Un calendario che parla di Caldarola e che sarà presentato il prossimo lunedì 11 novembre nel giorno della festa di san Martino, patrono del paese dei cardinali Pallotta. Il calendario, realizzato dalla Pro Loco, avrà anche una finalità benefica, come sottolinea il presidente dell’ente Daniele Piani. “Si tratta – precisa Piani – di un calendario che abbiamo voluto fortemente realizzare e che raccoglie tutte le foto che tanti cittadini hanno inviato. Foto antiche che parlano di Caldarola, di manifestazioni, di come era il nostro paese prima del terremoto e di come è oggi. Inoltre il ricavato della vendita andrà in beneficenza a favore del Comitato Via Crucis affinchè possa essere ancor di più valorizzata questa processione del venerdì santo che tutti i caldarolesi sentono come appartenente al proprio patrimonio”. Ed è proprio la collaborazione fra le diverse associazioni che viene vista come punto di partenza per il futuro, soprattutto dopo il sisma. “siamo convinti
– conclude – che la ripartenza del nostro paese passi anche attraverso la collaborazione e il prendersi per mano delle associazioni. Solo prendendosi tutti per mano la ripartenza sarà un po’ più veloce”.

FU

Una partecipazione numerosa e sentita, con tanti caldarolesi che sono rientrati dalle località in cui sono temporaneamente costretti ad alloggiare a causa del terremoto, ha caratterizzato la processione del Venerdì Santo di Caldarola. Un atto di fede le cui origini si perdono nei secoli e che da 51 anni è caratterizzato dai quadri viventi della Via Crucis.

Un percorso e ambientazioni diverse rispetto agli anni passati, dal momento che l'intero centro storico, nel quale la processione tradizionalmente si svolgeva, è attualmente zona rossa. "Ferito" – come ha sottolineato padre Rudy nella chiusura – ma non distrutto il Cristo ligneo recuperato all'inizio della settimana dalle macerie della chiesa di San Gregorio ha percorso ancora una volta le vie del paese, come avviene dal 1621, suscitando forte emozione tra i presenti.

Un recupero che è stato salutato da tutti con soddisfazione, con diversi commenti sui social tra cui quello dell'ex primo cittadino Mauro Capenti, profondo conoscitore della storia locale che ha parlato di "un simbolo di Caldarola. Il crocifisso venne donato alla confraternita di San Girolamo della carità nel 1602,benedetto dal cardinale Evangelista Pallotta, dal 1621 viene portato in processione il venerdì Santo. Il 14 gennaio veniva portato nella chiesa della Madonna del monte per ricordare il terremoto del 1703 e pregare per lo scampato pericolo, quindi non si é salvata solo una opera d'arte, ma un sinbolo religioso a cui generazioni di caldarolesi hanno affidato le proprie pene e le loro speranze!".

Così il Cristo ha percorso ancora una volta le vie del paese, rivivendo in una dimensione onirica le vicende della sua passione, secondo l'idea di colui che ha ideato questa Via Curcis con quadri viventi, don Paolo Mercorelli.

L'edizione 2017 della processione di Caldarola è stata anche seguita dalle telecamere di Tv2000, che ha portato alla ribalta nazionale questa storica Via Crucis. Servizi saranno proposti nelle edizione delle 12,30 e delle 18,30 del telegiornale (canale 140 del satellite e canale 28 del digitale terrestre).  

 

(foto di Ilio Montanari)

Sotto l'ex primo cittadino Mauro Capenti intervistato da Laura Meda Tv2000 

 

via crucis nuova capenti tg

via crucis nuova

via crucis nuova 1

( sotto nella foto il momento finale della Via Crucis dello scorso anno davanti alla chiesa di San Gregorio )   

via crucis vecchia

stazione

 

fine processione

 

cristo morto

Non sarà una Pasqua come tutte le altre quella che si appresta a vivere la comunità di Caldarola, costretta, come noto, a fare i conti con i danni del terremoto, con l'intero centro storico, ancora zona rossa, chiuso dal 30 ottobre. La tradizionale processione del Lunedì dell'Angelo, giorno di festa più importante dell'anno per i caldarolesi, residenti e non, che da sempre si riunivano intorno alla venerata immagine della Vergine, non vedrà infatti il quadro originale della Madonna del Monte percorrere le vie del paese. La tela dipinta nel 1491 da Lorenzo D'Alessandro, su commissione del beato Francesco Piani, da sempre custodita nell'omonimo santuario nella piazza principale del paese dei cardinali Pallotta è stata, infatti, prelevata dalla sua sede per essere trasferita a San Severino, nel deposito dove si trovano custodite molte opere recuperate da chiese della diocesi di Camerino – San Severino ferite dal sisma. La decisione, fa sapere il parroco, si è resa necessaria per la realizzazione dei lavori all'interno del tempio visto l'aggravamento delle condizioni dell'edificio che, ora, necessita anche di una messa in sicurezza all'interno. Viene, così, a confermarsi il tradizionale detto caldarolese "Se non esce il Figlio non esce neppure la Madre", ad indicare nel corso degli anni che qualora non si fosse svolta la processione del Venerdì Santo (per cause metereologiche) non si sarebbe celebrata neppure quella del Lunedì di Pasqua.

 

tela in sicurezza

Ed in effetti, pur essendo regolarmente in programma la processione del Venerdì Santo con i quadri viventi della Via Crucis, grande assente sarà proprio il Cristo ligneo del 1600 che veniva portato in processione adagiato nel catafalco, statua non ancora recuperata dalle macerie della chiesa di San Gregorio. Quello che, però, attualmente "agita" i pochi residenti rimasti a Caldarola è il percorso scelto dal Comitato per la Via Crucis e la decisone della Pro Loco di dislocare il mercatino del Lunedì di Pasqua presso la zona industriale. L'ex sindaco Fabio Lambertucci, facendosi portavoce di altri cittadini, ha lanciato il sasso sui social. "Perchè – si chiede Lambertucci – è stato escluso Viale Umberto I, unica parte ancora fruibile del "vecchio" centro storico"? Così facendo – continua – quando lo faremo nuovamente rivivere?". Sembra che tale diniego, così fanno sapere dalla Pro Loco e dal Comitato Via Crucis, venga dall'Alto (dall'Amministrazione Comunale) adducendo motivi di incolumità e di sicurezza pubblica. Anche dall'amministrazione, però, giungono al riguardo voci discordanti. Si prennuncia, dunque, una Pasqua con sole, polemiche e tanti assenti.  

 

cristo morto

 

stazione

 

lunedi caldarola

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