricordano le comunità vivaci e interessanti della diocesi di Camerino - San Severino Marche  - continua il vescovo Brugnaro - Le opere esposte sono state molto apprezzate. Ricordo che è importante comprendere che appartengono a quelle comunità che hanno vissuto il dramma delle scosse e la distruzione delle chiese. Questo gemellaggio ci permetterà anche di poter recuperare le opere danneggiate e non permettere che il silenzio sia una tomba ulteriore ai danni che il territorio ha subito. Aiutare nel bello vuol dire fare presto, guadagnare tempo, riordinare le nostre comunità”. Diversamente dal grido d’aiuto pubblicato in lettere cubitali su Il Mattino del 26 novembre 1980 dopo il terremoto campano, reso famoso dall’opera omonima di Andy Warhol che ritrae la prima pagina del giornale, ci ricorda che dobbiamo essere consapevoli e convinti che ognuno di noi può e deve impegnarsi a riparare i danni della catastrofe del terremoto”. Con queste parole il direttore Eike Schmidt ha aperto  presso gli Uffizi di Firenze la tavola rotonda in occasione della mostra che raccoglie 29 opere provenienti dal territorio e dalle diocesi marchigiane. Il direttore Schmidt ha poi affermato: “Dopo i terribili eventi sismici è nostra volontà e nostro dovere morale aiutare quelle meravigliose terre. Esponendo i supremi capolavori salvati e ancora da salvare ai fiorentini e ai visitatori di tutto il mondo ne presentiamo la bellezza e al tempo stesso il disperato compito di solidarietà che chiama tutti noi. I proventi dei biglietti saranno devoluti alla ricostruzione delle aree colpite”. Il curatore della mostra Gabriele Barucca ha affermato: “Le opere esposte sono tra le gemme più preziose di un territorio che sorprende per la ricchezza straordinaria e inattesa del suo patrimonio d’arte e di storia: una raffinata raccolta di dipinti su tavola e su tela, di sculture lignee, tessuti e oreficerie. Si tratta di un’opportunità molto importante oltre che eccezionale per far conoscere al pubblico alcuni tesori dei territori dell’entroterra marchigiano. La mostra ha infatti come intento primario quello di rammentare perentoriamente a tutti l’estrema urgenza di salvare dalla distruzione e dalla dispersione questo patrimonio. Roberto Longhi, in occasione dei bombardamenti della città di Bologna nel 1944, scrisse che ‘l’arte è muta e indifesa e non può che difendersi con la fama’ . I risultati di questo terremoto sono paragonabili solo ai bombardamenti di una guerra. Le Marche sono state un po’ dimenticate dalla comunicazione mediatica. ( Annunciazione di Spermento, Giovanni di Angelo dAntonio Camerino ) Viaggiando per i borghi avrete proprio la sensazione di attraversare uno scenario di guerra. C’è bisogno quindi che queste opere vengano comunicate, che abbiano la fama. Le splendide opere d’arte esposte sono state scelte con il criterio di rappresentare tutto il territorio marchigiano colpito dal sisma, molto vasto e comprendente parte delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, nonché gli enti coinvolti nella tragedia in quanto proprietari di questi stessi beni, vale a dire le Diocesi, i Comuni, gli Ordini religiosi regolari maschili e femminili. ( Campana di santa Maria in Carpignano, San Severino Marche ) La scelta delle opere da esporre è stata fatta con l’intenzione di mettere in luce alcuni aspetti cruciali della cultura figurativa di questi territori a partire dal Medioevo fino al XVIII secolo. ( Madonna di Valpovera di Camerino ) In questa mostra vi segnalo in particolare la presenza di tre campane, una delle quali in memoria dell’elezione a Papa di Sisto V (nativo di Grottammare) e che sono rappresentative delle comunità. Mi auguro che questa presenza sia di buono auspicio affinchè le comunità cittadine possano tornare presto a sentire il loro suono”. Eike Schmidt , direttore delle Gallerie degli Uffizi ( nella foto  con  Paola Di Girolami), Eike Schmidt  ha poi concluso: “Le Gallerie degli Uffizi con questa mostra hanno voluto offrire la loro solidarietà e il loro aiuto ai territori terremotati. Questo non solo dando visibilità ai dipinti, alle sculture e alle oreficerie esiliate dalle loro sedi di origine distrutte o ferite dal terremoto e che non dobbiamo dimenticare, ma anche prestandosi ad un aiuto concreto. Di ogni biglietto che verrà acquistato per accedere agli Uffizi nel periodo della mostra verrà destinato € 1,00 (o € 0,50 in caso di biglietto ridotto della metà riservato ai giovani tra i 18 e i 25 anni) al risanamento dei danni inferti dal terremoto al patrimonio marchigiano”. ( Madonna di Macereto con i vescovi Bresciani e Brugnaro ) Il vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, mons. Carlo Bresciani, che ha prestato il reliquiario di Sisto V agli Uffizi , afferma: “Sono molto contento di aver prestato questa opera alla galleria di Firenze. Le Marche sono un vero tesoro d’arte e invitare tanti a godere questi tesori nel museo degli Uffizi potrà essere d’impulso per visitare anche i nostri territori”. ( rappresentanti degli enti istituzioni marchigiani )

“Facciamo presto. Marche 2016-2017: tesori salvati, tesori da salvare”: questo il titolo della mostra inaugurata martedì 28 marzo a Firenze. 

Il vescovo di Camerino, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, ha affermato: “Sono contento di poter condividere quest’inaugurazione.

Mettere in mostra a Firenze, in un palcoscenico importante come è la Galleria degli Uffizi con tanti visitatori, esporre 13 opere provenienti dalla nostra diocesi ci spinge e ci ricorda di fare presto, di aiutare le Marche a recuperare il tempo perduto e a non perderne altro. Occorre cogliere quest’occasione propizia per mettere a posto le nostre città e i nostri territori. Le 13 opere che sono in mostra ci ricordano le comunità vivaci e interessanti della diocesi di Camerino - San Severino Marche  - continua il vescovo Brugnaro - Le opere esposte sono state molto apprezzate. Ricordo che è importante comprendere che appartengono a quelle comunità che hanno vissuto il dramma delle scosse e la distruzione delle chiese. Questo gemellaggio ci permetterà anche di poter recuperare le opere danneggiate e non permettere che il silenzio sia una "tomba" ulteriore ai danni che il territorio ha subito. Aiutare nel bello vuol dire fare presto, guadagnare tempo, riordinare le nostre comunità”.

"Diversamente dal grido d’aiuto pubblicato in lettere cubitali su Il Mattino del 26 novembre 1980 dopo il terremoto campano, reso famoso dall’opera omonima di Andy Warhol che ritrae la prima pagina del giornale, ci ricorda che dobbiamo essere consapevoli e convinti che ognuno di noi può e deve impegnarsi a riparare i danni della catastrofe del terremoto”. Con queste parole il direttore Eike Schmidt ha aperto  presso gli Uffizi di Firenze la tavola rotonda in occasione della mostra che raccoglie 29 opere provenienti dal territorio e dalle diocesi marchigiane.

Il direttore Schmidt ha poi affermato: “Dopo i terribili eventi sismici è nostra volontà e nostro dovere morale aiutare quelle meravigliose terre. Esponendo i supremi capolavori salvati e ancora da salvare ai fiorentini e ai visitatori di tutto il mondo ne presentiamo la bellezza e al tempo stesso il disperato compito di solidarietà che chiama tutti noi. I proventi dei biglietti saranno devoluti alla ricostruzione delle aree colpite”.

Sisto V10

Il curatore della mostra Gabriele Barucca ha affermato: “Le opere esposte sono tra le gemme più preziose di un territorio che sorprende per la ricchezza straordinaria e inattesa del suo patrimonio d’arte e di storia: una raffinata raccolta di dipinti su tavola e su tela, di sculture lignee, tessuti e oreficerie.

Si tratta di un’opportunità molto importante oltre che eccezionale per far conoscere al pubblico alcuni tesori dei territori dell’entroterra marchigiano.

Sisto V13

La mostra ha infatti come intento primario quello di rammentare perentoriamente a tutti l’estrema urgenza di salvare dalla distruzione e dalla dispersione questo patrimonio.

Roberto Longhi, in occasione dei bombardamenti della città di Bologna nel 1944, scrisse che ‘l’arte è muta e indifesa e non può che difendersi con la fama’ .

I risultati di questo terremoto sono paragonabili solo ai bombardamenti di una guerra. Le Marche sono state un po’ dimenticate dalla comunicazione mediatica.

( Annunciazione di Spermento, Giovanni di Angelo d'Antonio Camerino )

Annunciazione di Spermento Giovanni di Angelo dAntonio Camerino

Viaggiando per i borghi avrete proprio la sensazione di attraversare uno scenario di guerra. C’è bisogno quindi che queste opere vengano comunicate, che abbiano la fama.

Le splendide opere d’arte esposte sono state scelte con il criterio di rappresentare tutto il territorio marchigiano colpito dal sisma, molto vasto e comprendente parte delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, nonché gli enti coinvolti nella tragedia in quanto proprietari di questi stessi beni, vale a dire le Diocesi, i Comuni, gli Ordini religiosi regolari maschili e femminili.

( Campana di santa Maria in Carpignano, San Severino Marche )

Campana di santa Maria in Carpignano San Severino Marche

La scelta delle opere da esporre è stata fatta con l’intenzione di mettere in luce alcuni aspetti cruciali della cultura figurativa di questi territori a partire dal Medioevo fino al XVIII secolo.

( Madonna di Valpovera di Camerino )

Madonna di Valpovera di Camerino

In questa mostra vi segnalo in particolare la presenza di tre campane, una delle quali in memoria dell’elezione a Papa di Sisto V (nativo di Grottammare) e che sono rappresentative delle comunità. Mi auguro che questa presenza sia di buono auspicio affinchè le comunità cittadine possano tornare presto a sentire il loro suono”.

Eike Schmidt , direttore delle Gallerie degli Uffizi ( nella foto  con  Paola Di Girolami),

Schmidt Paola Di Girolami

Eike Schmidt  ha poi concluso: “Le Gallerie degli Uffizi con questa mostra hanno voluto offrire la loro solidarietà e il loro aiuto ai territori terremotati. Questo non solo dando visibilità ai dipinti, alle sculture e alle oreficerie esiliate dalle loro sedi di origine distrutte o ferite dal terremoto e che non dobbiamo dimenticare, ma anche prestandosi ad un aiuto concreto. Di ogni biglietto che verrà acquistato per accedere agli Uffizi nel periodo della mostra verrà destinato € 1,00 (o € 0,50 in caso di biglietto ridotto della metà riservato ai giovani tra i 18 e i 25 anni) al risanamento dei danni inferti dal terremoto al patrimonio marchigiano”.

( Madonna di Macereto con i vescovi Bresciani e Brugnaro )

Madonna di Macereto con i vescovi Bresciani e Brugnaro

Il vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, mons. Carlo Bresciani, che ha prestato il reliquiario di Sisto V agli Uffizi , afferma: “Sono molto contento di aver prestato questa opera alla galleria di Firenze. Le Marche sono un vero tesoro d’arte e invitare tanti a godere questi tesori nel museo degli Uffizi potrà essere d’impulso per visitare anche i nostri territori”.

( rappresentanti degli enti istituzioni marchigiani )

rappresentanti degli enti istituzioni marchigiani

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