“Milano per Camerino” dà voce alla speranza

Lunedì, 07 Maggio 2018 14:38 | Letto 1420 volte   Clicca per ascolare il testo “Milano per Camerino” dà voce alla speranza “Milano per Camerino”, diventa realtà. Così si intitola il concerto del 20 maggio, nato dal buon cuore e dalla disponibilità della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano come risposta alla richiesta di aiuto da parte della Cappella Musicale del Duomo- Coro universitario di Camerino. Ospite del capoluogo lombardo, il Coro di Camerino si esibirà nella Chiesa di S. Fedele domenica 20 maggio alle ore 17,00 , insieme ai Cori e all’orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Un concerto dedicato a Mozart e Rutter che riunirà, in un ideale gemellaggio, 100 coristi e 40 elementi orchestrali e che vedrà presenti i sindaci di Milano Giuseppe Sala e di Camerino Gianluca Pasqui. Ad innescare la piccola scintilla che ha alimentato il fuoco della solidarietà, è stata la lettera commossa inviata dalla corista Roberta Grifantini, alla prestigiosa rivista musicale Amadeus che l’ha pubblicata a marzo dello scorso anno. Tristezza, dolore e smarrimento, nel descrivere la situazione drammatica della sua città, chiedendo la possibilità di realizzare il sogno di avere uno spazio per cantare quel Requiem di Rutter rimasto in sospeso dal 2016. Alla fine, l’appello è stato raccolto proprio dalla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, il cui direttore Andrea Melis, insieme al direttore Mario Valsecchi, hanno voluto recarsi di persona nella città ducale, anche per rendersi conto di persona, delle ferite inferte dal sisma del 2016. Poco prima della conferenza stampa di presentazione dell’evento, cui hanno preso parte il vicesindaco Lucarelli, il rettore Pettinari, il direttore Luciani,Sonia Cavirani e Roberta Grifantini in rappresentanza del Coro camerte,  la loro visita nella ‘zona rossa’. “ Per me un’esperienza completamente nuova – ha commentato con commozione Valsecchi- Mi ha impressionato il silenzio legato all’assenza; assenza di persone, di animali e, non so se anche assenza di speranza. Quello che mi auguro è che Camerino possa rivivere con tutte le sue persone dentro ,così fortemente appartenenti ad una città che appartiene a loro. Direi che l’evento musicale di domenica 20 maggio può essere proprio un’espressione in un certo senso facile e impegnativa nello stesso tempo e anche la più intensa per creare un’unità di intenti tra realtà lontane, almeno dal punto di vista del territorio”. “Lo stesso Requiem di Rutter, che il Coro di Camerino aveva già studiato per poterlo eseguire nel 2016 e che ora ha ripreso per l’occasione di questa bellissima adozione - dichiara il neo direttore e maestro preparatore Luciano Feliciani- esula un po’ dalla consuetudine drammatica dei requiem e, con i suoi momenti dolci e melodiosi, apre alla speranza e alla luce”. “ Un sodalizio dal quale si ricava un abbraccio reciproco- a detta del direttore Melis- Da questa esperienza, ciascuno di noi prende e apprende un qualcosa; trovo che sia semplicemente doveroso e intrinseco con lidea stessa di fare musica. La musica si fa insieme e, aiuta a tenere insieme anche delle comunità. Capisco le emergenze che affliggono la città di Camerino e credo vi sia anche la grande necessità di tenere insieme una comunità. E’ per questo che siamo estremamente felici di poter dare il nostro contributo”.

Milano per Camerino”, diventa realtà. Così si intitola il concerto del 20 maggio, nato dal buon cuore e dalla disponibilità della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano come risposta alla richiesta di aiuto da parte della Cappella Musicale del Duomo- Coro universitario di Camerino. Ospite del capoluogo lombardo, il Coro di Camerino si esibirà nella Chiesa di S. Fedele domenica 20 maggio alle ore 17,00 , insieme ai Cori e all’orchestra della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Un concerto dedicato a Mozart e Rutter che riunirà, in un ideale gemellaggio, 100 coristi e 40 elementi orchestrali e che vedrà presenti i sindaci di Milano Giuseppe Sala e di Camerino Gianluca Pasqui.

Ad innescare la piccola scintilla che ha alimentato il fuoco della solidarietà, è stata la lettera commossa inviata dalla corista Roberta Grifantini, alla prestigiosa rivista musicale Amadeus che l’ha pubblicata a marzo dello scorso anno. Tristezza, dolore e smarrimento, nel descrivere la situazione drammatica della sua città, chiedendo la possibilità di realizzare il sogno di avere uno spazio per cantare quel Requiem di Rutter rimasto in sospeso dal 2016. Alla fine, l’appello è stato raccolto proprio dalla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, il cui direttore Andrea Melis, insieme al direttore Mario Valsecchi, hanno voluto recarsi di persona nella città ducale, anche per rendersi conto di persona, delle ferite inferte dal sisma del 2016. Poco prima della conferenza stampa di presentazione dell’evento, cui hanno preso parte il vicesindaco Lucarelli, il rettore Pettinari, il direttore Luciani,Sonia Cavirani e Roberta Grifantini in rappresentanza del Coro camerte,  la loro visita nella ‘zona rossa’.

“ Per me un’esperienza completamente nuova – ha commentato con commozione Valsecchi- Mi ha impressionato il silenzio legato all’assenza; assenza di persone, di animali e, non so se anche assenza di speranza. Quello che mi auguro è che Camerino possa rivivere con tutte le sue persone dentro ,così fortemente appartenenti ad una città che appartiene a loro. Direi che l’evento musicale di domenica 20 maggio può essere proprio un’espressione in un certo senso facile e impegnativa nello stesso tempo e anche la più intensa per creare un’unità di intenti tra realtà lontane, almeno dal punto di vista del territorio”.

Lo stesso Requiem di Rutter, che il Coro di Camerino aveva già studiato per poterlo eseguire nel 2016 e che ora ha ripreso per l’occasione di questa bellissima adozione - dichiara il neo direttore e maestro preparatore Luciano Feliciani- esula un po’ dalla consuetudine drammatica dei requiem e, con i suoi momenti dolci e melodiosi, apre alla speranza e alla luce”.

“ Un sodalizio dal quale si ricava un abbraccio reciproco- a detta del direttore Melis- Da questa esperienza, ciascuno di noi prende e apprende un qualcosa; trovo che sia semplicemente doveroso e intrinseco con l'idea stessa di fare musica. La musica si fa insieme e, aiuta a tenere insieme anche delle comunità. Capisco le emergenze che affliggono la città di Camerino e credo vi sia anche la grande necessità di tenere insieme una comunità. E’ per questo che siamo estremamente felici di poter dare il nostro contributo”.

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