Riapre la caccia nelle aree di Rete Natura 2000

Venerdì, 09 Novembre 2018 15:00 | Letto 996 volte   Clicca per ascolare il testo Riapre la caccia nelle aree di Rete Natura 2000 Da domani riapre la caccia nelle aree di Rete Natura 2000, zone di protezione speciale (ZPS) e dei siti di importanza comunitaria (SIC). Lo rende noto la Regione Marche riferendo della delibera approvata lo scorso 8 novembre che riabilita i Piani faunistici provinciali, come previsto da una modifica alla legge regionale approvata alcuni giorni fa. In questo modo la Regione ha superato la decisione del Consiglio di Stato che, su ricorso animalista, aveva deciso di concedere il divieto di caccia nei suddetti siti per la mancata approvazione di un Piano faunistico venatorio aggiornato.  Una scelta necessaria-si legge nella nota della Regione - per non compromettere  la stagione venatoria, ma anche per scongiurare rischi di diversa natura, come la sicurezza, l’ordine pubblico e soprattutto i danni alla agricoltura collegati agli ungulati. Con una seconda delibera finalizzata a rafforzare la tutela delle colture, la giunta regionale ha integrato il piano di controllo dei cinghiali, perfezionando una serie di azioni in via sperimentale e dando la possibilità agli agricoltori in possesso di licenza di abbattere direttamente gli animali, a seguito degli adempimenti previsti. Chi non è in possesso della licenza può farlo tramite selettori autorizzati. Inoltre gli agricoltori, a prescindere che siano in possesso o meno di licenza di caccia, potranno intraprendere il percorso finalizzato alla installazione di sistemi di cattura degli ungulati nei loro terreni, previa autorizzazione degli organismi competenti. Altra importante innovazione riguarda l’approvazione da parte della giunta di uno “statuto tipo” per gli Atc che, previo parere della commissione consiliare, permetterà di uniformare il sistema collegato al mondo venatorio. Una modifica auspicata da tutte le associazioni. Sono state, infine, definite le procedure per la nomina della commissione che dovrà monitorare il rispetto del piano di controllo della caccia finalizzato, in particolare, alla verifica del raggiungimento degli obiettivi da parte della squadre per la caccia al cinghiale, come previsto dal vigente regolamento regionale.

Da domani riapre la caccia nelle aree di Rete Natura 2000, zone di protezione speciale (ZPS) e dei siti di importanza comunitaria (SIC). Lo rende noto la Regione Marche riferendo della delibera approvata lo scorso 8 novembre che riabilita i Piani faunistici provinciali, come previsto da una modifica alla legge regionale approvata alcuni giorni fa. In questo modo la Regione ha superato la decisione del Consiglio di Stato che, su ricorso animalista, aveva deciso di concedere il divieto di caccia nei suddetti siti per la mancata approvazione di un Piano faunistico venatorio aggiornato. 

Una scelta necessaria-si legge nella nota della Regione - per non compromettere  la stagione venatoria, ma anche per scongiurare rischi di diversa natura, come la sicurezza, l’ordine pubblico e soprattutto i danni alla agricoltura collegati agli ungulati.

Con una seconda delibera finalizzata a rafforzare la tutela delle colture, la giunta regionale ha integrato il piano di controllo dei cinghiali, perfezionando una serie di azioni in via sperimentale e dando la possibilità agli agricoltori in possesso di licenza di abbattere direttamente gli animali, a seguito degli adempimenti previsti. Chi non è in possesso della licenza può farlo tramite selettori autorizzati. Inoltre gli agricoltori, a prescindere che siano in possesso o meno di licenza di caccia, potranno intraprendere il percorso finalizzato alla installazione di sistemi di cattura degli ungulati nei loro terreni, previa autorizzazione degli organismi competenti.

Altra importante innovazione riguarda l’approvazione da parte della giunta di uno “statuto tipoper gli Atc che, previo parere della commissione consiliare, permetterà di uniformare il sistema collegato al mondo venatorio. Una modifica auspicata da tutte le associazioni.

Sono state, infine, definite le procedure per la nomina della commissione che dovrà monitorare il rispetto del piano di controllo della caccia finalizzato, in particolare, alla verifica del raggiungimento degli obiettivi da parte della squadre per la caccia al cinghiale, come previsto dal vigente regolamento regionale.

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