Il sindaco Pezzanesi denuncia il dramma dei tagli

Mercoledì, 20 Marzo 2013 01:00 | Letto 990 volte   Clicca per ascolare il testo Il sindaco Pezzanesi denuncia il dramma dei tagli Venerdì 22 marzo i vertici dellArea Vasta 3 si riuniranno con le rappresentanze sindacali per comunicare le nuove decisioni, questa volta relative a drastici tagli nellambito della rete di emergenza urgenza (RTS). Si continua a ridurre servizi e personale nella nostra Regione, in particolare nella Provincia di Macerata e Tolentino, dove i rapporti sulla qualità pubblicati nel 2011 vantavano la sanità marchigiana come terza Regione per la qualità del servizio e bilancio in pareggio. “E mai possibile che in così pochi anni la situazione economica della sanità marchigiana sia precipitata a tal punto da compromettere servizi, assistenza, personale e strutture sul nostro territorio? Se eravamo in pareggio di bilancio, non si capisce perché debbano rendersi necessarie tutte queste ristrettezze, guardandoci intorno, vediamo che le stesse regioni commissariate (es. la Puglia), non stanno attuando politiche di tagli tanto drastiche. Allora in questi anni i cittadini e i Comuni hanno conosciuto tutta la verità? La spending review si è seguita solo sui tagli ai servizi e al personale o anche agli appalti dove si sarebbe dovuta applicare una contrazione del 5%? Perché si sente parlare solo di abbattimento dei posti letto sulle strutture pubbliche e mai su quelle private, con tutte le attività remunerative volte ad un profitto che vi si svolgono? Credo che coloro che in questi giorni stanno prendendo decisioni con ricaduta sulla vita della nostra popolazione, debbano dare delle risposte a questi minimi quesiti.” Il Sindaco Pezzanesi ancora una volta sinterroga e lancia un accorato appello per prevenire una manovra pesante con inevitabili ed aggravate ripercussioni per lintero sistema di sanità pubblica marchigiana. “ Nel Comune di Tolentino cè un punto di primo intervento di grande operatività ed eccellenza dove numeri e costi sono estremamente proporzionati, vantato ed invidiato in tante altre realtà più grandi. Qui sono presenti due tipologie di ambulanze: una medicalizzata, che è un vero e proprio centro mobile di rianimazione viaggiante ed una infermieristica, con equipaggio intermedio che può intervenire anche in situazioni di emergenza. Entrambe coprono un territorio vastissimo che comprende parte intermedia della vallata del Chienti, spingendosi fino ai Comuni di SantAngelo in Pontano, Penna San Giovanni, ecc. Tagliare la presenza di una delle due ambulanze di Tolentino significherebbe mettere a repentaglio la vita di tanti cittadini, ancora più se si pensi che il piano regionale prevede che ogni Area Vasta abbia una “Strok unit”, cioè un reparto di terapia intensiva della neurologia per intervenire tempestivamente in caso di patologie quali lctus, totalmente assente nellArea Vasta 3 di Macerata. Solo lambulanza medicalizzata può intervenire per soccorrere questo tipo di patologia ed attivare lidoneo protocollo nelle tre ore successive allictus per raggiungere nel frattempo le specialistiche più vicine, ad oggi Jesi e Fermo. Si capisce, dunque, quale danno irreversibile sarebbe togliere lambulanza medicalizzata dal punto di primo intervento di Tolentino, che copre un territorio tanto vasto e quanto altrettanto pericoloso eliminare lambulanza infermieristica che compie interventi di alto livello e sostituisce laltra, qualora impegnata nella sua precipua attività. Non mi voglio fermare qui, e denuncio che ridurre il reparto di medicina in lungo degenza, significa per gli operatori del punto di primo non poter più ricoverare il paziente acuto allospedale di Tolentino, nonostante le accorate richieste da parte degli utenti, ma continuando ad intasare il pronto soccorso di Macerata lasciando i pazienti giorni interi sulla barella in quel dantesco girone dellinferno, così come oggi accade! Si precisa ancora limportanza, oltre che del reparto di medicina generale, degno di un nosocomio per una città come Tolentino, anche della psichiatria i cui standard nazionali non possono superare i 20 posti letto su ogni reparto. Su tutta lArea Vasta 3 di Macerata ce ne sono neanche 30: 13 a Tolentino, che copre le necessità di Macerata e Camerino, e 16 a Civitanova. Credete debbano essere soppressi anche questi?”        

Venerdì 22 marzo i vertici dell'Area Vasta 3 si riuniranno con le rappresentanze sindacali per comunicare le nuove decisioni, questa volta relative a drastici tagli nell'ambito della rete di emergenza urgenza (RTS). Si continua a ridurre servizi e personale nella nostra Regione, in particolare nella Provincia di Macerata e Tolentino, dove i rapporti sulla qualità pubblicati nel 2011 vantavano la sanità marchigiana come terza Regione per la qualità del servizio e bilancio in pareggio.

E' mai possibile che in così pochi anni la situazione economica della sanità marchigiana sia precipitata a tal punto da compromettere servizi, assistenza, personale e strutture sul nostro territorio? Se eravamo in pareggio di bilancio, non si capisce perché debbano rendersi necessarie tutte queste ristrettezze, guardandoci intorno, vediamo che le stesse regioni commissariate (es. la Puglia), non stanno attuando politiche di tagli tanto drastiche. Allora in questi anni i cittadini e i Comuni hanno conosciuto tutta la verità? La spending review si è seguita solo sui tagli ai servizi e al personale o anche agli appalti dove si sarebbe dovuta applicare una contrazione del 5%? Perché si sente parlare solo di abbattimento dei posti letto sulle strutture pubbliche e mai su quelle private, con tutte le attività remunerative volte ad un profitto che vi si svolgono? Credo che coloro che in questi giorni stanno prendendo decisioni con ricaduta sulla vita della nostra popolazione, debbano dare delle risposte a questi minimi quesiti.” Il Sindaco Pezzanesi ancora una volta s'interroga e lancia un accorato appello per prevenire una manovra pesante con inevitabili ed aggravate ripercussioni per l'intero sistema di sanità pubblica marchigiana.

Nel Comune di Tolentino c'è un punto di primo intervento di grande operatività ed eccellenza dove numeri e costi sono estremamente proporzionati, vantato ed invidiato in tante altre realtà più grandi. Qui sono presenti due tipologie di ambulanze: una medicalizzata, che è un vero e proprio centro mobile di rianimazione viaggiante ed una infermieristica, con equipaggio intermedio che può intervenire anche in situazioni di emergenza. Entrambe coprono un territorio vastissimo che comprende parte intermedia della vallata del Chienti, spingendosi fino ai Comuni di Sant'Angelo in Pontano, Penna San Giovanni, ecc. Tagliare la presenza di una delle due ambulanze di Tolentino significherebbe mettere a repentaglio la vita di tanti cittadini, ancora più se si pensi che il piano regionale prevede che ogni Area Vasta abbia una “Strok unit”, cioè un reparto di terapia intensiva della neurologia per intervenire tempestivamente in caso di patologie quali l'ctus, totalmente assente nell'Area Vasta 3 di Macerata. Solo l'ambulanza medicalizzata può intervenire per soccorrere questo tipo di patologia ed attivare l'idoneo protocollo nelle tre ore successive all'ictus per raggiungere nel frattempo le specialistiche più vicine, ad oggi Jesi e Fermo. Si capisce, dunque, quale danno irreversibile sarebbe togliere l'ambulanza medicalizzata dal punto di primo intervento di Tolentino, che copre un territorio tanto vasto e quanto altrettanto pericoloso eliminare l'ambulanza infermieristica che compie interventi di alto livello e sostituisce l'altra, qualora impegnata nella sua precipua attività.

Non mi voglio fermare qui, e denuncio che ridurre il reparto di medicina in lungo degenza, significa per gli operatori del punto di primo non poter più ricoverare il paziente acuto all'ospedale di Tolentino, nonostante le accorate richieste da parte degli utenti, ma continuando ad intasare il pronto soccorso di Macerata lasciando i pazienti giorni interi sulla barella in quel dantesco girone dell'inferno, così come oggi accade! Si precisa ancora l'importanza, oltre che del reparto di medicina generale, degno di un nosocomio per una città come Tolentino, anche della psichiatria i cui standard nazionali non possono superare i 20 posti letto su ogni reparto. Su tutta l'Area Vasta 3 di Macerata ce ne sono neanche 30: 13 a Tolentino, che copre le necessità di Macerata e Camerino, e 16 a Civitanova. Credete debbano essere soppressi anche questi?”

 

 

 

 

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