Sulla rapina alla farmacia Cottini, avvenuta nei giorni scorsi a Camerino, interviene l'assessore comunale ai lavori pubblici Marco Fanelli. Il suo è un forte messaggio di vicinanza nei confronti di un concittadino e di un amico, rimasto purtroppo vittima di un episodio che ha suscitato profonda impressione in tutta la comunità.  
" Intendo esprimere tutta la mia vicinanza al dottor Enrico Cottini - dice l'assessore-. Quanto è avvenuto non può che addolorarci e provocare un senso di disorientamento. I Carabinieri del Comando Compagnia di Camerino si stanno occupando delle indagini e, insieme alla polizia locale, hanno acquisito le immagini delle telecamere presenti per poter risalire ai colpevoli. A tal riguardo, i filmati della videosorveglianza si rivelano fondamentali e - aggiunge  l'assessore Fanelli-  come amministrazione posso affermare con forza che è nel nostro intento fare tutto il possibile per garantire e aumentare la sicurezza della città. Non a caso- conclude - col tesoretto di 3 milioni di euro abbiamo previsto ldi investire  proprio nell'acquisto di telecamere di videosorveglianza che possano coprire diverse zone cittadine e delle frazioni, al fine di poter garantire un maggiore grado di controllo per la città, anche nelle zone più periferiche".
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Un tonfo al cuore per tutti, sentire il suono delle campane della Basilica dopo tre anni di silenzio.  E’ stato come sentire  il suono della vita che al peso dà nuova forma. A lungo atteso, quel canto familiare ha annunciato il ritorno della bellezza e del senso di comunità. Emozione, palpabile entusiasmo e autentica commozione si sono elevate dalla immensa folla che ha varcato la soglia della chiesa di San Venanzio.
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Uno squarcio improvviso di luce  ha illuminato il volto di un intero territorio che al patrono di Camerino San Venanzio Martire e protettore dalle cadute, ha affidato la speranza di riuscire a rialzarsi. Quel culto che ha attraversato i secoli, ne esce oggi ancora più rafforzato. Dall’alto in basso, fino a scrutare ogni angolo, gli sguardi si sono aperti con stupore sulla bellezza luminosa di quegli spazi, come gli animi delle persone anch’essi feriti, disordinati e sofferenti e, nel giro di pochi mesi, riportati al massimo splendore. Una gioia incontenibile ha fatto da cornice alla celebrazione della prima messa in una Basilica ancora più bella, riconsegnata alla città grazie al magnanimo gesto della fondazione Arvedi- Buschini di Cremona.
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Emozionante l’intera liturgia presieduta dal Nunzio apostolico in Italia monsignor Emil Paul Tscherrig che ha concelebrato insieme all'arcivescovo  Massara, a Mons. Brugnaro e al vescovo di Cremona Antonio Napolioni."Una grande gioia pervade il nostro animo mentre siamo qui riuniti per aprire al culto questa chiesa con la celebrazione del sacrificio del Signore"-ha detto il Nunzio salutando l'assemblea, prima dell'apertura della porta. Gratitudine e infinita riconoscenza nelle parole dell"arcivescovo Francesco Massara, rivolte ai donatori agli ingegneri, all'architetto, alle ditte e maestranze coinvolte nel progetto, nonchè  al parroco che ha seguito instancabilmente ogni movimento. "Questo territorio conosce bene il valore di questa Chiesa che viene restituita". Il vescovo ha in particolare sottolineato il fatto che la riconsegna, sia avvenuta nella terza domenica d'avvento il cui tema centrale è quello della gioia, con l'invito alla comunità a rallegrarsi. " La grande emozione vissuta oggi da tutta la comunità di Camerino, resa possibile da chi crede nella provvidenza a tal punto da diventare provvidenza per gli altri- ha sottolineato Mons.Massara- faccia risuonare nel nostro cuore il forte richiamo a rendere sempre più leggibile, eloquente e vigorosa la testimonianza della Chiesa fatta da quelle 'pietre vive'  che siamo noi, Popolo di Dio, peccatori salvati". L'arcivescovo ha rivolto un ringraziamento sentito al Cavaliere Giovanni Arvedi e alla sua consorte Luciana Adele Buschini " perchè con generosità, coraggio, lungimiranza e determinazione, hanno vestito i panni del 'buon samaritano' donando tutto il necessario per realizzare questo meraviglioso progetto di rinascita che oggi possiamo ammirare in tutto il suo splendore".
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Il Nunzio apostolico si è fatto portavoce del cordiale saluto del Santo Padre, invitando tutti ad includerlo nella preghiera nell'occasione della solennità della riapertura della Basilica. " Questa occasione però non può farci dimenticare ciò che rimane ancora da fare a Camerino e in tutta la regione, per riparare gli ingenti danni morali e materiali causati dai terremoti del passato - ha detto Mons. Tscherig- Cari  fratelli e care sorelle, la riapertura di questa Basilica rappresenta un forte segno di speranza, ci dice che la vita dell’uomo  è sempre più forte della distruzione e della morte. San Venanzio iIl vostro santo patrono e tutti i martiri della chiesa, sono testimoni di questa verità".  
Un omaggio di particolare bellezza il meraviglioso quadro fiorito a piedi dell’altare che i maestri infioratori di Castelraimondo hanno voluto dedicare alla solenne riapertura. Un esempio di vera maestria nel raffigurare il particolare del Polittico di San Domenico, dipinto da Carlo Crivelli nel 1482. Una testimonianza di bella amicizia e di unione che lega alla devozione per il santo, molto sentita su tutto il territorio.
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Segno di storia e di rinascita, poter tornare a fruire di un bene che racchiude i ricordi di tante persone; questo si è letto nelle mute lacrime di chi in quella chiesa ha celebrato le nozze, ha battezzato i propri figli o ha partecipato al rito funebre di un proprio caro. La chiesa come la propria famiglia; la chiesa come la propria 'casa' ritrovata, oggi piena di amici e parenti arrivati da lontano per vivere insieme una festa indimenticabile.
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Esaltati dalla cerimonia religiosa, senso e dimensione del dono, hanno trovato nuova evidenza nel toccante conferimento della cittadinanza onoraria e nella consegna delle chiavi di Camerino ai coniugi Luciana Buschini e Giovanni Arvedi. Alla generosità della Fondazione che porta i loro nomi, si deve la "rinascita" della chiesa e di una comunità. Ne ha rimarcato il profondo valore il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, leggendo con commozione la motivazione del riconoscimento. Un sorprendente atto d'amore che racchiude attenzione, cura, fatica e tempo. Un dono che incorporerà per sempre il bene relazionale da cui è nato, insieme alla perfetta sintonia con chi si è incamminato per realizzarlo. 
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***Nel prossimo numero,L' Appennino Camerte riserverà  un inserto speciale alla riapertura della Basilica di San Venanzio
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La vigilia della riapertura della basilica di San Venanzio si lavora con la gioia nel cuore.
C'è aria di festa a Camerino, un'aria di speranza e rinascita per la porta della basilica che domani sarà riaperta per accogliere non solo i fedeli della città, che attendono con emozione questo momento, ma anche per tutti i paesi vicini che vedono nella basilica e nel santo un punto di riferimento.
A testimonianza che quella che sarà riaperta domani è una basilica di tutto il territorio anche i maestri infioratori di Castelraimondo che da questa mattina sono al lavoro per la realizzazione dell'immagine di San Venanzio all'interno della basilica: "Abbiamo fatto un omaggio alla città di Camerino - dice il responsabile dell'associazione, Mario Rovelli - perchè San Venanzio è anche patrono della diocesi. E' stata un'idea nata spontaneamente, don Marco entusiasta ci ha dato il permesso e ci siamo messi al lavoro. La zona centrale dell'immagine è una parte del polittico presente a Brera ed è stata realizzata con fiori secchi e macinati, mentre la corona esterna è di fiori freschi e semi colorati per un tocco di vivacità".

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Emozionato anche don Marco per gli ultimi momenti organizzativi di quello che sarà un evento destinato a rimanere nelle pagine di storia della città: "Prende forma l'immagine della festa. Un bel senso di rinascita e questo è importante - commenta il parroco - . Vedere gli infioratori di Castelraimondo al lavoro dimostra che c'è la partecipazione di un territorio. Riaprire questa porta non significa aprire solo per Camerino ma per tutti coloro che sanno che questo luogo potrà essere un punto di riferimento per i loro momenti di festa. Oggi tanti camerti volevano sbirciare ma ho conigliato di aspettare domani perchè è bello viverla con tanta gente".

La riapertura della basilica di San Venanzio ha interessato anche Repubblica con l'articolo al link che pubblichiamo di seguito: https://www.repubblica.it/cronaca/2019/12/14/news/riapre_grazie_alla_solidarieta_dei_privati_san_venanzio_a_camerino-243444147/

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Iniziate a Camerino le operazioni di abbattimento sulll'immobile di piazzale della Vittoria, devastato dal crollo del campanile della chiesa di Santa Maria in Via.
Una palazzina diventata uno dei simboli più forti del sisma del 26 ottobre 2016. Solo per un caso fortuito infatti la scossa delle 21 e 15 di quella sera, non provocò delle vittime. Alcune studentesse che abitavano in uno degli appartementi dell'edificio, si sono salvate perchè impaurite dall'evento sismico di due ore prima, al momento del crollo non avevano ancora fatto rientro in casa. Una sofferenza per tutti i camerinesi la vista di quella zona che ha sempre mostrato i segni più evidenti della distruzione. Lì alberga la fede e il sentimento di devozione di un'intera comunità, lì si è prodotto quello squarcio, tra i più immortalati dai fotografi e dalle agenzie di stampa. La demolizione delle parti pericolanti dell'edificio, servirà ora a mettere in sicurezza anche quell'area della città, così come sta avvenendo per le vie più all'interno del cuore cittadino.
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Maxi frode fiscale scoperta dai finanzieri della Tenenza di Camerino: decine le imprese coinvolte nelle province di Macerata, Firenze, Prato e Roma. Sono in corso sequestri patrimoniali preventivi per oltre 11 milioni di euro, per l'emissione e utilizzo di fatture false.

Un quadro inquietante quello delineato oggi nel corso della conferenza stampa al comando provinciale della Guardia di Finanza. Il comandante provinciale, colonnello Amedeo Gravina, il comandante della tenenza di Camerino, capitano Alessandro Tomei e il Procuratore Giovanni Giorgio hanno reso noti gli esiti di una importante e complicata operazione. 

"Dal 1 gennaio 2018 al 30 novembre del 2019 - ha detto il colonnello Gravina - il comando provinciale ha denunciato 297persone per frode fiscale di cui 19 arrestate. Il caso di oggi è abbastanza emblematico, così come è allarmante la compartecipazione al reato di un professionista, commercialista, della provincia che dovrebbe essere parte integrante del sistema giustizia ed equità fiscale". 
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L'operazione, denominata Grande Muraglia, è iniziata nel 2016, con il coordinamento dell'allora comandante della tenenza camerte Antonio Di Palo poi presa in mano dall'attuale, capitano Tomei.
Protagonisti, come ha ricordato il procuratore, sei imprenditori cinesi e un commercialista i cui studi si trovano a Tolentino e Civitanova. "Riteniamo abbiano realizzato una consistente frode fiscale, tant'è che al momento abbiamo chiesto il sequestro preventivo di 11 milioni di euro. È stata un'attività molto complessa e ringrazio la Guardia di Finanza per il lavoro svolto. C'è da dire - ha continuato Giorgio - Che stiamo mettendo tanta carne al fuoco e non so se la nostra struttura giudiziaria di Macerata, che è in forte carenza di personale, riuscirà a sostenere i processi in tempo per evitare la prescrizione. Noi comunque continuiamo a fare il possibile".
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Dei sei cinesi coinvolti, uno è residente a Civitanova e un altro è di Tolentino. I restanti quattro sono dislocati tra Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Toscana, Abruzzo. Il modus operandi scoperto dalle fiamme gialle di Camerino prevedeva la creazione di numerose società definite "cartiere" che venivano intestate a soggetti prestanome. Queste avevano il compito di emettere fatture per operazioni inesistenti In favore di altre imprese, le quali, con questo sistema avevano la possibilità di godere di indebiti risparmi fiscali al momento della dichiarazione dei redditi e quindi di acquistare quote di mercato in aziende italiane, perpetrando pertanto anche una concorrenza sleale.
"parliamo di aziende perlopiù dedite alla produzione di accessori e capi di abbigliamento-ha spiegato Tomei-e che avevano aperto dei negozi in svariate province d'Italia e dove non c'erano commessi cinesi bensì italiani (pertanto l'acquirente non aveva la percezione di acquistare in un negozio di cinesi, n.d.r.). La particolarità è che i dominus di queste imprese cinesi godevano della mano esperta e dei consigli di un professionista commercialista che, di fatto, gestiva le aziende 'cartiera' ovvero quelle che emettevano le fatture false".

Queste ultime avevano anche la caratteristica di essere imprese "apri e chiudi", cioè che rimanevano attive solo per un breve lasso di tempo. La genesi del servizio è stata rappresentata da un lavoro di intelligence Sul contesto economico con controlli fiscali e verifiche nei confronti di due società della giurisdizione della tenenza di Camerino. Poi i militari si sono focalizzati sui fenomeni da contrastare. Le imprese controllate sembravano non avere nulla a che fare l'una con l'altra ma "Nel corso dei controlli sono emerse diverse similitudini-è tornato a dire il capitano-tra cui gli stessi clienti, l'utilizzo di fatture prestampate identiche, e molto altro. Al termine di questa prima fase abbiamo notizia alla procura e sono scattate le perquisizioni a carico del commercialista delle due società a cui abbiamo sequestrato una quantità innumerevole di documentazione contabile, extra contabile e apparecchiatura informatica. Il quadro emerso è stato inquietante. gestiva le imprese cartiera in prima persona tramite home banking e posta elettronica certificata".
Al momento la finanza è riuscita a sequestrare, denaro per circa 538.538 milioni di euro, 4 immobili di cui 2 villette (due immobili a Civitanova), 5 auto e una moto di grossa cilindrata.
Gaia Gennaretti

È stato vicino ai territori colpiti dal sisma come pochi. Ha realizzato strutture, le scuole, in cui sarà coltivato il futuro dei luoghi colpiti dal sisma e per un’altra si aprirà il cantiere: l’Accademia Musicale di Camerino

Non potrebbero essere che queste le ragioni per cui ad Andrea Bocelli è stato conferito il Picchio d’Oro 2019 l’onorificenza più alta che ogni anno la Commissione Speciale presieduta dal vicepresidente del Consiglio regionale Renato Claudio Minardi propone alla Giunta regionale per testimoniare l’apprezzamento e la gratitudine delle Marche verso chi si è distinto per particolari attività e progetti in favore della comunità marchigiana. 

Ad Andrea Bocelli, cantante tenore di rilievo nazionale e  internazionale - si legge nella motivazione - per aver mantenuto una costante attenzione verso le aree colpite dal sisma, contribuendo alla realizzazione della scuola media di Sarnano nel 2018, della scuola elementare a Muccia nel 2019 e dell’Accademia musicale di Camerino che sarà inaugurata nel 2020. La scelta di guardare alle giovanissime generazioni è motivo di grande speranza e la sua presenza – quale figura leggendaria del panorama musicale internazionale- ha mantenuto accesi i riflettori, riportando un segnale di solidarietà e di vicinanza come ambasciatore di questi valori”.

A ricevere il riconoscimento nelle veci di Bocelli è stata la direttrice della Fondazione Abf (https://www.andreabocellifoundation.org/it/), Laura Biancalani, ma il Maestro non ha voluto far mancare un suo messaggio: “Sono convinto che il significato più genuino e potente di un simile premio sia riposto nell’affetto profondo che lo ha generato. Ringraziando di cuore la Regione Marche e tutti marchigiani, accolgo quindi con riconoscenza e con gioia il Picchio d’Oro 2019 quale segno d’approvazione e di incoraggiamento per l’attività della fondazione che porta il mio nome. Tengo a condividere l’award con la nostra grande famiglia ABF, con il suo presidente, Stefano Aversa, il suo direttore generale, Laura Biancalani, il suo vicepresidente, Veronica Berti, il team al completo e tutti coloro che hanno sostenuto e continueranno a sostenere i nostri progetti, volti ad offrire il nostro piccolo contributo per restituire speranza e futuro ad una terra così bella e così ferita”. 


Le opere concluse della Fondazione e i numeri

La prima raccolta fondi organizzata dalla Fondazione ha portato alla realizzazione della Scuola Media Giacomo Leopardi di Sarnano (https://www.andreabocellifoundation.org/it/nuova-scuola-a-sarnano/), nel maggio 2018. Per 150 giorni gli operai hanno lavorato per una struttura sismicamente sicura, ecosostenibile, tecnologicamente avanzata e dotata di servizi didattici, artistici e sportivi all’avanguardia, utili agli studenti ma anche all’intera comunità. Tutte le migliori tecniche moderne per 100 studenti, 6 aule, 3 laboratori, un’aula magna, una biblioteca, una sala insegnanti, servizi e locali accessori. La superficie della struttura è di 920 metri quadri, la corte interna è di 270 metri quadri.

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Un anno dopo anche Muccia festeggiava la sua nuova scuola. Un edificio per l’infanzia e la primaria De Amicis (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/8619-muccia-ha-la-sua-nuova-scuola-grazie-andrea-bocelli), conclusa a giugno di quest’anno. A collaborare anche Generali Italia con il Fondo Protezione Solidale. Hanno lavorato 45 imprese, 170 operai, 10mila ore di lavoro, 120 giorni per la realizzazione. Una struttura di mille metri quadri per la quale è stata utilizzata una tecnologia a telai in legno, garantendo il più alto grado di resistenza alle scosse sismiche e certificazione in classe d'uso di quarto grado, un edificio funzionale sicuro ed ecosostenibile. È dotata di uno spazio per la coltivazione delle erbe aromatiche, acquario, mensa al centro di una ideale 'piazza' dove c'è anche un pianoforte, simbolo dell'indirizzo spiccatamente musicale. 

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Gaia Gennaretti


Superate le mille presenze per la mostra “Il cuore d’Europa” alla Sezione dell’Archivio di Stato di Camerino. A poco più di un mese dall'apertura, numeri importanti per uno dei luoghi della cultura ancora fruibili dopo il sisma del 2016. Visitatori da tutta Italia, scolaresche e associazioni  hanno potuto apprezzare e scoprire da vicino la storia della città ducale e di un territorio in passato al centro di dinamiche internazionali. Curata dalla dottoressa Emanuela Di Stefano, la mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio 2020.
“L’esposizione è inserita in un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale di Camerino che rappresenta la nostra ricchezza – ha detto l’assessore alla cultura Giovanna Sartori - Ci siamo proiettati verso una visione sempre più territoriale e al nostro fianco abbiamo voluto anche i Comuni di Pioraco e Fabriano a cui siamo legati proprio grazie alla carta. Il fatto che ci sia stato grande interesse da parte di tutta la Regione e anche oltre, con più di mille presenze e l'arrivo di gruppi organizzati da Macerata e Ancona insieme a tante scolaresche e associazioni, conferma quale importante risorsa sia la cultura, anche in un momento difficile come questo in cui il sisma ha condizionato la città, la sua vita e i suoi spazi: Camerino non può prescindere da questo aspetto. La mostra è stata curata nei minimi dettagli e consente di conoscere le nostre origini e scoprire più di noi e della nostra storia”. 

Nuovi passi in avanti per il progetto che, grazie alla Fondazione Andrea Bocelli, restituirà alla città di Camerino una "casa" adeguata all'Associazione "Adesso Musica" per lo svolgimento di attività culturali e di didattica. Dopo la firma della convenzione che ad ottobre ha dato ufficialmente il via al progetto, domani mattina  avverrà l'atto di perimetrazione del cantiere nell'area già stabilita di Fonte San Venanzio.
Si parla di metà gennaio per la posa della prima pietra che segnerà l'avvio dei 150 giorni di lavori, tempistica con cui ABF, forte di simili esperienze già concluse con successo a Sarnano e Muccia, si prefigge di realizzare l'opera e consegnare la struttura alla comunità.

La nuova Accademia Musicale sarà realizzata su due livelli, collegati da un ascensore interno. Architettonicamente sarà una costruzione sicura e classificata come strategica (Edificio di Classe IV) e nella sequenza di aperture verso l’esterno, proporrà uno stilizzato riferimento visivo alle peculiari “chiavi” degli strumenti a fiato.

La superficie dell’Accademia sarà pari a 350 metri quadrati per piano, per un totale di 700 mq. Al piano seminterrato troverà spazio un auditorium di oltre 200 posti. Al piano sovrastante, l’edificio prevede 10 aule per l’insegnamento (di cui una dedicata ai laboratori musicali 0-6 anni) oltre ad uno spazio connettivo che raccoglierà l’entrata principale e l’accesso alle aule.

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"Consigli per la spesa" alla maggioranza del Consiglio comunale di Camerino. E' il contenuto di una missiva a firma del consigliere della minoranza Stefano Falcioni del Gruppo Radici al Futuro.

"Alla luce delle continue interruzioni da parte del sindaco e dei componenti della maggioranza nel corso del consiglio comunale del 29 novembre scorso, ed in attesa di ricevere le annunciate lezioni private da parte dell’assessore al bilancio del comune di Camerino- scrive Falcioni-  propongo alcune riflessioni sulla destinazione dei 3 milioni che arrivano dal rimborso dell’assicurazione sui danni subiti dagli immobili comunali a seguito del sisma.
Vista l’inspiegabile difficoltà ed imbarazzo dell’assessore Fanelli a dare lettura in consiglio delle opere finanziate con quei 3 milioni".

Alla missiva Falcioni ha allegato l’estratto della relazione in cui sono elencate le spese previste.
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"Tra queste spese- continua il consigliere di minoranza-  spicca la destinazione di 200.000 euro alla revisione del piano particolareggiato, di cui il consigliere Roberto Lucarelli durante la seduta e, il nostro capogruppo Gianluca Pasqui con un comunicato nei giorni scorsi, hanno già evidenziato gli effetti di totale blocco che porterebbe sulla ricostruzione del centro storico.
Sia chiaro- precisa Falcioni-:  la gran parte delle altre spese indicate sono spese che potremmo definire necessarie, ma sono tutte spese che qualsiasi comune si trova a dover affrontare nell’ordinaria gestione. Ogni comune d’Italia si trova e si troverà, a prescindere dal sisma, a dover fare la manutenzione di una strada, sostituire dei mezzi degli operai, a potenziare la videosorveglianza per la sicurezza o a fare lavori presso le strutture sportive comunali.
L’entrata dei 3 milioni è invece da considerarsi un’entrata eccezionale, straordinaria, non solo per importo, ma anche perché non ripetibile (salvo nuove catastrofi naturali che tutti noi scongiuriamo).
Buon senso avrebbe voluto che la somma venisse usata non per una disorganica “lista della spesa” dell’ufficio tecnico ma per porre in essere una strategia, una visione, un’operazione straordinaria ed eccezionale, come lo è l’entrata.

Considerato che siamo ancora in tempo, perché questi soldi saranno effettivamente spendibili solo dopo febbraio 2020- prosegue il consigliere di minoranza-  provo a dare qualche idea al nostro assessore che dia più peso agli scenari di lungo termine. In primo luogo,  viste le continue preoccupazioni dell’assessore sulla sostenibilità dei mutui, i 3 milioni potrebbero essere destinati alla riduzione del debito, che in un solo colpo sarebbero diminuiti di circa il 21%, permettendo un grosso risparmio in termini di impegno finanziario annuale quando i mutui ripartiranno ed alleggerendo così la gestione dei conti del comune" . Altro aspetto sottolineato da Stefano Falcioni "  viste le continue preoccupazioni dell’assessore in merito al “disavanzo tecnico” (per legge ammortizzabile in 30 anni) che, al 31.12.2019 sarà di circa 2.400.000 euro, i 3 milioni potrebbero essere utilizzati in parte (ad esempio 600.000) per le spese di investimento più impellenti come ad esempio la strada di Mergnano, mentre i restanti 2.400.000 potrebbero essere utilizzati per la copertura del disavanzo tecnico, permettendo al bilancio di liberare la quota annuale di circa 105.000 euro da utilizzare annualmente per le necessità sia correnti che di investimento del comune.
Immaginando inoltre che le preoccupazioni sui mutui e sul disavanzo tecnico non siano così importanti, altrimenti l’assessore avrebbe destinato il “tesoretto” a questi fini, i soldi potrebbero essere destinati al centro storico, vero punto di forza del loro programma elettorale, tenuto anche in considerazione che la rinuncia quasi totale alle perimetrazioni, ed il buon senso, fanno prevedere che il comune avrà sicuramente delle spese da accollarsi per la ricostruzione delle infrastrutture e dei palazzi pubblici del centro storico, anche in ottica di una strategia di rinnovamento e di ripensamento urbanistico del centro (ammesso che ne abbiano una). 
Infine, destinare questi 3 milioni per creare una piccola zona economica speciale domestica che aiuti ad incrementare il numero dei residenti ed il numero dei posti di lavoro, erogando aiuti a giovani coppie che, ad esempio, acquisteranno un’abitazione a Camerino dove porteranno la residenza o ad imprese che si costituiranno o stabiliranno a Camerino incentivando l’assunzione di ragazzi residenti a Camerino, magari in accordo con l’Università per sviluppare quei programmi di trasferimento tecnologico che Unicam ha avviato già da anni.
Credo che, quando si amministrano soldi dei cittadini - conclude la nota-  si debba guardare più in là della punta del naso e ragionare in base ad una strategia. La straordinarietà della situazione della nostra città richiede uno sforzo di visione e di strategia, che però, già dopo sei mesi, è difficile riscontrare in una lista nata al solo fine di essere “contro”.

Stefano Falcioni

Consiglio Comunale di Camerino

Gruppo Radici al Futuro

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