Pieve Torina, sit in a scuola per l'insegnante di sostegno

Lunedì, 28 Settembre 2020 16:11 | Letto 778 volte   Clicca per ascolare il testo Pieve Torina, sit in a scuola per l'insegnante di sostegno Ancora fumata nera per il sostegno ad un alunno disabile nella scuola secondaria di primo grado di Pieve Torina. “Sono due settimane che è iniziato il nuovo anno scolastico ed ancora mio figlio non ha potuto ricevere quel servizio che gli spetta di diritto. Posso capire le difficoltà all’avvio della scuola, difficoltà che si ripetono ogni anno, ma ormai sono passate due settimane e siamo ancora fermi a soluzioni provvisorie”. Sonia, questo il nome della madre dell’alunno, si è rivolta al sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che prontamente si è mosso per cercare una soluzione al problema. Al momento il bambino è seguito a scuola da un assistente sociale, e delle 18 ore di insegnamento di sostegno che gli spettano di diritto glie ne sono state assegnate soltanto 6. “Un peccato – prosegue la madre – perché mio figlio ha una grande voglia di apprendere e privarlo di questa opportunità rappresenta il non riconoscimento dei suoi diritti”.Sulla questione. il sindaco Gentilucci ha chiesto chiarimenti al dirigente scolastico facente funzione, Maurizio Cavallaro, perché attivasse tutte le procedure per arrivare alla definizione di una soluzione rapida e positiva della vicenda. “Ad oggi registriamo qualche timido passo avanti, ma non sufficiente. Capiamo le difficoltà di Sonia e chiediamo all’ufficio scolastico provinciale e regionale di accelerare per arrivare finalmente alla nomina dell’insegnante di sostegno. Alternativamente, di assegnare le ore mancanti di sostegno all’istituto scolastico perché provveda a reperire eventuali altre professionalità. Pretendiamo una attenzione al caso specifico ma anche all’istituzione scuola in un paese, Pieve Torina, che sta difendendo il diritto ad avere un presidio scolastico certo per rilanciare una opportunità di futuro per le famiglie. Se passiamo sopra al diritto dei singoli perdiamo di vista l’obiettivo più ampio di una scuola per tutti come sancito dalla Costituzione. Per questo domani mattina faremo un sit in davanti all’ingresso della scuola perché le istituzioni scolastiche, ai diversi livelli, siano sollecitate a dare una risposta alle legittime richieste di una madre e di una comunità”.c.c.
Ancora fumata nera per il sostegno ad un alunno disabile nella scuola secondaria di primo grado di Pieve Torina.
“Sono due settimane che è iniziato il nuovo anno scolastico ed ancora mio figlio non ha potuto ricevere quel servizio che gli spetta di diritto. Posso capire le difficoltà all’avvio della scuola, difficoltà che si ripetono ogni anno, ma ormai sono passate due settimane e siamo ancora fermi a soluzioni provvisorie”. Sonia, questo il nome della madre dell’alunno, si è rivolta al sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che prontamente si è mosso per cercare una soluzione al problema. Al momento il bambino è seguito a scuola da un assistente sociale, e delle 18 ore di insegnamento di sostegno che gli spettano di diritto glie ne sono state assegnate soltanto 6.
“Un peccato – prosegue la madre – perché mio figlio ha una grande voglia di apprendere e privarlo di questa opportunità rappresenta il non riconoscimento dei suoi diritti”.
Sulla questione. il sindaco Gentilucci ha chiesto chiarimenti al dirigente scolastico facente funzione, Maurizio Cavallaro, perché attivasse tutte le procedure per arrivare alla definizione di una soluzione rapida e positiva della vicenda. “Ad oggi registriamo qualche timido passo avanti, ma non sufficiente. Capiamo le difficoltà di Sonia e chiediamo all’ufficio scolastico provinciale e regionale di accelerare per arrivare finalmente alla nomina dell’insegnante di sostegno. Alternativamente, di assegnare le ore mancanti di sostegno all’istituto scolastico perché provveda a reperire eventuali altre professionalità. Pretendiamo una attenzione al caso specifico ma anche all’istituzione scuola in un paese, Pieve Torina, che sta difendendo il diritto ad avere un presidio scolastico certo per rilanciare una opportunità di futuro per le famiglie. Se passiamo sopra al diritto dei singoli perdiamo di vista l’obiettivo più ampio di una scuola per tutti come sancito dalla Costituzione. Per questo domani mattina faremo un sit in davanti all’ingresso della scuola perché le istituzioni scolastiche, ai diversi livelli, siano sollecitate a dare una risposta alle legittime richieste di una madre e di una comunità”.
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