San Severino, finanziati i lavori per la ristrutturazione della caserma

Sabato, 20 Gennaio 2018 16:12 | Letto 1280 volte   Clicca per ascolare il testo San Severino, finanziati i lavori per la ristrutturazione della caserma “Nel piano da un miliardo e 35 milioni di euro per ricostruire gli edifici pubblici distrutti dal sisma c’è anche la caserma dei carabinieri di San Severino. Si procederà all’adeguamento strutturale e all’efficientamento energetico dell’edificio”. Lo rende noto, con soddisfazione, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, dopo mesi di “impegno per salvare un edificio strategico che abbiamo sempre inserito – dice - fra le priorità della ricostruzione”. Nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale, con diversi solleciti aveva interessato della grave situazione l’ufficio del Commissario straordinario per la Ricostruzione, il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli, che si era subito interessato alla vicenda, il Comando generale e il Comando Legione dell’Arma e l’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile. “C’erano già state date rassicurazioni tempo fa. La caserma dei Carabinieri di via Raffaello Sanzio è l’unica di proprietà demaniale, ve ne è solo un’altra in tutta l’area del cratere, e si trova in una di quelle zone della città che furono perimetrate come zona rossa. Oggi è parzialmente agibile, aperta e funzionante nella parte degli uffici ma chiusa ai piani superiori dove si trovano gli alloggi”. Il Comune aveva proposto anche una serie di soluzioni per risolvere l’emergenza ed era arrivato a valutare la possibilità di utilizzare le Sae per dare un alloggio al personale dell’Arma. “La presenza di un presidio sul territorio - spiega il sindaco – è importantissima. Occorre che uomini e mezzi siano messi nelle condizioni di poter intervenire, in caso di necessità, tempestivamente. E’ poi necessaria la loro presenza per presidiare il territorio comunale che ricomprende decine di frazioni e che ha un estensione di quasi 195 chilometri quadrati. In questo quadro non facile l’aver trovato almeno una risoluzione ai problemi strutturali ci fa ben sperare. Adesso attendiamo l’apertura, speriamo a breve – conclude - del cantiere”.g.g.

“Nel piano da un miliardo e 35 milioni di euro per ricostruire gli edifici pubblici distrutti dal sisma c’è anche la caserma dei carabinieri di San Severino. Si procederà all’adeguamento strutturale e all’efficientamento energetico dell’edificio”.

Lo rende noto, con soddisfazione, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, dopo mesi di “impegno per salvare un edificio strategico che abbiamo sempre inserito – dice - fra le priorità della ricostruzione”.

Nei mesi scorsi l’Amministrazione comunale, con diversi solleciti aveva interessato della grave situazione l’ufficio del Commissario straordinario per la Ricostruzione, il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli, che si era subito interessato alla vicenda, il Comando generale e il Comando Legione dell’Arma e l’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile.

“C’erano già state date rassicurazioni tempo fa. La caserma dei Carabinieri di via Raffaello Sanzio è l’unica di proprietà demaniale, ve ne è solo un’altra in tutta l’area del cratere, e si trova in una di quelle zone della città che furono perimetrate come zona rossa. Oggi è parzialmente agibile, aperta e funzionante nella parte degli uffici ma chiusa ai piani superiori dove si trovano gli alloggi”.

Il Comune aveva proposto anche una serie di soluzioni per risolvere l’emergenza ed era arrivato a valutare la possibilità di utilizzare le Sae per dare un alloggio al personale dell’Arma.

“La presenza di un presidio sul territorio - spiega il sindaco – è importantissima. Occorre che uomini e mezzi siano messi nelle condizioni di poter intervenire, in caso di necessità, tempestivamente. E’ poi necessaria la loro presenza per presidiare il territorio comunale che ricomprende decine di frazioni e che ha un estensione di quasi 195 chilometri quadrati. In questo quadro non facile l’aver trovato almeno una risoluzione ai problemi strutturali ci fa ben sperare. Adesso attendiamo l’apertura, speriamo a breve – conclude - del cantiere”.
g.g.

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