Era della scorsa settimana la polemica di alcuni turisti che avevano approfittato delle prime giornate di bel tempo per recarsi nell'entroterra e approfittare della bellezza di Castelluccio ma, una volta arrivati a 5 km da Norcia, avevano trovato la strada chiusa per i lavori.
Per loro, ma soprattutto per le zone montane che attendono di risollevarsi con il turismo, arriva dalla Provincia la notizia che dalla fine di giugno, o al massimo dai primi giorni di luglio, la strada del Pian Perduto che collega Castelsantangelo sul Nera a Castelluccio sarà riaperta.
"Abbiamo fatto un sopralluogo la settimana scorsa - dice il presidente Antonio Pettinari - e una riunione a cui hanno partecipato i sindaci di Visso e  Castelsantangelo e il commissario di Ussita; vi hanno preso parte anche l'ingegner Soccodato, come soggetto attuatore, e i tecnici dell'Anas. Insieme abbiamo voluto mantenere la promessa che avevamo fatto nell'autunno scorso e cioè che a fine giugno avremmo riaperto la strada. Avremmo voluto riaprirla alla fine dei lavori, ma il Covid ha ritardato di un paio di mesi. Entro questo mese - annuncia - , non sono ancora in grado di dare il giorno preciso, riapriremo la strada che stiamo mettendo in sicurezza e asfaltando. Resta solo un tratto di circa 250 metri da completare con la palificazione che sarà fatta in autunno e che nella riapertura sarà gestito a senso unico alternato da un semaforo".
Una novità, quindi, rispetto alla scorsa estate quando la strada del Pian Perduto era stata aperta solo nel fine settimana. Quest'anno invece sarà aperta nei mesi di luglio e agosto per tutti i giorni.
"Valuteremo, poi, cosa fare nel mese di settembre - conclude Pettinari - per completare l'ultimo tratto. Di certo per i turisti sarà molto più facile rispetto allo scorso anno in cui il semaforo presupponeva una attesa di almeno 10 minuti tra un senso di marcia e l'altro".

Giulia Sancricca

Dall’11 al 17 marzo, torna anche quest'anno la “Settimana del Cervello (Brain Awareness Week 2019)”.Promossa dalla Dana Foundation (www.dana.org), l'iniziativa coinvolge in tutto il mondo studiosi del sistema nervoso, chiamati a sensibilizzare l’opinione pubblica sull'importanza della ricerca nell’ambito delle neuroscienze, per la prevenzione e la cura delle malattie neurologiche e psichiatriche. Diversamente da altri settori della ricerca biomedica, infatti, non c’è una reale cognizione del valore che la ricerca sul sistema nervoso dà al progresso della scienza. Limitazione che si riflette in un relativamente modesto investimento, anche da parte delle istituzioni, a supporto delle ricerche sul sistema nervoso.

L’Università di Camerino, presso la quale operano ricercatori particolarmente attivi nel settore delle neuroscienze, ha in programma iniziative di partecipazione a questo progetto di promozione e divulgazione scientifica.

In particolare, il gruppo di Anatomia Umana guidato dal prof. Francesco Amenta della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, proseguendo una tradizione di impegno pluriennale, organizza per il 13 marzo il seminario dal titolo “Rapporti fra stato delle gengive e malattie neurodegenerative: indicazioni per la prevenzione”, con il coinvolgimento degli studenti dei Licei e dell’IPSIA “Gilberto Ercoli” di Camerino.

La scelta della tematica si basa su recenti evidenze scientifiche di un potenziale ruolo del patogeno orale (Porphyromonas gingivalis), responsabile della paradontite cronica, nei processi neurodegenerativi e nella patogenesi della malattia di Alzheimer. La cura e l’igiene orale, quindi, risultano importanti anche per la prevenzione di patologie neurodegenerative.

L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Camerino, della Giunta e dal Consiglio Regionale, della Provincia di Macerata, dell’Unione dei Comuni della Marca di Camerino, della Pro-loco di Camerino e dell’A.C.L.I. Marche.

Come in passato, le iniziative, realizzate in collaborazione con le varie realtà del territorio, testimoniano l’impegno dell’Ateneo camerte nell’opera di divulgazione scientifica, al fine di avvicinare i giovani studenti alla ricerca nell’ambito delle neuroscienze, settore che riveste un ruolo di primario interesse nel campo della salute umana.

In merito alla vicenda del concorso per un posto da famacista riguardante la farmacia comunale di Camerino interviene anche la Federeazione ordine farmacisti italiani e il presidente Andrea Mandelli ha diramato il seguente comunicato.

“Prendiamo atto con soddisfazione e apprezziamo la decisione del Comune di Camerino di riconsiderare l’istituzione di un albo dei farmacisti trovando così una soluzione che tenga conto delle considerazioni formulate dalla Federazione degli Ordini, in merito all’impossibilità di selezionare sulla base del solo criterio del ribasso sul compenso orario” dice il presidente della FOFI, Senatore Andrea Mandelli.

La decisione di sottoporre nuovamente la questione alle determinazioni della Giunta comunale dimostra lo spirito propositivo dell’Amministrazione e, in prima persona, del Sindaco che ringraziamo per aver tenuto un comportamento improntato alla leale collaborazione, che sempre deve ispirare i rapporti tra le pubbliche amministrazioni. “E’ importante che si sia giunti alla conclusione di questa vicenda nel segno della collaborazione e del confronto” aggiunge il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Macerata, Luciano Diomedi, ( nella foto )

andrea Caprodossi

“modalità che sono certo permette il rispetto delle prerogative professionali e le necessità della pubblica amministrazione, a tutto vantaggio del servizio offerto ai cittadini”.

Quindi sembra risolta nei migliori dei modi la vicenda che ha tenuto banco nel periodo pasquale.

(Articolo precedente)

Continua a far discutere il metodo di valutazione “al ribasso”dalla graduatoria di farmacisti  cui attingere, per esigenze organizzative di carattere temporaneo, alfine di garantire la continuità del servizio della Farmacia comunale di Camerino nel periodo 1 aprile 2016- 31 marzo 2018. Un avviso per l’istituzione dell’apposito Albo era stato pubblicato dall’amministrazione camerte lo scorso 2 marzo. A sollevare la questione, rivolgendosi all’ordine dei farmacisti e contestando il metodo di selezione dei farmacisti che ne svilirebbe la professione, erano stati la farmacista Annalisa Lebboroni e il suo collega, segretario del Pd e consigliere comunale Andrea Caprodossi.

Pronta la risposta del presidente dell’Ordine dei farmacisti di Macerata Luciano Diomedi che aveva definito “ un’assurdità l’indicare come requisito discriminante per la stesura della graduatoria di aspiranti collaboratori pro-tempore, quello del corrispettivo più basso offerto dai professionisti.“
“Trattandosi di accuse provenienti dall’ordine dei farmacisti – ha risposto il sindaco Pasqui-,
invece di ricorrere subito alla stampa, avrei preferito che vi fosse stato preventivamente  un confronto nelle sedi istituzionali. Detto questo- ha aggiunto il primo cittadino- mi permetto di sottolineare che il presidente Diomedi ha prima inviato il suo comunicato alla stampa e, solo successivamente, al Comune di Camerino oltretutto, in un orario in cui gli uffici erano chiusi.
Fermo restando che il bando è perfettamente regolare e in linea con la normativa nazionale, resto aperto al dialogo con l’ordine dei farmacisti per discutere di come migliorare eventuali percorsi da farsi insieme, ma chiaramente sono operazioni da portare avanti nelle sedi istituzionali”
“L’amministrazione comunale- ha proseguito Pasqui- sta cercando di vedere se vi siano i parametri finanziari per l’assunzione di un farmacista a tempo indeterminato. Lo scorso anno tali parametri sussistevano tanto che è stato fatto un concorso,per il quale tuttavia la commissione non ha ritenuto di assegnare il posto, non essendo risultato idoneo alcuno dei candidati. Diversi giorni fa è stata anche inviata richiesta al comune di Porto San Giorgio, per chiedere l’autorizzazione ad attingere nella graduatoria ufficiale per la selezione di un farmacista da assumere con contratto a tempo determinato. Infine, come utile supporto da utilizzare in caso di necessità, si è anche pensato ad una graduatoria per le partite iva ( il contestato bando ), nella convinzione che non vi fosse alcun atto lesivo della categoria, anche perché è la terza volta che utilizziamo un metodo simile. Mi chiedo- continua Pasqui- perché il presidente Diomedi non abbia sollevato già due o tre anni fa la questione? 

Diomedi

Da parte mia- ha concluso Pasqui- non solo non c’è polemica, ma intendo esprimere la mia vicinanza  all’ordine mettendomi a completa disposizione per  dialogare su soluzioni alternative e ritengo che anziché dialogare a mezzo stampa, il confronto debba avvenire tra persone che ricoprono dei ruoli istituzionali nell’interesse del prossimo”.
Ma la discussione è proseguita anche a livello nazionale con un commento arrivato anche da parte del presidente della Fofi Andrea Mandelli, secondo il quale: “È preoccupante che una pubblica amministrazione selezioni professionisti sanitari, destinati al costante contatto con i cittadini, e quindi con un rapporto fiduciario con il paziente e chi se ne prende cura, con gli stessi criteri del massimo ribasso che si riservano all’acquisizione di beni di consumo o a servizi di supporto”
“La Federazione ritiene che, oltre a essere mortificante per il professionista, questa modalità non rispetti quanto prevede l’attuale normativa in fatto di rapporti di collaborazione tra pubbliche amministrazioni e professionisti”. Normativa che, ricorda Mandelli, non prevede in alcun modo la possibilità di affidare incarichi professionali con la stipula di contratti di lavoro autonomo selezionando i concorrenti in base al criterio del prezzo più basso: sono invece  richieste specifiche competenze professionali, che devono essere accertate nell’ambito di una selezione pubblica con criteri predeterminati nel relativo bando.“Ci auguriamo – conclude il presidente Mandelli- che il Comune di Camerino voglia ritirare questo provvedimento e seguire una via che premi il merito di chi si candida a operare, sia pure temporaneamente, in un presidio importante per la cittadinanza come la farmacia”.
Sulla questione ha ritenuto di intervenire anche la Scuola del farmaco e dei Prodotti della salute dell’Università di Camerino definendo mortificante per i professionisti della salute che la Scuola prepara, una selezione che va in direzione esattamente opposta al riconoscimento del merito, cruciale in tutti gli ambiti, ma sopratutto in un presidio essenziale per la salute della cittadinanza come la farmacia.”

Amenta

“ La Scuola di Scienze del farmaco dell’Università  di Camerino- spiega il direttore prof. Francesco Amenta-

intende rappresentare la sua preoccupazione per questa scelta dell’amministrazione comunale. In effetti, con tutto il rispetto per l’autonomia e le scelte delle amministrazioni a ciò preposte- precisa Amenta- il criterio principale stabilito dal comune per la selezione, è nel compenso più basso, il che, a nostro avviso, va a mortificare dei professionisti che, tra l’altro, collaborano insieme a tutto il resto del sistema nazionale sanitario alla tutela della salute dei cittadini. Che tutela della salute dei cittadini debba significare che tutto debba costare meno, ci lascia perplessi - continua il prof. Amenta-; il nostro intervento è stato ispirato dalla contingenza di questo provvedimento ma, più in generale, anche dalla considerazione di una sanità che deve guardare alle esigenze del cittadino, senz’altro risparmiando, perché non è giusto e non è corretto che vi siano degli sprechi, ma senza andare nella direzione che meglio sia tutto ciò che costa meno”

Carla Campetella

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