Notizie di politica nelle Marche
“Nessuna chiusura o ridimensionamento del servizio”. Fa chiarezza l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini relativamente al destino dell’Oncologia all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche.

La struttura, nata ormai circa 22 anni fa, segue un numero elevato di pazienti che provengono dalle zone montane e non solo. Il Day Hospital di Oncologia di San Severino Marche verrà quindi mantenuto senza alcuna sospensione della attività.

“Sull’area del cratere l’investimento è di potenziamento del reparto di Oncologia di San Severino che è una Unità Dipartimentale – spiega l’assessore - Infatti il primo maggio va in pensione l’attuale Dirigente Medico, la dottoressa Benedetta Ferretti, che verrà temporaneamente sostituita da un Dirigente Medico del reparto di Oncologia di Macerata in attesa di conoscere l’esito dell’interpello che scade il 25 febbraio, indirizzato a quei medici che vorranno ricoprire l’incarico nell’Unità Dipartimentale. In relazione all’interpello poi – continua Saltamartini - si procederà alla nomina del nuovo dirigente. Tutti i pazienti che sono stati programmati per le visite nei prossimi mesi potranno contare sul servizio che verrà svolto dai nuovi medici. In aggiunta al servizio esistente poi, ci sarà l’accordo con lo Iom, l’Istituto Oncologico Marchigiano, a cui sta lavorando la Direzione dell’Area Vasta3”.

Il provvedimento formale verrà adottato nelle prossime settimane a seguito dell’istruttoria che è in corso.
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La presentazione da parte della giunta delle Marche del piano per l’edilizia sanitaria regionale è l’occasione per puntare ancora una volta i riflettori sull’ospedale di Camerino e sul futuro di un presidio fondamentale per il territorio dell’entroterra montano. Pubblichiamo, così, una nota che ha voluto inviarci Angiolino Napolioni, uno dei fondatori del comitato “Salviamo l’ospedale di Camerino”.

Io sono rimasto in silenzio dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale di Camerino immediatamente prima della presentazione del piano finanziario per la Sanità della Regione, alla discussione del quale non era ovviamente presente il Sindaco di Camerino.

La cosa mi ha fatto riflettere seriamente sul fatto che ufficialmente non abbiamo potuto esprimere la posizione e le critiche del nsostro territorio.

Dalla lettura del piano è evidente che i circa 900 milioni saranno principalmente investiti in strutture vecchie che verranno ripristinate si ma con quali medici.

Il problema resta e si aggrava perché non abbiamo bisogno di una Sanità regionale fatta di tante strutture ma bensì di personale operativo valido e motivato senza essere costretti poi a ricorrere ai medici e paramedici delle cooperative.

Allo stato attuale il piano non prevede assolutamente assunzioni di personale che vada a coprire le gravi lacune esistenti che si accentueranno sempre di più, per non parlare dei medici di base oramai quasi in via di scomparsa.

L'ospedale di Camerino è un dei pochi se non forse l'unico a non aver necessità di interventi strutturali poiché è nuovo,funzionale ed antisismico, dotato di strutture di avanguardia:esso ha solo bisogno di personale che lo faccia funzionare a regime a vantaggio delle popolazioni della montagna e non solo.

Le mie considerazioni capisco sono sempre le stesse ma di fronte all'inerzia della Regione ed al silenzio dei nostri Rappresentanti in seno alla stessa non posso far altro che ribadire quanto affermato in passato.

Resta la mia grande delusione per il solito silenzio assordante dei Sindaci che anche su questo grosso problema non si muovono minimamente o se si muovono lo fanno in ordine sparso e con interventi da sacrestia dimenticando come sempre quale enorme responsabilità grava sulle loro spalle.

Cio non toglie che noi andremo avanti come sempre per difendere il nostro territorio,gli abitanti già duramente provati dal sisma,dalla ricostruzione ferma al palo e dal vedere il presidio ospedaliero della montagna da eccellenza che era trasformarsi in quello che è attualmente: l'ombra di sé stesso.

Quale volontà occulta vuole che questo territorio bellissimo divenga un parco giochi estivo per i costieri in gita o circuito ciclabile e motociclistico?

Per non parlare di ventilate ipotesi di conversione dell'ex cementificio di Castelraimondo nel più grosso inceneritore del Centro Italia alla luce delle nuove direttrici stradali che consentirebbero in breve tempo di far confluire qui, in questa stupenda vallata, i rifiuti di Roma e Napoli a costi irrisori rispetto a quelli attuali.

Meditiamo si ma agiamo perché è quasi troppo tardi!

Per ora non aggiungo altro ma mi riserbo di manifestare questa mia opinione in ulteriori altre sedi e ribadisco la tragicità del momento che necessita della presa di coscienza della popolazione per evitare di trovarci per l'ennesima volta di fronte a fatti compiuti a nostra totale insaputa..



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Da domani alle 17 partiranno le prenotazioni per la vaccinazione con il Novavax. “Avanziamo nel programma di vaccinazione cercando di raggiungere il maggior numero possibile di cittadini – dichiara l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini - La Regione Marche non si è mai trovata impreparata ed i dati ce lo confermano”.

La prenotazione potrà essere effettuata attraverso la piattaforma Poste finora utilizzata per tutte le vaccinazioni, con la selezione di uno dei Punti Vaccinali di Popolazione dedicati a questo vaccino. Al momento della registrazione saranno indicate le informazioni circa il luogo e la data per la somministrazione. Nelle Marche i soggetti maggiori di 12 anni non vaccinati e che non sono stati positivi negli ultimi 5 mesi sono 54.155.

Si tratta del primo vaccino “proteico” il cui funzionamento differisce dagli altri finora utilizzati. In pratica istruisce il sistema immunitario della persona che lo riceve a difendersi da un’eventuale infezione da Sars-cov-2 ma ciò avviene grazie all’azione di proteine purificate presenti al suo interno che sono selezionate per produrre la risposta immunitaria. Queste nanoparticelle contengono copie della proteina spike di Sars-cov-2 e un adiuvante in grado di innescare la risposta immunitaria.

A partire dal prossimo 1° marzo sarà invece possibile somministrare un’ulteriore dose di vaccino come richiamo (“booster”) a tutti i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria che hanno già ricevuto una dose addizionale a completamento del ciclo vaccinale primario, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19. Il via libera alla somministrazione della quarta dose di vaccino viene dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, che ha recepito una circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del 20 febbraio 2022 del Ministero della Salute, CSS, AIFA e ISS, secondo le linee del CTS. La quarta dose potrà essere somministrata nello specifico ai soggetti di età pari o superiore a 12 anni, che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario con tre dosi (di cui la terza addizionale), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dalla dose addizionale stessa.

Nelle Marche, secondo i dati del Ministero, la platea di soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria consta di 20 mila persone.
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Si è parlato dello stato di avanzamento del processo di ricostruzione pubblica e privata nel corso dell’incontro che Paolo De Biagi, commissario prefettizio del comune di Camerino, ha avuto con il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini.

Al tavolo di lavoro hanno partecipato anche l’arcivescovo Francesco Massara, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione Stefano Babini e l’architetto Rosella Bellesi, funzionario della Soprintendenza Beni culturali.

Un incontro tecnico di aggiornamento e confronto in merito a progetti importanti per tutta la comunità di Camerino, nel quale si è ribadito l’impegno di garantire il processo di ricostruzione, sia pubblica che privata, in base al percorso avviato e a superare eventuali criticità.
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Anche l’Università di Camerino sarà presente all’Expo di Dubai:la Scuola di Architettura e Design in collaborazione con l’azienda I-Mesh, ha organizzatol’evento “Soft Architecture. An adaptiveprocess for urbanregeneration in the age of pandemic”, in programma giovedì 24 febbraio all’interno del Padiglione Italia, nell’ambito della settimana dedicata alle eccellenze della Regione Marche.

“Abbiamo condiviso con l’azienda I-Mesh – sottolineala prof.ssa Maria Federica Ottone, docente della Scuola di Architettura e Design di Unicam e referente del progetto – un percorso di dottorato di ricerca che ha contribuito alla crescita dell'azienda stessa, nel corso del quale abbiamo prodotto molte pubblicazioni e un libro monografico in cui si parla di "architettura morbida", riferita non solo al materiale che produce l'azienda, ma anche a un nuovo modo di lavorare con le tecnologie e i materiali in modo sostenibile”.

“Non solo – prosegue la prof.ssa Ottone. L'azienda è riuscita ad ottenere di poter realizzare circa 10.000 mq di coperturaper ombreggiare gran parte dei percorsi esterni che collegano i vari padiglioni dell’Expo: con questa iniziativa intendiamo, quindi, promuovere e valorizzare il rapporto tra il nostro Ateneo e le aziende presentando un modus operandi fruttuoso e innovativo”.

L’evento prevede la proiezione di un film, un prodotto culturale ed educativo nel quale si dà voce a grandi architetti, artisti e filosofi; seguirà nella stessa mattinata un dibattito, tenuto da ricercatori della Scuola di Architettura e Design di Unicam, che per l'occasione ospiteranno l'intervento del Prof. WernerSobek, noto architetto tedesco.

A partire dal film e dalla ricerca condotta dall’Università di Camerino insieme ad I-Mesh, la discussione verterà sui nuovi scenari che si prospettano nei modi di abitare le città nel presente e nel futuro, sulle attuali responsabilità degli architetti nel pianificare e progettare i propri habitat e su come l’architettura può contribuire a preservare il mondo da un consumo scellerato di CO2.

Il film e il dibattito verranno trasmessi in streaming nel canale youtube “Italy Expo 2020”

Per Unicam, oltre alla prof.ssa Ottone, interverranno in qualità di relatori i professori Gabriele Mastrigli e Luca Galofaro e la dottoranda Dajla Riera.

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Con una lettera, inviata al sindaco di Valfornace Massimo Citracca, Simone Marchetti ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di vicesindaco. Risultato eletto consigliere comunale nelle votazioni comunali di Valfornace in data 11 giugno 2017 e successivamente nominato vicesindaco in data 24 giugno 2017, Simone Marchetti ha deciso di rimettere nelle mani del sindaco la carica di vicesindaco e relative deleghe con decorrenza immediata, tenendo quella di consigliere, per non venir meno agli impegni presi con la cittadinanza e rimanere a disposizione fino alla naturale fine del mandato.
Tale decisione, frutto di attenta analisi  – spiega Marchetti- è irrevocabile. Non mi sento più parte del progetto presentato dalla nostra lista alle elezioni comunali del 2017, dove misi la faccia e mi impegnai in una campagna elettorale che prometteva un netto cambio di passo rispetto a chi ci aveva preceduto, necessario a risollevare le sorti del nostro comune dopo i tragici eventi del sisma 2016, combattendo i personalismi che avevano fino a quell'anno limitato l'operato delle precedenti amministrazioni del comune di Pievebovigliana.

Abbiamo fatto tanto
 in un periodo difficile, dove anche il covid è andato a minare una situazione già critica – continua Simone Marchetti- , ma ad oggi, purtroppo, non sto più riscontrando intenzioni nobili, non nelle persone dei consiglieri con i quali c'è stato sempre un clima umano e collaborativo ottimo, bensì nella figura del sindaco, colui che dovrebbe essere garante e rappresentante forte della macchina amministrativa.

Il mio impegno a livello amministrativo e sociale è stato sempre ligio ai principi di correttezza e rispetto dei ruoli; chi mi conosce lo sa e forse proprio questo è stato il mio più grande errore, non voler credere a quello che avevo paura potesse accadere e cioè un interesse ad amministrare che andava oltre il solo dovere civico. Faccio mea culpa, avrei dovuto far autocritica tempo fa – prosegue Marchetti nelle sue motivazioni- ma l'interesse a non creare divisioni, a non voler far perdere tempo, in un periodo storico in cui ogni secondo è fondamentale, è stato maggiore e me lo ha impedito.
Non posso accettare la falsità, non posso guardare i cittadini negli occhi e rimangiarmi quello che avevo promesso, non per colpa mia ma per colpa di altri. Proprio da qui – conclude la lettera - la scelta di rimettere l'incarico da vice sindaco”.



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Sarà rinviata di 15 giorni la procedura di licenziamento per i 189 operai della Caterpillar di Jesi. Sarà siglato in Regione il documento che ufficializza l’esito dell’accordo raggiunto a Roma, al termine dell’incontro al Ministero per lo Sviluppo Economico.

I 15 giorni sono un tempo utile e necessario per la definizione e chiusura dei termini dell’accordo tra la Caterpillar e la IMR-Industrialesud Spa, l’azienda italiana che ha dimostrato interesse all’acquisizione dello stabilimento marchigiano. Nel frattempo dovrebbe anche riprendere il lavoro in fabbrica.

L’incontro a Roma ha visto la partecipazione dell’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, del sindaco di Jesi Massimo Bacci, dei rappresentanti sindacali dei lavoratori, dell’amministratore delegato di Caterpillar Jean Mathieu Chatain, del Mise e dei rappresentanti dell’azienda IMR.

Al termine, l’assessore Aguzzi, ringraziando il Mise e la nuova azienda interessata all’acquisizione, si è detto molto soddisfatto: “Quella di oggi è una giornata molto positiva per la vertenza Caterpillar. La proprietà di Caterpillar ha dato la sua disponibilità a sospendere i licenziamenti e a concedere un termine di altri 15 giorni. Il gruppo interessato all’acquisizione ha invece dimostrato la sua disponibilità a riportare una parte della propria produzione dalla Polonia nelle Marche. Aspettiamo adesso fiduciosi la conclusione dei termini dell’accordo con cui si prevede da parte della IRM l'assunzione di tutti i 189 dipendenti”. “La Regione – ha continuato Aguzzi - affronterà tutte le tematiche di propria competenza per agevolare questo percorso, per quel che riguarda le tematiche della formazione e l'orientamento dei lavoratori verso le nuove mansioni che saranno chiamati a svolgere”.

Il gruppo IMR-Industrialesud Spa, fornisce prodotti e soluzioni per esterni e per interni auto e truck, con stabilimenti in Italia, Germania, Polonia e Spagna.

“Stiamo affrontando un periodo davvero complicato – ha detto l’assessore Aguzzi - ma come Regione Marche non diminuiamo mai l’attenzione per le aziende del nostro territorio: per Caterpillar e per scongiurare il licenziamento dei suoi lavoratori abbiamo favorito l’incontro tra azienda e sindacati da un lato ma siamo sempre stati pronti a favorire l’ingresso di nuove realtà che potessero creare situazioni favorevoli a soluzioni definitive e vantaggiose”.

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“Un onore per me partecipare ai momenti che segnano l’inizio del percorso accademico; non solo occasione simbolica per fare il punto della situazione nelle nostre comunità universitarie ma ancor piùpperchè  segnano un cammino di sviluppo, valorizzazione dei talenti e delle competenze".
Cosi la Ministra Elena Bonetti intervenendo con un messaggio video alla cerimonia inaugurale del 686.mo anno accademico dell’Università di Camerino. Impossibilitata a partecipare di persona a causa di un impegno urgente con il presidente del Consiglio Draghi, la Ministra ha voluto ugualmente portare il suo saluto. Significativo e coraggioso il tema che Unicam ha scelto quest’anno e dedicato alla “opportunità della scienza”.
“ L’università – ha detto Elena Bonetti-  è davvero il luogo delle opportunità costruite in una dimensione universale di tradizione della conoscenza e dei saperi, che sa coniugare il tempo di un percorso di acquisizione di conoscenza, che è tempo del divenire e che sa seminare le basi e le precondizioni per il tempo che invece abbiamo davanti, affinché vi siano possibilità e opportunità davvero per tutti”.
Lintervento in video della ministra Elena Bonetti
Università che hanno sempre rappresentato per il Paese un baluardo di futuro quali “profetiche sentinelle di quel tempo e di quelle tracce di futuro che vanno nello stesso tempo colte, alimentate e anche fecondate. Quello cui siamo chiamati è il momento della conoscenza, anche dell’acquisizione di un pensiero critico e di un discernimento collettivo: è per questo che ritengo che davvero l’università sia il luogo dove questo futuro può trovare il contesto giusto per potersi generare”.
E se l’Italia ha vissuto i momenti drammatici della pandemia ,si trova oggi nella responsabilità di progettare un futuro che poi è anche quello che vuole essere alimentato attraverso il Piano nazionale di resilienza e rinascita. “Che sia davvero un futuro in grado di interpretare le sfide condivise dalla comunità internazionale ma che noi ritroviamo pienamente aderenti alla garanzia costituzionale della piena attuazione della nostra democrazia”.  La Ministra ha poi auspicato che le scelte normative e politiche che gli atenei debbono portare avanti, siano capaci di avere un ruolo proattivo nell’alimentare processi sociali positivi e, utilizzando una metafora scientifica, ha sottolineato che “è tempo di scegliere quelle forze evolutive ed applicare quelle forze che permettano al nostro sistema accademico di acquisire la necessaria accelerazione” anche su tematiche di pari opportunità e di genere. “Oggi noi come università abbiamo anche il compito grande di far sì che un processo di selezione meritocratica sia un processo che sa promuovere la piena valorizzazione anche dei talenti femminili alla pari di quelli maschili”.
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Apertura, domanda, metodo, libertà, le parole chiave al centro del lungo intervento della professoressa Elena Cattaneo, Senatrice a vita e direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative.
Una lectio magistralis la sua, nella quale hanno trovato posto esempi di grandi scienziate donne, quali il premio Nobel Rita Levi Montalcini e la biochimica Katalina Karikò i cui studi ci permettono oggi di essere vaccinati contro il Covid. I vaccini  Pfizer e Moderna infatti dipendono entrambi dall'Rna messaggero scoperto da Kati Karikò e dal suo collega americano Weissman. Un'apertura di anno accademico, in cui dunque sono stati offerti tanti spunti di riflessione e tanti stimoli ad andare avanti, senza perdere mai il coraggio della sfida o cedere all'indecisione che può derivare dal fallimento.
Una frase su tutte può essere presa ad esempio ed è di Rita Levi Montalcini, scienziata donna ebrea,  il cui percorso di ricerca di certo non è stato facile.  L' ha ricordata proprio la senatrice a vita Elena Cattaneo: "A me nella vita tutto è riuscito facile. Le difficoltà me le sono scrollate di dosso come acqua sulle ali di un'anatra".
L'impegno e la determinazione sono necessari a superare qualsiasi ostacolo nella vita e a raggiungere dei risultati positivi. Quale migliore augurio da rivolgere ai ragazzi che iniziano il loro percorso universitario di studi.
Quale migliore auspicio per iniziare alla grande il nuovo anno accademico di una "generosa" università.
Generosa, l'aggettivo che ha usato il rettore Claudio Pettinari nel pronunciare la formula che dichiara aperto l'anno accademico, il quinto del suo mandato. Lungo l'elenco dei risultati conseguiti nell'anno che hanno permesso ad Unicam di mantenere alto  ed elevare il nome di Unicam nelle classifiche nazionali ed internazionali.
Nel ricordare dei passi fatti e degli investimenti che sono in atto per rendere la struttura universitaria sempre più innovativa, sostenibile ed accogliente, Pettinari ha insistito sul ruolo della scienza, grazie alla quale "questa comunità avrà un futuro. Siamo stati un volano per lo sviluppo economico e sociale di questo territorio e continueremo ad esserlo". 
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Tra i vari interventi che si sono succeduti nella cerimonia quelli del presidente della Conferenza dei rettori d'Italia Ferruccio Resta, del direttore generale di Unicam  Andrea Braschi del presidente del Consiglio degli studenti Yari Ferroni, della rappresentante del personaòle tecnico e amministrativo Irene Pisani e della rappresentante del corpo docente e dei ricercatori Stefania Silvi.   
c.c.

Approfondimento nel prossimo numero di Appennino CamerteIl rettore di Unicam Claudio Pettinari dichiara aperto lanno accademico















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Un fondo “sociale” per rispondere alle esigenze della comunità che non gravi sul bilancio comunale creato con le somme relative all’adeguamento dell’indennità di funzione riconosciuta dalla legge a sindaco, vice sindaco e assessori.

L’iniziativa è stata decisa all’unanimità dai componenti della Giunta comunale di Caldarola che con delibera del 19 febbraio hanno rinunciato agli aumenti dell’indennità mensile previsti dalla legge facendo confluire la relativa maggiorazione nel suddetto fondo.

Questo fondo sarà destinato al finanziamento diretto di iniziative a favore della città e dei cittadini, per la concessione di contributi, per interventi di carattere sociale, culturale, sportivo, per la copertura di spese di rappresentanza, senza che ciò gravi sul bilancio comunale.

Il fondo sarà gestito direttamente dai componenti della Giunta comunale e la sua consistenza e il suo utilizzo saranno costantemente aperti alla conoscenza e al controllo dei cittadini di Caldarola, che potranno accedere al riassunto dei suoi movimenti in entrata e uscita con semplice richiesta, anche on-line, a uno degli amministratori.
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Marche Outdoor, un progetto che dovrebbe coinvolgere gran parte della sinclinale camerte con una prima attuazione nell’area compresa tra Fabriano e Matelica.

A presentarlo, in uno degli appuntamenti organizzati dalla Fondazione il Vallato e dedicati allo sviluppo di progetti relativi a turismo e ricettività, il responsabile del progetto Marche Outdoor e del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Marche, Alberto Mazzini, il quale ha presentato nel dettaglio il piano che ha portato alla mappatura di circa 12.400 km di strade per un turismo rivolto agli appassionati della bicicletta.

Agli imprenditori presenti Mazzini ha spiegato come «il nostro progetto sia rivolto ad un pubblico che vuol vivere vacanze piacevoli ed esperienziali, con opportunità di vedere, gustare e vivere da vicino le eccellenze in campo artigianale ed eno-gastronomico. Le Marche in questo senso da alcuni anni, nonostante la pandemia, stanno attraversando un momento felice dal punto di vista turistico ed abbiamo la possibilità di finanziare importanti iniziative che agevoleranno lo sviluppo di un settore che necessita di implementazione e sostegno, offrendo spazi per tante professionalità».


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