Regionali. Mangialardi parte da San Severino

Mercoledì, 08 Luglio 2020 12:19 | Letto 655 volte   Clicca per ascolare il testo Regionali. Mangialardi parte da San Severino Ha dato ufficialmente avvio alla campagna elettorale da San Severino, cittadina dellentroterra fortemente colpita dal terremoto. E il candidato governatore Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche e sindaco di Senigallia. A sostenerlo, stamattina, alcuni sindaci o assessori delegati della provincia e non solo. Loccasione è valsa a presentare le linee guida del programma elettorale ma ciò che Mangialardi ha più volte sottolineato è che alla base di tutto ci sarà il metodo dei sindaci, e quindi una politica il più possibile di prossimità. Se non ci foste stati voi - ha esordito, rivolgendosi alla platea - non ci sarei stato io. Non abbiamo avuto dubbi nell’iniziare la campagna elettorale da qui. Io sono uno di voi, col primario desiderio di risolvere i problemi dei nostri cittadini, di trovare una soluzione di fronte a tante articolazioni. In questi luoghi, in questi contesti, c’è la sintesi della Nazione. Siamo belli, unici, plurali, e qualche volta inconsapevoli. E proprio la consapevolezza uno degli obiettivi da perseguire, che, secondo Mangialardi, sarà il motore propulsore per rilanciare  le Marche. Cittadini, imprese, scuola, giovani, tutti chiediamo una risposta alla politica e se devo prendere qualcuno come modello, questo è quello dei sindaci. Le Marche hanno bisogno di donne e uomini che siano in grado di sopportare il peso della scelta, della responsabilità. Serve velocità, accelerazioni, cambi di passo.Due sono le direttrici che determineranno il lavoro che andrà a delinearsi nei prossimi giorni e Mangialardi ha invitato tutti i sindaci a fornire il proprio contributo: qualità della vita e sviluppo e lavoro.Voglio una Regione che sia in grado di entrare nelle case dei cittadini. Una Regione di prossimità, e lo possiamo fare quando parliamo di sanità, istruzione, accesso, formazione, trasporti. Non possiamo solo migliorare ma dobbiamo accelerare con aggressioni alla burocrazia. Dobbiamo facilitare la digitalizzazione, rivedere il piano sanitario, la visione strategica di istruzione e alta formazione. Mangialardi ha poi delineato i macrotemi alla base del programma elettorale: sanità e servizi, lavoro e imprese, agricoltura, turismo e cultura, infrastrutture. Dobbiamo fare tesoro dell’esperienza Covid creando una sanità più vicina al cittadino, fatta di grandi investimenti sulle strutture per renderle efficaci, moderne, adeguate. Ma voglio anche una sanità che si faccia carico del cittadino e del paziente dentro casa. Dobbiamo investire, sapere dove prendere quelle risorse. Mancano medici e infermieri, le persone che sono state determinanti in questa emergenza. Dobbiamo mettere tutto in sinergia per creare un modello per la Nazione. Per il lavoro, secondo Mangialardi serve un patto per lo sviluppo e soprattutto soluzioni per laccesso al credito e per la burocrazia. Altro tema importante è lagricoltura che è fautrice del fascino, della bellezza dei nostri territori e che permette all’enogastronomia di essere un’eccellenza. La nostra Regione è unica - ha aggiunto in riferimento al tursimo e alla cultura - dobbiamo capire che non ci serve un turismo di massa ma di qualità, esperienziale, di turisti che sanno leggere le bellezze dei nostri territori. Non ci deve essere contrapposizione tra costa e entroterra ma anzi. Dobbiamo rilanciare la qualità dell’ospitalità diffusa e la sinergia tra costa e interno. E poi, una Regione bella come la nostra deve avere un accesso adeguato. E poi il terremoto, un argomento importante, un tema irrisolto benché siano trascorsi ormai 4 anni: Non ci possono più trattare in questo modo. Non si possono dimenticare di noi quando fanno i decreti. Adesso finalmente è arrivato un commissario competente che sta cercando di farci recuperare anni di paralisi totale. Da parte mia, qualora vincessi, istituirei un assessorato alle aree interne e alla ricostruzione. E forse ho anche individuato la persona adatta. Gaia Gennaretti
Ha dato ufficialmente avvio alla campagna elettorale da San Severino, cittadina dell'entroterra fortemente colpita dal terremoto. E' il candidato governatore Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche e sindaco di Senigallia. A sostenerlo, stamattina, alcuni sindaci o assessori delegati della provincia e non solo. L'occasione è valsa a presentare le linee guida del programma elettorale ma ciò che Mangialardi ha più volte sottolineato è che alla base di tutto ci sarà il metodo dei sindaci, e quindi una politica il più possibile di prossimità. 
"Se non ci foste stati voi - ha esordito, rivolgendosi alla platea - non ci sarei stato io. Non abbiamo avuto dubbi nell’iniziare la campagna elettorale da qui. Io sono uno di voi, col primario desiderio di risolvere i problemi dei nostri cittadini, di trovare una soluzione di fronte a tante articolazioni. In questi luoghi, in questi contesti, c’è la sintesi della Nazione. Siamo belli, unici, plurali, e qualche volta inconsapevoli". E' proprio la consapevolezza uno degli obiettivi da perseguire, che, secondo Mangialardi, sarà il motore propulsore per rilanciare  le Marche. "Cittadini, imprese, scuola, giovani, tutti chiediamo una risposta alla politica e se devo prendere qualcuno come modello, questo è quello dei sindaci. Le Marche hanno bisogno di donne e uomini che siano in grado di sopportare il peso della scelta, della responsabilità. Serve velocità, accelerazioni, cambi di passo".

Due sono le direttrici che determineranno il lavoro che andrà a delinearsi nei prossimi giorni e Mangialardi ha invitato tutti i sindaci a fornire il proprio contributo: qualità della vita e sviluppo e lavoro.
"Voglio una Regione che sia in grado di entrare nelle case dei cittadini. Una Regione di prossimità, e lo possiamo fare quando parliamo di sanità, istruzione, accesso, formazione, trasporti. Non possiamo solo migliorare ma dobbiamo accelerare con aggressioni alla burocrazia. Dobbiamo facilitare la digitalizzazione, rivedere il piano sanitario, la visione strategica di istruzione e alta formazione". Mangialardi ha poi delineato i macrotemi alla base del programma elettorale: sanità e servizi, lavoro e imprese, agricoltura, turismo e cultura, infrastrutture. "Dobbiamo fare tesoro dell’esperienza Covid creando una sanità più vicina al cittadino, fatta di grandi investimenti sulle strutture per renderle efficaci, moderne, adeguate. Ma voglio anche una sanità che si faccia carico del cittadino e del paziente dentro casa. Dobbiamo investire, sapere dove prendere quelle risorse. Mancano medici e infermieri, le persone che sono state determinanti in questa emergenza. Dobbiamo mettere tutto in sinergia per creare un modello per la Nazione". Per il lavoro, secondo Mangialardi serve un patto per lo sviluppo e soprattutto soluzioni per l'accesso al credito e per la burocrazia. Altro tema importante è l'agricoltura che è "fautrice del fascino, della bellezza dei nostri territori e che permette all’enogastronomia di essere un’eccellenza. La nostra Regione è unica - ha aggiunto in riferimento al tursimo e alla cultura - dobbiamo capire che non ci serve un turismo di massa ma di qualità, esperienziale, di turisti che sanno leggere le bellezze dei nostri territori. Non ci deve essere contrapposizione tra costa e entroterra ma anzi. Dobbiamo rilanciare la qualità dell’ospitalità diffusa e la sinergia tra costa e interno. E poi, una Regione bella come la nostra deve avere un accesso adeguato". E poi il terremoto, un argomento importante, un tema irrisolto benché siano trascorsi ormai 4 anni: "Non ci possono più trattare in questo modo. Non si possono dimenticare di noi quando fanno i decreti. Adesso finalmente è arrivato un commissario competente che sta cercando di farci recuperare anni di paralisi totale. Da parte mia, qualora vincessi, istituirei un assessorato alle aree interne e alla ricostruzione. E forse ho anche individuato la persona adatta". 
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