Notizie di spettacolo nelle Marche
Pauroso incidente stradale quello che si è verificato a Cupramontana dove un uomo, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo dell'auto su cui viaggiava insieme ad un passeggero andando a schiantarsi contro un albero. Sul posto i sanitari del 118 e i vigili del fuoco di Jesi, che hanno provveduto ad estrarre i due occupanti la vettura dalle lamiere. Entrambi rimasti feriti nello scontro, per il più grave dei due si è reso necessario il trasporto in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette, mentre il ferito più lieve è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale "Urbani" di Jesi. Successivamente i pompieri hanno provveduto alla messa in sicurezza del luogo dell'incidente, mentre i carabinieri della locale stazione hanno provveduto ai rilievi del caso.

f.u.
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Da giovedì 10 a domenica 13 giugno 2021 arriva nelle Marche IT.A.CÀ, il festival del Turismo Responsabile, con la tappa del Parco Nazionale dei Monti Sibillini a Ussita, Fiastra e, per la prima volta, Arquata del Tronto. Il festival marchigiano è patrocinato dai comuni di Ussita, Fiastra e Arquata del Tronto e dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in collaborazione con UNICAM.

IT.A.CÀ è il primo e unico festival in Italia che, da oltre 13 anni, si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica, realizzato in 24 territori e grazie ad una rete di oltre 700 attori attivi nell'ambito del turismo, della cultura e dell'ambiente. Dopo "Restanza" e "Biodiversità", il tema dell'edizione 2021 sarà “Diritto di respirare”, pensiero che trae ispirazione dal filosofo camerunense Achille Mbembe.

La tappa sibillina, a cura dell’associazione di promozione sociale C.A.S.A. (Cosa Accade Se Abitiamo) insieme al Centro di educazione ambientale Alcina, è parte attiva della rete nazionale. Quest’anno ci sarà una novità: un evento speciale, a cura delle associazioni Monte Vector e Arquata Potest per domenica 13 giugno ad Arquata del Tronto. Un piccolo comune, a cavallo di due parchi nazionali e ricco di realtà associative, già unite anche al resto della rete grazie all’esperienza del Cammino nelle terre mutate. È bene ricordarlo: questi territori già alle prese con il terremoto e il post terremoto, ora attraversano anche la sfida della pandemia: un’emergenza nell'emergenza.

itaca 2019 monti sibillini


«Dopo l’annullamento della tappa 2020 a causa della pandemia, abbiamo voluto rimboccarci le maniche e andare avanti con il festival nell’unico modo che ci sembra possibile: rafforzare una rete ancora più ampia attorno al tema del turismo responsabile. Siamo felici che Arquata abbia condiviso con noi fin dall’inizio questo spirito e si sia sentita parte di questo percorso. Il diritto di respirare ​è la nostra risposta comune, la risposta della rete di IT.A.CÀ all’emergenza sanitaria, sociale, climatica, economica in atto​, una risposta che anche i Monti Sibillini accolgono: per ricordare a tutti che esistere non è avere o possedere, ma significa semplicemente respirare», spiegano gli organizzatori.


Per questo, a distanza di un anno, «prendiamo fiato e ci riproviamo, grazie anche alla preziosa rete di persone, territori e realtà che credono e vogliono impegnarsi per un’idea di turismo etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive, ritenendo che, ora più che mai, ripensare il turismo sia uno degli elementi chiave per contrastare la nostra precarietà ecologica Affiancare al turismo parole come responsabilità e diritti, tutela dell’ambiente, multiculturalità e beni comuni, è la benzina che ci permette di indagare le nuove forme di conflitto e portare avanti la riflessione collettiva e necessariamente aperta su come abitare queste terre ferite, contro abbandono e spopolamento, ma anche speculazioni e logiche di profitto».

itaca monti sibillini 2019 3
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Una crisi di portata epocale quella provocata dalla pandemia. In particolare a risentire di questa grave difficoltà congiunturale è stato il settore dei servizi e dell’industria, basti pensare alla filiera della moda e dell’automotive.

Ad esempio nelle Marche il settore calzaturiero ha registrato una forte contrazione dei livelli produttivi -50% nel secondo trimestre dell’anno, in media cioè ha subito nel 2020 una variazione negativa del 21,9, inoltre l’andamento dell’attività commerciale delle imprese regionali rispetto al 2019 vede una flessione delle vendite del 25,5% sul mercato interno e del 25,8% sull’estero. Anche i livelli occupazionali di entrambi i comparti sono in calo (tra -1,5%) ed è invecein forte aumento nel 2020 il ricorso alla CIG: da 2,7 milioni a 12,7 milioni.

Nello scorso anno tuttavia i prestiti bancari con garanzie pubbliche hanno attenuato la crisi di liquidità subita dalle imprese per il crollo dei fatturati.

Il 30 giugno però scadranno le moratorie sui prestiti ed i fidi sospesi per € 130 mld (nelle Marche € 5 mld); le imprese dovranno rimborsare i prestiti “emergenziali” assistiti dalle garanzie pubbliche ottenuti dopo l’inizio pandemia.

D’altra parte, nel rinnovare i fidi, gli addetti all’istruttoria delle banche si troveranno a valutare bilanci per lo più in perdita a causa dei cali di fatturato registrati nel 2020 e tutto ciò in un contesto economico che permane sfavorevole e che risente pesantemente dei blocchi produttivi, in sintesi la situazione non è cambiata rispetto al 2020 anzi si è aggravata perché risente di più di un anno di enormi difficoltà.

La scadenza delle moratorie rischia di fare precipitare una condizione già fortemente a rischio sia per le imprese che per le famiglie, in questo contesto allarmante gravano poi le regole emanate dall’EBA (Autorità Bancaria Europea) che impongono la classificazione automatica dell’impresa in “default”in presenza di una rata insoluta o di uno sconfino protratto per oltre 90 giorni consecutivi e che rappresenti più dell’1%dell’ esposizione verso la banca, anche se di poche centinaia di euro. Si stima che circa il 20% dei crediti sospesi è a rischio di classificazione a sofferenza.

Confindustria Macerata esprime una forte preoccupazione per gli effetti che potrebbero determinarsi con la fine delle misure di sostegno al credito.

La preoccupazione di Confindustria Macerata aumenta con la consapevolezza che se ogni liquidità sarà “assorbita” nella restituzione dei prestiti non ci sarà spazio per gli investimenti nel 2021.
Problemi di liquidità si avvertono anche nel settore dell’Edilizia determinati dal fatto che nella ricostruzione cosiddetta“Leggera post sisma” le imprese edili hanno finanziatola riedificazione, ciò a causa di un sistema di stato di avanzamento dei lavori penalizzante che ha determinatoimportanti ritardi nell’esecuzione degli stessi e appesantimenti finanziari per le imprese stesse.

Per ovviare a tale situazione di grave crisi è necessario predisporre con il Legislatore ed il Sistema Bancario una strategia condivisa di uscita graduale dal regime delle moratorie che nella nostra proposta si dettaglia nei seguenti punti:

·         la proroga delle misure in scadenza a giugno e l’estensione della durata dei prestiti garantiti dallo stato superiori a 30 mila euro;

·         la concessione da parte dell’EBA di maggiore elasticità alle banche nel trattamento dei crediti oggetto di moratoria;

·         la valutazione da parte delle banche dei dati di bilancio pre-covid, anche alla luce delle proiezioni di settore e ponderando gliaspetti qualitativi delle imprese e dei loro progetti;

·         il mantenimento dei fidi, acquisendo garanzie statali e con controgaranzia confidi, la previsione di periodi di pre-ammortamentonell’erogazione di nuova liquidità e l’allungamento delle scadenze.


Occorre da subito creare i presupposti per non trovarsi impreparati o fuori dai “giochi” nel momento in cui il mercato interno ed estero ripartirà, se ciò dovesse accadere è a rischio un sistema economico, socialee valoriale che ha caratterizzato per molti anni la nostra comunitàdeterminando il benessere del territorio.











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Controlli serrati lungo la costa, in particolare a Portorecanati e Civitanova Marche con particolare attenzione al complesso del'Hotel House, da parte degli agenti della Squadra Mobile e della Digos della questura di Macerata, del Commissariato di Civitanova Marche, del Reparto Prevenzione Crimine, della Polstrada e dei Reparti cinofili per contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti.

Nel corso dei suddetti i poliziotti hanno arrestato un cittadino nigeriano colpito da mandato di cattura europeo emesso dalle autorità austriache per i reati di truffa e riciclaggio. L'uomo è stato trasferito al carcere di Montacuto.

L'attività di polizia ha riguardato anche il rispetto delle misure anti Covid e per questo la polizia ha identificato 128 persone e controllato 95 vetture.

f.u.
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Era stato fermato anche il giorno precedente dalla polizia locale il 50enne di Caldarola che la settimana scorsa è stato denunciato dai carabinieri per non aver rispettato la quarantena.

Durante un servizio di controllo, gli agenti della Polizia Locale che presidiano il distretto Caldarola - Belforte - Bolognola, 6 in tutto coordinati dall’Ispettore Capo Andrea Cardinali, hanno verificato che il 50enne libero professionista, che il giorno dopo è stato fermato e sanzionato dai Carabinieri di Caldarola, perchè non era rimasto a casa per la quarantena da seguire.

In meno di due giorni quindi il libero professionista si è visto notificare due sanzioni per mancata osservazione delle restrizioni del caso.

"In questo particolare momento storico - si legge in una nota del Comune di Caldarola - in cui la priorità per le forze dell’ordine è garantire la sicurezza, soprattutto sanitaria, piuttosto articolato e delicato è il ruolo della Polizia Locale che si occupa di controllare, ma anche di verificare, l’esistenza o meno di esigenze e necessità delle persone positive al Corona Virus o in quarantena per il contatto diretto con un positivo.

Gli agenti di Polizia Locale dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, circa 24 in tutto, che coprono un territorio montano di circa 20 Comuni dell’entroterra Maceratese e Fermano, oltre ai normali controlli previsti dalla quotidianità, si occupano anche di verificare il rispetto delle prescrizioni di legge in caso di positività o quarantena, ma soprattutto di assicurare un’adeguata assistenza ai cittadini che sono costretti a casa e, in caso, metterli in contatto con la locale Protezione Civile.

Da sottolineare l’importante ruolo che assumono tali controlli proprio per contenere il rischio del dilagare della pandemia. La quarantena serve per evitare che soggetti positivi, o potenzialmente tali, entrino in contatto con soggetti sani infettandoli a loro volta. E’ fondamentale rispettare le norme per cercare di debellare completamente il diffondersi del virus.

GS
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Ricostruzione post-sisma e pagamenti. Questo il tema su cui punta l'attenzione Stefano Foresi, responsabile Settore Edile Confartigianato interprovinciale che chiede di “Snellire le pratiche per velocizzare la ricostruzione”.

"La mancanza di liquidità frena l’azione imprenditoriale - scrive in una nota - sebbene il 2021 abbia portato ad una generale accelerazione nella liquidazione delle fatture (con distinguo a seconda dello stato di avanzamento lavori), gli imprenditori lamentano ancora troppa burocrazia, che allunga le tempistiche. In questo scenario così complesso, il Covid sta poi pesando come un macigno, mettendo in seria difficoltà la categoria.

All’orizzonte si prospetta l’avvio di una massiccia ricostruzione pesante, con la creazione di molti cantieri. Confartigianato Imprese Macerata- Ascoli Piceno - Fermo vuole mettere subito in agenda le principali problematiche del Settore Edile, che sta operando in una fase cruciale per il territorio.

Da un’analisi sul campo, la tempistica media dei pagamenti nel 2020 era maggiore rispetto a quella odierna - ammette - . Ma si potrebbe fare decisamente meglio, nell’interesse dell’intero sistema.

Prendendo in riferimento la ricostruzione Leggera, lo stato di avanzamento lavori al 50% prevede tempi di 2 o 3 mesi per la liquidazione della pratica. Tempi che si allungano per il Sal Finale, arrivando in alcuni casi anche a 4 o 5 mesi. 

Nel suo report, Confartigianato ha evidenziato come pochissime aziende associate abbiano opzionato il Sal Zero, che ricordiamo prevede il pagamento della quota parte del contributo a seguito di opportuna fideiussione. L’anticipo viene, del resto, concesso non prima di 3 o 4 mesi dall’invio della pratica, e la polizza fideiussoria scoraggia molti imprenditori: trovare fideiussioni, oltre che oneroso, è piuttosto difficile.

Quanto alla ricostruzione pesante - aggiunge - , la maggior parte delle imprese ha da poco aperto il cantiere: anche qui, comunque, si registrano attese nei pagamenti di circa 3-4 mesi".

Foresi si fa dunque portavoce degli imprenditori evidenziando come loro “lamentano ancora troppa burocrazia e considerevoli passaggi. I tecnici dell’imprese, essendo oberati di lavoro, fanno spesso difficoltà ad essere celeri nell’invio della documentazione, ma da contropartita l’Usr (Ufficio Speciale Ricostruzione) ha bisogno di molto tempo per verificare accuratamente tutte le procedure. Le aziende parlano anche di ritardi degli istituti bancari, che prendono giorni prima di liquidare il credito già decretato dall’Usr”.

C’è poi la fase pandemica, “che sta condizionando questo meccanismo di liquidazione - ha aggiunto Foresi -, con forti stop: in alcuni casi si è stati costretti a sostituite il tecnico preposto in corsa, con nuovo dispendio di tempo. La speranza è che con il progressivo rallentamento della curva si possa entrare a regime”.

I nostri imprenditori, a breve, saranno impegnati nella fase della Ricostruzione Pesante - le conclusioni di Foresi -: i cantieri saranno più corposi rispetto alla Ricostruzione Leggera e la paura di problemi finanziari legati alla mancanza di liquidità frena molto l’azione imprenditoriale. Le aziende vorrebbero davvero cogliere le opportunitàche il mercato offre, ma eventuali ritardi considerevoli potrebbero portarle sull’orlo del dissesto finanziario”.

GS
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Un guanto ipertecnologico e innovativo che diventa strumento di comunicazione per chi ha difficoltà o menomazioni dal punto di vista del linguaggio e dell'espressività.

E' questo il progetto cui partecipa Jesilab, società di KOS Care s.r.l. che gestisce il centro Myolab di Jesi, insieme alla Capofila LIMIX s.r.l., spin-off scientifico dell’Università di Camerino, e Acme Lab s.r.l. di Ascoli Piceno e che nei giorni scorsi è entrato nell'importante fase della sperimentazione sul campo e con i pazienti.

L’idea progettuale, il cui sviluppo è reso possibile dal cofinanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale, è denominata E-GLOVE (“Enhanced Gesture transLation for imprOving Vocal Experiences”) e consiste nella realizzazione di un nuovo dispositivo di comunicazione per persone la cui capacità comunicativa risulta menomata. Un dispositivo di comunicazione aumentativa alternativa che aiuti la comunicazione nelle persone con esiti da ictus ed emiplegici che hanno difficoltà ad usare i più comuni canali comunicativi, in particolar modo la forma orale.

Nello specifico, in questa fase il prototipo di "guanto elettronico" si sta sperimentando anche con giovani e giovanissimi con disturbi dello spettro autistico. E, dalle prime risultanze, è evidente come l'E-Glove abbia tutte le carte in regola per poter diventare strumento in grado di integrare e completare le attività di riabilitazione.

L'E-Glove si presenta come un guanto indossabile ed è capace di tradurre i gesti delle mani in parole o frasi in tempo reale.

Un progetto globale che coinvolge un team multiprofessionale con fisiatri, fisioterapisti, logopedisti, bioingegneri, informatici, matematici e statistici, una tecnologia nata nei laboratori dell’Università di Camerino grazie ad un’idea dello Spinoff Limix che ha progettato e sviluppato il guanto che permetteva, in origine, la traduzione del linguaggio dei segni. L’impegno dei ricercatori dello Spinoff Limix, coordinati dai docenti Unicam, ha permesso una continua evoluzione del prototipo fino all’utilizzo in ambiti sanitari e della riabilitazione.

c.c.
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La Pasta di Camerino è la pasta secca all'uovo più venduta nelle Marche. I risultati del trimestre gennaio-marzo 2021 diffusi da Iri che cura le analisi di mercato che si riferiscono ai consumi, certificano la leadership dell’azienda della famiglia Maccari in questo mercato e che rappresenta un traguardo storico.

«Non possiamo dire di essere sorpresi – dice Federico Maccari – perché in questi anni abbiamo puntato sulla realizzazione di un prodotto di altissima qualità, essendo stati i primi in assoluto a utilizzare e certificare solo ingredienti 100% italiani e ancora gli unici a rendere sempre disponibile la tracciatura della filiera». In un mercato nel quale il consumatore è sempre più attento a cosa acquista, «ritenevamo di aver puntato sulle leve giuste e i numeri confermano che i marchigiani hanno dimostrato interesse verso tutti i nostri formati».

Un pacco su tre di pasta secca all’uovo venduta nel primo trimestre 2021 nelle Marche è una referenza de La Pasta di Camerino, per arrivare addirittura ad un pacco su due se consideriamo solo la pasta lunga (tagliatelle, fettuccine ecc…) registrando un importante e costante trend di crescita pur in un mercato sempre più competitivo e ridimensionato.

«Le Marche sono la regione con il più alto consumo pro-capite di pasta all'uovo, un prodotto considerato vero orgoglio della nostra cultura gastronomica – insiste Maccari – e possiamo fieramente confermare che La Pasta di Camerino si è dimostrata la preferita dai consumatori marchigiani che ritrovano in questo prodotto di prima qualità, rustico e genuino, i sapori che vivono nella nostra memoria«.

I motivi del raggiungimento del traguardo che non è stato frutto di speciali spinte commerciali, promozionali o di marketing, è da ascriversi a «una ricetta unica per tradizione – conclude il Ceo di Entroterra Spa - con un metodo di lavorazione figlio dell'antica tradizione dei nostri mastri pastai ma anche dell’aria dei Sibillini con la quale la pasta viene essiccata a basse temperature, oltre che, come detto, della selezione dei migliori grani e uova italiane«.

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12 concorrenti, 5 giurati, un presentatore, 2 vincitori che accederanno alla finale nazionale, un vincitore del pubblico: questi gli eccellenti risultati della prima edizione di FameLab a Camerino, la competizione internazionale di comunicazione scientifica per giovani ricercatori e studenti universitari. Per la prima volta infatti l’Università di Camerino è stata sede del talent scientifico FameLab, ideato nel 2005 dal Cheltenham Science Festival coinvolge oggi oltre 30 paesi in tutto il mondo e dal 2012 si svolge in Italia grazie alla collaborazione tra Psiquadro, coordinatore nazionale, e British Council Italia, l’ente culturale britannico che ne ha promosso la diffusione a livello globale.

I partecipanti hanno avuto tre minuti per conquistare la giuria ed il pubblico collegato on line parlando di un tema scientifico che li appassiona raccontandolo con chiarezza, esattezza e carisma.

Esra Zerina Appavuravther, Laura Carini, Michele Casoni, Mirko Colella, Dario Corona, NicolaDel Giudice, Jessica Piccioni, Agnese Santanatoglia, Joel Sina, Andrea Vissani, Claudia Vitturini, Miller Zambrano, i concorrenti che hanno preso parte alla preselezione, tra i quali la giuria composta da Gianluca Gregori Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Claudio Pettinari Rettore Unicam, Flavio Travasso ricercatore Unicam, Mattia Crivellini esperto di comunicazione scientifica, Egizia Marzocco Responsabile dell’Area Comunicazione di Unicam, ha scelto i sette che insieme al preferito del pubblico hanno avuto accesso alla selezione finale.

Vincitori della selezione di Camerino sono stati Michele Casoni che ha illustrato la branca della matematica che va sotto il nome di Reinforcement Learning, e Mirko Colella che si è esibito in un testo musicale sull’abuso di droghe. I due accederanno di diritto alla finale nazionale in programma a Catania nel mese di giugno.

“Una mattinata emozionante – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ricca di contenuti, di giovani ricercatori che si sono messi in gioco, con la voglia di comunicare la propria passione e rendere comprensibili anche concetti o tematiche scientifiche all’apparenza complesse. Certamente la comunicazione scientifica rappresenta un’efficace strumento per avvicinare i giovani alla scienza e ottiene ancora più successo se i protagonisti sono proprio i giovani, che si mettono alla prova, lavorando con costanza e dedizione. Ringrazio tutti i partecipanti e tutti i componenti della giuria per aver voluto condividere questa bellissima esperienza”.
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Danilo Santini è il nuovo Segretario Generale della Fai Cisl Marche. Ad eleggerlo è stato il Consiglio Generale della federazione regionale riunitosi in presenza a Fermo nel pieno rispetto delle normative anti Covid, con la partecipazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e del Segretario Generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota.

“Da parte mia e da tutta la segreteria nazionale – ha detto Rota nel suo intervento – auguri di buon lavoro e congratulazioni a Danilo, ha conoscenza e sufficiente esperienza per interpretare al meglio i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, è la persona giusta per rafforzare la nostra rappresentanza in un territorio in cui l’agroalimentare ha conosciuto una crescita sia quantitativa che qualitativa enorme, e su di lui abbiamo riscontrato un consenso ampiamente condiviso. Riconoscenza e un grande ringraziamento vanno a Giuseppe Giorgetti per il lavoro svolto in questi anni con passione e coerenza, dando alla federazione regionale unità e radicamento nel tessuto sociale e produttivo”.

Danilo Santini, 47 anni, originario di Fano, ha iniziato la sua militanza nella Fai Cisl Pesaro dal 2000, prima come operatore e poi, per due mandati, come Segretario Generale, ed è diventato componente della segreteria regionale nel 2013, dove ha esercitato le sue deleghe su pesca, forestazione, consorzi di bonifica, cooperative agricole, diventando nel 2016 anche segretario amministrativo. Per il settore pesca, in particolare, svolge il ruolo di coordinatore regionale e dal 2018 segue i lavori della Commissione acquacoltura a Bruxelles.

La Fai Cisl Marche conta quasi 4 mila iscritti. A guidare la federazione, al fianco di Danilo Santini, saranno Gabriele Monaldi, eletto Segretario Generale aggiunto, e Anna Barba e Stefano Pepa in qualità di componenti di segreteria. Erano presenti al Consiglio Generale anche Alfonso Cifani, della Ast Cisl Fermo e Maurizio Andreolini, vicepresidente di Terra Viva Marche. “Ringrazio tutti coloro che nella federazione mi hanno aiutato a crescere – ha detto Santini – praticando la cultura delle relazioni industriali e del dialogo sociale anche in situazioni difficili e complesse, nell’ottica di trovare sempre soluzioni a favore dell’occupazione e della qualità del lavoro”. Tra i temi emersi durante gli interventi, particolare rilievo hanno avuto le mobilitazioni in corso in questi giorni a livello nazionale sia per i lavoratori agricoli, esclusi dai ristori nonostante abbiano perso milioni di giornate di lavoro, che per gli operai idraulico forestali, senza contratto nazionale dal 2012.

rota con nuova segreteria fai cisl marche



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