Giornata Fai con “Visso e il suo territorio: Quei monti azzurri che di qua scopro”.

Venerdì, 22 Marzo 2019 18:55 | Letto 1474 volte   Clicca per ascolare il testo Giornata Fai con “Visso e il suo territorio: Quei monti azzurri che di qua scopro”. Torna il weekend dedicato al patrimonio culturale italiano, da scoprire e proteggere insieme al Fai. Come ogni anno, il Fondo Ambiente Italiano invita a partecipare alle Giornate FAI di Primavera per scoprire luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili. Tra gli 81 beni aperti nelle Marche per la 27^ edizione, solo nella giornata di domenica 24 marzo il tour toccherà anche Visso e dintorni, in un suggestivo itinerario, dal titolo “Visso e il suo territorio: Quei monti azzurri che di qua scopro”. Nell’occasione si potrà apprezzare la ricchezza artistica vissana e conoscere la cultura e l’economia dei Sibillini in prospettiva storica; attraverso passeggiate guidate in ambienti di intatta bellezza, i partecipanti potranno anche vivere esperienze naturalistiche. A Visso sarà possibile la visita della mostra sulle opere di Paolo da Visso, l’escursione alle sorgenti del Nera, l’ingresso straordinario di un numero limitato di persone nella zona rossa del borgo medievale (previa prenotazione presso i volontari del Fai, che saranno a disposizione nella casa del Parco del paese) accompagnati dallo storico del territorio Enrico Franconi che guiderà i visitatori alla scoperta della storia della città medievale e delle sue origini attraverso i manufatti e le decorazioni lapidee presenti in alcuni edifici. . Presso l’innovativa struttura antisismica dell’Istituto Comprensivo Mons. Paoletti, si potrà visitare la mostra allestita e illustrata dagli Apprendisti Ciceroni della secondaria di primo grado di Visso. I ragazzi illustreranno la storia e le opere del pittore quattrocentesco Paolo da Visso e i manoscritti leopardiani “Come scuola- dichiara Maurizio Cavallaro, dirigente dell’Istituto Comprensivo Paoletti- siamo impegnati a mantenere i contatti con il territorio, con l’ambiente e, soprattutto, con le ricchezze storiche che in una situazione come l’attuale, c’è anche difficoltà a vedere e reperire. Occasioni come queste- continua- rappresentano delle opportunità anche per i nostri ragazzi per tornare ad ammirare quello che era loro familiare. Grazie alla professoressa Maura Antonini e alla sua grande passione nel portare avanti la proposta culturale che riguarda Visso e nel trasmetterla ai nostri giovani, non potevamo che essere pienamente disponibili alla proposta del Fai che abbiamo accettato con tanto entusiasmo. Positiva l’accoglienza in tutti i ragazzi che saranno coinvolti come Apprendisti Ciceroni in questa bellissima iniziativa e oltretutto- aggiunge il preside-, stiamo cercando di sviluppare insieme a loro un sogno nel cassetto: a scuola si stanno infatti tenendo dei corsi per l’utilizzo della stampante 3D e l’idea è quella di creare un piccolo logo della zona che possa fare da marchio a tutta la qualità ambientale, enogastronomica e culturale racchiusa nel territorio. E’ per dire che noi ci siamo e abbiamo tanto da offrire e tramandare a tutti. La scuola – conclude Cavallaro- è il primo punto di partenza per far conoscere la grandezza della storia che è passata da queste terre e per far innamorare i ragazzi delle opportunità che abbiamo”. C.C.

Torna il weekend dedicato al patrimonio culturale italiano, da scoprire e proteggere insieme al Fai. Come ogni anno, il Fondo Ambiente Italiano invita a partecipare alle Giornate FAI di Primavera per scoprire luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili. Tra gli 81 beni aperti nelle Marche per la 27^ edizione, solo nella giornata di domenica 24 marzo il tour toccherà anche Visso e dintorni, in un suggestivo itinerario, dal titolo “Visso e il suo territorio: Quei monti azzurri che di qua scopro”. Nell’occasione si potrà apprezzare la ricchezza artistica vissana e conoscere la cultura e l’economia dei Sibillini in prospettiva storica; attraverso passeggiate guidate in ambienti di intatta bellezza, i partecipanti potranno anche vivere esperienze naturalistiche. A Visso sarà possibile la visita della mostra sulle opere di Paolo da Visso, l’escursione alle sorgenti del Nera, l’ingresso straordinario di un numero limitato di persone nella zona rossa del borgo medievale (previa prenotazione presso i volontari del Fai, che saranno a disposizione nella casa del Parco del paese) accompagnati dallo storico del territorio Enrico Franconi che guiderà i visitatori alla scoperta della storia della città medievale e delle sue origini attraverso i manufatti e le decorazioni lapidee presenti in alcuni edifici. .

Presso l’innovativa struttura antisismica dell’Istituto Comprensivo Mons. Paoletti, si potrà visitare la mostra allestita e illustrata dagli Apprendisti Ciceroni della secondaria di primo grado di Visso. I ragazzi illustreranno la storia e le opere del pittore quattrocentesco Paolo da Visso e i manoscritti leopardiani

“Come scuola- dichiara Maurizio Cavallaro, dirigente dell’Istituto Comprensivo Paoletti- siamo impegnati a mantenere i contatti con il territorio, con l’ambiente e, soprattutto, con le ricchezze storiche che in una situazione come l’attuale, c’è anche difficoltà a vedere e reperire. Occasioni come queste- continua- rappresentano delle opportunità anche per i nostri ragazzi per tornare ad ammirare quello che era loro familiare. Grazie alla professoressa Maura Antonini e alla sua grande passione nel portare avanti la proposta culturale che riguarda Visso e nel trasmetterla ai nostri giovani, non potevamo che essere pienamente disponibili alla proposta del Fai che abbiamo accettato con tanto entusiasmo. Positiva l’accoglienza in tutti i ragazzi che saranno coinvolti come Apprendisti Ciceroni in questa bellissima iniziativa e oltretutto- aggiunge il preside-, stiamo cercando di sviluppare insieme a loro un sogno nel cassetto: a scuola si stanno infatti tenendo dei corsi per l’utilizzo della stampante 3D e l’idea è quella di creare un piccolo logo della zona che possa fare da marchio a tutta la qualità ambientale, enogastronomica e culturale racchiusa nel territorio. E’ per dire che noi ci siamo e abbiamo tanto da offrire e tramandare a tutti. La scuola – conclude Cavallaro- è il primo punto di partenza per far conoscere la grandezza della storia che è passata da queste terre e per far innamorare i ragazzi delle opportunità che abbiamo”.

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