Voce unica per risposte certe dal governo. 40 sindaci del cratere riuniti a Camerino

Giovedì, 17 Gennaio 2019 20:19 | Letto 2373 volte   Clicca per ascolare il testo Voce unica per risposte certe dal governo. 40 sindaci del cratere riuniti a Camerino Riunione a Camerino per costituire un Comitato bipartisan dei sindaci del cratere che, entro dieci giorni, predisponga un documento da portare all’attenzione del Governo. Quaranta i sindaci dei comuni del cratere del sisma 2016, presenti all’incontro che, dopo due anni di tante parole dette, ha avuto l’obiettivo di individuare un percorso condiviso per ottenere finalmente l’ascolto del Governo e un cambio di marcia sulla ricostruzione. Lo ha ben spiegato il sindaco Gianluca Pasqui, sottolineando in apertura il senso della lettera spedita in precedenza ai colleghi dei 138 comuni ed evidenziando , a prescindere dalle bandiere politiche, la necessità di fare sinergia e trovare la sintesi su una serie di punti programmatici. Sono contenuti all’interno di una bozza suscettibile a stretto giro di essere integrata con i contributi dei sindaci, per renderla più aderente ai territori. Come rappresentanti dei comuni di quattro regioni, i primi cittadini hanno convenuto sulla necessità che il testo venga sottoposto al più presto nei suoi contenuti all’attenzione del Commissario per la Ricostruzione Farabollini e del sottosegretario Vito Crimi per arrivare ad una legge speciale per le aree di tutto il cratere sismico che non sia solo lappendice di altri decreti. Stilato nella sua traccia dal sindaco di Amatrice Filippo Palombini,  il documento mette a fuoco la voce comune di sindaci su tanti temi. Nessun cambiamento per quel che concerne il cratere sismico del quale debbono continuare a far parte i 138 comuni con le norme e le agevolazioni approntate finora, ma il richiamo è all’individuazione di nuovi strumenti di intervento da applicarsi secondo un’intensità variabile, progressiva e preferenziale in base al livello effettivo di danno, in maniera tale da dare risposte non più rimandabili ai territori maggiormente danneggiati, molti dei quali si trovano a dover ripartire da zero. Nella foto sotto il sindaco di Amatrice Filippo Palombini Altri punti del documento mirano ad un maggiore coinvolgimento dei comuni nel processo di ricostruzione ritenendo necessario il ruolo dei sindaci e delle amministrazioni nel processo decisionale. Comuni dunque che possano essere rappresentati in Cabina di regia, con la presenza di primi cittadini che potranno anche alternarsi e vengano nominati da altri sindaci e, soprattutto,  la costituzione di un “Comitato dei sindaci” che interloquisca direttamente col Commissario Straordinario e il Sottosegretario alla Ricostruzione. Tra i provvedimenti di sostegno economico vi è anche la proposta  per coloro che traevano reddito familiare dalla proprietà di immobili concessi in locazione, soprattutto alla popolazione studentesca e che non hanno avuto alcun tipo di sostegno economico pur avendo perduto in molti casi l’unica fonte di reddito. Proroga dell’indennità una tantum anche per il 2017 e 2018 per gli operatori economici che hanno avuto attività sospese e per coloro che non sono ancora riusciti a completare le pratiche di delocalizzazione. Politiche economiche a lungo termine e di ampio respiro e istituzione di una Zona Economica Speciale; applicazione di una fiscalità di vantaggio di più ampio respiro territoriale per imprese e professionisti che svolgeranno attività nei comuni del cratere e anche ad intensità variabile secondo i diversi livelli di danno, per una durata non inferiore a 25-30 anni. Numerosi i punti da discutere anche con i sindaci che non erano presenti alla riunione e ai quali il documento verrà inviato per farli partecipi delle proposte; lobiettivo, come è stato più volte rimarcato, è ottenere una risposta certa su ciò che non può più essere procrastinato. Tanti i sindaci marchigiani, insieme ad altri colleghi provenienti da più regioni che si sono trovati d’accordo e già pronti a sottoscrivere.  Il documento programmatico, una volta integrato e definitivo, rappresenterà la voce unica di chi ogni giorno si trova a dover affrontare problematiche che non possono più attendere, per territori altrimenti destinati allo spopolamento. A quel punto, se da parte del governo non ci saranno le esaurienti risposte che il Comitato dei sindaci reclama, gli stessi primi cittadini si dicono pronti alla tappa conclusiva, che sarà quella della manifestazione a Roma con i cittadini.  C.C.  

Riunione a Camerino per costituire un Comitato bipartisan dei sindaci del cratere che, entro dieci giorni, predisponga un documento da portare all’attenzione del GovernoQuaranta i sindaci dei comuni del cratere del sisma 2016, presenti all’incontro che, dopo due anni di tante parole dette, ha avuto l’obiettivo di individuare un percorso condiviso per ottenere finalmente l’ascolto del Governo e un cambio di marcia sulla ricostruzione. Lo ha ben spiegato il sindaco Gianluca Pasqui, sottolineando in apertura il senso della lettera spedita in precedenza ai colleghi dei 138 comuni ed evidenziando , a prescindere dalle bandiere politiche, la necessità di fare sinergia e trovare la sintesi su una serie di punti programmatici. Sono contenuti all’interno di una bozza suscettibile a stretto giro di essere integrata con i contributi dei sindaci, per renderla più aderente ai territori. Come rappresentanti dei comuni di quattro regioni, i primi cittadini hanno convenuto sulla necessità che il testo venga sottoposto al più presto nei suoi contenuti all’attenzione del Commissario per la Ricostruzione Farabollini e del sottosegretario Vito Crimi per arrivare ad una legge speciale per le aree di tutto il cratere sismico che non sia solo l'appendice di altri decreti.

Sal riunione sindaci

Stilato nella sua traccia dal sindaco di Amatrice Filippo Palombini,  il documento mette a fuoco la voce comune di sindaci su tanti temi. Nessun cambiamento per quel che concerne il cratere sismico del quale debbono continuare a far parte i 138 comuni con le norme e le agevolazioni approntate finora, ma il richiamo è all’individuazione di nuovi strumenti di intervento da applicarsi secondo un’intensità variabile, progressiva e preferenziale in base al livello effettivo di danno, in maniera tale da dare risposte non più rimandabili ai territori maggiormente danneggiati, molti dei quali si trovano a dover ripartire da zero.

Nella foto sotto il sindaco di Amatrice Filippo Palombini

Palombini

Altri punti del documento mirano ad un maggiore coinvolgimento dei comuni nel processo di ricostruzione ritenendo necessario il ruolo dei sindaci e delle amministrazioni nel processo decisionale. Comuni dunque che possano essere rappresentati in Cabina di regia, con la presenza di primi cittadini che potranno anche alternarsi e vengano nominati da altri sindaci e, soprattutto,  la costituzione di un “Comitato dei sindaci” che interloquisca direttamente col Commissario Straordinario e il Sottosegretario alla Ricostruzione. Tra i provvedimenti di sostegno economico vi è anche la proposta  per coloro che traevano reddito familiare dalla proprietà di immobili concessi in locazione, soprattutto alla popolazione studentesca e che non hanno avuto alcun tipo di sostegno economico pur avendo perduto in molti casi l’unica fonte di reddito. Proroga dell’indennità una tantum anche per il 2017 e 2018 per gli operatori economici che hanno avuto attività sospese e per coloro che non sono ancora riusciti a completare le pratiche di delocalizzazione. Politiche economiche a lungo termine e di ampio respiro e istituzione di una Zona Economica Speciale; applicazione di una 'fiscalità di vantaggio' di più ampio respiro territoriale per imprese e professionisti che svolgeranno attività nei comuni del cratere e anche ad intensità variabile secondo i diversi livelli di danno, per una durata non inferiore a 25-30 anni. Numerosi i punti da discutere anche con i sindaci che non erano presenti alla riunione e ai quali il documento verrà inviato per farli partecipi delle proposte; l'obiettivo, come è stato più volte rimarcato, è ottenere una risposta certa su ciò che non può più essere procrastinato. Tanti i sindaci marchigiani, insieme ad altri colleghi provenienti da più regioni che si sono trovati d’accordo e già pronti a sottoscrivere.  Il documento programmatico, una volta integrato e definitivo, rappresenterà la voce unica di chi ogni giorno si trova a dover affrontare problematiche che non possono più attendere, per territori altrimenti destinati allo spopolamento. A quel punto, se da parte del governo non ci saranno le esaurienti risposte che il Comitato dei sindaci reclama, gli stessi primi cittadini si dicono pronti alla tappa conclusiva, che sarà quella della manifestazione a Roma con i cittadini. 

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