Insieme per ricominciareA Camerino, una tre giorni di festa per dare il benvenuto agli abitanti rientrati in città. L'organizzazione si deve all'Ordine francescano secolare d'Italia e di Camerino, all'Ordine dei frati minori Cappuccini, alle sorelle povere di Santa Chiara e alla gioventù francescana d'Italia, col patrocinio del Comune di Camerino . " La speranza abita qui" tema centrale della giornata che, sin dal mattino, ha riunito moltissime persone nella Geostruttura del City Park. Aperto dai saluti del dott. Giulio Mancinelli, Ministro responsabile dell'Ordine francescano secolare di Camerino, l'incontro si è potuto fregiare degli interventi dell'arcivescovo Francesco Brugnaro,  di Paola Braggion Ministro nazionale dell'Ordine e del sindaco Gianluca Pasqui. Erano presenti anche l'assessore ai servizi sociali Antonella Nalli, Marina Mazzego del Consiglio Nazionale dell'Ordine Francescano e numerosi religiosi. Subito, Giulio Mancinelli ha spiegato il significato della tre giorni, da cogliere ancora come un forte segnale di vicinanza da parte del consiglio nazionale e regionale dell'Ordine, in aggiunta al sostegno che fin dai primissimi momenti del dramma,  è stato già espresso a favore della comunità. Recuperare il senso del tempo più che dello spazio, centrale nelle parole dell'arcivescovo Brugnaro, che ha tenuto a sottolineare come la speranza sia in realtà  il presente: "Credo che dal punto di vista cristiano ma anche antropologico, la speranza, cioè  tutto quello che ancora non si è realizzato, trovi il suo fondamento nel presente.  Il che richiede  capacità di invenzione oggi, operatività oggi per quello che può diventare possibile realizzazione per domani  e poi responsabilità civile, nel senso di creare consenso attorno a quello che si può e che si deve fare.  Infine,  chiedere a chi ha una responsabilità ancora più grande, di mettere a disposizione quei  finanziamenti che sono necessari per avviare la ricostruzione per il futuro.  Allora tutto diventa un qualcosa di vero e di credibile". Dedicata all’ascolto dell diverse esperienze, la seconda parte dell’appuntamento, segnata dai racconti delle persone e da momenti di commozione.

La speranza pubblico

 

 “Una giornata che cercavamo da tempo- dichiara Mancinelli-; ne abbiamo parlato spesso con i nostri fratelli dell'ordine Francescano a livello di Consiglio Nazionale e, debbo dire che sono stati proprio loro a spingerci a farla, con lo spirito di stare insieme alla popolazione per ascoltare la loro esperienza, sentirne le esigenze e le difficoltà, soprattutto, cercare di essere vicini . E il modo con cui la gente ha risposto all’appuntamento, vale a testimoniare che la difficoltà è ancora presente; è vero che un numero consistente di cittadini è potuto finalmente rientrare ma, e lo si è sentito dalle loro parole, le persone vivono forti disagi nell’ adattamento sebbene siano animate da coraggio e voglia di ricominciare . E’ per questo che credo che ognuno di noi debba essere attento a mettere quella goccia di aiuto in più che potrà essere importante per tutta la comunità”.

La speranza Pasqui

Nel pomeriggio Festa di comunità aperta a tutti, presso il Palazzetto dello sport della località Le Calvie, arricchita da merenda offerta dalla Fraternità di Camerino e animata da tanti giovani Dopo la riflessione- afferma Mancinelli- era necessario un momento di festa. Tante volte ci si chiede se è possibile festeggiare in condizioni comunque difficili e, la risposta è sì. Si deve festeggiare. Si deve, perché comunque la comunità si è riformata ed è questo l’elemento sostanziale. Si è riformata tra mille carenze, però si è riformata, ed questo è il motivo per cui vogliamo stare tutti insieme. E di questo ringraziamo molto gli scout di Camerino e i ragazzi della Gifra Gioventù Francescana per essere voluti venire qui da tutta Italia, ad accogliere in maniera divertente e serena i camerinesi rientrati nella loro città”.

A conclusione della tre giorni, questa domenica 16 settembre avrà luogo l’inaugurazione del Monastero di Santa Chiara con la celebrazione della Santa messa alle ore 10.30. Costruito da Giulio Cesare da Varano per far tornare in città la sua figlia prediletta, Santa Camilla Battista Varano, il monastero delle clarisse è stato completamente distrutto dal sisma del 2016. Le sei sorelle clarisse, ospitate al monastero di san Severino, mai hanno pensato di andarsene altrove. Realizzato completamente in legno, per una superficie di 400 metri quadrati,il nuovo monastero sorge nel cortile adiacente all’edificio inagibile.

“Le nostre sorelle Clarisse, mancavano alla comunità - conclude Giulio Mancinelli- . Come tante altre realtà che abbiamo perso, anche quella del Monastero di Santa Chiara, ha sicuramente lasciato un vuoto grande; il fatto che anche le sorelle possano ritornare a Camerino, penso che sia significativo per tutta la comunità e sarà bello condividere tutti insieme la gioia di riacquistare un altro importante tassello che ci fa guardare avanti con speranza. Le sorelle clarisse ci sono mancate veramente: sono state e siamo certi che continueranno ad essere, uno stimolo di luce per tante persone”.

C.C.

Per iniziativa del comitato Concentrico (Comitato per la salvaguardia e la ricostruzione del centro storico di Camerino)venerdì 14 settembresi è svolto un incontro tra rappresentanti del comitato, l’amministrazione comunale e l’ufficio tecnico. Ne riferisce lo stesso comitato informando che alla riunione ha preso parte anche  il direttore dell’ufficio speciale ricostruzione (Usr) della Regione Marche, ing. Cesare Spuri.

Il comitato ha ringraziato gli uffici preposti per l’enorme mole di lavoro che stanno svolgendo, invocando però da parte dell’amministrazione comunale, un chiaro indirizzo politico che faciliti le decisioni di natura tecnica.

L’incontro era stato sollecitato dal comitato per ottenere, a quattro mesi dalla presentazione delle proposte di perimetrazione tenutasi l’11 maggio scorso in pubblica assemblea, delle risposte sull’iter della ricostruzione. Tre le richieste avanzate: sapere a che punto è l'esame delle osservazioni presentate dai cittadini;conoscere le intenzioni dell'amministrazione sulle perimetrazioni e, in particolare se si intenda proseguire sulla strada delle sei perimetrazioni del centro storico con eventuale coordinamento, o si reputi più opportuno (come richiesto dal comitato) adottare un’unica perimetrazione che includa tutta la città storica. Da ultimo il comitato ha chiesto se l'amministrazione abbia in programma di dotarsi di un documento direttore per la ricostruzione (Ddr) che espliciti la linea politica del recupero della città e possa svolgere funzioni di coordinamento.

Nel corso dell'incontro, l’ing. Spuri ha ricordato gli scopi e le opportunità delle perimetrazioni e dei piani attuativi che sono quelli di ripensare e migliorare aree del territorio, adottare strategie di riqualificazione, consentire interventi urbanistici straordinari, anche su infrastrutture purché danneggiate dal sisma. È stato inoltre chiarito che il documento direttore per la ricostruzione dovrebbe contenere indicazioni dettagliate sul futuro assetto della città, con particolare riguardo alle vie di fuga e agli snodi nevralgici, nonché all’interazione tra la città storica e l’immediata periferia.

Quanto al finanziamento di tali interventi di pianificazione si è rivelato utile il parere inviato dalla struttura commissariale nazionale al comitato, in risposta a un suo quesito posto in tal senso. Il documento direttore per la ricostruzione può essere finanziato – così recita la risposta elaborata dalla struttura commissariale e dall’ufficio speciale della regione – attingendo alle risorse per la redazione dei piani attuativi, risorse che saranno immediatamente rese disponibili.

Infine il comitato ha di nuovo avanzato la proposta, riprendendo una petizione ampiamente condivisa sui social media, di dare autonomia attuativa alla zona di piazza Cavour-inizio di corso Vittorio Emanuele II, al fine permettere un rapido ripristino di alcune strutture nevralgiche, che potrebbero favorire la ripartenza della città, quali il Palazzo ducale, il Duomo, il Palazzo arcivescovile con il Museo diocesano, il Palazzo comunale, il teatro F. Marchetti, il parcheggio meccanizzato di viale E. Betti.

Dopo ampia discussione e, a seguito di un’attenta disamina della vigente normativa, i presenti hanno convenuto sulla necessità che il comune rediga e approvi formalmente un vero e proprio  documento direttore che integri gli studi preliminari compiuti dallo studio Cucinella, in modo da poter dare finalmente avvio alla prima fase della ricostruzione.

La prossima assemblea del comitato Concentrico è fissata per lunedì 17 settembre alle ore 21.15 presso il centro sociale di San Paolo; nell'occasione verranno approfondite  le tematiche toccate nell'incontro. 

"Non è possibile che a tre giorni dall'inizio delle lezioni, non ci sia alcuna comunicazione ufficiale circa il mantenimento delle classi e degli organici nei comuni del cratere". Lo afferma il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui: " Ad oggi, relativamente a Camerino, ho letto solo proclami politici su Facebook, da parte dei soliti giannizzeri di partito, ma in questi mesi ho avuto un continuo e costante confronto con il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, Dott. Filisetti, e non mi pare affatto che ci sia da stare tranquilli e fare festa. Per caritá, se i proclami dovessero essere confermati sarei il primo a gioirne, ma vorrei vedere qualcosa di ufficiale. In proposito, giá nei primi giorni di settembre e nuovamente nella giornata di giovedì, ho chiesto ai dirigenti scolastici cittadini di provvedere ai report richiesti dallo stesso USR, così da poter ottenere le dovute rassicurazioni sia dal Ministero competente che dalla Regione Marche. La scuola inizia lunedì, le sorprese possono essere belle o brutte, ma non possiamo, su un tema così delicato come la scuola, aspettare che la sorpresa si sveli: a Camerino le classi e gli organici sono stati mantenuti o no? Chi di dovere, per favore, ci dia certezze.

Un gesto che potrà salvare altre vite umane quello che, con grande generosità, ha deciso di fare una famiglia dopo la morte di una congiunta, donando i suoi organi. Il complesso e lungo intervento  è stato eseguito nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Camerino. Grazie alla professionalità dei medici e di tutto il personale del reparto ,sotto la direzione del dottor Marco Chiarello, potrà aprirsi una luce di speranza e una quotidianità normale per tante persone malate.  "Un ospedale piccolo che fa grandi cose e che, spesso nel silenzio, costituisce una vera e propria eccellenza per tutto il territorio.- ha detto il sindaco Gianluca Pasqui, ringraziando personalmente e a nome dell'amministrazione e della città, la famiglia, il dottor Chiarello e tutta l'equipe del reparto di rianimazione presso il quale è stato portato a termine il delicato intervento. "E' un messaggio bellissimo: dal dolore si rinasce, a ogni fine- ha sottolineato il sindaco-  possono corrispondere nuovi inizi, quando si può contare nell'impegno e nelle capacitá, anche di fare squadra e lavorare insieme ".

 

C.C.

La musica incontra la comunità che sta ripartendo. A Camerino, è previsto questo venerdì 14 settembre con inizio alle ore 21.00, tra le 'casette' dell'area Le Cortine ampliamento , il concerto di Luca Lattanzio e la sua band. " Le più belle canzoni italiane nel mondo" saranno protagoniste della serata- spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma, evento  patrocinato da MiBACT-Direzione Generale Spettacolo, Regione Marche, AMAT e Comune di Camerino.

Ambasciatore della musica italiana nel mondo, Luca Lattanzio, proporrà una piacevole serata di musica e intrattenimento, fatta di grandi successi pop italiani e internazionali. Il repertorio prevede anche l’esecuzione dei brani classici e della tradizione lirica. Molto apprezzato in campo internazionale per la sua elegante voce pop lirica, il cantante marchigiano offrirà un'ampia carellata dei grandi classici della canzone. L’ingresso al concerto è gratuito.

 

C.C.

Ai nastri di partenza la mitica “ Sei Giorni”. Dopo 44 anni , Camerino si prepara a rievocare la gara di regolarità del settembre 1974, rimasta nel cuore di tutta la popolazione. L’evento verrà ricordato nelle due giornate di sabato 15 e domenica 16 settembreFormula collaudata per la celebrazione che torna ad attraversare  sulle due ruote la rara bellezza degli scenari suggestivi dell’entroterra, offrendo l’occasione di esibire autentici ‘gioielli d’epoca’  tirati a lucido per l’occasione. Grande l’interesse che si sta mettendo ‘in moto’ per  una manifestazione giunta all’ottava edizione e che, per un territorio profondamente ferito,  rappresenta anche un forte messaggio di speranza.  

 

Immagine sotto :1974- Il parco moto presso il campo sportivo. Foto gentilmente  concessa da A.C.

sei giorni parco

Da mesi, il Moto Club Camerino sta lavorando per mettere a punto i dettagli dell’evento biennale, di richiamo per tutti gli  appassionati dell’enduro e della regolarità;  abili a inerpicarsi tra i greppi e schivare ogni tipo di ostacoli, sapranno trasmettere quei sentimenti di forza e coraggio di cui ha bisogno la comunità.  

“ Lo abbiamo scritto anche nei nostri volantini- dice Stefano Ronconi, presidente del Moto Club Camerino- Vogliamo che sia  un segnale di rinascita e, assieme ad altri eventi che stanno animando Camerino, l’augurio è che anche la Rievocazione della 6 giorni, rappresenti  un traino per far ripartire in toto la vita associativa di questa città. Inizieremo sabato pomeriggio intorno alle 15:30 presso la sede del Contram con l’arrivo dei piloti,  l'apertura del parco chiuso e della segreteria. Tutte le moto resteranno in esposizione per essere ammirate. A seguire avremo  il concorso di bellezza che premierà la moto più bella, la meglio conservata e la meglio restaurata. In serata  la cena di gala per gli iscritti alla manifestazione, nel corso della quale verranno  proiettati dei video commemorativi e assegnati i premi ai vincitori del concorso.   

Domenica 16 settembre-alle ore 9.30- continua Ronconi-  la partenza del giro fuoristrada di circa 80 km tra le colline e le montagne dell’entroterra su un percorso che ricalcherà buona parte di quello del 1974, compreso il mitico ‘cavatappi’.  Saranno ammessi  sul percorso esclusivamente i piloti e le moto d'epoca iscritte, più il personale di servizio. Il rientro  è previsto dalle ore 14 circa. Stiamo registrando un buon numero di adesioni- conclude il presidente del MotoClub-  il che fa presupporre che vi siano tutti gli ingredienti per una manifestazione ricca di belle emozioni ”.

Motivo di grande orgoglio per il Moto Club Camerino la presenza all'evento dei vertici nazionali e regionali della Federazione Motociclistica Italiana, rappresentati dal presidente FMI Giovanni Copioli, dal vice Giuseppe Bartolucci e da Marcello Catena, presidente del Comitato regionale FMI. 

Carla Campetella

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1974- Foto sopra gentilmente concessa da A.C. 

Foto sotto edizione 2014 della rievocazione

sei giorni 2014

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Attraversare disagio, smarrimento e difficoltà di una comunità profondamente ferita e sofferente. Sul piano del dialogo a più voci e dell’ascolto, lo ha fatto l’incontro “Ricostruire persone e comunità”, sesto appuntamento della rassegna “ Filosofia della vita quotidiana” tenutosi a Camerino presso la Geo Tenda del City Park .Arrivato alla sua quarta edizione, il progetto è promosso dall’associazione culturale di volontariato Agorà col sostegno di Fondazione Carima e Wega –FilotestAl partecipato confronto, coordinato dal responsabile dell’ass. Agorà Silvio Minnetti,  hanno portato il saluto il sindaco Gianluca Pasqui e il Prorettore di Unicam Andrea Spaterna. Numerosi gli spunti di riflessione suggeriti dagli interventi dei relatori che si sono succeduti al tavolo, a partire dall’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro al quale sono seguiti i contributi della Prof.ssa Carla Canullo docente di Filosofia all’UniMc, di Donatella Pazzelli del Consiglio di Ammnistrazione della Fondazione Carima e dello psichiatra Angelo Meloni del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asur Av3. Centrali nell'intera conversazione che ha aiutato a riflettere su uno stato drammatico di disgregazione sociale, gli argomenti a sostegno della necessità che la comunità riesca a riappropriarsi di un’armonia interiore, riscoprendo il senso della vita

Tempo, linguaggio e ricostruzione di una dimensione comunitaria, in risalto nell'intervento dell'arcivescovo Brugnaro, quali aspetti fondamentali attraverso i quali aiutare le persone " a porre pensieri, a riflettere positivamente sui condizionamenti della situazione contingente, altrimenti- ha detto- si rischia di continuare a perpetrare la pesantezza della visione drammatica di una città chiusa, della ricostruzione delle case che non parte e di moltissimi altri disagi. E' invece necessario riprendere coraggio attraverso questa triplice dimensione rappresentata in primo luogo dal tempo, come capacità di ristrutturare la vita e dare speranza che le cose possano cambiare e poi dal linguaggio, che va riscoperto nelle sue mille forme per dare senso nuovo alle realtà nuove che emergono. Infine, dal recupero della comunità perchè- ha sottolineato l'arcvescovo-  la comunità non è quella che sta bene dentro ma quella che si accorge che fuori c'è 'altro' e in comunicazione con l'altro ognuno ne risulta  arricchito. L'altro non è infatti sempre un nemico o un concorrente; l'altro è colui che ha un'altra cultura, un'altra visione, una sofferenza che è minore o maggiore della nostra e in questo senso, una comunità viene arricchita".   

Ricostituzione della persona  come fascio di relazioni nella sua unità interiore, comunità come alterità, come convivialità delle differenze, con la capacità di attraversare conflitti e diversità con la fraternità.

ricostruire comunità 2

"La vita è un punto della spirale che si rigenera e che ci fa stupire di quello che ci circonda- ha continuato la prof.ssa CanulloRicostituire per ricostruire le persone vuol dire ricominciare, ritornare a quello che non si vede e che è quello che va oltre la singola cosa, ma che ne costituisce la vita e che magari diamo per scontato. A volte non ci rendiamo conto di quello che abbiamo.  Troppo spesso accade che ci si identifichi con le cose. Noi non siamo solo esseri di bisogni ma di desideri. La comunità può anche fallire nel tentativo politico,  ma i desideri non falliscono,  perchè trovano dei luoghi di rinascita infiniti. E la vera comunità vive se cè qualcosa che l'arricchisce.  La filosofia ha sempre aiutato l'uomo a riflettere  e quindi ad andare avanti e ad essere consapevoli delle proprie risorse e non dell'immediatezza che non va bene. Quando si è consapevooli del senso delle  risorse  che la vita veramente possiede, anche se le circostanze sono avverse e restano tali, occorre cercare di andare avanti. C'è un bisogno di senso che la comunità vive ed è proprio su questo che, al di là del tecnicismo, la filosofia aiuta perchè è nata come domanda di senso dell'uomo e per l'uomo. Filosofia come aiuto a ritrovare quello che nella comunità c'è e che il terremoto ha ferito, ma non cancellato". 

"Non si può parlare  della sola ricostruzione delle case, perchè se non rimettiamo a posto gli sguardi smarriti  della gente, la ricostruzione risulterà  monca" Così Donatella Pazzelli che nel suo intervento ha tenuto ad evidenziare  il ruolo svolto, sin dal primissimo post sisma, dal terzo settore e dal volontariato ricordando  i numerosi interventi che hanno visto attiva la  Fondazione Carima nell'immediatezza, per portare un segnale concreto d'aiuto, anche con la dotazione di mezzi rivelatisi utili alle comunità colpite. Nella consapevolezza della necessità di ricostituire quelle  relazioni sociali che il sisma ha gravemente compromesso, è partito anche il coinvolgimento della Fondazione nei progetti della 'Filosofia della vita quotidiana', sostenendo occasioni di aggregazione e confronto .

Dell'aspetto psicologico racchiuso nel dramma si è infine occupato lo psichiatra Angelo Meloni. Tra gli effetti dell'immediato  post- sisma, per i professionisti c'è stato infatti anche quello di misurarsi con una situazione del tutto nuova, uscendo dagli ambulatori per avvicinarsi direttamente al disagio delle persone, sostenendole nei loro stati d'ansia e depressione.  " Il terremoto- è un'esperienza che destabilizza perchè la terra l'abbiamo sotto i piedi e ha spiegato- quando la sentiamo tremare, perdiamo sicurezza;  le crepe delle case corrispondono alle crepe e alle rovine nell'interiorità delle persone. In quel momento ci sentiamo smarriti, abbandonati e entriamo in una condizione di ansia  ma c'è anche una reazione fisiologica di adattamento all'evento catastrofico. Nella nostra esperienza di professionisti a contatto con il dramma- ha proseguito - abbiamo potuto vedere le situazioni più variegate, la maggior parte delle quali erano anche tenere e commoventi, come la vecchietta che aveva perso la casa e chiedeva di essere accompagnata nell'orto  perchè le sue piante si sarebbero rovinate e, per  questo, era molto depressa. Su questo tipo di situazioni noi abbiamo cercato di intervenire con fatti concreti e, credo che proprio nel momento in cui la vita sembra darci le maggiori difficoltà, sottoponendoci alle più dure prove,  sia fondamentale recuperare il senso della vita e  riscoprire il valore di essere comunità ".

C.C.

ricostruire comunità pubblico

Interventi di modifica, sono in corso a Camerino sulle rotatorie di via Ottaviani e all’incrocio con il quartiere San Paolo. La rotonda interessata in via Ottaviani è quella di spartitraffico tra le aree Sae di Le Cortine , Fonte san Venanzio e la loc. Le Calvie. Nel quartiere di San Paolo i lavori stanno invece interessando la convergenza con via Madonna delle Carceri, in prossimità della nuova area commerciale, in fase di realizzazione. “ Si tratta di due interventi di tipologia diversa- spiega il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Roberto Lucarelli- Per quanto concerne la rotatoria di via Ottaviani, si tratta di una sistemazione richiesta all’ Erap su sollecitazione dell'amministrazione comunale in quanto, non appena realizzata la rotatoria, ci si è resi conto che creava qualche problema alla circolazione dei mezzi pesanti. Abbiamo pertanto richiesto alla direzione lavori Erap di poter fare le modifiche necessarie, per renderne più agevole il transitodei veicoli pesanti. Le migliorie sono state posticipate, poiché lo stesso Ente regionale ha esternato l’interesse a che i lavori fossero posti in essere successivamente alla consegna delle Sae alla comunità. Avendo ad oggi consegnate tutte le casette delle aree Le Cortine e San Paolo e buona parte dell’area Cortine ampliamento- continua Lucarelli-, le imprese hanno appunto iniziato a lavorare per le opportune modifiche.

rotatoria via Ottaviani

 

Discorso diverso sulla rotatoria di San Paolo dove l'intervento è invece legato alla realizzazione della nuova area commerciale. In tal caso si tratta di un’azione già programmata che si sta realizzando e che dovrebbe essere completata nel giro di una decina di giorni (se non nella sua interezza,  garantendo comunque un’adeguata e sicura circolazione dei veicoli). Si sta dunque andando avanti con quelli che sono gli interventi principali e- conclude il vice sindaco- ci scusiamo per i piccoli disagi che gli automobilisti potrebbero incontrare per la presenza dei cantieri ma, tutto è fatto nell'interesse di raggiungere una sorta di normalità, nella situazione di emergenza che ci è capitata”.

C.C.

rotatoria San Paolo

Avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori il malore che ha improvvisamente colpito un camerinese che si trovava a camminare sulla strada in via D'Accorso. Erano da poco passate le 18.00 quando l'uomo ha accusato il malessere improvviso, trovandosi più o meno all'incrocio con via Girolamo di Giovanni e, rischiando di essere investito dalle auto su una via nella quale il transito  è solitamente abbastanza sostenuto. Alcuni automobilisti di passaggio, resisi conto dell'accaduto, si sono fermati per prestare soccorso. Sul posto sono immediatamente giunti anche i Carabinieri della Compagnia di Camerino. che hanno allertato il 118 . Il personale sanitario ha poi provveduto a prestare le prime cure sul posto;  cadendo rovinosamente a terra l'uomo ha infatti ha riportato un trauma contusivo al capo. Le sue condizioni non dovrebbero comunque destare preoccupazione e allarme ; il camerte è infatti  salito da solo sulla lettiga per essere trasportato in ambulanza nel vicino nosocomio. Di supporto ai carabinieri e per la regolamentazione del traffico veicolare nei due sensi di marcia, sul luogo dell'incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco. 

CC

“Sisma- Ricostruire persone e comunità”. E’ il titolo del sesto appuntamento della rassegna “ Filosofia della vita quotidiana” organizzato a Camerino da Associazione culturale Agorà, Wega, Università di Macerata e Fondazione Carima. L’incontro si terrà venerdì 7 settembre a partire dalle ore 17.00 nella piazza del City Park di via Madonna delle carceri. Dopo i saluti del sindaco Gianluca Pasqui e del rettore di Unicam prof. Claudio Pettinari, con il coordinamento di Domenico Baratto presidente dell’associazione Wega, interverranno l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro, la presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti, la docente di Filosofia di UniMC Carla Canullo, lo psichiatra dell’Asur Angelo Meloni.

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