Il ‘viaggio’ di Legnini a Caldarola: dal castello Pallotta a casa Kito

Sabato, 04 Luglio 2020 11:32 | Letto 1509 volte   Clicca per ascolare il testo Il ‘viaggio’ di Legnini a Caldarola: dal castello Pallotta a casa Kito È stato un viaggio tra le meraviglie ferite di Caldarola quello che il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ha fatto questa mattina insieme al sindaco Luca Giuseppetti, al suo vice Giorgio Di Tomassi, al consigliere Giovanni Ciarlantini, allassessore regionale Angelo Sciapichetti, al vice presidente Anci Romano Carancini e al direttore dellUfficio ricostruzione Cesare Spuri. Da piazza Vittorio Emanuele II, passando davanti al teatro comunale, Legnini ha avuto loccasione di vivere lo stesso percorso che fino al giorno prima del sisma hanno fatto migliaia di turisti allinterno del castello Pallotta, confrontandosi con il conte e i suoi figli.Se i visitatori degli anni scorsi avevano avuto modo di ammirare il castello delle fiabe avendo la sensazione che il tempo si fosse fermato allepoca delle feste, dei balli e dei personaggi che hanno vissuto il maniero, la sensazione di questa mattina è stata che il tempo si sia fermato al 2016. Gli arredi, ora coperti per essere riparati dalla polvere, che facevano della fortezza uno dei pochi gioielli storici in Italia, sembrano essersi addormentati quasi a non voler vedere le ferite che il sisma ha provocato alle mura e agli affreschi, in attesa che tutto possa tornare a vivere.Sono stati il conte e lingegner Spuri a spiegare nei dettagli le necessità che il progetto di recupero del castello impone per far partire i lavori. Limpegno di Legnini è stato chiaro perché, come ha sottolineato il sindaco Luca Giuseppetti: Caldarola senza il castello non può vivere. Gli ha fatto eco Romano Carancini: Un gioiello come il castello rappresenta un traino turistico per lintero territorio. Non ne ha bisogno solo Caldarola ma lintera provincia.Dal castello il sopralluogo alla bretella che attende di essere completata e che dovrebbe servire per il passaggio dei mezzi pesanti durante la ricostrizione del centro storico.Poi il taglio del nastro al centro intergenerazionale Casa Kito donata dallomonima onlus insieme al sostegno dello chiesa Valdese, del Comune di Padova, di Banca Sella, di Ikea e di Gente Fuori dal Comune, con laiuto dellAuser.Sono felice di vedere la presenza degli altri sindaci - ha detto Giuseppetti - . Non possiamo più ragionare come campanili ma come territorio. Il mio grazie va a tutte le persone che hanno contribuito a questa struttura. Paola Vecchiato (presidente Kito onlus ndr) insieme agli altri è riuscita a rendere questo sogno realtà. Al termine degli interventi dei donatori, Legnini ha detto: Mi ha colpito molto la straordinaria bellezza di Caldarola e di tutti i Comuni di questo territorio che sto sempre più apprezzando e che mi motiva ancora di più nel fare ciò che il Governo mi ha chiesto. Lo Stato ha il dovere di garantire la ricostruzione perché si tratta, certo, di restituire le case e i luoghi di lavoro, ma soprattutto di garantire alle future generazioni la possibilità di poter godere di questo enorme patrimonio storico, architettonico e culturale e di poter organizzare la propria vita in questi luoghi. Dobbiamo fare di tutto per evitare questo processo di spopolamento e se anche accadesse questo noi abbiamo comunque il dovere di ricostruire per le future generazioni che hanno il diritto di scegliere se vivere e lavorare qui.Il vice sindaco Giorgio Di Tomassi, ai microfoni di Radio c1...InBlu ha poi rivelato la soddisfazione del Commissario nei confronti del lavoro che il Comune ha portato avanti sugli aggregati con lUninversità Politecnica delle Marche: Ci ha consigliato - ha detto - di inserirlo nel Programma straordinario per la ricostruzione, di cui a breve usciranno le linee guida, assicurandoci la sua presenza al consiglio comunale che ne vedrà lapprovazione.Una soddisfazione, quindi, per lintero paese che potrebbe rappresentare un esempio di ricostruzione anche per gli altri Comuni colpiti.Un approfondimento sullintera giornata e sulla visita esclusiva allinterno del Castello Pallotta sarà pubblicata nella prossima edizione de LAppennino Camerte.Giulia Sancricca 

È stato un viaggio tra le meraviglie ferite di Caldarola quello che il Commissario Straordinario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, ha fatto questa mattina insieme al sindaco Luca Giuseppetti, al suo vice Giorgio Di Tomassi, al consigliere Giovanni Ciarlantini, all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, al vice presidente Anci Romano Carancini e al direttore dell'Ufficio ricostruzione Cesare Spuri.
Da piazza Vittorio Emanuele II, passando davanti al teatro comunale, Legnini ha avuto l'occasione di vivere lo stesso percorso che fino al giorno prima del sisma hanno fatto migliaia di turisti all'interno del castello Pallotta, confrontandosi con il conte e i suoi figli.

Se i visitatori degli anni scorsi avevano avuto modo di ammirare il 'castello delle fiabe' avendo la sensazione che il tempo si fosse fermato all'epoca delle feste, dei balli e dei personaggi che hanno vissuto il maniero, la sensazione di questa mattina è stata che il tempo si sia fermato al 2016.
Gli arredi, ora coperti per essere riparati dalla polvere, che facevano della fortezza uno dei pochi gioielli storici in Italia, sembrano essersi addormentati quasi a non voler vedere le ferite che il sisma ha provocato alle mura e agli affreschi, in attesa che tutto possa tornare a vivere.

carancini al castello

Sono stati il conte e l'ingegner Spuri a spiegare nei dettagli le necessità che il progetto di recupero del castello impone per far partire i lavori. L'impegno di Legnini è stato chiaro perché, come ha sottolineato il sindaco Luca Giuseppetti: "Caldarola senza il castello non può vivere". Gli ha fatto eco Romano Carancini: "Un gioiello come il castello rappresenta un traino turistico per l'intero territorio. Non ne ha bisogno solo Caldarola ma l'intera provincia".
Dal castello il sopralluogo alla bretella che attende di essere completata e che dovrebbe servire per il
passaggio dei mezzi pesanti durante la ricostrizione del centro storico.

ingresso al castello di caldarola



Poi il taglio del nastro al centro intergenerazionale Casa Kito donata dall'omonima onlus insieme al sostegno dello chiesa Valdese, del Comune di Padova, di Banca Sella, di Ikea e di Gente Fuori dal Comune, con l'aiuto dell'Auser.
"Sono felice di vedere la presenza degli altri sindaci - ha detto Giuseppetti - . Non possiamo più ragionare come campanili ma come territorio. Il mio grazie va a tutte le persone che hanno contribuito a questa struttura. Paola Vecchiato (presidente Kito onlus ndr) insieme agli altri è riuscita a rendere questo sogno realtà".

taglio del nastro

Al termine degli interventi dei donatori, Legnini ha detto: "Mi ha colpito molto la straordinaria bellezza di Caldarola e di tutti i Comuni di questo territorio che sto sempre più apprezzando e che mi motiva ancora di più nel fare ciò che il Governo mi ha chiesto. Lo Stato ha il dovere di garantire la ricostruzione perché si tratta, certo, di restituire le case e i luoghi di lavoro, ma soprattutto di garantire alle future generazioni la possibilità di poter godere di questo enorme patrimonio storico, architettonico e culturale e di poter organizzare la propria vita in questi luoghi. Dobbiamo fare di tutto per evitare questo processo di spopolamento e se anche accadesse questo noi abbiamo comunque il dovere di ricostruire per le future generazioni che hanno il diritto di scegliere se vivere e lavorare qui".

davanti al teatro



Il vice sindaco Giorgio Di Tomassi, ai microfoni di Radio c1...InBlu ha poi rivelato la soddisfazione del Commissario nei confronti del lavoro che il Comune ha portato avanti sugli aggregati con l'Uninversità Politecnica delle Marche: "Ci ha consigliato - ha detto - di inserirlo nel Programma straordinario per la ricostruzione, di cui a breve usciranno le linee guida, assicurandoci la sua presenza al consiglio comunale che ne vedrà l'approvazione".
Una soddisfazione, quindi, per l'intero paese che potrebbe rappresentare un esempio di ricostruzione anche per gli altri Comuni colpiti.

Un approfondimento sull'intera giornata e sulla visita esclusiva all'interno del Castello Pallotta sarà pubblicata nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.

Giulia Sancricca 

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