Legnini in ascolto sul territorio prima del varo ordinanze

Sabato, 20 Giugno 2020 16:21 | Letto 1619 volte   Clicca per ascolare il testo Legnini in ascolto sul territorio prima del varo ordinanze Ho firmato ieri sera lordinanza che sblocca 9 milioni e 66 mila euro di fondi per lo smaltimento delle macerie per la regione Marche che ora potrà riprendere». Partito anche il concorso per lassunzione di 197 tecnici che andranno a coprire il fabbisogno dellufficio speciale ricostruzione Marche, assunzioni residue previste da una precedente ordinanza.  Queste le notizie rilevanti che il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini ha diffuso in occasione della sua visita nellentroterra ferito dal sisma, iniziata da Castelsantangelo e proseguita a Visso e in serata a Valfornace.  Proficuo il briefing di ascolto con ammnistrazione e cittadini a Castelsantangelo sul Nera, comune che conta oltre 1000 edifici inagibili.  Soddisfatto il sindaco Mauro Falcucci che ha annunciato lelaborazione a breve del Documento Direttore strumento tecnico contenente le linee guida per la pianifcazione attuativa. Il Commissario Legnini ha molto apprezzato il provvedimento e si è detto profondamente colpito dai livelli di danno subiti dal piccolo centro montano, paragonandone la portata ad Amatrice e Arquata. Snellimento della burocrazia per quel che concerne le pratiche sulla ricostruzione pubblica, auspicio che per la ricostruzione privata vengano quanto prima emanate delle linee guida attraverso una specifica ordinanza in maniera da aiutare i tecnici sui livelli di danno offrendo certezza maggiore sulle quote previste per la ricostruzione, nonchè stabilizzazione del personale, le questioni rappresentate al Commissario Legnini.    A Visso, lincontro con le autorità locali, presenti il sindaco Spiganti Maurizi e lamministrazione comunale  al completo. Vi hanno preso parte larcivescovo Massara, il presidente del Parco Spaterna,  il presidente della provincia Pettinari. Tra i presenti anche il senatore della Lega Pazzaglini e le autorità militari. Subito la visita in zona rossa con lingresso nel capolavoro del 1250 della collegiata di Santa Maria, presente il parroco don Gilberto Spurio. Poi nel complesso museale ex SantAgostino  e di seguito nella parte più antica del borgo attraversando il ponte fino allex sede del  Parco e al giardino della Sibilla. A villa SantAntonio nei locali del centro di comunità, ha avuto luogo lincontro con lamministrazione,le professioni tecniche e le associazioni. Un occasione per discutere le problematiche di 4 anni di attesa. 150 le pratiche presentate a Visso e 70 gli aggregati costituiti  Nei saluti iniziali, il sindaco ha riferito i motivi che lo hanno spinto a richiedere un confronto con il Commissario governativo: capire come affrontare la problematica delle perimetrazioni e dei piani attuativi, confidando che la ricostruzione possa velocizzarsi anche per le imprese. In evidenza anche la criticità del personale tecnico comunale  che necessita di essere stabilizzato. Quindi lintervento del presidente Pettinari che ha posto in risalto la capacità di resistenza delle comunità colpite dal sisma, un esempio di coraggio e da stimolo a fare sempre meglio. Il passo iniziale del Commissario è interessante. I provvedimenti emanati danno già il senso di questo e la Provincia è assolutamente disponibile per questa sfida di estrema importanza, soprattutto nel cuore della devastazione. Tre strade provinciali qui debbono ancora essere riaperte ed entro giugno riapriremo la Pian Perduto - ha riferito Pettinari-. Sarà aperta tutti i giorni tranne un tratto di 150 metri che dovrà completarsi. Ancora chiuse la Ussita Casali e Frontignano Castelsantangelo. Pettinari ha quindi rimarcato la necessità di andare avanti affrontando insieme tutto il complesso percorso:Unità e condivisione, condizioni primarie per affrontare questa situazione!. Dellimpegno del Parco a fare la sua parte nel dare impulso alla ripartenza, si è fatto portavoce il Presidente Spaterna anche con pollitiche di sviluppo integrate. Stiamo cercando di recuperare i sentieri per attrarre un turismo sostenibile che possa stimolare presenze ma anche nuove opportunità di lavoro, condizione essenziale insieme ai servizi e, ai supporti alle comunità. LArcivescovo Massara ha quindi elogiato loperato e la massima disponibilità del Commissario definita occasione da non lasciarci sfuggire. Siamo in un momento storico di più Terremoti e il partire di una ricostruzione vorrà dire che si attiverà il più grande cantiere dEuropa. E necessario snellire le procedure ma cogliere lopportunità della massima disponibilità del Commissario per dare noi stessi e tutti insieme un nostro contributo. Sono poi intervenuti i consiglieri di minoranza evidenziando che già in precedenza si era visto il comune partire con le perimetrazioni, scegliendo in seguito la strada delle  deperimetrazioni e, su loro indicazione,  le nuove perimetrazioni  ma non sappiamo come potrà essere gestita questa partita. Vorremmo sapere se perimetrare sia un bene o meno. Teniamo al nostro centro storico che è un piccolo gioiello e vorremmo rivederlo sistemato. Vorremmo capire come fare. Tempistiche si, ma con trasparenza. Le chiediamo un aiuto sotto questo punto di vista. Loro Piana ha investito sugli artigiani di Visso e anche la sua compagine di grandi imprenditori ha voluto guardare lontano, cercando di suggerire per la ricostruzione un nome come Renzo Piano che non è andato a buon fine. La parola quindi ai tecnici che hanno chiesto delucidazioni sui programmi speciali per la ricostruzione, sui relativi  tempi e sulle forme di piani attuativi necessari per qualificare le modalità di intervento. Dalla geometra M  Paola Valenti una sottolineatura sulle perimetrazioni e sulla visione dinsieme che occorrerebbe avere. Centro storico e borghi saranno unaltra cosa. Noi non lo ricorderemo ma abbiamo il dovere morale di cominciare. Siamo bloccati. Dateci gli strumenti per partire con una visione a 360 gradi. L ingegnere Rosi  ha chiesto se fosse possibile anticipare il parere della Sovrintendenza per velocizzare . Legnini ha chiesto chiarimenti sulla oscillazione che cè stata tra perimetrazioni e deperimetrazioni, prima di lasciare campo allascolto di altri tecnici e dei rappresentanti delle associazioni. Il problema essenziale per i tecnici è capire come si possa programmare la ricostruzione: in base alle scelte che lamministrazione comunale farà, i tecnici potranno infatti avere le idee chiare su cosa fare per presentare i progetti, secondo gli strumenti e  i provvedimenti che la gestione commissariale ha rapidamente emanati. La problemática complessa  dei piani attuativi è stata esposta da Roberto Flamini insieme alla necessità di una ricostruzione socio-economica che non vanifichi quella materiale. Ha anche parlato del Patto per lAlto Nera  che abbraccia i tre comuni che messi insieme fanno il più grande comune delle Marche insieme a Cagli e Urbino, consegnandolo  al Commissario con lo statuto antico del comune. Una storia millenaria del paese, non può essere lasciata indietro perdendo tempo e  5 consigli comunali per perimetrare e  deperimetrare e tornare indietro ancora.Il responsabile dell ufficio tecnico Dario Morosi ha chiesto delucidazioni sui piani straordinari chiedendo se sono sostitutivi o complementari ai piani attuativi. Programmazione la parola più utilizzata anche dallassociazione La piazza di Visso con lesigenza di trasparenza e di velocità. Trasparente lo devo essere e lo voglio essere - ha detto Legnini rispondendo anche alla domanda sui piani attuativi: ha infatti chiarito che secondo i dati testuali della norma, il programma non deve chiamarsi piano e non è un programma urbanistico. La norma approvata a dicembre non dice cosa siano i pianiattuativi, ma solo a cosa possono servire in talune occasioni. La norma dice che i programmi straordinari n possono prevedere deroghe e se qualcuno pensasse di sostituire il programma straordinario ai piani attuativi commetterebbe un errore. Quanto alla scelta pianificatoria, Legnini ha precisato che dipende dai comuni. Il Commissario ha detto di potersi permettere di esprimere solo opinioni pertanto, se sia opportuno o meno fare il piano attuativo, è scelta rimessa esclusivamente allamministrazione comunale. A breve verranno emanate le direttive che sono solo dei binari non delle rotte.  I programmi debbono stabilire un ordine nella ricostruzione, stabilendo cosa è possibile fare subito e che cosa invece sulla base del piano esistente. Se posso dare una opinione direi di fare subito il programma straordinario di ricostruzione e valutare, se per una o più porzioni del territorio, è necessario fare un piano attuativo. Il programma, straordinario avrà tanto più valore, se sarà capace di stabilire che cosa sia possibile fare subito. Vi è una porzione di ricostruzione che deve partire subito. La piazza deve tornare a vivere come primo luogo e con ciò che si può e si deve fare- ha detto- Quella parte lì deve partire e, da oggi in poi, dico ai tecnici che sarò il loro tormento: dovete fare i progetti. Lordinanza, si spinge al massimo della velocizzazione. Non vi create più problemi. Dovete agire. Ho lambizione scrivere un Testo Unico e un manuale chiaro per togliere via le incertezze ma ho già dato una sostanza molto forte a quella normativa. Ha quindi annunciato dellistituzione di uno sportello al quale i tecnici potranno rivolgersi per chiedere chiarimenti su alcuni punti controversi relativi alle autocertificazioni, ottenendo una risposta entro 10 giorni. Evidenziato poi che il programma straordinario di ricostruzione è uno strumento flessibile, Legnini ha aggiunto delle considerazioni suggeritegli dalla visita in zona rossa:Ho fatto un giro in questo bellissimo centro storico del quale potete e dovete essere orgogliosi. Mi sono fatto lidea che forse una parte può partire subito e, unaltra magari potrà richiedere un piano. Ma la ricostruzione non si farà mai se si aspetta sempre il consiglio esterno di qualcuno. Ha poi detto che farà di tutto per far partire anche la ricostruzione pubblica. Farò in modo che ci sia un mio contributo  per far partire anche la ricostruzione economica e rilanciare su due emergenze che si sono assommate. Ci devo credere. Ci dobbiamo credere. La visita del Commissario è più tardi proseguita a Valfornace dove nella sede municipale ha incontrato il sindaco Massimo Citracca, i rappresentanti dellamministrazione e delle professioni tecniche. Al momento di confronto hanno preso parte anche lArcivescovo Francesco Massara e il direttore dellUSR Cesare Spuri. Qui sono state evidenziate al Commissario governativo alcune criticità e problematiche riferite alla municipalità di Pievebovigliana e in particolare alla ex sede comunale, ospitata in un esteso complesso immobiliare comprendente anche limportante sede museale. Al termine dellincontro. accompagnato dal sindaco e dagli altri componenti lamministrazione, il Commissario Legnini ha visitato il paese.C.C.
"Ho firmato ieri sera l'ordinanza che sblocca 9 milioni e 66 mila euro di fondi per lo smaltimento delle macerie per la regione Marche che ora potrà riprendere». Partito anche il concorso per l'assunzione di 197 tecnici che andranno a coprire il fabbisogno dell'ufficio speciale ricostruzione Marche, assunzioni residue previste da una precedente ordinanza.  Queste le notizie rilevanti che il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini ha diffuso in occasione della sua visita nell'entroterra ferito dal sisma, iniziata da Castelsantangelo e proseguita a Visso e in serata a Valfornace.  
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Proficuo il briefing di ascolto con ammnistrazione e cittadini a Castelsantangelo sul Nera, comune che conta oltre 1000 edifici inagibili.  
Soddisfatto il sindaco Mauro Falcucci che ha annunciato l'elaborazione a breve del Documento Direttore strumento tecnico contenente le linee guida per la pianifcazione attuativa. Il Commissario Legnini ha molto apprezzato il provvedimento e si è detto profondamente colpito dai livelli di danno subiti dal piccolo centro montano, paragonandone la portata ad Amatrice e Arquata. Snellimento della burocrazia per quel che concerne le pratiche sulla ricostruzione pubblica, auspicio che per la ricostruzione privata vengano quanto prima emanate delle linee guida attraverso una specifica ordinanza in maniera da aiutare i tecnici sui livelli di danno offrendo certezza maggiore sulle quote previste per la ricostruzione, nonchè stabilizzazione del personale, le questioni rappresentate al Commissario Legnini. 
  
A Visso, l'incontro con le autorità locali, presenti il sindaco Spiganti Maurizi e l'amministrazione comunale  al completo. Vi hanno preso parte l'arcivescovo Massara, il presidente del Parco Spaterna,  il presidente della provincia Pettinari. Tra i presenti anche il senatore della Lega Pazzaglini e le autorità militari.
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Subito la visita in zona rossa con l'ingresso nel capolavoro del 1250 della collegiata di Santa Maria, presente il parroco don Gilberto Spurio. Poi nel complesso museale ex Sant'Agostino  e di seguito nella parte più antica del borgo attraversando il ponte fino all'ex sede del  Parco e al giardino della Sibilla. A villa Sant'Antonio nei locali del centro di comunità, ha avuto luogo l'incontro con l'amministrazione,le professioni tecniche e le associazioni. Un' occasione per discutere le problematiche di 4 anni di attesa. 150 le pratiche presentate a Visso e 70 gli aggregati costituiti  Nei saluti iniziali, il sindaco ha riferito i motivi che lo hanno spinto a richiedere un confronto con il Commissario governativo: capire come affrontare la problematica delle perimetrazioni e dei piani attuativi, confidando che la ricostruzione possa velocizzarsi anche per le imprese. In evidenza anche la criticità del personale tecnico comunale  che necessita di essere stabilizzato.
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Quindi l'intervento del presidente Pettinari che ha posto in risalto la capacità di resistenza delle comunità colpite dal sisma, un esempio di coraggio e da stimolo a fare sempre meglio. "Il passo iniziale del Commissario è interessante. I provvedimenti emanati danno già il senso di questo e la Provincia è assolutamente disponibile per questa sfida di estrema importanza, soprattutto nel cuore della devastazione. Tre strade provinciali qui debbono ancora essere riaperte ed entro giugno riapriremo la Pian Perduto - ha riferito Pettinari-. Sarà aperta tutti i giorni tranne un tratto di 150 metri che dovrà completarsi. Ancora chiuse la Ussita Casali e Frontignano Castelsantangelo". Pettinari ha quindi rimarcato la necessità di andare avanti affrontando insieme tutto il complesso percorso:"Unità e condivisione, condizioni primarie per affrontare questa situazione!.
Dell'impegno del Parco a fare la sua parte nel dare impulso alla ripartenza, si è fatto portavoce il Presidente Spaterna anche con pollitiche di sviluppo integrate." Stiamo cercando di recuperare i sentieri per attrarre un turismo sostenibile che possa stimolare presenze ma anche nuove opportunità di lavoro, condizione essenziale insieme ai servizi e, ai supporti alle comunità".
L'Arcivescovo Massara ha quindi elogiato l'operato e la massima disponibilità del Commissario definita "occasione da non lasciarci sfuggire". "Siamo in un momento storico di più Terremoti e il partire di una ricostruzione vorrà dire che si attiverà il più grande cantiere d'Europa. E' necessario snellire le procedure ma cogliere l'opportunità della massima disponibilità del Commissario per dare noi stessi e tutti insieme un nostro contributo".
Sono poi intervenuti i consiglieri di minoranza evidenziando che già in precedenza si era visto il comune partire con le perimetrazioni, scegliendo in seguito la strada delle  deperimetrazioni e, su loro indicazione,  le nuove perimetrazioni  "ma non sappiamo come potrà essere gestita questa partita. Vorremmo sapere se perimetrare sia un bene o meno. Teniamo al nostro centro storico che è un piccolo gioiello e vorremmo rivederlo sistemato. Vorremmo capire come fare. Tempistiche si, ma con trasparenza. Le chiediamo un aiuto sotto questo punto di vista. Loro Piana ha investito sugli artigiani di Visso e anche la sua compagine di grandi imprenditori ha voluto guardare lontano, cercando di suggerire per la ricostruzione un nome come Renzo Piano che non è andato a buon fine".
La parola quindi ai tecnici che hanno chiesto delucidazioni sui programmi speciali per la ricostruzione, sui relativi  tempi e sulle forme di piani attuativi necessari per qualificare le modalità di intervento. Dalla geometra M  Paola Valenti una sottolineatura sulle perimetrazioni e sulla visione d'insieme che occorrerebbe avere. "Centro storico e borghi saranno un'altra cosa. Noi non lo ricorderemo ma abbiamo il dovere morale di cominciare. Siamo bloccati. Dateci gli strumenti per partire con una visione a 360 gradi".
L' ingegnere Rosi  ha chiesto se fosse possibile anticipare il parere della Sovrintendenza per velocizzare .
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Legnini ha chiesto chiarimenti sulla oscillazione che c'è stata tra perimetrazioni e deperimetrazioni, prima di lasciare campo all'ascolto di altri tecnici e dei rappresentanti delle associazioni.
Il problema essenziale per i tecnici è capire come si possa programmare la ricostruzione: in base alle scelte che l'amministrazione comunale farà, i tecnici potranno infatti avere le idee chiare su cosa fare per presentare i progetti, secondo gli strumenti e  i provvedimenti che la gestione commissariale ha rapidamente emanati. 
La problemática complessa  dei piani attuativi è stata esposta da Roberto Flamini insieme alla necessità di una ricostruzione socio-economica che non vanifichi quella materiale. Ha anche parlato del Patto per l'Alto Nera  che abbraccia i tre comuni che messi insieme fanno il più grande comune delle Marche insieme a Cagli e Urbino, consegnandolo  al Commissario con lo statuto antico del comune. "Una storia millenaria del paese, non può essere lasciata indietro perdendo tempo e  5 consigli comunali per perimetrare e  deperimetrare e tornare indietro ancora".
Il responsabile dell ufficio tecnico Dario Morosi ha chiesto delucidazioni sui piani straordinari chiedendo se sono sostitutivi o complementari ai piani attuativi.
Programmazione la parola più utilizzata anche dall'associazione La piazza di Visso con l'esigenza di trasparenza e di velocità.
"Trasparente lo devo essere e lo voglio essere - ha detto Legnini rispondendo anche alla domanda sui piani attuativi: ha infatti chiarito che secondo i dati testuali della norma, il programma non deve chiamarsi piano e non è un programma urbanistico. La norma approvata a dicembre non dice cosa siano i pianiattuativi, ma solo a cosa possono servire in talune occasioni. La norma dice che i programmi straordinari n possono prevedere deroghe e se qualcuno pensasse di sostituire il programma straordinario ai piani attuativi commetterebbe un errore. Quanto alla scelta pianificatoria, Legnini ha precisato che dipende dai comuni. Il Commissario ha detto di potersi permettere di esprimere solo opinioni pertanto, se sia opportuno o meno fare il piano attuativo, è scelta rimessa esclusivamente all'amministrazione comunale. A breve verranno emanate le direttive che sono solo dei binari non delle rotte.  I programmi debbono stabilire un ordine nella ricostruzione, stabilendo cosa è possibile fare subito e che cosa invece sulla base del piano esistente. "Se posso dare una opinione direi di fare subito il programma straordinario di ricostruzione e valutare, se per una o più porzioni del territorio, è necessario fare un piano attuativo. Il programma, straordinario avrà tanto più valore, se sarà capace di stabilire che cosa sia possibile fare subito. Vi è una porzione di ricostruzione che deve partire subito. La piazza deve tornare a vivere come primo luogo e con ciò che si può e si deve fare- ha detto- Quella parte lì deve partire e, da oggi in poi, dico ai tecnici che sarò il loro tormento: dovete fare i progetti. L'ordinanza, si spinge al massimo della velocizzazione. Non vi create più problemi. Dovete agire. Ho l'ambizione scrivere un Testo Unico e un manuale chiaro per togliere via le incertezze ma ho già dato una sostanza molto forte a quella normativa".
Ha quindi annunciato dell'istituzione di uno "sportello" al quale i tecnici potranno rivolgersi per chiedere chiarimenti su alcuni punti controversi relativi alle autocertificazioni, ottenendo una risposta entro 10 giorni. Evidenziato poi che il programma straordinario di ricostruzione è uno strumento flessibile, Legnini ha aggiunto delle considerazioni suggeritegli dalla visita in zona rossa:"Ho fatto un giro in questo bellissimo centro storico del quale potete e dovete essere orgogliosi. Mi sono fatto l'idea che forse una parte può partire subito e, un'altra magari potrà richiedere un piano. Ma la ricostruzione non si farà mai se si aspetta sempre il consiglio esterno di qualcuno". Ha poi detto che farà di tutto per far partire anche la ricostruzione pubblica. "Farò in modo che ci sia un mio contributo  per far partire anche la ricostruzione economica e rilanciare su due emergenze che si sono assommate. Ci devo credere. Ci dobbiamo credere".

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 La visita del Commissario è più tardi proseguita a Valfornace dove nella sede municipale ha incontrato il sindaco Massimo Citracca, i rappresentanti dell'amministrazione e delle professioni tecniche. Al momento di confronto hanno preso parte anche l'Arcivescovo Francesco Massara e il direttore dell'USR Cesare Spuri. Qui sono state evidenziate al Commissario governativo alcune criticità e problematiche riferite alla municipalità di Pievebovigliana e in particolare alla ex sede comunale, ospitata in un esteso complesso immobiliare comprendente anche l'importante sede museale. Al termine dell'incontro. accompagnato dal sindaco e dagli altri componenti l'amministrazione, il Commissario Legnini ha visitato il paese.

C.C.

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