Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Montecavallo, Valfornace e Visso fuori dall’Unione montana “Marca di Camerino almeno fino al 2025. La recente modifica alla legge sulle Unioni montane, approvata in Consiglio regionale su proposta di Renzo Marinelli, Jessica Marcozzi, Giacomo Rossi e Carlo Ciccioli, esclude i Comuni che non ne fanno parte almeno fino a dieci anni dalla costituzione dell’Unione stessa. Un cambio di normativa che ha seminato malcontento tra i sindaci esclusi.

"Una legge antidemocratica, che arriva in un momento in cui i piccoli Comuni dovrebbero essere capaci di fare quadrato”. Pietro Cecoli, sindaco di Montecavallo, è critico sulla decisione della Regione che "in questo modo crea una disparità nelle condizioni di territori che sperimentano una grande sofferenza – commenta –. Trovo davvero inopportuno che sia stata promulgata una legge ‘salvapoltrone’ per alcuni politici dell’entroterra, a discapito di altri che vivono le stesse situazioni nello stesso territorio. Questa è una legge che punisce alcuni enti e che preserva il posto di alcuni amministratori, facendo degli inopportuni e illegittimi favoritismi. Per quello che riguarda il nostro Comune – spiega Cecoli –, abbiamo fatto di tutto per poter entrare a far parte dell’Unione. Abbiamo presentato tutta la documentazione e le opportune domande già dal 2018. La motivazione che ci è stata addotta dall’Unione è quella di non aver rispettato il loro statuto, ma è una bugia. Noi non staremo comunque con le mani in mano – conclude il primo cittadino di Montecavallo –: troveremo soluzioni alternative contro una nefandezza portata avanti da alcuni politici che dovrebbero difendere gli interessi della montagna e che invece portano avanti personalismi inopportuni".

l.c.
Soddisfazione nel mondo scolastico e all’interno del gruppo di Gioventù Nazionale Marche per l’approvazione della proposta di Legge Regionale sulla Psicologia Scolastica.

Dopo numerosi incontri in Regione, infatti, il Consiglio Regionale ha raggiunto quello che studenti e psicologi reputano “un importante traguardo”.

“Il servizio di psicologia scolastica permanente – scrive in una nota l’Ordine degli Psicologi delle Marche - sarà esteso non solo agli studenti, ma anche alle loro famiglie, ai docenti ed al personale Ata. Si tratta di un passaggio fondamentale per fare della psicologia all’interno degli istituti scolastici non un rimedio palliativo e sporadico come avvenuto fino ad oggi, ma un vero e proprio ausilio costante, quindi organico e funzionale, capace in altre parole di prevenire eventuali forme di disagio, rese ancor più manifeste dalla pandemia che ha costretto la maggior parte degli studenti alla Dad”.

Orgoglio per i vertici regionali di Gioventù Nazionale: il Maicol Pizzicotti Busilacchi spiega come l'approvazione li soddisfi “non tanto per il risultato politico quanto per aver contribuito concretamente alla realizzazione di un'istanza cara a tanti nostri coetanei. Dopo che le nostre vite sono state scosse dalla pandemia e da tutto ciò che ne è derivato – confida - , i disturbi di tanti ragazzi si sono enormemente acuiti e uno strumento di supporto psicologico, strutturale, nelle scuole si era reso necessario.

Avremmo voluto fare ancora di più  -aggiunge - , ma questa soluzione raggiunta di concerto fra la Regione Marche e l'Ordine degli Psicologi mette un importante tassello sulla salvaguardia della salute mentale della generazione che dovrà ricostruire il mondo dopo il Covid.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato per realizzare questa nostra proposta, in primis i consiglieri di FdI Elena Leonardi e Marco Ausili che si sono fatti promotori attivi in sede consiliare. Alla luce dell'ormai prossimo ritorno in aula, sperando di aver definitivamente superato la DaD, questo strumento di aiuto per gli studenti si rivelerà sempre più utile".

GS
Non tanto sulla sospensiva richiesta dalla Regione Marche, quanto su chi oggi “esulta per qualcosa che non era affatto concreto”.

È qui che si posa l’attenzione del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, a seguito dell’approvazione, in consiglio regionale, della risoluzione per la moratoria sui nuovi impianti.

“Rispettiamo i ruoli e le normative come abbiamo sempre fatto anche in passato – dice il sindaco - . Ci auguriamo che la Regione faccia il piano quanto prima. Ho sempre detto che su questo tema ci saremmo adeguati alle decisioni della Regione e lo faremo senza problemi.

Nessuno voleva fare il tempio crematorio per forza. Abbiamo sempre dichiarato che prima ci saremmo concentrati sulla tutela della salute dei cittadini e del territorio; chi voleva far credere il contrario ha fatto un buco nell’acqua”.

Il sindaco di Tolentino fa riferimento alle forze di minoranza e alle associazioni cittadine che si sono mosse a contrasto della realizzazione del tempio crematorio nel cimitero cittadino, fino a portare la questione all’attenzione del consiglio regionale.

“C’è differenza tra chi amministra con senso di responsabilità e chi approfitta per ululare alla luna, come hanno fatto le minoranze ed alcune persone che oggi rappresentano poco in politica, ma forse dovranno dimostrare di rappresentare qualcuno prossimamente (chiaro il riferimento alle elezioni amministrative del 2022 ndr)”.

Secondo Pezzanesi, infatti, la questione del tempio crematorio è stata un ulteriore pretesto per anticipare la campagna elettorale: “Ogni occasione è buona per farlo – ammette - . C’è sempre il bastian contrario e colui che dice ‘io lo avevo detto’. Lascio ad ognuno la palestra che ritiene opportuna – l’affondo - . La politica faccia il suo corso, l’opportunismo anche, poi saranno i cittadini a scegliere chi buttare dalla torre.

Io mi confronto con le istituzioni – precisa – e le rispetto. Se a questo provvedimento seguirà la scelta finale, con il piano regolamentare, la Regione avrà compiuto un percorso e un atto di responsabilità.

Qualunque decisione ci riguarderà la rispetteremo.

Il problema – conclude - è per chi vuol fare l’esaltatore di folle per far cassetta di voti”.

GS
“I sindaci sono la voce del territorio”: questo il motivo che ha spinto l’Onorevole Marchetti, leader di Lega Marche a scegliere Enrico Rossi, sindaco di Cartoceto, per l’interlocuzione Regione – Enti locali e Renzo Marinelli, già sindaco di Castelraimondo, come capogruppo in Consiglio Regionale. Un incarico parallelo alla Prima Commissione consiliare Affari Istituzionali, Cultura, Istruzione, Programmazione e Bilancio.

Il leader di Lega Marche Marchetti ha commentato la scelta: “I sindaci sono la voce del territorio e la Lega ha scelto due di loro per coordinare due settori importanti della politica di territorio. Renzo Marinelli è un uomo di sintesi e autorevolezza, doti indispensabili per un capogruppo. L’esperienza maturata negli anni nella condivisione di obiettivi strategici per il rilancio dell’entroterra terremotato e la capacità di allargare i confini della programmazione amministrativa oltre la gestione quotidiana, sono un bagaglio di competenze che si rivelerà di fondamentale utilità anche in questo nuovo incarico. Enrico Rossi rappresenta la nuova generazione dei sindaci dei piccoli comuni: è anche al lavoro degli amministratori locali che si deve un elevato indice di qualità della vita. Sono certo che saprà essere stimolo e collante per i colleghi delle varie istituzioni”.

Una nomina accolta con entusiasmo dal nuovo capogruppo, Renzo Marinelli: “Un incarico importante, di responsabilità, che spero di svolgere al meglio. La mia attività sarà quella di coordinatore del gruppo, di raccordo con le altre forze politiche, con il Presidente, con la Giunta. È un ruolo che mi permetterà di entrare un po' su tutti gli argomenti e mi auguro di poter essere incisivo. Sicuramente dobbiamo avere una visione d’insieme di tutta la Regione, però poi ognuno conosce i bisogni della propria zona di provenienza e cercherà in tutti i modi di poterne portare avanti le esigenze: rappresentiamo anche dei territori particolari, ognuno deve in qualche modo portarne le istanze”.

Red.
Il Presidente del consiglio regionale, Dino Latini, ricorda la strage di Corinaldo del 2018: nella notte tra il sette e l’otto dicembre di due anni fa, nella discoteca Lanterna Azzurra persero la vita cinque adolescenti e una giovane mamma. Il ricordo della tragedia è arrivato tramite un post Facebook sulla pagina dell’assemblea legislativa delle Marche, in cui si può leggere: “A due anni da quella terribile giornata il nostro pensiero va alle giovani vite spezzate e a tutti i familiari costretti ad affrontare uno dei dolori più grandi. E va ai nostri ragazzi che, nel pieno rispetto delle regole, devono comunque avere garantito il diritto a un divertimento sicuro e responsabile, devono vivere con serenità il loro tempo migliore”.

Latini conclude sottolineando che “Alle istituzioni tutte spetta il compito di vigilare costantemente perché queste tragedie non abbiano mai più a verificarsi. Il ricordo ci guidi nelle scelte da compiere e nei progetti da realizzare, costantemente a fianco di chi più ha bisogno”.

Red.
L’assenza del presidente del Consiglio Regionale Dino Latini ha portato Gianluca Pasqui, ex sindaco di Camerino e ora vice presidente dell’assise regionale, a dirigere i lavori. Non è però il solo incarico che è stato chiamato a ricoprire: Pasqui è stato infatti nominato componente della IV commissione permanente Sanità e Politiche sociali della Regione Marche.

Sono molto soddisfatto di questa nomina – si legge sul profilo Facebook di Pasqui –, che mi consente di entrare a fare parte di una commissione estremamente importante e all'interno della quale potrò continuare il mio impegno per il territorio maceratese e per l'intera Regione. Tutti siamo consapevoli che il modello sanitario marchigiano deve essere riorganizzato: su questo saranno concentrati i nostri sforzi non appena la morsa pandemica ci darà tregua. Oggi siamo impegnati a fronteggiare un'emergenza senza precedenti - conclude il vicepresidente del Consiglio Regionale – che comunque non andrà a cambiare quelle che sono le linee di indirizzo per dare un volto nuovo ed efficace al nostro sistema sanitario”.

Red.
Gianluca Pasqui è stato eletto dall'assise consiliare vice presidente del Consiglio regionale delle Marche.
“Per me si è trattato di un momento molto importante che ho vissuto con commozione - commenta - .  Ringrazio il presidente Francesco Acquaroli e i colleghi consiglieri per la fiducia rivolta alla mia persona e mi impegno fin da subito a svolgere questo delicato incarico istituzionale con serietà e dedizione.
Un ringraziamento doveroso e sentito va al commissario regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni, che mi ha sempre sostenuto e ha fortemente creduto nella mia persona, e ai tanti che mi sono stati vicini nel percorso che mi ha portato a raggiungere questo risultato.
Per me - ha dichiarato Pasqui subito dopo l'elezione - si tratta di una sorta di ritorno al futuro.
I primi passi in politica, infatti, li ho mossi come responsabile della segreteria dell'allora vice presidente del consiglio regionale Fabrizio Grandinetti cui va il mio ringraziamento e il mio affettuoso saluto.

seduta del consiglio regionale delle Marche

Un pensiero particolare lo rivolgo alle persone che vivono nelle zone del sisma e a tutte quelle che in questo particolare momento storico soffrono per i motivi più diversi.

Voglio, però - conclude - , dedicare questa giornata così importante nel mio cammino politico a mio padre che purtroppo ho perso diversi anni fa e che ancora oggi ringrazio per tutti gli insegnamenti e i valori che mi ha trasmesso”. 

pasqui in consiglio


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Sono giorni di trattativa per la composizione della giunta regionale: il presidente Francesco Acquaroli, insieme ai partiti, sta lavorando per trovare la quadra e non dovrebbero essere rimasti tanti giorni per conoscere la strada intrapresa.
Si fanno sempre più forti le indiscrezioni che vedrebbero Forza Italia spingere affinchè l'assessorato venga affidato al consigliere che in tutta la regione ha ottenuto il risultato più evidente.
Sono due, infatti, i seggi complessivi che spettano in consiglio a Forza Italia e pare che tra Jessica Marcozzi per Fermo e Gianluca Pasqui per Macerata l'indicazione del partito stia ricadendo sull'ex sindaco di Camerino.
Non conferma e non smentisce il neo eletto consigliere che dice: "Nei giorni scorsi ho avuto un incontro a Roma con il presidente Antonio Tajani e con il commissario Francesco Battistoni. Ad entrambi ho dato la mia disponibilità ad essere, ovviamente, presente per qualunque incarico e ruolo che il partito possa individuare nella mia persona. Allo stesso tempo però ho dato la mia disponibilità a non prendere posizioni contrarie ad eventuali indirizzi che servano a chiudere un cerchio di coalizione. Io reputo che non sia importante l'interesse della singola poltrona - dice - ma che nasca, da questo gruppo di eletti, un percorso significativo e diverso rispetto al passato. Non posso non sottolineare il successo che ho avuto - aggiunge - . La mia provincia per Forza Italia è stata il miglior risultato della regione Marche e questo lo voglio rimarcare con forza perchè è segno di onore per tutto il territorio".

E quando parla di territorio Gianluca Pasqui parla di Camerino e dell'entroterra che lo ha sostenuto, con un occhio all'intera provincia: "Di sicuro - dice - sono quell'eletto che viene dalla terra più martoriata, anche dal sisma, e questo non posso non sottolinearlo. Nel mettermi a disposizione - aggiunge - farò sicuramente un percorso leale di amministratore attento per queste zone, al di là di quello che sarà il mio ruolo. Non so come condurrà la trattativa il mio partito - confida - , so soltanto che, comunque vada questo percorso,  ci sarò e sarò un amministratore attento, puntuale, che si è messo da anni a disposizione di un terra, non solo per l'entroterra, ma per la provincia di Macerata tutta compresa, la costa".

GS
"Questa volta i cittadini hanno espresso la propria preferenza".

È questa l'analisi del neo eletto consigliere regionale della Lega, Renzo Marinelli, sindaco di Castelraimondo, che dimostra i motivi per cui, secondo lui, un territorio inascoltato come quello dell'entroterra si trova oggi ad avere due rappresentanti in consiglio regionale.

"La differenza tra i nostri territori rispetto ad altri - dice ai microfoni di Mario Staffolani per Radio C1...inBlu - è che nell'entroterra stata espressa la preferenza. I cittadini dell'entroterra hanno compreso la necessità di avere qualcuno che portasse la loro voce in Regione e per questo motivo hanno deciso di dare fiducia a chi voleva rappresentare questo territorio.
Quello che spetta a me e Gianluca Pasqui (eletto con Forza Italia ndr) è un compito arduo e importante perchè i cittadini ripongono in noi la speranza di far rinascere questo territori.
Mi impegnerò affinchè siano portate avanti le loro istanze".

A portarlo sugli scranni del consiglio regionale anche l'esperienza amministrativa a Castelraimondo: "Sono da molti anni nell'amministrazione di Castelraimondo, ho avuto una esperienza in Provincia e nell'Unione montana - ha spiegato - . Conosco le problematihe territoriali e credo che sia utile avere esperienza per svolgere i compiti che ci attendono. Prendere persone che non hanno mai vissuto questa realtà non produce buoni frutti".

Dopo l'elezione, quindi, anche Renzo Marinelli resta in attesa di conoscere la composizione della giunta e degli assessorati: "Ho avuto modo di parlare con il presidente e mi sono messo a disposizione per quaslaisi cosa serva. Le istanze del territorio le ho bene a mente e mi batterò per far avere attenzione al territorio".
Chiara la sua idea sulla possibile figura di un assessore alla Ricostruzione: "Potrebbe essere utile avere una figura deputata a questo, ma da sola non riuscirebbe a fare nulla. Deve essere il governatore a coinvolgere tutta la giunta perchè la ricostruzione non rigarda sole le case, ma tutti i settori, dal turismo all'ambiente, all'economia. È giusto che ci sia una persona che possa coinvolgere tutti, ma credo che la figura più importanhte debba essere il governatore. Un assessore lasciato solo rischia di prendere solo porte chiuse". 

GS
MS
La futura discarica della provincia di Macerata al centro di un intervento del candidato in Consiglio regionale con RinasciMarche, Sandro Bisonni.

"Per racimolare qualche voto - scrive in una nota - , numerosi politici si promuovono come difensori del territorio dell'ultima ora e cercano soluzioni alternative vecchie di 50 anni. 
Mi riferisco a chi pensa di sostituire la discarica con un inceneritore o termo-valorizzatore, come in genere viene chiamato per indolcire la pillola, tralasciando però alcuni particolari. Innanzitutto, poiché la massa si conserva e non si può distruggere, il termo-valorizzatore non elimina la discarica ma al contrario ne crea tre: una in aria (che ci respiriamo), una in terra (equivalente se non peggiore di quella che si vorrebbe evitare), una in acqua (con le acque reflue); per avere evidenza di questo basterebbe che questi politici leggessero quanto riportato nero su bianco nel Piano d'Ambito provinciale per la gestione dei rifiuti.

Ricordo poi che le tre discariche generate dai termo-valorizzatori generano pressioni ambientali enormi che persistono per decine e decine di anni con rischi per la salute di notevolissima preoccupazione.

Il termo-valorizzatore, senza incentivi pagati con le nostre tasse, non si sostiene economicamente e che quindi come sistema Paese non ci fa arricchire ma al contrario ci impoverisce.

Infine - aggiune - il termo-valorizzatore è in antitesi al percorso virtuoso delle 3R (riduzione, riuso, riciclo) in quanto perennemente affamato di rifiuti e che quindi se fosse realizzato presto o tardi vanificherebbe tutti gli sforzi fino ad ora compiuti in quella direzione.

Il giusto stupore dei cittadini che si sono svegliati con la notizia della discarica provinciale sotto casa è colpa - accusa Bisonni - di una insufficiente partecipazione democratica che l'ATA e la Provincia avrebbero dovuto mettere in piedi prima di individuare i 70 possibili siti idonei; qui a mio avviso l'errore più grave.

Personalmente rifuggo dalla demagogia elettorale - conclude - sicuro che l'unica via possibile da percorrere sia quella dell'economia circolare verso la quale dobbiamo accelerare e non retrocedere puntando verso un futuro sostenibile e non verso la preistoria come qualche politico, poco informato e per nulla competente, vorrebbe farci regredire".

GS
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