Papà Gianpietro a Sarnano: “Toccherà a voi cambiare questo mondo malato”

Giovedì, 26 Settembre 2019 11:59 | Letto 2044 volte   Clicca per ascolare il testo Papà Gianpietro a Sarnano: “Toccherà a voi cambiare questo mondo malato” “Toccherà a voi cambiare questo mondo malato”. Così Gianpietro Ghidini, della fondazione Ema Pesciolino Rosso nata a seguito della tragica morte di suo figlio Emanuele a causa della droga, ha parlato agli studenti della scuola secondaria di primo grado Leopardi e alle classi prime dell’istituto Gentili nel Loggiato di Sarnano, durante l’incontro fortemente voluto dalla dirigente Maura Ghezzi. Non ha parlato di droga, ma di vita papà Gianpietro, per condividere con i giovani l’idea che non solo si può sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita possono rendere migliori.  Nel raccontare la sua storia, Gianpietro Ghidini ha detto ai giovani di “avere il coraggio di non mettere la testa sotto la sabbia, di combattere le ingiustizie, di difendere i compagni vessati. Il mondo sbagliato - ha detto rivolgendosi agli studenti - non è il vostro, ma il nostro. Quello degli adulti. Toccherà a voi cambiare questo mondo malato. Solo un pesce morto segue la corrente”.la preside con il genitori di Emanuele Un incontro emozionante, che è arrivato dritto al cuore dei ragazzi e degli insegnanti. “Quando mi chiedono come faccio a raccontare ogni volta la mia storia - ha concluso papà Gianpietro - dico che mi basta l’abbraccio di un genitore, di un insegnante, di un ragazzo che alla fine delL’incontro mi saluta con gli occhi lucidi e io mi rendo conto che un pezzettino di Emanuele è entrato nel suo cuore. Così io raccolgo la forza per andare avanti un giorno in più”. La storia di papà Gianpietro e di suo figlio Emanuele sarà approfondita in una interessante intervista pubblicata nella prossima edizione de L’Appennino Camerte, con le foto dell’incontro a Sarnano. GS
“Toccherà a voi cambiare questo mondo malato”. Così Gianpietro Ghidini, della fondazione Ema Pesciolino Rosso nata a seguito della tragica morte di suo figlio Emanuele a causa della droga, ha parlato agli studenti della scuola secondaria di primo grado Leopardi e alle classi prime dell’istituto Gentili nel Loggiato di Sarnano, durante l’incontro fortemente voluto dalla dirigente Maura Ghezzi.
Non ha parlato di droga, ma di vita papà Gianpietro, per condividere con i giovani l’idea che non solo si può sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita possono rendere migliori. 

Nel raccontare la sua storia, Gianpietro Ghidini ha detto ai giovani di “avere il coraggio di non mettere la testa sotto la sabbia, di combattere le ingiustizie, di difendere i compagni vessati. Il mondo sbagliato - ha detto rivolgendosi agli studenti - non è il vostro, ma il nostro. Quello degli adulti. Toccherà a voi cambiare questo mondo malato. Solo un pesce morto segue la corrente”.

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la preside con il genitori di Emanuele

Un incontro emozionante, che è arrivato dritto al cuore dei ragazzi e degli insegnanti.
“Quando mi chiedono come faccio a raccontare ogni volta la mia storia - ha concluso papà Gianpietro - dico che mi basta l’abbraccio di un genitore, di un insegnante, di un ragazzo che alla fine delL’incontro mi saluta con gli occhi lucidi e io mi rendo conto che un pezzettino di Emanuele è entrato nel suo cuore. Così io raccolgo la forza per andare avanti un giorno in più”.


La storia di papà Gianpietro e di suo figlio Emanuele sarà approfondita in una interessante intervista pubblicata nella prossima edizione de L’Appennino Camerte, con le foto dell’incontro a Sarnano.


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