Occhio alle quote, Feliciotti lancia l'allarme

Martedì, 28 Gennaio 2014 01:00 | Letto 1068 volte   Clicca per ascolare il testo Occhio alle quote, Feliciotti lancia l'allarme Martedì 16 dicembre è una data da bollino rosso per i contribuenti chiamati a pagare il saldo dellImu, limposta su seconde case, ville, negozi. Il Ministero dellEconomia ha, però, rivisto anche la tassazione Imu sui terreni agricoli, che fino ad oggi escludeva dal pagamento tutti i proprietari di terreni agricoli situati nelle zone montane. Così, in attesa della pubblicazione ufficiale del decreto del Ministero delleconomia e delle finanze, cresce la preoccupazione degli enti montani, come attesta la presa di posizione del commissario della comunità montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, che sollecita al riguardo lintervento dei parlamentari marchigiani e delle associazioni di categoria. Le nuove disposizioni, infatti, confermano la completa esenzione solo per i proprietari di terreni nei comuni a oltre 600 metri di altitudine, mentre ci sarà lesenzione parziale per quelli compresi tra 281 e 600 metri e il pagamento completo dellImu sui terreni agricoli per tutti i proprietari nei comuni al di sotto dei 281 metri. Nulla cambia, dunque, per i proprietari di terreni nei comuni di San Ginesio, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni. Esenzione parziale, valida solo per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, per i terreni situati nei comuni compresi nella fascia intermedia, quali Sarnano, Caldarola, Belforte del Chienti, mentre si dovrà pagare per intero lImu sui terreni agricoli a Tolentino e San Severino, città che si trovano sotto i 281 metri dal livello del mare. “Una stangata per i territori montani e rurali – spiega Feliciotti – Ancora una volta sono penalizzate le aree che più di altre avrebbero bisogno di attenzione e sostegno. Si elimini questo ulteriore danno per la cura, gli investimenti, la manutenzione del territorio. Agricoltura, montagna, ambiente – continua Feliciotti - vengono ancora una volta messi ai margini e “usati” da quanti a Roma – anche negli apparati tecnici dei Ministeri – scrivono norme di difficile applicazione, lontane dalla realtà, dannose e irrispettose delle esigenze concrete di crescita e sviluppo dei territori rurali. Incompreso di fatto il valore delle popolazioni delle aree montane, che già rinunciano ai servizi della pianure e delle città per vivere in zone periferiche, ma allo stesso tempo contribuiscono fattivamente a mantenere vivo lentroterra e a garantire la tutela del territorio producendo quel cibo eccellente che porta lontano il nome del Made in Italy che ormai nessuno sembra piu in grado di mettere al sicuro”. In base alle regole attuali, nelle aree montane e di collina non sono soggetti a Imu né i terreni agricoli né quelli diversi, ad esempio quelli incolti. Il nuovo decreto, invece, modifica radicalmente il quadro, individuando le tre diverse fasce altimetriche. Una corsa contro il tempo per i contribuenti che dovranno pagare entro il 16 dicembre tutta limposta sui terreni relativa al 2014. Dal provvedimento è atteso un maggior gettito pari a 350 milioni di euro.  

Martedì 16 dicembre è una data da bollino rosso per i contribuenti chiamati a pagare il saldo dell'Imu, l'imposta su seconde case, ville, negozi. Il Ministero dell'Economia ha, però, rivisto anche la tassazione Imu sui terreni agricoli, che fino ad oggi escludeva dal pagamento tutti i proprietari di terreni agricoli situati nelle zone montane. Così, in attesa della pubblicazione ufficiale del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, cresce la preoccupazione degli enti montani, come attesta la presa di posizione del commissario della comunità montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti, che sollecita al riguardo l'intervento dei parlamentari marchigiani e delle associazioni di categoria. Le nuove disposizioni, infatti, confermano la completa esenzione solo per i proprietari di terreni nei comuni a oltre 600 metri di altitudine, mentre ci sarà l'esenzione parziale per quelli compresi tra 281 e 600 metri e il pagamento completo dell'Imu sui terreni agricoli per tutti i proprietari nei comuni al di sotto dei 281 metri. Nulla cambia, dunque, per i proprietari di terreni nei comuni di San Ginesio, Gualdo, Monte San Martino, Penna San Giovanni. Esenzione parziale, valida solo per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, per i terreni situati nei comuni compresi nella fascia intermedia, quali Sarnano, Caldarola, Belforte del Chienti, mentre si dovrà pagare per intero l'Imu sui terreni agricoli a Tolentino e San Severino, città che si trovano sotto i 281 metri dal livello del mare. “Una stangata per i territori montani e rurali – spiega Feliciotti – Ancora una volta sono penalizzate le aree che più di altre avrebbero bisogno di attenzione e sostegno. Si elimini questo ulteriore danno per la cura, gli investimenti, la manutenzione del territorio. Agricoltura, montagna, ambiente – continua Feliciotti - vengono ancora una volta messi ai margini e “usati” da quanti a Roma – anche negli apparati tecnici dei Ministeri – scrivono norme di difficile applicazione, lontane dalla realtà, dannose e irrispettose delle esigenze concrete di crescita e sviluppo dei territori rurali. Incompreso di fatto il valore delle popolazioni delle aree montane, che già rinunciano ai servizi della pianure e delle città per vivere in zone periferiche, ma allo stesso tempo contribuiscono fattivamente a mantenere vivo l'entroterra e a garantire la tutela del territorio producendo quel cibo eccellente che porta lontano il nome del Made in Italy che ormai nessuno sembra piu' in grado di mettere al sicuro”. In base alle regole attuali, nelle aree montane e di collina non sono soggetti a Imu né i terreni agricoli né quelli diversi, ad esempio quelli incolti. Il nuovo decreto, invece, modifica radicalmente il quadro, individuando le tre diverse fasce altimetriche. Una corsa contro il tempo per i contribuenti che dovranno pagare entro il 16 dicembre tutta l'imposta sui terreni relativa al 2014. Dal provvedimento è atteso un maggior gettito pari a 350 milioni di euro.

 

Letto 1068 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo