Unione montana Potenza Esino Musone, via libera a interventi sull'ambiente

Giovedì, 21 Luglio 2022 12:59 | Letto 655 volte   Clicca per ascolare il testo Unione montana Potenza Esino Musone, via libera a interventi sull'ambiente Semaforo verde della giunta dell’Unione montana Potenza Esino Musone al progetto esecutivo per gli interventi selvicolturali di gestione forestale attiva sostenibile finanziati con fondi per le compensazioni ambientali per l’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A14 da Rimini nord a Porto S. Elpidio.L’ente comunitario, il primo di tutta la regione Marche ad aver presentato i necessari elaborati tecnici, avrà a disposizione un “tesoretto” di 1 milione e 103 mila euro che potrà spendere, grazie a una convenzione con la società Autostrade per l’Italia e la Regione Marche, per una serie di interventi mitigatori destinati al contrasto dei cambiamenti climatici e per altre finalità legate sempre all’ambiente.In particolare il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nell’esprimere parere favorevole circa la compatibilità ambientale del progetto di realizzazione della terza corsia dell’A14, ha prescritto che, a titolo di compensazione, sia predisposto un “Piano finalizzato alla riforestazione di territori, con piante autoctone, nell’ambito della Regione Marche per l’assorbimento di carbonio in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di riduzione di gas serra in adempimento al protocollo di Kyoto”.Il ruolo dell’Unione Montana Potenza Esino Musone sarà un ruolo strategico in questo contesto visto che gli enti locali che hanno messo a disposizione i terreni, oltre ad essere in grado di realizzare le opere nel rispetto di tutte le leggi e regolamenti vigenti, possono favorire, proprio in virtù del ruolo che svolgono e della loro presenza radicata sul territorio, l’accesso agli appalti e all’esecuzione dei lavori a piccole e medie imprese locali presenti nell’Albo regionale delle imprese agricolo-forestali.“Gli interventi in questione – spiega il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi – non solo innescheranno una serie di azioni sul territorio a favore dell’ambiente ma avranno anche la caratteristica di attivare la cosiddetta economica circolare. La convenzione, infatti, prevede che possano essere realizzati interventi di diradamento selettivo in boschi di origine artificiale o boschi di latifoglie un tempo governati a ceduo e poi abbandonati, appartenenti al demanio forestale regionale, in grado di aumentare la capacità di assorbire anidride carbonica e, al tempo stesso, accentuare gli aspetti di rinnovazione, stabilità e resilienza favorendo sia la rinnovazione naturale sia l’incremento diametrico delle piante arboree residue”.
Semaforo verde della giunta dell’Unione montana Potenza Esino Musonal progetto esecutivo per gli interventi selvicolturali di gestione forestale attiva sostenibile finanziati con fondi per le compensazioni ambientali per l’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A14 da Rimini nord a Porto S. Elpidio.

L’ente comunitario, il primo di tutta la regione Marche ad aver presentato i necessari elaborati tecnici, avrà a disposizione un “tesoretto” di 1 milione e 103 mila euro che potrà spendere, grazie a una convenzione con la società Autostrade per l’Italia e la Regione Marche, per una serie di interventi mitigatori destinati al contrasto dei cambiamenti climatici e per altre finalità legate sempre all’ambiente.

In particolare il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nell’esprimere parere favorevole circa la compatibilità ambientale del progetto di realizzazione della terza corsia dell’A14, ha prescritto che, a titolo di compensazione, sia predisposto un “Piano finalizzato alla riforestazione di territori, con piante autoctone, nell’ambito della Regione Marche per l’assorbimento di carbonio in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di riduzione di gas serra in adempimento al protocollo di Kyoto”.

Il ruolo dell’Unione Montana Potenza Esino Musone sarà un ruolo strategico in questo contesto visto che gli enti locali che hanno messo a disposizione i terreni, oltre ad essere in grado di realizzare le opere nel rispetto di tutte le leggi e regolamenti vigenti, possono favorire, proprio in virtù del ruolo che svolgono e della loro presenza radicata sul territorio, l’accesso agli appalti e all’esecuzione dei lavori a piccole e medie imprese locali presenti nell’Albo regionale delle imprese agricolo-forestali.

Gli interventi in questione – spiega il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi – non solo innescheranno una serie di azioni sul territorio a favore dell’ambiente ma avranno anche la caratteristica di attivare la cosiddetta economica circolare. La convenzione, infatti, prevede che possano essere realizzati interventi di diradamento selettivo in boschi di origine artificiale o boschi di latifoglie un tempo governati a ceduo e poi abbandonati, appartenenti al demanio forestale regionale, in grado di aumentare la capacità di assorbire anidride carbonica e, al tempo stesso, accentuare gli aspetti di rinnovazione, stabilità e resilienza favorendo sia la rinnovazione naturale sia l’incremento diametrico delle piante arboree residue”.


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