Lo chef Bruno Barbieri ha scelto San Ginesio per la nuova edizione di “Quattro Hotel”, il programma di Sky Uno in cui quattro proprietari di hotel di una stessa area geografica si competono in una appassionante sfida per mostrare e far primeggiare l’eccellenza dei loro servizi.

Ogni albergatore invita gli altri tre nella propria struttura ed insieme a Bruno Barbieri i concorrenti assegneranno i loro voti.
La scelta dello chef nel borgo ginesino è ricaduta sul Wabi Sabi, antica locanda in stile giapponese chiamata 
Bio-Ryokan: l’esclusività di un luogo dove poter ritrovare la pace e il benessere psicofisico, seguendo l'antica filosofia Giapponese Wabi Sabi, che esprime un ideale estetico poetico e semplice, legato alla via e alla cerimonia del tè verde, alla meditazione e dove chi entra sarà sempre accolto dalla gentilezza e disponibilità dei proprietari Riki e Serenella.

Il sindaco Giuliano Ciabocco, questa mattina, accompagnato dall’assessore Alessandrini ha avuto occasione di conoscere lo chef e di raccogliere in anteprima le sue impressioni.
Barbieri si è mostrato entusiasta della struttura in cui è stato accolto ed è rimasto colpito dalla possente cinta muraria e in generale dalla bellezza del paese che, nonostante le ferite inferte dal sisma, riesce ancora a trasmettere al visitatore la magia di un antico borgo dal passato glorioso e millenario.








Nuovo look per l'illuminazione della cinta muraria di San Ginesio: arriva il tricolore che si aggiunge ad un progetto più ampio di restyling come spiega il primo cittadino, Giuliano Ciabocco: "Fino a qualche anno fa - dice - le luci erano già presenti, poi con la società che ci gestisce il servizio abbiamo deciso di riprendere la funzionalità di quelle esistenti e aggiungere il tricolore.
Una scelta che deriva dalla vicinanza con il parco della Rimembranza e perchè ci piaceva come simbolo di identità nazionale. Sarà illuminata tutta la cinta muraria con un nuovo progetto che valoirizzarà i quattro km della cinta. Ho chiesto sistemi - aggiunge il sindaco - che possano far variare i colori delle luci anche per dare una identità alle quattro porte, così da fare in modo che nelle giornate del Palio vengano illuminate ognuna con il proprio colore".

GS

Giochi, laboratori, momenti di spensieratezza, incontri fra bambini e anziani per ricostruire il senso di comunità. Sono queste le attività che hanno dato forma ai campi estivi organizzati nell’ambito del progetto Resiliamoci lungo l’estate del 2019, a servizio dei minorenni del cratere sismico. Iniziative per bambini e ragazzini si sono tenute in quattro località, a Pioraco, Treia, Tolentino e Macerata, con lo scopo di dare linfa alle comunità che vivono da tre anni la dimensione del dopo terremoto.  

Ancora in questi giorni, mentre il suono della prima campanella si avvicina, proprio a Macerata si sta tenendo il campo estivo Verde estate, nella struttura di Villa Cozza. I laboratori organizzati dagli educatori  sono occasione di scambio intergenerazionale fra i bimbi e i nonni, verso il rafforzamento della dimensione comunitaria. Ad organizzare il campo è l’associazione Anima Giovani asd, una delle quaranta realtà del Terzo settore che si sono mobilitate.

Le attività di Glatad nei campi estivi Resiliamoci


Il progetto Resiliamoci ha fatto dei campi estivi uno strumento per il contrasto alla povertà educativa che rischia di radicarsi nei territori spopolati dal sisma. Aperti a tutti in forma gratuita, vi hanno partecipato anche minori rimasti senza casa dopo la scossa del 2016 e che da allora hanno conosciuto la vita da sfollati, il soggiorno nei container e nelle Sae, l’attesa infinita della ricostruzione.


L'argomento sarà approfondito con una intervista all'educatrice Rachele Pallotto nella prossima edizione del settimanale L'Appennino Camerte.

GS


Che sarebbe stata una giornata speciale il 24 agosto, e non solo per la ricorrenza dei tre anni dal sisma, lo si è capito sin dal mattino, quando a Visso hanno cominciato ad arrivare persone e richieste da ovunque, per poter assistere allo spettacolo di Giorgio Felicetti. Nonostante l’incertezza di un meteo che prometteva pioggia, in tanti, vissani e non, erano a caccia di un posto nella centralissima piazza di Visso, la ”zona rossa” che rimane, nonostante la devastazione, una delle piazze più belle d’Italia. E la pioggia è arrivata puntuale, nel pomeriggio, così il toccante incontro tra le scrittrici Simona Vinci e Lucia Tancredi sui temi di “Coraggio e paura, si è tenuto nei locali provvisori del comune.

L’attesa dei tanti, che scrutavano nell’aria le nubi minacciose, è stata poi premiata in serata, quando l’imponente organizzazione impeccabile del Comune, dei Vigili del Fuoco, e dell’Esercito, è riuscita a far entrare gli spettatori, tutti con il casco di sicurezza. Il momento dell’ingresso in piazza delle persone, insieme vissani e non, è stato indescrivibile: molti abitanti di Visso non erano mai più entrati nella loro piazza, è stato per loro il vero ritorno a casa: e lì è iniziata quella forte commozione, che, alle prime battute di Giorgio Felicetti, si è amplificata ulteriormente ed è continuata sino alla fine del racconto teatrale, quando il pubblico è scattato in piedi per una standing ovation e si è liberato in un applauso interminabile. Molte le lacrime durante lo spettacolo, allestito dentro e sopra le macerie, con l’attore che si muoveva nello spazio devastato, con le luci che davano una visione di terribile bellezza di tutto l’ambiente dentro la piazza. E tutto il pubblico alla fine ha circondato l’attore per ringraziarlo in una stretta di mano collettiva.

“Qui torniamo veramente al senso più antico del teatro” dice Felicetti (nella foto sotto) “a quel rito primordiale, a quel senso laico di una comunità che si ritrova per ascoltare la propria storia, il proprio destino, per l’elaborazione del proprio dolore; è stata una vera catarsi collettiva. Si va oltre il valore della pura rappresentazione teatrale, si arriva al sentire più profondo di ogni persona che ha vissuto questa tragedia. Avreste dovuto vedere come ha reagito il pubblico qui, la reazione e la commozione sono molto forti, certo si è pianto insieme, c’è stata anche e soprattutto qui, una reazione fisica alla rappresentazione, ma alla fine tutto si scioglie come in una grande liberazione. E’ un percorso psicanalitico, le persone si abbracciano tra di loro, abbracciano me. Stasera anche in me è stata forte la commozione, credo si avvertisse, mi sento ancora dentro ogni centimetro di questa piazza, ogni pietra. E lo sguardo dei presenti, è uno sguardo indimenticabile, non descrivibile. Quanto accaduto stasera, credo rimarrà per sempre nella memoria di questa collettività, ognuno, me compreso, un giorno dirà: io c’ero”. Ed in effetti, a Visso i commenti ora sono di una bellissima serata indimenticabile.

E mercoledì 28 agosto, il rito si ripeterà a Monte Cavallo: anche qui nella centrale piazza del Comune di uno dei borghi più piccoli e forse per questo più dimenticati del cratere maceratese.


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Sarà benedetto domani, in occasione dei festeggiamenti per il santo patrono, il nuovo altare ligneo del centro di comunità Santissima Annunziata a San Ginesio.
La celebrazione ci sarà alle 10.30 e sarà presieduta da padre Paolo Benanti, ministro provinciale del Terzo Ordine Regolare di San Francesco.
Autore dell'altare il maestro Luigi Ferretti a cui l'opera è stata commissionata dal parroco padre Antonio Tripaldi.
"Questo altare - spiega l'artista tolentinate - nasce da una richiesta di padre Antonio per utilizzare l'unico luogo dove, dopo il sisma che ha danneggiato le chiese, è possibile praticare  il culto.
L'altare - prosegue Ferretti - vuole essere la testimonianza dei cittadini di San Ginesio che hanno finora portato alta la cristianità e continuano a farlo. E' sorretto da dodici elementi lignei che fanno da supporto al piano dell'altare e che rappresentano i dodici apostoli e, al tempo stesso, l'essere umano e i cittadini di San Ginesio.
Sotto a questo piano c'è una grande Eucarestia sospesa nel vuoto.
E' un segno di continuità e pacifica contrapposizione all'immobilismo dei nostri tempi. Vuole essere una ricerca culturale per affrontare il futuro. Proprio per questo vede anche la scultura di Maria Vergine, suprema maestra dell'accoglienza, che da sempre ci accompagna nel cammino della vita".
Una grande soddisfazione per Luigi Ferretti quella di realizzare la richiesta del parroco: "Ho fatto quest'opera molto volentieri - dice - perchè sono ospite a San Ginesio dal 1982, l'anno in cui ho cominciato ad insegnare all'istituo professionale della città. Quindi per me è un centro molto importante".

GS


Si è svolta l'11 agosto a San Ginesio la prima edizione del "Trofeo Ver Sacrum", prova valida per il campionato della Federazione italiana arcieri storici (Fitast), organizzata dal Consigliere Comunale Andrea Morichelli e dalla Compagnia "Arcieri Ver Sacrum" di Ascoli Piceno in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di San Ginesio.
Circa trecento gli arcieri in gara che hanno riempito la piazza e le vie del borgo medioevale dandosi battaglia lungo un percorso costituito da venti piazzole, con varie distanze di tiro, sistemate lungo le caratteristiche vie e nelle piazze dello storico borgo chiamato anche come "il balcone dei Sibillini". Una gara resa ancora più ardua e avvincente grazie ad alcune prove originali come ad esempio il "tiro allo spaghetto". L'obbiettivo degli organizzatori di far conoscere e promuovere il borgo medioevale è stato sicuramente raggiunto, vista l'ottima organizzazione della gara, i tantissimi elogi e complimenti dei partecipanti arrivati da fuori provincia e da fuori regione. 

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gli arcieri premiati con l'assessore Andrea Morichelli sulla destra

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gli arcieri premiati con l'assessore Andrea Morichelli sulla destra

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Cercasi al massimo 5 fotografi per immortalare i momenti del Palio di San Ginesio. Una rievocazione che si tiene dal 1970 per ricordare le gare disputate dai giovani ginesini addestrati alla difesa del paese, come attività preparatoria all’uso delle armi. L'organizzazione riproduce fedelmente quanto raccontato dai documenti conservati nell'archivio comunale. La manifestazione si svolgerà dal 10 al 15 agosto ed essendo la 50esima edizione, sono attese tante novità e un programma particolarmente ricco. Per l'occasione, l'associazione Tradizioni Sanginesine ha presentato un annuncio con il quale si cercano dei fotografi, al massimo cinque, "desiderosi - si legge nell'avviso - di immortalare con i loro scatti gli eventi che si terranno durante la manifestazione. Gli scatti, oltre che per i fini istituzionali dell’Associazione, saranno utilizzati per realizzare una pubblicazione fotografica della 50esima edizione del Palio". I requisiti che questi fotografi devono avere sono quelli di un fotografo professionale: "I soggetti devono essere dotati di attrezzatura fotografica professionale o semi-professionale e voglia di raccontare il Palio di San Ginesio dal loro punto di vista". La domanda di partecipazione è scaduta ieri sera ma non sono mancate le polemiche sui social e su diversi gruppi di fotografia perché per i cinque fotografi non è previsto alcun compenso o rimborso. A precisarlo è la stessa associazione: "La scelta dei candidati è a completa e insindacabile discrezione dell’Associazione, che può anche ritirare il presente avviso in qualunque momento. Uguale discrezione avrà l’Associazione nella scelta delle foto che andranno a comporre la pubblicazione fotografica e le modalità di realizzazione della stessa. Ai candidati selezionati è richiesta la partecipazione agli eventi, secondo disponibilità concordate, e l’invio (possibilmente il giorno seguente) di parte del materiale fotografico all’Associazione, così da poter essere utilizzato per gli scopi istituzionali durante lo svolgimento della manifestazione. A queste persone è garantito l’accesso gratuito agli eventi con biglietto. Non sono previsti - si legge in conclusione - compensi o rimborsi di alcun tipo".

Come ovvio, questo annuncio è stato poco gradito da chi svolge la professione di fotografo o comunque possiede del materiale professionale o semi-professionale che ha costi elevati, e le polemiche non sono mancate. In molti ritengono che la professioniltà debba essere riconosciuta e ricompensata e che non sia giusto pretendere prestazioni professionali a costo zero. 
g.g.




Questa sera a San Ginesio, l'inaugurazione di “Neglected Roots”, la mostra fotografica di Laura Frasca.

Il reportage fotografico nel Kalimantan (Foresta del Borneo) è stato esposto quest’anno allo “Human Rights Festival” di Bologna. 

L’evento è organizzato dall’Associazione “G-Lab laboratorio di idee” e dal “Comune di San Ginesio”, per il progetto ”Lumière: proiezioni, immagini e parole”. Si terrà alle ore 19, nel Loggiato di San Tommaso e Barnaba. L’ingresso è gratuito.

Il progetto fotografico “Neglected Roots” di Laura Frasca affronta il tema della scomparsa, sempre più rapida, della foresta del Borneo. Il pomeriggio inizierà con la visita al reportage fotografico, seguirà il dialogo con l’autrice a cura di Silvia Luciani.

“Ciò che stiamo negando sono le nostre stesse radici, che ci danno sostentamento ed ossigeno - afferma la Frasca - . Cosa comporta nell’immediato la scomparsa della foresta? In primis l’estinzione di flora e fauna endemici. I grandi primati, gli oranghi e le scimmie Nasica sono i primi ad esserne colpiti. Il popolo dei Dayak, deputati da sempre al compito di proteggere la foresta, si stanno omologando alla globalizzazione e arrendendo alla furia cieca delle multinazionali e quindi irrimediabilmente alla perdita della loro foresta”.

L’incontro terminerà con la proiezione del video reportage “Boundless” realizzato da Laura Frasca, Laura Bessega e Silvia Luciani. Un progetto multimediale che è stato esposto allo Human Rights Festival nel 2015, al TedxBologna, "Il mondo delle idee", Torre Unipol di Bologna e al Workout Pasubio di Parma. 

GS
Una gradita sorpresa per i ginesini questa sera che, poco prima del concerto al tramonto con Giua in programma al Colle si sono ritrovati a cantare con Marco Mengoni.
Il cantante, che si esibirà domani a Sarnano, è arrivato con Neri Marcorè a San Ginesio, lasciando a bocca aperta grandi e piccini.
Ha fatto visita alle Sae portando dei giochi in dono ai bambini terremotati. Con tanta gentilezza ha cantato qualche canzone con i presenti e poi se n'è andato.
Ancora più attesa, quindi, per il concerto di domani. Mengoni ha infatti dimostrato di aver centrato in pieno lo spirito di RisorgiMarche. Oltre al sold out di stasera al Colle, quello di domani si preannuncia un altro concerto carico di successo ed emozione.

Giulia Sancricca


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I professionisti scendono in campo per la solidarietà. Gli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Marche e L’Associazione Formazione Professionisti, con il patrocinio del Comune di Monte San Giusto, promuovono una manifestazione sportiva all’insegna dell’amicizia e della generosità. È in programma domani, venerdì 26 luglio, la settima edizione del Torneo A.Fo.Prof. COPPA MARCHE COMMERCIALISTI, tra le rappresentative degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Camerino, Pesaro Urbino.
La competizione si svolgerà dalle ore 18 allo Stadio Comunale di Monte San Giusto in Contrada San Filippo. L’ingresso è gratuito e nel corso della serata sarà promossa una raccolta fondi per iniziative sociali a favore della Anffas Sibillini e della Costruzione della Casa del Cuore di Pian di Pieca.


Il progetto promosso da Anffas Sibillini, da maggio 2013 ha base operativa nel territorio dell’Unione Montana dei Monti Azzurri e nasce dalla volontà di alcuni genitori dell’entroterra maceratese, di creare un'associazione in grado di mettere in atto iniziative per la tutela dei diritti delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e di sostenere le loro famiglie. Annovera circa 80 familiari iscritti ed un numero sempre maggiore di ragazzi con difficoltà partecipa alle nostre attività.

ll sisma del 2016 ha lesionato la sede dell’associazione, le case di molte famiglie iscritte e, soprattutto lasciato dei segni sugli equilibri che, non senza fatica, si erano costruiti. L’obiettivo che da diverso tempo sta perseguendo Anffas Sibillini, è appunto la costruzione di una struttura in loc. Pian di Pieca di San Ginesio. Verrà realizzata in un terreno prossimo alle Sae e vicino alla parrocchia che a tutt’oggi ospita l’associazione. Ultimata la piattaforma nel mese di aprile scorso , in questi giorni l’azienda appaltatrice sta provvedendo al montaggio della struttura con l’obiettivo della conclusione di tutti i lavori entro i primi di settembre. Si tratta di una struttura prefabbricata a due piani, di circa 200 mq a piano, più una veranda chiusa di 70 mq, antisismica e in classe A , la cui collocazione avverrà su una superficie di circa 1800.

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Il piano terra verrà completato subito per poter procedere con attività laboratoriali e di lavoro protetto; il primo piano dello stabile  verrà invece ultimato via via che ci saranno risorse per dare vita al “Dopo di Noi”. Al momento, sono attivi i laboratori pomeridiani frequentati da oltre 15 ragazzi che provengono da molti comuni dell’entroterra maceratese e il progetto di “Alternanza Scuola Anffas “ che vede la partecipazione di 8 ragazzi, pensato per avviare i giovani degli ultimi anni delle scuole superiori ad affrontare l’uscita dalla scuola e l’inserimento nel mondo del lavoro. Prossimo obiettivo per settembre 2019 è l’inizio dell’attività lavorativa nelle serre e negli orti delle aziende agricole partner, laboratori di cucina con preparazione delle nostre specialità di sale e zucchero aromatizzati, acquisizione e affinamento di abilità atte alla preparazione di cibi, per migliorare ed ampliare le personali autonomie.


Radioc1inblu

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