L’ unicità di un territorio fatto di paesaggi sorprendenti, prodotti enogastronomici straordinari e di un progetto che vuole testimoniare l’autenticità della gente di montagna e di un entroterra pronto a fare del suo meglio sempre, anche dopo essere stato messo a dura prova da fatti eccezionali. Con queste premesse nella sala consiliare del Comune di Ussita è stata ospitata la presentazione del progetto “Territori Forti e fluidi”, che vede in aggregazione i comuni di Ussita capofila, Castelsantangelo sul Nera, Serrapetrona, Valfornace, Visso, in risposta al bando indetto da Atim Marche, Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche, per la realizzazione di eventi promozionali e di valorizzazione a fini turistici nei comuni del cratere del sisma.

“Territori Forti e Fluidi” è incentrato alla valorizzazione turistica dei comuni che sono all’interno del progetto.

Da sabato 7 a domenica 29 ottobre, si svolgeranno eventi dallo spiccato taglio naturalistico, si valorizzeranno le piccole attività artigianali, le produzioni enogastronomiche che vedono in questi luoghi le massime eccellenze, le figure importanti dei paesi, coloro che hanno il compito di testimoniarne le tradizioni, la storia, i racconti. “Territori forti e fluidi” metterà al centro anche la parte culturale ed artistica, rappresentata sia dalle risorse locali che da quelle provenienti da fuori da queste terre, perché gli scambi sono utili alla crescita.

Il programma completo è consultabile nei siti dei comuni del progetto e nelle pagine Facebook ed Instagram di “Territori Forti e Fluidi”. Per informazioni si può telefonare al numero 3701227568.
Sono terminati i lavori di ristrutturazione della sede di Poste Italiane di Piazza IV Novembre a Ussita finalizzati ad accogliere, non appena saranno operativi, tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.

Gli interventi straordinari realizzati tra cui, la tinteggiatura dell’ufficio e la creazione della postazione relazionale per i futuri servizi della Pubblica Amministrazion esono propedeutici al miglioramentod ella qualità dei servizi e dell'accoglienza dei cittadini.

L’ufficio postale di Ussita è a disposizione dei cittadini con il consueto orario: martedì e giovedì dalle 08.20 alle 13.45 e il sabato fino le 12.45.
La chiusura della vicenda giudiziaria legata al camping “Il Quercione” a Ussita ha rinnovato il dibattito tra maggioranza e opposizione. Dopo la caduta in prescrizione dei reati contestati all'ex sindaco Marco Rinaldi e l'assoluzione nel merito per l'ex primo cittadino Sergio Morosi, continua la discussione della politica cittadina. La minoranza incalza l'attuale sindaco Silvia Bernardini, che all'Appennino camerte ha parlato di una sentenza accolta «con soddisfazione» e della volontà dell'amministrazione comunale di «riaprire il prima possibile il camping, non appena gli accertamenti avranno scongiurato ogni rischio». Sul tema è arrivata la risposta della minoranza che tiene il punto, sottolineando ancora come «la zona sia soggetta a rischi idrogeologici» e come «sia necessario sanare gli abusi edilizi».

L'opposizione ha infatti rimarcato le condizioni di «inedificabilità assoluta dell’area a causa del rischio idrogeologico di esondazione del Rio Valruscio. Le dichiarazioni del sindaco Bernardini ci sembrano pretestuose, soprattutto per quanto riguarda il ritorno dei turisti all’interno del campeggio. Per quanto riguarda l’inagibilità del ristorante ci auguriamo che il comune non abbia presentato un progetto per la ristrutturazione: saremmo di fronte ad un danno erariale ed a nuove fattispecie di abusivismo edilizio – sottolinea la minoranza –. Dal punto di vista delle prerogative del sindaco, inoltre, in qualità di autorità locale di pubblica sicurezza avrebbe dovuto emettere un’ordinanza di demolizione dei manufatti abusivi. Non sappiamo se questo sia stato fatto o meno. Allo stato attuale delle cose è pretestuoso parlare di una riapertura se non siamo di fronte ad una sanatoria o ad un nuovo piano regolatore. Non ci si dovrebbe illudere su una riapertura del “Quercione” a stretto giro di boa».

Approfondimenti nel numero dell'Appennino camerte in edicola questa settimana

l.c.
Si è chiusa dopo oltre cinque anni la vicenda giudiziaria legata al camping “Il Quercione” a Ussita. Caduti in prescrizione i reati contestati all’ex sindaco Marco Rinaldi, assolto nel merito l’ex primo cittadino Sergio Morosi per insussistenza dei fatti. Il giudice Marika Vecchiarino ha inoltre disposto il dissequestro dell’area, sotto sigilli dal maggio del 2017. La zona tornerà ora a disposizione del comune e della società che si occupa della sua gestione.

Una sentenza «che non ci è ancora stata notificata dal tribunale di Macerata, ma che accogliamo con soddisfazione – commenta la sindaca Silvia Bernardini –. I sigilli non sono ancora stati rimossi, ma a breve il camping sarà nuovamente a disposizione della società che si occupa della sua gestione. È un’ottima notizia per Ussita, che dal maggio di cinque anni fa è rimasta sprovvista di una struttura ricettiva. Verranno effettuati tutti gli accertamenti sui rischi idrogeologici e non appena sarà possibile il campeggio verrà riaperto. La speranza è che possa essere nuovamente un punto di riferimento per il turismo durante tutte e quattro le stagioni».

Oltre alle piazzole di sosta per le roulotte, il campeggio contiene anche venti bungalow e un ristorante «che però è inagibile – continua la sindaca –. Al tempo la gestione fu costretta a delocalizzare l’attività e al momento della riapertura non sarà possibile riattivare immediatamente quel locale. Tra i requisiti per l’apertura non c’è però obbligo di avere un ristorante all’interno della struttura. Nonostante questo, quindi, il campeggio potrà comunque essere fruibile. La priorità rimane quella di permettere ai turisti di tornare a visitare Ussita e di poter essere ospitati in maniera adeguata. I primi lavori saranno quelli di pulizia generale, necessari dopo oltre cinque anni di chiusura forzata. L’obiettivo è di riaprire quanto prima e di dare una spinta al turismo».

l.c.

In foto il camping a maggio 2016
Pieve Torina di nuovo sugli scudi per un progetto legato all’attuazione della Rete Ecologica Marche (REM) a livello locale.

“Questa proposta è risultata tra le migliori delle Marche - sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci - tanto da aver ottenuto un finanziamento per migliorare la qualità ambientale ed ecologica del territorio. Il nostro è un contesto ambientale caratterizzato da un ricco patrimonio boschivo e da una rete fluviale importante su cui però incidono processi di abbandono delle aree marginali con impoverimento degli habitat naturali ed anche interventi di residenzialità emergenziale dovuti al sisma. Abbiamo progettato, Pieve Torina come capofila insieme a Visso e Ussita, azioni di riqualificazione di spazi verdi periurbani e di ripristino naturalistico dei corridoi fluviali in una logica di sistema tra comuni che condividono medesime problematiche”. In particolare, il progetto di Pieve Torina interverrà su aree boschive di proprietà comunale per la creazione di percorsi di mobilità dolce e microhabitat per la conservazione della fauna implementando la qualità della vegetazione. “Insomma”, conclude Gentilucci “un nuovo intervento in ottica green, che guarda al futuro di Pieve Torina”.
Demolizioni post sisma, tra agosto e settembre partono una serie di importanti interventi che vedono l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche nelle vesti di soggetto attuatore. Si tratta di ben 17 azioni distinte che verranno messe in atto nei comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Pieve Torina, e che riguardano sia edifici privati sia pubblici.

“Data la necessità di affrontare le demolizioni con un programma omogeneo su tutto il territorio interessato - spiega l’assessore regionale alla ricostruzione, Guido Castelli - l’Usr ha predisposto 17 interventi indipendenti, distinti per caratteristiche di cantierizzazione. La difficoltà principale è derivata dalla predisposizione dei procedimenti per l’affidamento sia dei servizi di progettazione sia delle modalità d’appalto, che nel tempo sono stati disciplinati differentemente dalle diverse Ordinanze speciali emesse”.

“Lo smontaggio controllato, la demolizione di taluni edifici e la rimozione delle macerie - aggiunge il direttore dell’Ufficio Ricostruzione, Marco Trovarelli - si rendono necessari perché impediscono o ostacolano la ricostruzione dei centri storici e delle frazioni, senza contare la pericolosità dovuta a possibili ulteriori crolli. L’Usr sta lavorando da mesi per curare progettazioni ed esecuzione degli interventi ma anche per quanto riguarda rimozione, selezione e trasporto delle macerie e degli inerti edilizi. Un lavoro impegnativo ma imprescindibile per il futuro di questi territori”.


Il programma

A Castelsantangelo sul Nera ci sarà l’intervento più massiccio: ben 179 edifici verranno demoliti sia nel capoluogo che nelle frazioni di Macchie, Nocelleto, Nocria, Gualdo, Rapegna e Vallinfante. Il tutto attraverso un programma strutturato su 11 interventi, che prevede la consegna dei progetti definitivi/esecutivi entro fine luglio, con la conclusione della procedura negoziata per l’affidamento lavori prevista entro settembre. Contemporaneamente, seguirà l’avvio della procedura aperta per l’affidamento dei servizi di trasporto e smaltimento delle macerie.

Rapegna frazione di Castelsantangelo 1

Ad Ussita, oltre a quella di 12 edifici tra il capoluogo e le frazioni di Sorbo e Castelfantellino, è prevista anche la demolizione del Cimitero Monumentale di Castelfantellino. Anche qui le tempistiche prevedono la consegna del progetto definitivo-esecutivo entro luglio e l’affidamento dell’appalto entro la metà di settembre. Stesso discorso per il cimitero, uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini che vanta origini millenarie prima come castello, poi come luogo destinato ad ospitare i defunti.

cimitero Castelfantellino

A Pieve Torina ci sono 12 edifici da demolire nelle frazioni di Appennino, Seggiole, Tazza e Colle di Casavecchia, il cui iter prevede la consegna del progetto definitivo/esecutivo entro fine luglio, cui seguirà l’avvio della manifestazione di interesse finalizzata alla procedura negoziata per lavori e servizi, in rampa di lancio per l’inizio di agosto. L’affidamento dell’appalto, invece, è previsto entro la metà di settembre.


Infine Visso, dove l’intervento è strutturato in tre lotti distinti tra capoluogo, Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio per portare a termine la demolizione di 77 edifici. Entro luglio ci sarà l’affidamento diretto dei servizi di progettazione, con consegna dei progetti entro metà agosto. Successivamente, scatterà l’affidamento diretto di lavori e servizi, previa richieste di preventivi entro la fine di agosto. L’affidamento di lavori e servizi è previsto entro la fine di settembre.
Camping “Il quercione” a Ussita, una vicenda infinita. Mentre dal punto di vista giudiziario, dopo la deposizione in aula di Emanuela Leli, che gestiva l’area sequestrata fino al 2017, avanza il processo contro gli ex sindaci Marco Rinaldi e Sergio Morosi, sotto il profilo politico la minoranza in consiglio comunale interroga l’amministrazione Bernardini.

“Una vicenda che seguo non solo come consigliere comunale, ma anche perché sollecitato al riguardo da diversi cittadini, alcuni dei quali con interessi indiretti nella vicenda – spiega il capogruppo Guido Rossi – Da quanto è dato sapere sembrerebbe che la Levi abbia ragione, ossia che questo camping sia stato realizzato in un’area inedificabile per la presenza di numerosi vincoli. Quello che più mi sconcerta, però, è il fatto che questo camping sia stato autorizzato e addirittura acquistato dal comune per una cifra per quei tempi molto consistente. Ecco, dunque, il motivo dell’interrogazione presentata nella quale chiedo al sindaco Bernardini di chiarire quanto è successo e quelli che sono i reali termini della vicenda in merito all’eventuale coinvolgimento del comune. Il tutto per conoscere la presenza o meno di danni erariali per i quali il comune stesso potrebbe essere chiamato a rispondere”.
“Non accettiamo di essere redarguiti da chi non riesce a espletare il proprio mandato nella maniera più consona”. Risponde così il sindaco di Ussita, Silvia Bernardini, alla lettera che i consiglieri di minoranza Monica Pierdomenico e Guido Rossi hanno inviato all’amministrazione per chiedere un’assemblea pubblica ma con un tono che non è stato apprezzato dal primo cittadino.

“Sicuramente la richiesta dei consiglieri ha un tono che non è dei più amichevoli - commenta - cosa che d’altra parte caratterizza i loro interventi. I consiglieri non perdono occasione per fare polemica sul nostro operato e di dimostrare come non interessi loro il benessere di Ussita ma solo di apparire. Tanto è vero che al primo consiglio comunale in presenza dopo il Covid, non si sono neanche presentati”.

In merito alla richiesta di organizzare un incontro pubblico, Bernardini si dice favorevole precisando che “si tratta di una richiesta che i consiglieri hanno fatto propria ma che nasce da un gruppo di cittadini che aveva solo la volontà di conoscere le situazioni e non di essere strumentalizzati a fini politici. Sicuramente - aggiunge - è necessaria una maggiore informazione che spesso viene tralasciata a causa delle continue scadenze a cui dobbiamo rispondere e alle attività che stiamo gestendo. Non abbiamo nulla da nascondere né vogliamo tenere i cittadini all’oscuro di qualcosa. Organizzeremo quindi un incontro per rispondere a questa necessità ma non accettiamo di esser redarguiti da chi non riesce a espletare il proprio mandato nella maniera più consona ovvero essere il trait d’union fra amministrazione e cittadinanza”.

g.g.
romozione del territorio nel più importante evento nazionale per la promozione del turismo in Italia e la commercializzazione dell’offerta turistica italiana sul mercato nazionale e internazionale.

Per il secondo anno consecutivo il comune di Sarnano partecipa alla Bit di Milano con un proprio desk all’interno dello stand della Regione Marche.

«Essere qui ci darà la possibilità di far conoscere Sarnano ai più importanti tour operator specializzati in diversi ambiti», il commento del sindaco Luca Piergentili.

Nella giornata di apertura è stato sottoscritto anche un protocollo d’intesa tra i rappresentanti dei comuni di Sarnano, Fiastra, Bolognola, Monte Fortino, Montemonaco, Ussita, CastelSant’Angelo sul Nera e Monte Gallo che hanno deciso di unire le forze per creare una strategia di sviluppo e progettazione unitaria per la costituzione del primo Distretto Turistico dei Monti Sibillini.

«Questi comuni rappresentano località imperdibili per chi visita le Marche centrali, specialmente oggi che le persone hanno sempre più abbandonato l’idea delle vacanze stanziali per prediligere un turismo itinerante – dichiara ancora Piergentili - In quest’ottica è fondamentale stringere accordi di promozione territoriale. Siamo tutti consapevoli della necessità di fare rete per valorizzare le peculiarità del territorio, ma spesso mancano proprio le occasioni di confronto. E’ fondamentale quindi conoscere a fondo le rispettive esperienze e trovare punti di incontro per avviare proficue sinergiei».

scaficchia bit

Alla Firma erano presenti l’assessore Regionale Guido Castelli, delegato alla ricostruzione e Lara Magoni, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia.

Oltre al desk dedicato Sarnano è rappresentato anche nelle postazioni del Consorzio Noi Marche e dei Borghi più Belli d’Italia nelle Marche.

Tre giornate per promuovere il territorio con un’attenzione particolare allo sport, alle attività outdoor, al benessere e alla montagna.

E’ stato il presidente della regione Francesco Acquaroli ad inaugurare a Frontignano di Ussita, insieme al sindaco Silvia Bernardini e alla presenza degli assessori Stefano Aguzzi e Guido Castelli, del presidente dell’Unione Montana di Camerino Alessandro Gentilucci e del presidente dell’Ente Parco dei Sibillini Andrea Spaterna, gli impianti di risalita delle Saliere, riaperti dopo il terremoto

“L’apertura degli impianti sciistici di Frontignano rappresenta una fase di ripartenza e dimostra che dopo un periodo buio c’è sempre un’opportunità – ha dichiarato il governatore - Un appuntamento desiderato e auspicato da tutta la comunità marchigiana, nonché una tappa fondamentale per il nostro entroterra. Finalmente riparte quello che rappresenta un importante volano per il turismo per tutta la nostra regione, che può dare nuovo impulso e speranza a un territorio duramente colpito”.

Ovviamente soddisfatta il sindaco che ha rimarcato come “gli impianti di risalita sono importanti non solo per Ussita, ma per tutti i marchigiani. Abbiamo creduto in questo progetto dando anima e amore affinché Frontignano potesse tornare la perla dei Sibillini”. 

Dopo oltre 5 anni dagli eventi sismici che hanno colpito il comune montano la riapertura di Frontignano è un evento strategico per l’economia non solo di Ussita, ma di tutto l’entroterra. E oltre l’economia questo evento ha anche una forte valenza sociale per una zona, quella della vallata dell’Alto Nera, che vive da sempre di turismo e di passione.


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