Estromesso dal Dl il pacchetto sisma:"La misura è colma"

Lunedì, 06 Luglio 2020 10:26 | Letto 656 volte   Clicca per ascolare il testo Estromesso dal Dl il pacchetto sisma:"La misura è colma" Ennesimo schiaffo alle comunità terremotate il fatto che la Commissione Bilancio della Camera abbia estromesso dal Dl Rilancio il pacchetto sisma contenente gli emendamenti utili a sbloccare la ricostruzione. Delusione e indignazione nei cittadini e nei sindaci del cratere, in particolare dei primi cittadini di Norcia, Camerino e Castelsantangelo sul Nera i quali si sono detti pronti a restituire le fasce al Presidente del Consiglio qualora il pacchetto terremoto, fermatosi al MEF  (Ministero Economia e Finanze) in quanto non ha mai ricevuto una copertura finanziaria, non venga reinserito nel DL Rilancio. Dei 55 miliardi del Dl Rilancio non cè dunque un centesimo per le zone terremotate- spiega Mauro Falcucci- Ne erano previsti 20 ma purtroppo siamo fuori. Adesso cè la speranza della semplificazione delle procedure ma certo è che non possiamo vivere di speranza. Tutto quello che avrebbe dato un segnale nella ricostruzione, dalla proroga allo stato di emergenza, ai poteri al Commissario, allaumento delle parcelle per i professionisti e cosa più importante, la garanzia del personale, è rimasto lettera morta. Forse non si è capito che tra un po rimarranno il Governo, le Prefetture e i terremotati, perchè andando via il personale, credo che nessun amministratore riesca a sopperire sotto il profilo tecnico alla continuità della ricostruzione. Venendo meno il personale, la macchina si ferma. E la restituzione  delle fasce non è nè una minaccia, nè una resa- sottolinea Falcucci-. Il segnale è che non vogliamo essere più correi del nulla. Rimanere qui a prendere soltanto le promesse, gli schiaffi e i non vi lasceremo soliper poi constatare che ci hanno letteralmente abbandonati, significa diventare correi sul non fare. Vorrà dire allora che il Presidente del Consiglio, tramite le strutture di questo nostro Paese, provvederà a dare delle risposte. Le nostre richieste hanno preso tutte le forme: di persona, per iscritto, con documenti, incontri, interviste ma tutto è rimasto lettera morta- rimarca il sindaco di Catelsantangelo-. Non cè da inventare nulla. Cè solo da tradurre in norme, dare poteri al Commissario Straordinario che ha dato un segnale inverso rispetto al passato, ma le cui proposte vengono affossate e rimangono dei semplici progetti che non troveranno mai soluzione. Siamo veramente stanchi.C.C.
Ennesimo schiaffo alle comunità terremotate il fatto che la Commissione Bilancio della Camera abbia estromesso dal Dl Rilancio il pacchetto sisma contenente gli emendamenti utili a sbloccare la ricostruzione. Delusione e indignazione nei cittadini e nei sindaci del cratere, in particolare dei primi cittadini di Norcia, Camerino e Castelsantangelo sul Nera i quali si sono detti pronti a restituire le fasce al Presidente del Consiglio qualora il pacchetto terremoto, fermatosi al MEF  (Ministero Economia e Finanze) in quanto non ha mai ricevuto una copertura finanziaria, non venga reinserito nel DL Rilancio.
"Dei 55 miliardi del Dl Rilancio non c'è dunque un centesimo per le zone terremotate- spiega Mauro Falcucci- Ne erano previsti 20 ma purtroppo siamo fuori. Adesso c'è la speranza della semplificazione delle procedure ma certo è che non possiamo vivere di speranza. Tutto quello che avrebbe dato un segnale nella ricostruzione, dalla proroga allo stato di emergenza, ai poteri al Commissario, all'aumento delle parcelle per i professionisti e cosa più importante, la garanzia del personale, è rimasto lettera morta. Forse non si è capito che tra un po' rimarranno il Governo, le Prefetture e i terremotati, perchè andando via il personale, credo che nessun amministratore riesca a sopperire sotto il profilo tecnico alla continuità della ricostruzione. Venendo meno il personale, la macchina si ferma. E la restituzione  delle fasce non è nè una minaccia, nè una resa- sottolinea Falcucci-. Il segnale è che non vogliamo essere più correi del nulla. Rimanere qui a prendere soltanto le promesse, gli schiaffi e i 'non vi lasceremo soli'per poi constatare che ci hanno letteralmente abbandonati, significa diventare correi sul non fare. Vorrà dire allora che il Presidente del Consiglio, tramite le strutture di questo nostro Paese, provvederà a dare delle risposte. Le nostre richieste hanno preso tutte le forme: di persona, per iscritto, con documenti, incontri, interviste ma tutto è rimasto lettera morta- rimarca il sindaco di Catelsantangelo-. Non c'è da inventare nulla. C'è solo da tradurre in norme, dare poteri al Commissario Straordinario che ha dato un segnale inverso rispetto al passato, ma le cui proposte vengono affossate e rimangono dei semplici progetti che non troveranno mai soluzione. Siamo veramente stanchi".


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