La pioggia caduta nella notte e alle prime ore del mattino, non ha impedito l’avvio della seconda tappa dell’iniziativa " A piedi sull'antica via-rmano lauretana"

Percorrendo il tratto Serravalle di Chienti- Camerino, l’uscita della scorsa domenica ha riunito una cinquantina di camminatori. Perfetta l’organizzazione a detta di tutti i partecipanti, stanchi ma felici per l’aver condiviso un bel momento d’ aggregazione. Arrivo intorno alle 15.00 alla Rocca dei Borgia, accolti da una gustosa conviviale ristoratrice. Salite e tratti più difficoltosi dei circa 16 chilometri, sono stati serenamente affrontati anche grazie alla perfetta organizzazione e ai punti di ristoro, approntati con grande cura dalla Pro Camerino e dall’associazione Art Com.

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Grazie al supporto e alla collaborazione dei comuni e delle proloco, del CAI e di tante associazioni, un ulteriore passo in avanti per il progetto di studio iniziato dalla Scuola di Giurisprudenza dell’università di Camerino ( che ha il ruolo di coordinamento con Emanuela di Stefano e Tiziana Croce, responsabili scientifiche).

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A Serravalle del Chienti, parole di apprezzamento per l’iniziativa da parte del sindaco Santamarianova il quale, dopo la benedizione del Padre Guardiano dei Cappuccini di Renacavata Giampiero Cognigni, ha voluto salutare di persona la partenza. Insieme ad appassionati della montagna, rappresentanti di diverse associazioni e dell’ateneo di Camerino, compresi alcuni studenti stranieri, in cammino anche il sindaco Franco Capponi e l’assessore alla cultura di Treia, comune che sarà arrivo e partenza delle prossime tappe. “ Siamo davvero felici perché è un progetto condiviso e partecipato con entusiasmo da parte di tutti gli esponenti dei comuni e dalle associazioni dell’antica via romano- lauretana – ha detto la prof.ssa Di Stefano- il che, rafforza la nostra convinzione che, se si lavora insieme, il progetto diventerà qualcosa di concreto e, soprattutto, strumento di valorizzazione dei territori e della loro rinascita. E’ un antico cammino che viene valorizzato – ha spiegato la prof.ssa - la cd. “via dritta” che è stata frequentata per oltre mille anni e della quale da un secolo e mezzo si sono perse le tracce. L’antica via di collegamento tra Loreto e Roma, ha dunque una base storica certa e intendiamo recuperarla e valorizzarla dal punto di vista turistico. Ci crediamo fortemente e siamo convinti che possa essere foriera di sviluppo economico e turistico”.

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Esperti del CAI si stanno dedicando a tracciare il cammino, indicando anche i luoghi migliori, dal punto di vista paesaggistico e ambientale.

“Noi ci crediamo fortemente- ha detto Giulio Tomassini presidente CAI Camerino- Ci stiamo lavorando ormai da due anni con sopralluoghi,  ripetuti incontri e riapertura di sentieri. Il nostro territorio merita di essere riscoperto e frequentato e un piccolo assaggio lo abbiamo avuto anche domenica scorsa, con i panorami e gli scorci meravigliosi che si sono aperti davanti ai nostri occhi. Riuscito in pieno dunque il nostro intento di far conoscere il territorio e, inatteso, il successo della tappa, considerato anche il violento temporale di poche ore prima. Alla partenza eravamo una cinquantina; molte persone sono arrivate da lontano per percorrere con un bel passo i 16 chilometri. Abbiamo avuto il piacere di camminare accanto ad amministratori di città vicine. Stiamo stringendo rapporti con altre realtà e crediamo che il cammino possa essere il filo che sicuramente ci accomuna, capace di darci opportunità per un rilancio turistico”.

“ Camminare è sempre una bellissima esperienza e, quando si sta in compagnia, la fatica non si sente- ha commentato all’arrivo il consigliere comunale Leo Marucci-. Anche l’amministrazione camerte crede fortemente in questa bellissima iniziativa che– ha aggiunto -  amplifica la bellezza del paesaggio e del territorio e fa nascere tante collaborazioni. La via romano –lauretana nell’attraversare tanti comuni, coinvolge tutto il territorio; questa volta siamo partiti da Serravalle, nella prima uscita avevamo incontrato i sindaci di San Severino e Serrapetrona, l’8 ottobre arriveremo a Treia. Il territorio ci collega e fa incontrare tante persone che insieme si rafforzano e fanno nascere nuove idee”

“Qualche goccia di pioggia non ha scoraggiato una bellissima esperienza che ci ha fatto attraversare boschi e ambientazioni suggestive - ha commentato Dino Marinelli responsabile della protezione civile e accompagnatore Cai di San Severino Marche-”. Laterza uscitadi domenica 9 ottobrepercorrerà proprio il tratto San Severino-Treia. “ In questo caso – ha spiegato Marinelli- percorreremo circa 24 chilometri “turistici” su sentieri di campagna alla portata di tutti Partenza da piazza del Popolo davanti alla sede comunale e arrivo a Treia. intorno alle 15.00”.

Dopo San Severino -Treia, il 29 ottobre sarà la volta di Treia- Montefano e il 10 dicembre della tappa Montefano-Loreto. A primavera 2018, i cammini attraverseranno il territorio umbro-laziale: in programma la Roma-Spoleto e la Spoleto-Serravalle di Chienti.

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Presentata nel corso di una conferenza stampa, presso le aule del Campus Unicam, la seconda tappa dell’iniziativa “A piedi sull’antica via romano- lauretana “ che si svolgerà domenica prossima 17 settembre  percorrendo il tratto Serravalle di Chienti- Camerino.

Introdotta dalla prof.ssa Di Stefano alla presentazione sono intervenuti il rettore Pettinari e  tra gli altri,l’assessore Antonella Nalli e Angelo Velatta, rispettivamente in rappresentanza dei comuni di Camerino  e Serravalle del Chienti . Presenti anche Padre Giampiero Cognigni e i sindaci  di Montefano Carnevali e di Treia Capponi.

Partito dall’università di Camerino e, in particolare, dalla Scuola di Giurisprudenza che ha il ruolo di coordinazione con Emanuela Di Stefano e Tiziana Croce responsabili scientifici, il progetto sta ricevendo il supporto e la collaborazione di tante associazioni, delle proloco e del Cai.

A sintetizzare lo spirito dell’iniziativa la frase “ In cammino per rinascere”, che sottintende l’idea di una spinta propulsiva per il territorio e per la sua valorizzazione.

“ E’ un antico cammino che viene valorizzato – ha detto la prof.ssa Di Stefano- la cd. “ via dritta” che è stata frequentata per oltre mille anni e della quale da un secolo e mezzo, si sono perse le tracce. Una base storica certa dunque per  l’antica via di collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico, tra Loreto e Roma che intendiamo recuperare e valorizzare dal punto di vista turistico. Ci crediamo fortemente e siamo convinti che possa essere foriera di sviluppo economico e turistico. E’ quello che ci auguriamo per il tutto il progetto”.

Esperti del CAI si stanno dedicando a tracciare il cammino, indicando anche i luoghi migliori dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Il cammino verrà fatto inizialmente per tappe che attraverseranno altrettanti comuni che si stanno occupando della loro valorizzazione. Dopo la Serravalle- Camerino, la terza uscita di domenica 9 ottobre percorrerà il tratto San Severino-Treia; il 29 ottobre sarà la volta di Treia- Montefano e il 10 dicembre della tappa Montefano-Loreto. A primavera 2018 i cammini attraverseranno il territorio umbro-laziale: in programma sono la  Roma-Spoleto e la Spoleto-Serravalle di Chienti.

“E’ grazie alla tenacia della prof.ssa Di Stefano che è possibile portare avanti idee complesse come questa - ha detto il rettore eletto di Unicam Claudio Pettinari-.  In cammino per rinascere ma anche per crescere- ha sottolineato - Come università ci consideriamo già ripartiti e rinati ma c’è voglia di crescere e di svilupparci, e vogliamo farlo in questo territorio. Noi vogliamo rinascere e crescere stando qua e, su questo, l’università aiuterà e spenderà tutte le sue energie. Il camminare e passare nei luoghi, ha un significato molto più profondo del semplice partire da un luogo e raggiungerne un altro: significa guardarsi attorno, conoscere, capire la storia e il perché delle trasformazioni che si sono avute nel tempo". Da Pettinari la proposta di affiancare ai cammini a piedi per tappe, delle piccole soste che valgano ad illustrare un’artigianalità o una particolarità del luogo che si attraversa. Una sosta per lasciare nella mente del camminatore anche il ricordo della peculiarità incontrata e delle parole ascoltate da chi quei luoghi li vive e vi lavora, cosa che potrebbe arricchire il cammino e renderlo ancora più attraente della semplice passeggiata:

“ Così –ha concluso il rettore- il nostro cammino sarà unico e potrà assumere un ruolo dinamico ed educativo ”

Camminare dunque per conoscere e per riconoscere l’identità dei territori

E, domenica prossima, partendo da Serravalle di Chienti “ comune di cerniera con l’Umbria e anche nella storia della via romano-lauretana. “Una via che viene da lontano- ha spiegato Angelo Velatta-è la “via della Spina”, itinerario antico e bellissimo che parte in Umbria dalla Porta Piangianina, risale dalla parte del torrente Spina ( Spina nuova- Spina vecchia), svaria al valico dei Santi Pietro e Paolo arriva a Verchiano, salendo poi  verso Civitella nel comune di Serravalle. Non solo itinerario di viaggiatori ma anche delle transumanze e questo è un altro elemento che riempie di contenuti la via romano-lauretana”.

L’assessore  Antonella Nalli ha ricordato con emozione il primo incontro per la costruzione del progetto con l’università “ Un incontro quando tutto era diverso – ha detto –ma a questo punto il cammino per rinascere è uniti più che mai. Il segnale deve essere quello dell’unione; pensiamo a quanto la natura ci ha tolto ma anche a quanto la natura ci offre ancora e a quanto sono ricchi i nostri territori”.

“ Per noi – ha evidenziato Giulio Tomassini, presidente del CAI Camerino- è stata anche l’occasione per riscoprire sentieri, magari  anche un po’ snobbati. Noi stessi del Club Alpino Italiano siamo abituati a frequentare le alte montagne, dimenticandoci che spesso ci sono luoghi altrettanto suggestivi e ricchi di fascino, talvolta anche più accessibili, che meritano di essere riscoperti”.

Il presidente del CAI ha spiegato lo svolgimento della tappa di domenica 17 settembre, il cui percorso è di 16 chilometri e prevede l' obbligo di scarponi.  

“Partiremo da Serravalle alle ore 8.00 ( davanti la sede comunale) ed entreremo immediatamente in un sentiero che ci condurrà per alcuni chilometri, attraverso un bellissimo bosco, a Casale San Nicolò, colle a 1000 metri d’altezza dove si trovano due ruderi di costruzioni che hanno avuto la loro importanza storica. Da lì, lambiremo le pendici del Monte Igno fino a scendere nella frazione di Gelagna Alta, proseguiremo fino a Colle Lungo e scenderemo nella valle che ci condurrà prima ad Arnano e poi a Palentuccio. Chilometri di sentieri, sterrato e mulattiere da percorrere con gli scarponi per poi fare l’ultimo tratto fino alla Rocca del Borgia di Camerino, godendo dell’affaccio naturale con vista a 360 gradi sulle montagne della Regione Marche e qui, tutti i camminatori potranno gustare un ricco ristoro. Per tornare a Serravalle è previsto un servizio navette ”

Grande entusiasmo e spirito di unione per un’iniziativa che punta a far rinascere il territorio. 

“Noi ci crediamo fortemente- ha concluso Tomassini- Ormai da due anni stiamo lavorando su questo progetto, con la guida insostituibile e assolutamente coinvolgente della prof.ssa Di Stefano; abbiamo riaperto dei sentieri, fatto dei sopralluoghi e ripetuti incontri. Il nostro territorio merita di essere riscoperto e frequentato”.

INFO: 339 693 8966     CAI CAMERINO 329 260 9928

C.C.    

    

     

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