«Velocizzare la ricostruzione e massima attenzione ai fondi Pnrr». Sono le priorità del gruppo consiliare di minoranza "Ripartiamo" guidato da Sandro Sborgia. Il giorno "zero" della giunta Lucarelli è ormai finito in archivio, con le nomine degli assessori e del vicesindaco, e ora è già tempo di confronti in vista della prima seduta del consiglio comunale in programma per il prossimo 29 giugno.

La minoranza targata Sborgia tiene alta l’attenzione su quelle che sono «questioni da affrontare con la massima urgenza». Al primo posto proprio la ricostruzione post sismica. «In considerazione delle tante ed importanti questioni che necessitano di essere affrontate con estrema urgenza – dicono da Ripartiamo –, il gruppo invita il sindaco e la giunta a procedere con speditezza all’approvazione dei piani attuativi redatti e consegnati dallo studio Karrer. L’adozione dei piani consentirà ai tanti cittadini proprietari di abitazioni ubicate nelle aree perimetrate di poter finalmente avviare le attività necessarie alla ricostruzione delle loro abitazioni e al Comune di affidare la progettazione dei lavori necessari a mettere definitivamente in sicurezza il centro storico della città. Auspichiamo che la nuova amministrazione – rilanciano –, in considerazione dei tempi ristrettissimi per la presentazione dei progetti volti all’acquisizione dei fondi del Pnrr, faccia proprie le proposte avanzate dall’amministrazione uscente con particolare riguardo ai progetti relativi alla sistemazione e la riqualificazione degli impianti sportivi e per la creazione di spazi e strutture per il Coworking».

Rimane netta la posizione della minoranza sul Programma straordinario di ricostruzione. «Continueremo a profondere il massimo impegno perché il lavoro fatto in questi anni non vada perduto – sostengono –. Consapevoli delle difficoltà legate alla rigenerazione del nostro territorio, ci dichiariamo fin da subito disponibili a collaborare nella direzione di una velocizzazione del processo di ricostruzione secondo gli obiettivi fissati e nel solco del lavoro fatto. Allo stesso modo contrasteremo con forza ogni tentativo di cancellare o modificare sostanzialmente il Programma straordinario di ricostruzione, la revisione dei Piani Attuativi o altre iniziative che dovessero portare ad ulteriori quanto inutili e dannose perdite di tempo».
Scintille tra amministrazione e minoranze a San Severino. Il consiglio comunale in programma per oggi fa discutere ancora prima di iniziare: a indispettire i capigruppo di minoranza Tarcisio Antognozzi e Francesco Borioni è la proposta della giunta Piermattei di continuare a svolgere le sedute in videoconferenza nonostante l’allentamento delle restrizioni anti-Covid.

La giunta comunale guidata da Rosa Piermattei ha infatti proposto una delibera di approvazione del regolamento comunale per permettere che le sedute dell’assise avvengano in videoconferenza anche dopo la cessazione dello stato di emergenza. Una proposta che trova fondamento nelle circolari emanate nei mesi scorsi dal Ministero dell’Interno, che permettono lo svolgimento delle sedute in via telematica o mista, purché vengano garantiti i requisiti di pubblicità e trasparenza. Un’iniziativa poco apprezzata dai gruppi di minoranza, che hanno immediatamente preso posizione contraria alla delibera. Il punto sottolineato dai cinque consiglieri di opposizione è «l’arbitrarietà con cui la giunta, qualora la modifica al regolamento venisse ratificata, si riserva il diritto di convocare il consiglio comunale in presenza o in via telematica senza prima consultarsi con le minoranze e senza condividere la decisione nella conferenza dei capigruppo – spiega Tarcisio Antognozzi –. Sarebbe un provvedimento condivisibile se, volta per volta, la decisione venisse presa insieme e in maniera unanime. In questo modo invece si modifica il regolamento comunale fornendo uno scudo all’amministrazione ogni qualvolta questa possa sentirsi minacciata dalle domande e dalle istanze delle minoranze».

Una dichiarazione condivisa dai due gruppi consiliari di minoranza, Insieme per San Severino e San Severino Futura, che in una nota hanno rincarato la dose. «Facciamo fatica a comprendere cosa ci sia nella proposta dell'amministrazione di permettere senza alcun limite l'utilizzo della videoconferenza per le sedute del consiglio comunale – dicono -. La nostra esperienza circa le sedute on-line del consiglio comunale è ben diversa da quanto riportato nella proposta di delibera avanzata dal sindaco e dalla sua squadra, che parlano di “alcun pregiudizio per l’attività amministrativa” oppure, peggio, di istituto “in grado di conferire maggiore tempestività e snellezza procedurale per il lavoro del Consiglio comunale”. Ricordiamo grandi difficoltà di gestire il dibattito, di ascoltare e riuscire a farsi ascoltare, di effettuare le operazioni di voto in tempi ragionevoli – rilanciano Antognozzi e Borioni –. Ricordiamo altrettanto bene la fatica del presidente del consiglio per riuscire a portare in fondo le assemblee, e soprattutto con grande disappunto l'utilizzo di gobbi e di consiglieri occulti (ben nascosti dietro agli schermi), pronti a fornire veline agli amministratori, in grave difficoltà nel rispondere ai consiglieri comunali. Proprio quelle difficoltà, registrate dai cittadini presenti alle assisi comunali, hanno suggerito di tagliare alle radici il problema, eliminando il confronto faccia a faccia in consiglio comunale. Peraltro anche in campagna elettorale il sindaco aveva rifiutato il confronto pubblico, in piazza, con gli altri candidati. Una cosa è certa – concludono –: questo pomeriggio in consiglio comunale ci opporremo con determinazione affinché la proposta di rendere possibile la convocazione in videoconferenza senza gravi motivazioni venga ritirata dalla maggioranza. Chiederemo che modifiche alle regole della vita istituzionale non siano apportate a colpi di maggioranza, ma in pieno accordo con tutte le forze politiche presenti nel piccolo, ma significativo emiciclo della nostra sede comunale».

l.c.
Hanno chiesto una assemblea pubblica con una lettera indirizzata al sindaco e all’amministrazione comunale i consiglieri Monica Pierdomenico e Guido Rossi. L’obiettivo sarebbe discutere con la cittadinanza e gli imprenditori locali della situazione di incertezza relativa alla ricostruzione.

«Da oltre 5 anni - scrivono - il nostro territorio è stato devastato dal terremoto, viviamo ormai nell’incertezza, affrontando enormi difficoltà e preoccupazioni che hanno generato stati di sconforto e demoralizzazione. Le persone sono sconcertate di tutto questo tempo passato senza vedere alcun risultato, non solo inerente alla ricostruzione, ma anche ad un programma di sviluppo legato alle generazioni future. Come già ricordato più volte e nel tempo, la comunicazione e il confronto con la popolazione è fondamentale».

Rossi e Pierdomenico affermano di ascoltare troppe voci sul futuro di Ussita ma chiedono che il sindaco, Silvia Bernardini, si confronti con la popolazione sul programma di interventi di demolizione e ricostruzione di Ussita, in particolare relativo ai lotti Sorbo e Castelfantellino, sul progetto “Laghetto azzurro” e altre proposte, le stalle comunali, fontanili e abbeveratoi.

Gaia Gennaretti
Nel Consiglio comunale matelicese del 16 dicembre sono state presentate dal gruppo di minoranza Per Matelica due mozioni, la prima per fare abbassare la retta della mensa scolastica (aumentata di 90 centesimi a pasto con adeguamento del 27 febbraio scorso per un totale di 4,60 euro), la seconda per intitolare il nuovo plesso scolastico alla memoria di Marco Ferracuti, scomparso lo scorso 5 dicembre. “Si chiede alla Giunta comunale di deliberare nel prossimo bilancio un nuovo adeguamento delle tariffe comunali per le mense scolastiche per riportare la quota a carico delle famiglie a livello del 2019, cioè a 3,70 euro per ogni pasto” – così il capogruppo di Per Matelica Alessandro Delpriori nel presentare la prima mozione - il bilancio dev’essere in equilibrio ma i soldi del Comune non servono per fare cassa bensì per erogare servizi”. La mozione è stata respinta per le motivazioni sintetizzate dal sindaco Massimo Baldini e dell’assessore Rosanna Procaccini: “Sarebbe prematuro impegnare la Giunta non sapendo cosa ci riserverà il 2022 in tema di normativa finanziaria – dice il primo cittadino - prima si dovrà costruire il prossimo bilancio, se poi esso lo consentirà si potrà intervenire sulla retta della mensa, magari abbassandola per certe fasce di reddito”; l’assessore Procaccini ha poi aggiunto che “facendo un raffronto con i costi nei Comuni limitrofi siamo piuttosto in linea, ciò non significa che non si valuterà l’ipotesi di un ribasso”. Quanto alla seconda mozione, con essa “non si vuole bypassare l’iter normativo per l’intitolazione di beni pubblici a persone scomparse – spiega lo stesso Delpriori - ma s’impegna la Giunta a convocare una riunione del Consiglio d’Istituto per chiedere la ratifica di questa decisione: sarà il Consiglio d’istituto – conclude il capogruppo di Per Matelica - a decidere se Marco meriti o meno tale intitolazione, ed io credo con tutto il cuore che la meriti”. La mozione è stata però ritirata dalla votazione in quanto nel corso dell’assise consiliare è stato concordato tra sindaco e capigruppo di portarla da parte dello stesso sindaco all’attenzione del preside Boldrini per proporre l’inizio dell’iter che porterà Consiglio d’Istituto e Collegio Docenti all’eventuale intitolazione.

Alessio Botticelli
Il Consiglio comunale di San Severino ha ratificato le nomine dei componenti delle Commissioni consiliari.

Il presidente dell’Assise, Sandro Granata, ha nominato per la Commissione 1 (Urbanistica, ecologia, lavori pubblici, edilizia residenziale pubblica, Polizia urbana e traffico, giardini e verde pubblico) i consiglieri Luca Bonci, Alberto Capradossi, Teresa Traversa e Alberto Pilato. Si occuperanno dell’adozione di strumenti urbanistici e dei regolamenti di competenza consiliare relativi alle materie elencate nel precedente comma; per la Commissione 2 (Bilancio e programmazione, finanze, tributi, sviluppo economico industria, commercio e artigianato, agricoltura e cooperazione, rapporti con le società partecipate e gli altri enti, decentramento) sono stati nominati i consiglieri Luca Bonci, Valter Bianchi, Maria Teresa Domizi, Tarcisio Antognozzi: i loro ambiti di competenza saranno il bilancio di previsione e conto consuntivo, i criteri generali relativi ai tributi comunali ed alle tariffe dei servizi comunali e i regolamenti relativi alle materie elencate nel precedente comma; per la Commissione 3 (Pubblica istruzione e diritto allo studio, sanità, politica culturale, condizione giovanile, beni culturali, servizi e sicurezza sociale, trasporti, turismo, sport, spettacolo) nominati i consiglieri Valter Bianchi, Maria Teresa Domizi, Alberto Capradossi e Alessandra Aronne: a loro l’istituzione di scuole medie superiori ed università, lacostruzione di impianti sportivi, l’organizzazione di manifestazioni culturali di rilievo nazionale o regionale, i piani di medicina scolastica e preventiva e i regolamenti relativi alle materie elencate nel precedente comma.

Il parere delle Commissioni dovrà essere obbligatoriamente richiesto dalla Giunta per gli atti di competenza del Consiglio comunale che riguardano i temi da loro trattati.

Un Consiglio comunale infuocato quello di giovedì a Ussita. Sul tavolo dell’assise le due petizioni lanciate in estate dai cittadini e sposate dalla minoranza guidata da Guido Rossi, l’una contraria alla realizzazione delle residenze per le maestranze della ricostruzione, l’altra per l’acquisizione da parte del Comune dell’area su cui sono state installate le soluzioni abitative di emergenza.

Quest’ultima quella che ha fatto maggiormente discutere la minoranza, che ha presentato un’interrogazione all’amministrazione di Silvia Bernardini. “Siamo perplessi – ha affermato Guido Rossi –. Da quanto sappiamo i cittadini di Ussita che avevano messo a disposizione i loro terreni all’epoca dell’immediato post sisma per la realizzazione delle SAE avevano la garanzia di vedere quei loro possedimenti riconsegnati nello stato, di fatto e di diritto, del momento della concessione. Ora sappiamo dell’acquisizione di quelle aree da parte del Comune. Qualcosa non quadra – ha spiegato Rossi –, visto che c’erano accordi e contratti siglati dai cittadini e dalla Protezione civile che garantivano la riconsegna, mentre le stesse istituzioni hanno permesso l’acquisizione al Comune di Ussita. Ci sembra che i cittadini siano stati ingannati dallo Stato”.

Ampie discussioni anche intorno al sito che dovrebbe accogliere i lavoratori della ricostruzione. “L’area ex Eca di Tempori, individuata come luogo per gli stabili abitativi delle maestranze, viola i vincoli paesaggistici deturpando l’accesso al paese – ha affermato ancora Rossi –. Come se non bastasse non sono chiari alcuni punti: stando alle parole della sindaca, non ci dovrebbero essere aggravi per i cittadini e soprattutto i lavoratori accolti in quest’area dovrebbero essere solo quelli che si occuperanno della ricostruzione di Ussita. Diverso però quanto sappiamo dalla Regione e dalla struttura commissariale: non conosciamo i costi che il Comune dovrà sostenere, e siamo certi che ce ne saranno. Per di più l’area è destinata ad accogliere i lavoratori di tutta la ricostruzione, non soltanto quelli che presteranno servizio a Ussita. Sono nodi – ha concluso Rossi – che vanno assolutamente sciolti”.

l.c.
“Per il Comune di Tolentino è stata sprecata una grande occasione”. Lo afferma Fulvio Riccio, consigliere comunale per il Partito Democratico, che ha sottolineato come l’amministrazione Pezzanesi “abbia sciupato le opportunità di abbattere l’enorme volume di debito pubblico delle casse comunali”.

Durante la seduta del Consiglio comunale di ieri (la prima in epoca Green Pass, ndr), Riccio ha fatto presente come l’ammontare del debito pubblico del Comune di Tolentino si attesti intorno ai “30 milioni di euro. Una somma – spiega Riccio – che certamente non è da imputare direttamente all’amministrazione guidata dall’attuale sindaco, ma da una serie di politiche di stampo clientelistico che da anni contraddistinguono la nostra città. Sin dagli anni ottanta l’ammontare del debito pubblico non ha fatto che crescere. Nell’ultimo quinquennio c’era la possibilità di sanare questa situazione, ed è qui che emergono le mancanze del sindaco Pezzanesi. Visto che le rate dei mutui in essere sono state sospese per i Comuni del cratere e vista soprattutto l’enorme mole di fondi giunti negli ultimi anni, il risparmio poteva essere duplice: sia perché le nuove opere avrebbero potuto essere finanziate con queste agevolazioni, sia perché la sospensione stessa delle rate avrebbe permesso un massiccio risparmio. Questo non è avvenuto”.

Riccio conclude sottolineando come la situazione finanziaria del Comune di Tolentino debba essere urgentemente presa in esame: “Allo stato attuale delle cose, 30 milioni di debito significano circa 2000 euro di debito per ogni cittadino: una cifra considerevole che, con lo sblocco delle rate, dovrà essere sanata. Chiunque dovesse trionfare alle prossime elezioni dovrà confrontarsi con questi numeri piuttosto preoccupanti”.

l.c.
In seguito alla surroga della dimissionaria Manila Bellomaria, Alessio Micucci, 24enne, ottico, è entrato a far parte del Consiglio comunale tra le fila della maggioranza guidata da Massimo Baldini.

Micucci, quali sono le tematiche che le stanno più a cuore e che vorrebbe portare all’attenzione del Consiglio comunale?

"Sicuramente le tematiche giovanili: il mio obiettivo è coinvolgere i giovani in attività culturali e ludiche, con l’aiuto della Pro Loco e delle altre associazioni; i giovani devono essere fonte di rinnovo positivo".

Come giudica l’operato della Giunta Baldini nel suo primo biennio di legislatura?

"In questi due anni Matelica Futura ha preso a cuore le tematiche affrontate in campagna elettorale, tra cui la ricostruzione post-sisma, passando da una forte sburocratizzazione delle pratiche per il rifacimento delle scuole, la cura del verde pubblico col rifacimento dei selciati, l’avvio dei lavori a Palazzo Ottoni ed il rifacimento del manto stradale dissestato sulla strada statale principale. Sono felice ed orgoglioso di far parte di questa maggioranza, perché si può finalmente dire di essere passati dalle parole ai fatti".

Allargandoci a fatti di rilievo nazionale, come valuta il ruolo del suo partito, la Lega, all’interno del Governo Draghi?

"Posso dire che la Lega di Matteo Salvini sta cercando di moderare le proposte avanzate da PD e 5 Stelle su Green Pass, infrastrutture e quant’altro: la Lega ha messo al centro dei suoi progetti per il Paese il cittadino e la concretezza nel risolvergli i problemi. Per quanto riguarda il Green Pass, ha precisato di volerne prima discutere in Parlamento, piuttosto che approvare emendamenti a scatola chiusa; a mio parere il contributo che la Lega ha portato finora all’interno del Governo Draghi è stato buono e di supporto".

Alessio Botticelli
Giornata importante, quella di ieri, per le scuole a Treia. Il Consiglio comunale ha approvato definitivamente il programma di recupero del patrimonio scolastico treiese che tanto aveva fatto discutere, prima in campagna elettorale e, successivamente, nel primo biennio dall’insediamento dell’amministrazione Capponi. L’iter burocratico per la realizzazione passa ora in mano al Commissario straordinario Legnini.

Come da programma di mandato, l’amministrazione ha optato per la delocalizzazione e per la costruzione di poli nelle frazioni per quanto concerne scuola dell’infanzia e primaria e per un polo unico, a Treia capoluogo, per le secondarie di primo grado. Il passo avanti deciso, impresso dalla decisione dell’assise treiese, è quello sulle procedure da seguire per le fasi di progettazione e di realizzazione. Se, fino a oggi, la questione era affidata alla giurisprudenza ordinaria, con la delibera di ieri la responsabilità passa nelle mani del Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini: sarà il funzionario del Governo, tramite specifiche ordinanze speciali, a gestire l’iter.

“Un passo avanti importantissimo – fa sapere l’amministrazione comunale – che, oltre a snellire drasticamente i tempi burocratici, legittima anche le scelte fatte da questa giunta sotto il profilo del diritto dopo le molte polemiche sorte negli ultimi tempi. È realistico credere che queste ordinanze possano essere firmate a stretto giro di boa, nei primi giorni di agosto”.

Astensione da parte della minoranza, da sempre avversa alla soluzione scelta dalla giunta Capponi e più orientata al polo unico comunale: durante la votazione i consiglieri Vittorio Sampaolo – capogruppo dell’opposizione – e Gianluca Gagliardini sono usciti dall'aula. Assente Andrea Mozzoni. La consigliera Edi Castellani ha preferito, invece, astenersi.

l.c.
Quasi 6 milioni di risorse per le opere pubbliche, 150 mila euro per il sociale e altrettanti per il turismo, 170 mila per il sostegno alle famiglie e alle imprese, 120 per lo sport. Nel corso dell'ultima seduta del consiglio comunale di Sarnano, i soli voti favorevoli della maggioranza sono stati sufficienti all'approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, del bilancio di previsione e del documento unico di programmazione.

Sul tema delle opere pubbliche, gli interventi più importanti dal punto di vista finanziario nel prossimo triennio riguarderanno il cimitero, il municipio e la scuola. Nei prossimi tre anni, infatti, il Comune di Sarnano ha fatto sapere che investirà "oltre 1 milione e mezzo per nuovi loculi cimiteriali e per il restauro del cimitero stesso. Circa 3 milioni saranno stanziati per il restauro del municipio e della biblioteca, altrettanti invece per la riqualificazione e l'adeguamento sismico della scuola elementare in Largo Ricciardi".

Queste i lavori più consistenti, a cui faranno seguito altri interventi che riguarderanno "la sede museale comunale, il museo d'arte sacra, nuovi locali per il complesso sportivo di Via Corridoni, L.go Crivelli, Via Costa; parcheggi e altre opere di urbanizzazione a servizio delle nuove scuole in Largo Crivelli; una nuova area camper nel parcheggio Bozzoni; il recupero dell'ex Cinema Italia con trasformazione in Cineteatro; la revisione generale delle sciovie Sassotetto 1 e Sassotetto 2 dopo la scadenza della loro vita tecnica; la riparazione danni ed il risanamento conservativo del muro di contenimento in Via S.Filippo".

Approvati anche il DUPS e il bilancio di previsione: "Per l'annualità 2021 si è evidenziato un fondo di cassa all'inizio dell'esercizio di oltre 4 milioni di euro e un fondo di cassa finale presunto di oltre 3 milioni e 200mila euro - fa sapere l'amministrazione - , con un totale di entrate e corrispondenti uscite di competenza nell'esercizio 2021 pari di quasi 40 milioni".

L'amministrazione prosegue: "Tra gli elementi più significativi del bilancio di previsione per l'esercizio 2021 si evidenzia come non sia previsto il ricorso ad alcun nuovo indebitamento, né ad anticipazioni di cassa da parte del tesoriere, né ad aumenti della pressione fiscale per tasse e tributi locali. Sono state previste risorse importanti per settori strategici: 150mila europer il sociale, 170 per il sostegno a famiglie ed imprese per l'emergenza Covid-19, 150mila per il turismo ed euro 120mila per la gestione degli impianti sportivi, oltre ovviamente ai corposi interventi, sopra descritti, contenuti nel piano delle opere pubbliche. Il bilancio approvato attesta come l’Ente si trovi in una ottima situazione economico-finanziaria - conlcude la nota dell'amministrazione - che consente il perseguimento degli importanti obiettivi di crescita che l'amministrazione comunale si è posta nel proprio programma elettorale, mantenendo altissimi livelli di servizio in favore della propria cittadinanza".

l.c.

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