Anna Brugnaro, l’angelo custode dell’arcivescovo Francesco Giovanni

Venerdì, 12 Ottobre 2018 16:05 | Letto 5511 volte   Clicca per ascolare il testo Anna Brugnaro, l’angelo custode dell’arcivescovo Francesco Giovanni Si sono svolti nella chiesa parrocchiale di Masnago (Varese), dove ha vissuto l’ultimo periodo della sua lunga vita accudita dalla figlia Daniela e dalla sua famiglia, I funerali di Anna Brugnaro, mamma dell’Arcivescovo Francesco Giovanni, scomparsa all’età di 101 anni lo scorso mercoledì 10 ottobre.   Una presenza commossa quella dei fedeli, alcuni giunti anche dalla diocesi di Camerino – San Severino Marche, tra cui il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, il presidente della Contram Stefano Belardinelli e il professore Massimo Sargolini, consigliere della Masogiba ed ex presidente dell’Azione Cattolica diocesana legato all’arcivescovo da profonda amicizia, che hanno partecipato al rito funebre presieduto dallo stesso arcivescovo Francesco Giovanni che al termine della celebrazione ha avuto parole commosse di ringraziamento per quanti, vescovi, sacerdoti, fedeli sono stati a lui vicini. Un ringraziamento particolare mons. Brugnaro lo ha rivolto anche al parroco e alla comunità di Masnago, dove la mamma Anna ha concluso la sua esperienza terrena. Ai presenti l’arcivescovo Francesco Giovanni ha chiesto la preghiera e “ di vivere questo momento di lutto – le sue parole - sapendo che non è la misura del tempo quella che il Signore ci ha insegnato a vivere, ma il modo con cui si vive il tempo in maniera da trasformarlo in grazia e in pienezza di vita, con una coscienza gioiosa e serena”. L’invito dell’arcivescovo è stato quello di “aver cura dei propri familiari anche quando sono avanti negli anni perchè il loro sguardo sulla vita esprime il desiderio di eternità. Se poi si crede in Gesù si ha la certezza che questo desiderio è una promessa che non delude”. Infine mons. Brugnaro ha voluto condividere il messaggio inviatogli dal procuratore della repubblica di Macerata Giovanni Giorgio: “Sembra che per la volontà di Dio la sua mamma sia stata il suo angelo custode, lei che è stato consacrato da papa Benedetto nel giorno dei santi Arcangeli Gabriele, Michele, Raffaele, fino al completamento della sua missione camerte”. Presente, come detto, il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, che ha voluto essere vicino al suo amico arcivescovo. “Vicino in rappresentanza di una comunità a mons. Francesco Giovanni in questo momento particolare – così il sindaco Gentilucci – nel quale si sta concludendo la sua missione di vescovo in mezzo a noi. Un momento difficile per l’arcivescovo che con la morte della mamma perde anche la sua musa ispiratrice, le radici della propria esistenza”. “Anche oggi il nostro arcivescovo ci ha detto parole importanti – così il presidente della Contram Stefano Belardinelli giunto addirittura da Bari per partecipare alla celebrazione – invitandoci a fare bene le cose. Credo che queste riflessioni, che spesso ha condiviso con noi, le ha tratte anche dall’insegnamento di sua madre. “Abbiamo ritenuto di dover essere presenti – le parole di Massimo Sargolini – perchè sappiamo che il vescovo era molto legato alla mamma, che lo ha sostenuto anche nel periodo del suo ministero episcopale a Camerino. La fine del suo mandato è coincisa perfettamente con la dipartita della mamma. E questa coincidenza riteniamo sia un segno”.          labbraccio con la mamma dellarcivescovo il giorno della sua ordinazione a Camerino

Si sono svolti nella chiesa parrocchiale di Masnago (Varese), dove ha vissuto l’ultimo periodo della sua lunga vita accudita dalla figlia Daniela e dalla sua famiglia, I funerali di Anna Brugnaro, mamma dell’Arcivescovo Francesco Giovanni, scomparsa all’età di 101 anni lo scorso mercoledì 10 ottobre.

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Una presenza commossa quella dei fedeli, alcuni giunti anche dalla diocesi di Camerino – San Severino Marche, tra cui il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, il presidente della Contram Stefano Belardinelli e il professore Massimo Sargolini, consigliere della Masogiba ed ex presidente dell’Azione Cattolica diocesana legato all’arcivescovo da profonda amicizia, che hanno partecipato al rito funebre presieduto dallo stesso arcivescovo Francesco Giovanni che al termine della celebrazione ha avuto parole commosse di ringraziamento per quanti, vescovi, sacerdoti, fedeli sono stati a lui vicini. Un ringraziamento particolare mons. Brugnaro lo ha rivolto anche al parroco e alla comunità di Masnago, dove la mamma Anna ha concluso la sua esperienza terrena. Ai presenti l’arcivescovo Francesco Giovanni ha chiesto la preghiera e “ di vivere questo momento di lutto – le sue parole - sapendo che non è la misura del tempo quella che il Signore ci ha insegnato a vivere, ma il modo con cui si vive il tempo in maniera da trasformarlo in grazia e in pienezza di vita, con una coscienza gioiosa e serena”. L’invito dell’arcivescovo è stato quello di “aver cura dei propri familiari anche quando sono avanti negli anni perchè il loro sguardo sulla vita esprime il desiderio di eternità. Se poi si crede in Gesù si ha la certezza che questo desiderio è una promessa che non delude”. Infine mons. Brugnaro ha voluto condividere il messaggio inviatogli dal procuratore della repubblica di Macerata Giovanni Giorgio: “Sembra che per la volontà di Dio la sua mamma sia stata il suo angelo custode, lei che è stato consacrato da papa Benedetto nel giorno dei santi Arcangeli Gabriele, Michele, Raffaele, fino al completamento della sua missione camerte”. Presente, come detto, il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci, che ha voluto essere vicino al suo amico arcivescovo. “Vicino in rappresentanza di una comunità a mons. Francesco Giovanni in questo momento particolare – così il sindaco Gentilucci – nel quale si sta concludendo la sua missione di vescovo in mezzo a noi. Un momento difficile per l’arcivescovo che con la morte della mamma perde anche la sua musa ispiratrice, le radici della propria esistenza”.

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“Anche oggi il nostro arcivescovo ci ha detto parole importanti – così il presidente della Contram Stefano Belardinelli giunto addirittura da Bari per partecipare alla celebrazione – invitandoci a fare bene le cose. Credo che queste riflessioni, che spesso ha condiviso con noi, le ha tratte anche dall’insegnamento di sua madre.

“Abbiamo ritenuto di dover essere presenti – le parole di Massimo Sargolini – perchè sappiamo che il vescovo era molto legato alla mamma, che lo ha sostenuto anche nel periodo del suo ministero episcopale a Camerino. La fine del suo mandato è coincisa perfettamente con la dipartita della mamma. E questa coincidenza riteniamo sia un segno”.

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