Don Marco: " Vogliamo ricostruire l'asilo di San Venanzo"

Giovedì, 28 Dicembre 2017 16:00 | Letto 1589 volte   Clicca per ascolare il testo Don Marco: " Vogliamo ricostruire l'asilo di San Venanzo" Continua a Camerino il dibattito sulla costruzione della materna paritaria “ Maria Ausiliatrice”, con la necessità di continuare le attività della storica scuola. Dopo il terremoto del 26 ottobre la parrocchia, le famiglie dei bambini iscritti all’asilo, le maestre, si sono trovati senza una struttura agibile. Nellultimo periodo la raccolta di firme da parte di alcuni cittadini e la costituzione di un comitato che non vuole la realizzazione del nuovo stabile in località Montagnano. Il Parroco don Marco Gentilucci, meravigliato dalla contrarietà ha inviato un comunicato dove illustra tutto il suo pensiero anche a nome del consiglio. Di seguito il comunicato integrale. Sentiti gli Organi Parrocchiali, dopo diversi mesi di chiusura, raccolte le pressanti richieste delle famiglie e di tutta la comunità, accogliendo la generosità di un parrocchiano, decide di continuare l’anno scolastico spostando la scuola in un appartamento di Montagnano; soluzione provvisoria, per sopperire ad una esigenza urgente e contingente agli eventi sismici. Spronato dalle famiglie dei bambini e dalla voglia di non far morire questa istituzione a servizio alla comunità di Camerino (si accolgono bambini non solo della parrocchia di San Venanzio ma anche di tutta la nostra città) ed anche dei paesi limitrofi che purtroppo non possono avere il nido per motivi di spopolamento), comincia a cercare probabili benefattori che potrebbero contribuire alla salvezza della scuola. Cominciano ad arrivare proposte di donazioni da diverse aziende che sono sensibili ai problemi di noi terremotati ed in particolare dei bambini che hanno bisogno della scuola pubblica e/o parificata (la loro generosità non fa differenza tra scuola pubblica e scuola parificata). La prerogativa più importante è quella che la nuova struttura dovesse dare il massimo della sicurezza in caso di sisma, anche in caso di magnitudo alta. Cominciamo quindi a cercare un terreno idoneo ad ospitare questa struttura e nel frattempo ci vengono proposti nuovi aiuti anche da altri benefattori. Dopo una ricerca autonoma che non porta a nessun risultato, decidiamo di interpellare il Comune di Camerino affinché individuasse, all’interno del territorio comunale un’area idonea dove poter edificare la struttura (gennaio 2017); cosa fatta anche da altri Enti e Associazioni. Il Comune di Camerino ci chiede di mostrare un progetto di massima per potersi rendere conto della superficie di cui avevamo bisogno. Impostiamo, quindi, il primo progetto della struttura scolastica e ci interfacciamo con le leggi nazionali e regionali che regolano tali strutture. Alcuni esponenti del Comune sentono il servizio tecnico del Comune per poter individuare le aree disponibili. Diverso tempo dopo ci contattano dicendo che solo un’area, nel quartiere di Montagnano, ancora libera e destinata a questo servizio, può essere idonea ad ospitare questa struttura (agosto 2017). Il parroco porta a conoscenza della Diocesi la proposta di concessione dell’area fatta dal Comune con la formula del diritto di superficie. Cominciamo quindi ad interfacciarci con l’ufficio tecnico del Comune ed a sviluppare in modo concreto il progetto esecutivo della struttura cercando di occupare solo per la minima parte necessaria, l’area che la normativa richiede. Ci viene fatta esplicita richiesta da parte del Comune di mantenere la restante area a servizio del quartiere e di fare in modo di mantenere in funzione l’attuale campetto di gioco. Convinti che purtroppo è inevitabile un restringimento del godimento dell’area da parte del quartiere ci siamo proposti di accollarci nel tempo la manutenzione dell’area verde pubblica, il rifacimento completo del campetto che in questo momento si trova in stato di abbandono, ed anche di ridare all’area nuovi giochi oltre a preservare al massimo tutte le alberature presenti. Dopo aver constatato che alcuni abitanti del quartiere, manifestavano contrarietà alla realizzazione della scuola in quel sito siamo tornati in Comune chiedendo di nuovo se ci fossero altre aree disponibili (ottobre 2017). Alcuni rappresentanti di coloro che sono contrari hanno chiesto al parroco un incontro per poter esporre le loro osservazioni ed in quella sede si sono espressi contro la costruzione della scuola portando come motivazione la necessità di mantenere a verde ogni metro di superficie dell’attuale area. Il parroco, sentite le loro esigenze, chiede se sia possibile trovare una soluzione condivisa al problema, ed interroga di nuovo il Comune sulla possibilità di avere un’altra area idonea diversa da quella di Montagnano. Purtroppo, il Comune risponde che non esiste altra area di sua proprietà con la destinazione urbanistica idonea alla costruzione della scuola. Il progetto viene quindi rivisto e studiato in modo da limitare al minimo l’occupazione dell’area (1000 mq su 3500 mq), prevedendo di costruire la copertura con la tecnica del green roof (tetto verde), il quale in parte sarà anche accessibile dal giardino, ampliando l’attuale area giochi, ed impattando al minimo con la costruzione della struttura che avrà un’altezza di soli 3,50 ml. al livello di gronda; queste soluzioni portano inevitabilmente ad un innalzamento dei costi di costruzione ma vengono comunque prese in considerazione per poter trovare una soluzione accettabile per tutti (dicembre 2017). Dopo l’uscita degli articoli sui giornali locali si è deciso di esporre alla comunità le nostre ragioni sperando di addivenire ad una soluzione ampiamente condivisa. Ogni servizio a favore delle future generazioni è un arricchimento per tutta la comunità di Camerino e anche oltre; opportunità che non dobbiamo farci sfuggire, anche perché questo terremoto ha minato in modo profondo il futuro di questa nostra piccola realtà, già peraltro a forte rischio di spopolamento per mancanza di servizi alle famiglie e soprattutto a quelle giovani famiglie con bambini. In conclusione vogliamo ribadire la necessità di continuare le attività della storica “Scuola materna Maria Ausiliatrice” con i principali oneri a carico della Parrocchia di San Venanzio, dei donatori e degli Enti vicini, in una nuova sede sicura. Vogliamo confermare la correttezza delle azioni svolte e la ricerca della più completa legalità e legittimità, senza richiedere particolari privilegi. Siamo aperti al confronto e ad ogni trasparente informazione e al tempo stesso determinati a mantenere una storica istituzione a Camerino, in luogo idoneo, in una struttura sicura e in tempi ragionevoli. La Parrocchia di San Venanzio    

Continua a Camerino il dibattito sulla costruzione della materna paritaria “ Maria Ausiliatrice”, con la necessità di continuare le attività della storica scuola. Dopo il terremoto del 26 ottobre la parrocchia, le famiglie dei bambini iscritti all’asilo, le maestre, si sono trovati senza una struttura agibile. Nell'ultimo periodo la raccolta di firme da parte di alcuni cittadini e la costituzione di un comitato che non vuole la realizzazione del nuovo stabile in località Montagnano.

Il Parroco don Marco Gentilucci, " meravigliato " dalla contrarietà ha inviato un comunicato dove illustra tutto il suo pensiero anche a nome del consiglio.

Di seguito il comunicato integrale.

" Sentiti gli Organi Parrocchiali, dopo diversi mesi di chiusura, raccolte le pressanti richieste delle famiglie e di tutta la comunità, accogliendo la generosità di un parrocchiano, decide di continuare l’anno scolastico spostando la scuola in un appartamento di Montagnano; soluzione provvisoria, per sopperire ad una esigenza urgente e contingente agli eventi sismici.

Spronato dalle famiglie dei bambini e dalla voglia di non far morire questa istituzione a servizio alla comunità di Camerino (si accolgono bambini non solo della parrocchia di San Venanzio ma anche di tutta la nostra città) ed anche dei paesi limitrofi che purtroppo non possono avere il nido per motivi di spopolamento), comincia a cercare probabili benefattori che potrebbero contribuire alla salvezza della scuola.

Cominciano ad arrivare proposte di donazioni da diverse aziende che sono sensibili ai problemi di noi terremotati ed in particolare dei bambini che hanno bisogno della scuola pubblica e/o parificata (la loro generosità non fa differenza tra scuola pubblica e scuola parificata).

La prerogativa più importante è quella che la nuova struttura dovesse dare il massimo della sicurezza in caso di sisma, anche in caso di magnitudo alta.

Cominciamo quindi a cercare un terreno idoneo ad ospitare questa struttura e nel frattempo ci vengono proposti nuovi aiuti anche da altri benefattori.

Dopo una ricerca autonoma che non porta a nessun risultato, decidiamo di interpellare il Comune di Camerino affinché individuasse, all’interno del territorio comunale un’area idonea dove poter edificare la struttura (gennaio 2017); cosa fatta anche da altri Enti e Associazioni.

Il Comune di Camerino ci chiede di mostrare un progetto di massima per potersi rendere conto della superficie di cui avevamo bisogno.

Impostiamo, quindi, il primo progetto della struttura scolastica e ci interfacciamo con le leggi nazionali e regionali che regolano tali strutture.

Alcuni esponenti del Comune sentono il servizio tecnico del Comune per poter individuare le aree disponibili.

Diverso tempo dopo ci contattano dicendo che solo un’area, nel quartiere di Montagnano, ancora libera e destinata a questo servizio, può essere idonea ad ospitare questa struttura (agosto 2017).

Il parroco porta a conoscenza della Diocesi la proposta di concessione dell’area fatta dal Comune con la formula del diritto di superficie.

Cominciamo quindi ad interfacciarci con l’ufficio tecnico del Comune ed a sviluppare in modo concreto il progetto esecutivo della struttura cercando di occupare solo per la minima parte necessaria, l’area che la normativa richiede.

Ci viene fatta esplicita richiesta da parte del Comune di mantenere la restante area a servizio del quartiere e di fare in modo di mantenere in funzione l’attuale campetto di gioco.

Convinti che purtroppo è inevitabile un restringimento del godimento dell’area da parte del quartiere ci siamo proposti di accollarci nel tempo la manutenzione dell’area verde pubblica, il rifacimento completo del campetto che in questo momento si trova in stato di abbandono, ed anche di ridare all’area nuovi giochi oltre a preservare al massimo tutte le alberature presenti.

Dopo aver constatato che alcuni abitanti del quartiere, manifestavano contrarietà alla realizzazione della scuola in quel sito siamo tornati in Comune chiedendo di nuovo se ci fossero altre aree disponibili (ottobre 2017).

Alcuni rappresentanti di coloro che sono contrari hanno chiesto al parroco un incontro per poter esporre le loro osservazioni ed in quella sede si sono espressi contro la costruzione della scuola portando come motivazione la necessità di mantenere a verde ogni metro di superficie dell’attuale area.

Il parroco, sentite le loro esigenze, chiede se sia possibile trovare una soluzione condivisa al problema, ed interroga di nuovo il Comune sulla possibilità di avere un’altra area idonea diversa da quella di Montagnano.

Purtroppo, il Comune risponde che non esiste altra area di sua proprietà con la destinazione urbanistica idonea alla costruzione della scuola.

Il progetto viene quindi rivisto e studiato in modo da limitare al minimo l’occupazione dell’area (1000 mq su 3500 mq), prevedendo di costruire la copertura con la tecnica del green roof (tetto verde), il quale in parte sarà anche accessibile dal giardino, ampliando l’attuale area giochi, ed impattando al minimo con la costruzione della struttura che avrà un’altezza di soli 3,50 ml. al livello di gronda; queste soluzioni portano inevitabilmente ad un innalzamento dei costi di costruzione ma vengono comunque prese in considerazione per poter trovare una soluzione accettabile per tutti (dicembre 2017).

Dopo l’uscita degli articoli sui giornali locali si è deciso di esporre alla comunità le nostre ragioni sperando di addivenire ad una soluzione ampiamente condivisa.

Ogni servizio a favore delle future generazioni è un arricchimento per tutta la comunità di Camerino e anche oltre; opportunità che non dobbiamo farci sfuggire, anche perché questo terremoto ha minato in modo profondo il futuro di questa nostra piccola realtà, già peraltro a forte rischio di spopolamento per mancanza di servizi alle famiglie e soprattutto a quelle giovani famiglie con bambini.

In conclusione vogliamo ribadire la necessità di continuare le attività della storica “Scuola materna Maria Ausiliatrice” con i principali oneri a carico della Parrocchia di San Venanzio, dei donatori e degli Enti vicini, in una nuova sede sicura.

Vogliamo confermare la correttezza delle azioni svolte e la ricerca della più completa legalità e legittimità, senza richiedere particolari privilegi.

Siamo aperti al confronto e ad ogni trasparente informazione e al tempo stesso determinati a mantenere una storica istituzione a Camerino, in luogo idoneo, in una struttura sicura e in tempi ragionevoli.

La Parrocchia di San Venanzio

 

 

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