Efficientamento energetico e ristrutturazione di gran parte del patrimonio edilizio residenziale pubblico, le cosiddette "case popolari" grazie all'utilizzo dell'Ecobonus del 110%. Un'iniziativa, quella lanciata dall'assessore regionale all'edilizia Stefano Aguzzi, con la collaborazione dell'Erap ed il coinvolgimento di Ance e delle associazioni di categoria del mondo dell'edilizia, che coinvolgerà circa 624 edifici, per un totale di 5mila appartamenti con 349 milioni di euro di interventi.

“Si tratta di una delle iniziative più importanti dei prossimi anni, una grande opportunità per rimettere in moto la crescita economica della regione. Anche guardando nei decenni addietro, non si ricorda niente di simile - le parole dell'assessore Aguzzi - Per dare possibilità di partecipare alle aziende sono stati redatti ben 26 bandi, divisi in 5 avvisi corrispondenti alle 5 province, e all’interno di essi c’è una ulteriore suddivisione per lotti omogenei. Ho chiesto espressamente come assessorato che si facessero tanti bandi diversi proprio per permettere a più aziende possibile di partecipare ed evitare che un solo grande colosso dell'edilizia si aggiudicasse tutto il progetto. Infatti, ogni imprenditore che parteciperà potrà aggiudicarsi un solo bando per provincia, quindi al massimo 5 in tutta la regione”.

“Una vera e propria iniezione di fiducia per il settore dell’edilizia – ha detto ancora l’assessore - che consentirà di rimettere in moto un grande numero di cantieri con il coinvolgimento di decine di imprese, microimprese e artigiani fiaccati dalla crisi degli ultimi anni e dall’emergenza pandemica. Erap, soggetto attuatore, ha infatti proposto la manifestazione di interesse in modo da allargare al massimo la platea degli imprenditori ed evitare la concentrazione degli appalti in pochi grandi colossi d’edilizia. Ogni soggetto infatti potrà aggiudicarsi al massimo un intervento per provincia”.

“Stiamo lavorando nel modo migliore con la Regione Marche – ha proseguito il presidente di Erap Marche Massimiliano Sport Bianchini - e ci siamo trovati con l’assessore sulla impostazione dei bandi volta a favorire la massima partecipazione. Questo significa che anche i consorzi regionali e territoriali potranno avere spazio. Si tratta di una operazione ingente e straordinaria oltre che significativa dal punto di vista ambientale e sociale”.
L’assessore regionale al Lavoro-Formazione, Stefano Aguzzi si è incontrato questa mattina a Pesaro con i rappresentanti regionali delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. Al centro del confronto, una panoramica su tutti i temi legati alla crisi occupazionale, economica e in generale del mercato del lavoro riconducibili all’emergenza pandemica. 

Un forte timore è stato espresso da tutti sull’imminente scadenza del blocco dei licenziamenti, problema per il quale tutti sperano in una proroga in proporzione agli stadi di crisi. I Sindacati, salutando con soddisfazione la disponibilità al confronto dell’assessore regionale, hanno ribadito l’esigenza di continuare sulla strada del confronto periodico e di strutturare le occasioni di riflessione comune per studiare e concertare azioni di incentivazione al lavoro con formule innovative, in vista del Recovery Plan e dei prossimi fondi strutturali europei.

“Da parte nostra c’è una forte disponibilità al dialogo e all’azione progettuale comune – ha rimarcato l’assessore Aguzzi - perché siamo convinti che le politiche del lavoro, più di altre, siano un settore dove le idee, le buone prassi, la conoscenza del mercato e delle esigenze dei lavoratori, le ricerche e gli studi di tutti vadano valutati con grande ponderazione e disponibilità. Ci sono già iniziative di incentivazione all’occupazione allo studio in questi giorni degli uffici dell’assessorato, sulle quali abbiamo intenzione di chiedere interventi statali mirati. E’ necessario però, ancor prima di una progettualità comune, perché gli interventi siano concreti ed efficaci, avere a disposizione una precisa ricognizione dei fabbisogni lavorativi e delle imprese e su questi bisogni finalizzare anche corsi di orientamento, formazione e aggiornamento. Saranno poi i Centri per l’Impiego, che stiamo rafforzando, a curare e gestire queste azioni di orientamento per l’ingresso al mercato del lavoro. A questo proposito, la Regione Marche sta anche elaborando forme inedite di collaborazione pubblico/privato, in tema di agenzie interinali e ricerca del lavoro per un miglior rapporto domanda/offerta. Massimo sforzo, dunque su questi temi, ben consapevoli che la prospettiva non è ottimistica ma che i prossimi mesi saranno cruciali per una progettazione mirata e qualificata”. (ad’e)

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