Notizie di politica nelle Marche
Affida ad un comunicato, che di seguito riportiamo integralmente, le proprie sensazioni e il giudizio sulle vicende politico - amministrative che ne hanno determinato la decadenza l'ormai ex sindaco di Camerino Sandro Sborgia. Come noto, infatti, le dimissioni dei tre consiglieri che appartenevano alla sua maggioranza, due dei quali assessori, unite a quelle dell'intero gruppo di minoranza hanno "consegnato" la città ducale al Commissario prefettizie in attesa che, tra qualche mese, i cittadini vengano nuovamente chiamati alle urne per eleggere il nuovo consiglio comunale.


Non posso che prendere atto, con profondo rammarico, delle dimissioni presentate dai consiglieri Fanelli Marco, Sartori Giovanna e Riccardo Pennesi insieme a quelle dei consiglieri di minoranza Pasqui, Lucarelli, Nalli e Falcioni, formalizzate nel cuore della notte, nelle stanze di uno studio commerciale, per impedire a un’amministrazione comunale, democraticamente eletta e fortemente desiderata dalla stragrande maggioranza dei cittadini, di continuare nel suo percorso di ricostruzione della Città.

L’epilogo di un patto scellerato, probabilmente sottoscritto alcuni mesi prima con la formazione del gruppo “per Camerino” (sic!), forse originato da una sempre più marcata insofferenza alla convivenza con un nucleo di persone che avevano deciso di porsi al servizio della comunità senza secondi fini o interessi personali da promuovere, animati solo dalla volontà di far bene.

In questi due anni e mezzo di mandato amministrativo, ci siamo adoperati per assicurare un’azione amministrativa in grado di fronteggiare e risolvere i grandi problemi lasciati sul tappeto dalla passata gestione, insieme a tutti quelli che si sono in seguito presentati (ricostruzione, pandemia, ospedale, scuola, discarica, unione montana ecc.); che fosse il più possibile rispettosa dei diritti e delle esigenze di tutti, evitando favoritismi, e intervenendo laddove vi fosse bisogno con tutte le energie possibili e le risorse a disposizione. Un lavoro duro e silenzioso, condotto quotidianamente e senza risparmio con l’esclusivo intento di onorare gli impegni presi con la collettività, incuranti di quel pezzo di squadra totalmente impegnata alla cura della propria immagine, alla continua ricerca di consenso, ossessionata dalle manie di protagonismo.

Chiaramente inconsistenti le motivazioni addotte a giustificazione dell’atto compiuto: il lamentato accentramento delle decisioni nella figura del Sindaco; l’incapacità di conseguire i fondi del PNRR; l’isolamento dalle Istituzioni regionali, piuttosto che elementi a supporto della scelta dimissionaria, confermano l’esistenza di altre e diverse nascoste ragioni, per le quali evidentemente non si poteva consentire a quest’Amministrazione di proseguire oltre. Motivazioni convergenti per il perseguimento di interessi talmente comuni a entrambi i gruppi consiliari, tanto da indurli a una fusione certificata nel cuore della notte cosicché fosse impedita, a entrambi, la possibilità di compiere scelte reversibili.

Una brutta pagina non solo politica ma anche umana.

La piena consapevolezza della reale dimensione delle questioni da affrontare in favore dei bisogni e delle necessità della popolazione, avrebbe dovuto indurre i dimissionari ad una più attenta e meditata riflessione sulle gravi conseguenze che tale scelta inevitabilmente produrrà. Innumerevoli erano i modi e le possibilità per contrastare l’operato dell’Amministrazione. Si è optato per quello peggiore.

Nell’assumere la responsabilità della guida di questa gloriosa Città, ho prestato un giuramento di fedeltà al quale ho fatto riferimento in ogni istante della mia azione. Ero perfettamente consapevole che sarebbe stato necessario assumere una posizione ferma e decisa a difesa dei presìdi fondamentali la cui sopravvivenza era gravemente compromessa: l’importanza di preservare il presidio ospedaliero e la sua totale e piena funzionalità; la necessità di scongiurare la possibile collocazione di una discarica di rifiuti nel nostro territorio; l’urgenza di rimuovere le macerie derivanti dalle demolizioni di edifici danneggiati, che ostacola l’avvio delle ricostruzione; l’importanza di concorrere con l’Università nell’individuazione di un’area del territorio comunale ove collocare il Centro di Ricerche per contrastare le volontà di quanti premono per collocarlo in altro luogo regionale (vedi in particolare il territorio ascolano); la necessità di scongiurare il trasferimento del presidio della compagnia Carabinieri e di preservare la presenza della casa circondariale; assicurare la prosecuzione del servizio di vaccinazioni pediatriche e della funzionalità dell’ambulatorio pediatrico così come quella dell’Archivio di Stato. Queste sono solo alcune delle questioni affrontate. Molte altre e tutte importanti necessitano di essere seguite e risolte.

Dalle scelte che saranno operate in questo delicato momento e dalla forza e dalla decisione che si profonderà per perseguirle, dipendono il futuro e la sopravvivenza non solo della nostra Città ma di tutto un territorio circostante.

E’ stato per me un onore e un privilegio avere avuto al mio fianco persone di enorme spessore umano e morale dalle quali ho tratto preziosi insegnamenti di vita che porterò per sempre con me: la dottoressa Anna Ortenzi, la dottoressa Lucia Jajani, l’Ing. Luca Marassi, la dottoressa Maria Giulia Ortolani e il dottor Stefano Sfascia che più di tutti ha pagato il prezzo di una scelta fatta in nome dell’amicizia e dell’amore incondizionato per la nostra Città. Non dimentico le tante persone che hanno collaborato a titolo gratuito e senza le quali non avremmo conseguito i risultati sperati. Tra essi una menzione particolare merita l’Arch. Michele Tromboni il cui contributo è stato determinante per la redazione del Programma Straordinario di Ricostruzione: uno strumento di enorme importanza per il futuro della Città, indicato come esempio da seguire per tutti i comuni dell’area del cratere, grazie al quale gli interventi di ricostruzione potranno essere coerentemente organizzati.

Un ringraziamento al Segretario Generale dott. Paolo Cristiano per la sua spiccata competenza e professionalità.

Un doveroso ringraziamento a tutto il personale dipendente del comune di Camerino che in questi due anni e mezzo ha affiancato l’Amministrazione con abnegazione e spirito di servizio.

Un saluto affettuoso al Magnifico Rettore prof. Claudio Pettinari e a sua Eccellenza Mons. Arciverscovo Francesco Massara per l’affetto, il sostegno e la grande vicinanza che non mi hanno mai fatto mancare. Mi consola saperli presenti alla guida delle più importanti Istituzioni della Città, a garanzia e sicurezza di tutta la popolazione.

Un saluto affettuoso al Commissario Straordinario alla ricostruzione Avv. Giovanni Legnini per l’impegno continuo, instancabile che profonde in favore di tutte le popolazioni colpite dal sisma e per la grande disponibilità che ha sempre offerto alla nostra Città.

Un sentito ringraziamento ai sindaci del territorio con i quali ho condiviso questo entusiasmante percorso amministrativo, consapevole del ruolo e delle grandi responsabilità che onorano con impegno e sacrificio.

Al Commissario Prefettizio che sarà chiamato ad assumere la responsabilità di guidare la Città, rivolgo gli auguri più sinceri di buon lavoro, sicuro che le difficili scelte che sarà chiamato a compiere nei prossimi mesi, saranno adottate per il bene e nell’interesse esclusivo della collettività.

Alla cittadinanza rivolgo il mio grazie più sentito per l’onore e il privilegio che mi sono stati riservati, certo che saprà anche in questo difficile momento, trovare la strada per rialzare la testa e uscire ancor più rafforzata da questa difficile situazione.

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A Camerino i sette consiglieri comunali Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi (Per Camerino) e Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni (Radici al Futuro) hanno questa mattina rassegnato congiuntamente le loro dimissioni da consiglieri comunali, sfiduciando il sindaco Sborgia. Riceviamo e pubblichiamo la  relativa nota stampa 

«I consiglieri dei gruppi consiliari “Radici al Futuro” e “Per Camerino” comunicano di aver proceduto questa mattina a sfiduciare il Sindaco rassegnando congiuntamente le loro dimissioni.
Questa sofferta e doverosa decisione è stata presa, insieme, dopo una lunga ed attenta riflessione nell’esclusivo interesse della Città e con grande responsabilità istituzionale. È stato scelto di farlo ora così da consentire di andare al volto tra qualche mese, già nella prossima primavera 2022.
I mesi passati sono stati caratterizzati da un sempre maggiore accentramento dell’azione amministrativa e dei processi decisionali strategici per il futuro di Camerino sulla persona del Sindaco il cui risultato si è tradotto in una situazione di stallo e di completo isolamento della Città nei confronti del territorio e delle istituzioni locali e regionali.
La completa mancanza di visione futura associata a tale comportamento personalistico ha di fatto impedito la possibilità di lavorare alla pianificazione della rinascita della nostra Camerino
Ad oggi, infatti la città non ha un “vero” piano di ricostruzione così come evidenziato nelle ultime riunioni che si sono tenute con i progettisti che chiedevano a gran voce un cronoprogramma degli interventi che consentisse loro di programmare la consegna e l’esecuzione dei progetti.
Anche per le aree perimetrate la situazione è lontana dall’essere definita nonostante il tempo trascorso.
A nulla sono valsi i nostri innumerevoli tentativi di intraprendere una fattiva collaborazione volta all’interesse della collettività.
Tante sono le opportunità perse e le scelte sbagliate.
A partire dalla mancata presentazione di progetti nell’ambito dei fondi relativi ai Contratti Istituzionali di Sviluppo, dove il sindaco in autonomia ha deciso di accodarsi ad un progetto predisposto dal Comune di Muccia, fino al modesto finanziamento ottenuto nell’ambito dei fondi complementari sisma PNRR dove il Comune di Camerino ha ricevuto somme di gran lunga inferiori a tutti gli altri Comuni del cratere.
Ciò per l’incapacità di fare rete con il territorio e coltivare fattivi rapporti con le istituzioni.
Quanto sopra con l’aggravante di un comportamento che ha nel tempo causato sempre più divisioni, non solo all’interno del consiglio Comunale ma nell’intera città, contribuendo, così, a generare un clima di tensione e malcontento, invece di favorire unità, serenità e certezza del futuro.
Ora è il momento di voltare pagina, insieme, iniziando un percorso condiviso che riporti fiducia tra i cittadini e restituisca a Camerino la giusta centralità nel territorio.

I consiglieri comunali

Giovanna Sartori
Gianluca Pasqui
Riccardo Pennesi
Antonella Nalli
Roberto Lucarelli
Marco Fanelli
Stefano Falcioni

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Il Decreto Sostegni, emanato dal governo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, stabilisce la proroga della sospensione per tutto il 2022 dei mutui accesi su abitazioni e impianti produttivi ancora inagibili a causa del terremoto.

Un risultato frutto delle richieste di politici, amministratori, rappresentanti di categoria dei territori del cratere che incontra anche la soddisfazione del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini.

“La decisione di sospendere anche per il 2022 le rate dei mutui sugli immobili danneggiati dal terremoto è un sollievo per moltissimi cittadini ed imprenditori che ancora affrontano grandi difficoltà ad uscire dalla crisi innescata dal sisma di cinque anni fa, aggravata dalla pandemia – commenta Legnini - Anche a loro nome voglio ringraziare per la sensibilità dimostrata il Presidente del Consiglio e il governo, così come l’Associazione Bancaria, che ha condiviso e sostenuto la richiesta di una proroga della moratoria di cui ci siamo fatti portavoce, raccogliendo la forte preoccupazione della popolazione del cratere”.

“Mi auguro – ha aggiunto il Commissario - che nel Decreto Milleproroghe che il Parlamento dovrà convertire in legge possa trovare spazio la conferma delle altre misure ancora necessarie, evidenziate nel corso dell'audizione in Parlamento, a cominciare dalla sospensione delle rate dei mutui contratti dai comuni”.
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Terremoto, sanità, viabilità, scuole, fibra ottica, grandi infrastrutture e futuri canali di finanziamento. Questi i temi al centro dell’incontro che il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei ha avuto, a palazzo Raffaello, con il presidente della regione, Francesco Acquaroli.

Sull’esito dell’incontro il primo cittadino ha riferito in consiglio comunale. “Per tutti questi argomenti – così la Piermattei - abbiamo già tracciato una via che continueremo a seguire per cercare di ottenere i risultati desiderati”.

Il sindaco ha anche incontrato, nella sede territoriale di Ancona della società Anas Spa, l’ingegner Marco Mancina, referente per la provincia di Macerata, con il quale sono stati affrontati gli sviluppi della viabilità di tutta l’area interna e dell’attuazione della prossima Ordinanza del Commissario Legnini relativa alla ricostruzione del Ponte dell’Intagliata.

“L’Anas – ha riferito il sindaco - ha dato disponibilità ad essere soggetto attuare dell’intervento che prevede il rifacimento del ponte in collaborazione con il comune. La struttura sarà ampliata, perché oggi costituisce un imbuto alla viabilità, e sarà adeguata al nuovo tracciato che si collegherà all’Intervalliva San Severino Marche – Tolentino. A margine dell’incontro abbiamo anche trattato della possibilità dell’ampliamento della strada di collegamento fra San Severino Marche e Castelraimondo e della possibilità di realizzare un nuovo incrocio d’accesso alla città prima dell’incrocio per Ponte Sant’Antonio. L’Anas si è resa disponibile – ha proseguito il primo cittadino settempedano - anche per l’attuazione di questo secondo importante intervento che, tra l’altro, migliorerà la viabilità in prossimità del polo scolastico”.
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Si è riunito, ospitato nei locali dell’Acli, il nuovo direttivo del Partito democratico di Matelica. All’incontro era presente anche il Segretario provinciale del partito Angelo Sciapichetti, che ha contribuito all’approfondita discussione sui temi principali della politica locale e nazionale: sanità e gestione della pandemia, ricostruzione post-sisma 2016, fondi europei PNRR, rilancio dell’azione politica del PD a livello cittadino, provinciale e regionale, con particolare attenzione alle esigenze del comprensorio dei comuni del “cratere” sismico.

Ha partecipato all’incontro il Capogruppo consiliare Alessandro Delpriori, illustrando le iniziative della coalizione “Per Matelica” attualmente all’opposizione della Giunta comunale di centro-destra.

Il nuovo Segretario del PD matelicese Vincenzo Gaoni ha confermato il pieno sostegno alla coalizione di centro-sinistra e definito le linee di azione politica del partito, che intende ricercare a livello cittadino, come a livello nazionale, un “campo largo” che metta insieme tutte le forze riformiste e che sappia ascoltare e risolvere i problemi della comunità locale.

Al termine dell’incontro il Segretario provinciale ha molto apprezzato il clima costruttivo della discussione. Sono stati attribuiti incarichi organizzativi e compiti specifici a ciascuno dei componenti del Direttivo PD per consentire una direzione collegiale che sappia rispondere alle aspirazioni ed esigenze di tutti i cittadini.
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L’installazione di sistemi di purificazione dell’aria nelle aule scolastiche è al centro di una interrogazione presentata dal gruppo consiliare Radici al Futuro, al Sindaco e alla Giunta comunale di Camerino.
Nella nota,si ricorda che «la regione Marche ha impegnato risorse importanti da investire sugli impianti di areazione nelle scuole, divenendo anche un vero e proprio esempio per la stampa nazionale. A Camerino, però, questa soluzione non sarebbe ancora stata praticata.
Il ricambio dell’aria all’interno delle aule - scrivono i consiglieri di Radici al Futuro -  è una soluzione importante per rendere più agevole la presenza degli studenti negli ambienti scolastici, evitando lo spreco di calore e energia che provoca l’inevitabile apertura delle finestre con il conseguente abbassamento delle temperature e quindi il dilagare dei malanni di stagione.
I sistemi di purificazione d’aria in commercio - continua la nota - utilizzano tecnologie che permettono di ottenere un abbattimento fino al 99% dei microrganismi presenti nell’aria. Diversi studi confermerebbero che per arginare la circolazione del virus sia necessario far crescere l'uso della ventilazione e che, quindi, si deve investire in sistemi meccanici di aspirazione e purificazione dell’aria».

Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni chiedono, quindi, al Sindaco e alla Giunta «se è stata presentata domanda di contributo, alla regione Marche, per l’installazione di sistemi di purificazione dell’aria nelle strutture scolastiche; nel caso in cui non sia stata presentata, se è intenzione di codesto Ente volerla presentare;nel caso in cui non si ritenga opportuno presentare la domanda, quale sia la motivazione».
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Ventilazione meccanica nelle scuole contro il Covid: il comune di Treia rimane a guardare.

A sottolineare la questione il gruppo di minoranza consiliare “Prima Treia” con una nota a firma congiunta dei consiglieri Vittorio Sampaolo, Andrea Mozzoni e Gianluca Gagliardini, che segnalano la mancata partecipazione dell’amministrazione Capponi al bando della regione Marche che ha destinato 3 milioni di euro per l’installazione degli impianti di ventilazione meccanica negli istituti scolastici.

«La Giunta ha definito l’impegno della Regione come “fumo negli occhi” - spiega il gruppo Prima Treia, riportando l’espressione usata dal Sindaco a seguito dell’interrogazione presentata sul tema - Non solo, la Giunta si è arrampicata sugli specchi paragonando l’iniziativa allo spreco economico causato dall’acquisto dei banchi a rotelle». 

Paradossale poi l’ulteriore giustificazione fornita: «A detta dell’Amministrazione comunale - continua Prima Treia -, anche in piena stagione invernale sono sufficienti le “grandi finestre” (citiamo ancora) degli edifici per garantire il costante ricircolo d’aria necessario per impedire il protrarsi del contagio».

Insomma, «soldi buttati via» secondo il sindaco Capponi: «Si è giustificato ancora il tutto con la futura realizzazione delle nuove strutture scolastiche, ma il Covid è un’emergenza attuale e ancora ben presente - ribadisce il gruppo di opposizione - Intanto, le risorse stanziate dalla Regione Marche sono salite in totale a 12 milioni di euro, prima Regione in Italia a lanciare l’iniziativa; meriti evidenziati anche da importanti esperti del settore».

“Il modello Marche”, tuttavia, poco ha interessato la Giunta treiese, nonostante il “tecnical officier” dell'Oms, Luca Fontana, abbia indicato la ventilazione meccanica controllata nelle aule scolastiche come efficace strumento di contrasto alla diffusione del contagio da Coronavirus.

«Non banchi a rotelle ma interventi strutturali per supportare l’importanza della didattica in presenza - conclude Prima Treia -, per questo il nostro ringraziamento va al presidente Acquaroli e alla Giunta regionale per aver proseguito con determinazione nella strada intrapresa per la salute degli studenti marchigiani».
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Approda questo venerdì 21 in Commissione Sanità la proposta di legge, ad iniziativa del Vice presidente del Consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui, che ha per oggetto “Incentivi all’insediamento nei piccoli comuni dell’entroterra marchigiano di personale dipendente del servizio sanitario”.


Una proposta di legge importante per i presidi e la sanità, soprattutto nei comuni più disagiati e dell’entroterra, che tende ad incentivare il personale sanitario a scegliere di lavorare in quelle zone. Una proposta che intende mostrare vicinanza a quei territori che storicamente si sono sempre trovati maggiormente in difficoltà rispetto ad altri e troppo spesso abbandonati a loro stessi.



“Ho pensato di presentare questa proposta di legge - afferma il Vice presidente Pasqui - in quanto ho vissuto da sindaco di una città con un presidio ospedaliero prima e oggi da membro della Commissione Sanità della Regione le grandi difficoltà che esistono nel far scegliere al personale sanitario come luogo di lavoro i piccoli centri dell’entroterra. Quello che vado a proporre con forza è un incentivo importante e sono certo che si arriverà in tempi brevi a far diventare legge questa mia proposta, in quanto immagino che tutti i colleghi avranno la sensibilità di comprendere l’importanza di questo tema”.


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Caro prezzi delle utenze: stangate per i cittadini, ma soffrono anche i piccoli comuni. L’aumento fino al 40% delle bollette di luce e gas rischia di mettere sotto forte pressione i bilanci comunali, già alle prese con l’ombra dei pagamenti dei mutui. Le rate dei finanziamenti non sono state ancora inserite nel decreto “Milleproroghe” e, qualora non accadesse, anche i piccoli comuni dell’entroterra maceratese dovrebbero sobbarcarsi una mole di spese nell’ordine delle decine di migliaia di euro, che si sommerebbero appunto ai pesanti rincari delle bollette.

A sottolineare il problema è il presidente dell’Unione montana Potenza Esino Musone e sindaco di Pioraco, Matteo Cicconi. Già alle prese con la ricostruzione post-sisma, Comuni come il suo faticherebbero a far quadrare il bilancio. «Parliamo di spese enormi, decine di migliaia di euro che pesano moltissimo sulle casse di un piccolo comune come Pioraco – commenta Cicconi –. C’è grande preoccupazione per i cittadini, ma anche per le piccole realtà: questi aumenti sono davvero molto incisivi e a oggi non sono previsti incentivi per il ristoro di questi aumenti. Ci saranno indubbiamente problemi per la chiusura dei bilanci: l’appello alle istituzioni è di porre riparo e di aiutare i piccoli comuni. Questo vale per le bollette ma anche per le rate dei mutui: il rischio è di dover tagliare servizi essenziali per far quadrare i conti a fine anno e di rallentare anche le pratiche della ricostruzione. Le nostre zone non possono permetterselo».

l.c.
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Quasi una levata di scudi quella dei sindaci di Bolognola, Castelsantangelo Sul Nera, Fiastra, Sarnano ed Ussita dopo le dichiarazioni rilasciate dall’ex assessore regionale Anna Casini secondo la quale le risorse per gli impianti di risalita dei comuni del maceratese sono piovute dall’alto e non il frutto di una programmazione condivisa con il territorio.

“Si tratta invece di progetti nati dal basso che sono di straordinaria importanza per i territori le cui popolazioni meriterebbero rispetto da chi, fino a ieri al governo regionale, non ha saputo indicare una strada per la ripartenza – rispondono all’unisono i primi cittadini interessati - È infatti il ritardo delle risposte alle urgenti necessità di vita delle nostre comunità il tema su cui l’ex assessore dovrebbe meditare. La politica, purtroppo, ha la memoria corta e si tende a scaricare su altri responsabilità che appartengono in primis a chi ha avuto la possibilità di fare e non ha fatto”.

I sindaci Gentili, Falcucci, Scaficchia, Piergentili e Bernardini chiamano in causa anche la responsabile ANCI Marche Valeria Mancinelli “autoproclamatasi portavoce dei sindaci del cratere e che non ha speso a tutt’oggi nessuna parola in difesa delle nostre comunità – continua la nota congiunta - Strumentalizzare il sisma per fini partitici rappresenta un atto di sciacallaggio al quale non si può rimanere indifferenti né silenti. Pertanto, rivendichiamo proprio la progettualità dal basso per il ripristino e il miglioramento di quel che c’era dal punto di vista sciistico per garantire un’offerta turistica al passo con i tempi e che possa portare benessere e sviluppo non solo d’inverno ma tutto l’anno. Il fatto è che se non vivi in montagna non ne capisci i problemi, non sei capace di individuare soluzioni e rischi, purtroppo, di “scivolare”, come nel caso della Casini”.
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