Provincia di Macerata divisa in 5 distretti

Mercoledì, 19 Giugno 2013 02:00 | Letto 954 volte   Clicca per ascolare il testo Provincia di Macerata divisa in 5 distretti Coincide con la suddivisione in Ambiti territoriali sociali la proposta di riordino territoriale scaturita dalla Conferenza provinciale delle Autonomie locali. Larghissima la partecipazione degli amministratori che, allunanimità, hanno votato il documento che passa ora al vaglio della Regione Marche per lapprovazione definitiva in Consiglio. Lo schema proposto dalla Conferenza non sarà, comunque, vincolante: alla Regione viene, infatti, chiesto che ai Comuni confinanti sia lasciata la possibilità di trasferirsi di ambito, rispetto alle convenzioni da attuare per legge entro la fine dellanno. La mappa disegna, così, cinque grandi “distretti” - Civitanova, Macerata, Tolentino, San Severino, Camerino - in modo da limitare al minimo nelle scelte gli amministratori comunali, a cui spetterà il confronto, garantendo massima elasticità per raggiungere al meglio gli obiettivi di organicità e funzionalità dei servizi. “Abbiamo tenuto conto - ha spiegato in apertura il presidente Pettinari - delle richieste avanzate dai sindaci durante il costruttivo confronto della scorsa Conferenza delle Autonomie, supportate dalle convenzioni già in atto. Abbiamo cercato di salvaguardare, per quanto possibile, la facoltà di scelta dei Comuni, prevedendo ambiti territoriali ampi abbastanza ed inserendo una norma di salvaguardia affinché la Regione consenta la revisione dei confini delle dimensioni territoriali ottimali”. Lo hanno già fatto, ad esempio, Montefano ed Urbisaglia, scegliendo ambiti diversi da quelli di appartenenza per potersi “ricongiungere” con i Comuni convenzionati. Alla Regione la Conferenza chiede quindi di prevedere adeguate risorse economiche per favorire ed incentivare concretamente lassociazionismo. La seduta, durante la quale è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Luigi Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, è stata anche loccasione per votare, compatti, una mozione, su proposta del sindaco di Ussita, da portare a Roma, allattenzione dellAnci, per un Patto di stabilità più “leggero”, che escluda dai vincoli i mutui contratti negli anni scorsi da Comuni ed Enti per le opere pubbliche, già parte del pacchetto di debito pubblico, rendendoli immediatamente spendibili.   Ecco la proposta di riordino territoriale: Civitanova Marche (Civitanova Marche, Montecosaro, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati); Macerata (Appignano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Petriolo, Pollenza, Treia, Montefano); Tolentino (Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Santangelo in Pontano, Sarnano, Serrapetrona, Tolentino, Urbisaglia); San Severino Marche (Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, San Severino Marche, Sefro, Apiro, Poggio San Vicino e Cingoli); Camerino (Acquacanina, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Monte Cavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Ussita, Visso).

Coincide con la suddivisione in Ambiti territoriali sociali la proposta di riordino territoriale scaturita dalla Conferenza provinciale delle Autonomie locali. Larghissima la partecipazione degli amministratori che, all'unanimità, hanno votato il documento che passa ora al vaglio della Regione Marche per l'approvazione definitiva in Consiglio.

Lo schema proposto dalla Conferenza non sarà, comunque, vincolante: alla Regione viene, infatti, chiesto che ai Comuni confinanti sia lasciata la possibilità di trasferirsi di ambito, rispetto alle convenzioni da attuare per legge entro la fine dell'anno.

La mappa disegna, così, cinque grandi “distretti” - Civitanova, Macerata, Tolentino, San Severino, Camerino - in modo da limitare al minimo nelle scelte gli amministratori comunali, a cui spetterà il confronto, garantendo massima elasticità per raggiungere al meglio gli obiettivi di organicità e funzionalità dei servizi.

“Abbiamo tenuto conto - ha spiegato in apertura il presidente Pettinari - delle richieste avanzate dai sindaci durante il costruttivo confronto della scorsa Conferenza delle Autonomie, supportate dalle convenzioni già in atto. Abbiamo cercato di salvaguardare, per quanto possibile, la facoltà di scelta dei Comuni, prevedendo ambiti territoriali ampi abbastanza ed inserendo una norma di 'salvaguardia' affinché la Regione consenta la revisione dei confini delle dimensioni territoriali ottimali”.

Lo hanno già fatto, ad esempio, Montefano ed Urbisaglia, scegliendo ambiti diversi da quelli di appartenenza per potersi “ricongiungere” con i Comuni convenzionati. Alla Regione la Conferenza chiede quindi di prevedere adeguate risorse economiche per favorire ed incentivare concretamente l'associazionismo.

La seduta, durante la quale è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo di Luigi Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, è stata anche l'occasione per votare, compatti, una mozione, su proposta del sindaco di Ussita, da portare a Roma, all'attenzione dell'Anci, per un Patto di stabilità più “leggero”, che escluda dai vincoli i mutui contratti negli anni scorsi da Comuni ed Enti per le opere pubbliche, già parte del pacchetto di debito pubblico, rendendoli immediatamente spendibili.

 

Ecco la proposta di riordino territoriale: Civitanova Marche (Civitanova Marche, Montecosaro, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati); Macerata (Appignano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Petriolo, Pollenza, Treia, Montefano); Tolentino (Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, Sant'angelo in Pontano, Sarnano, Serrapetrona, Tolentino, Urbisaglia); San Severino Marche (Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, San Severino Marche, Sefro, Apiro, Poggio San Vicino e Cingoli); Camerino (Acquacanina, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Fiastra, Fiordimonte, Monte Cavallo, Muccia, Pievebovigliana, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Ussita, Visso).

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