Raccogliere fondi per ricostruire il vero volto di Santa Camilla Battista Varano attraverso le nuove tecnologie digitali. È la finalità delllo speciale mercatino natalizio che verrà allestito nel monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara di Camerino, all'interno del quale da secoli riposano le spoglie della Santa. Il sisma del 2016 ha reso inagibile la sede storica del monastero, oggi ospitato in una struttura in legno collocata poco distante. È da lì che il prossimo mercoledì 8 dicembre prenderà il via questo singolare mercatino; in vendita saranno bellissime decorazioni in legno, rosari, squisiti dolecetti e gustose marmellate, il tutto rigorosamente confezionato a mano dalle sorelle Clarisse di Camerino.
Chi acquisterà questi oggetti potrà dunque contribuire concretamente alla raccolta fondi, di sostegno al progetto e alla ricerca scientifica che viene realizzata dall'università di Camerino, per restituire dopo 400 anni, il vero volto di Santa Camilla.
c.c.
Anche le suore clarisse del monastero di Santa Chiara a Camerino, attive nella raccolta fondi a favore di medici e infermieri del Covid Hospital di Camerino. Con una città che dall’oggi al domani si è ritrovata ad avere due ‘zone rosse’, le sorelle hanno aderito all’’appello lanciato dalla dottoressa Gabriella Winni Mazzoli per sostenere il personale sanitario impegnato in prima linea nella cura dei malati, accolti nell’ospedale di Camerino.
“ Abbiamo raccolto subito questo appello – spiega suor Laura Cristiana-. Quando abbiamo ricevuto la notizia della trasformazione del nosocomio in Covid Hopital, penso che siamo rimasti tutti smarriti e credo anche arrabbiati, perché comunque il terremoto già ci ha tolto tanto; non potevamo dunque lasciare che questo nuovo terremoto del covid-19 togliesse serenità anche ai nostri amici e fratelli infermieri e medici che con dedizione, si prodigano tra le corsie dell’ospedale. Non potevamo  non ascoltare e non accogliere questo appello che sta avendo una risposta anche più generosa di quanto avremmo potuto pensare- dice ancora la religiosa- e che dimostra  che l’Italia ha un cuore davvero grande e soprattutto ha un cuore che sa riconoscere quanto fanno queste persone che in prima linea si spendono e si donano per gli ammalati. Tante persone, non necessariamente delle Marche ma anche di altre regioni, hanno risposto davvero con tanta generosità. Attraverso i canali media c’è stata anche la possibilità di diffondere maggiormente questa richiesta d’aiuto, il che ha fatto da cassa da risonanza all'appello; quello che si è potuto notare, è che la fatica e il dolore quando vissuti insieme hanno un altro sapore: si sente il bisogno di collaborare e sentirsi più uniti”.
Davvero il dramma dell’epidemia ha cambiato il volto di tante cose sulle quali siamo stati a chiamati a riflettere con maggiore profondità; molto stiamo riscoprendo, altro stiamo tutti imparando.
Questo invisibile e piccolo virus- - prosegue suor Laura Cristiana-- ci ha ricordato che noi siamo molto poco, siamo fragili e precari e con questa fragilità dobbiamo fare i conti. Dobbiamo farci i conti adesso che siamo in piena pandemia ma dovremo farceli anche quando sarà passata, perché avremo una fragilità  economica  ma anche una fragilità sociale e psichica che dovrà essere presa in mano, e, credo che in questo San Francesco e Santa Chiara, in fondo sono dei maestri perché loro hanno saputo abbracciare la fragilità che è propria dell’uomo, per consegnarla al Signore. Qualche giorno fa una persona mi ha chiesto se credessi allo slogan "Andrà tutto bene” che viene ripetuto in questi giorni; ho risposto che lo credo, ci prego e lo spero, ma non in maniera semplicistica come fosse un bel finale di telefilm, ma perché credo che il Signore in tutto questo non ci abbandoni. Certo, ci sta insegnando a fissare lo sguardo sulle poche cose che contano e a ripartire da quelle, anche per ricostruire un’esistenza più vera, più umana e con ritmi meno frenetici. Un'esistenza che abbia il gusto e il sapore delle cose che contano”.
C.C,.

Santa Camilla Battista, cosa dice alle donne di oggi ”. E’ il titolo intrigante dell’incontro che, pensato per celebrare le donne, avrà luogo sabato prossimo 9 marzo ore 16.30, al Monastero di Santa Chiara di Camerino. L’appuntamento è dedicato a tutte le donne e a chiunque abbia la voglia di approfondire, l’insegnamento e l’attualità di santa Camilla Battista Varano ( 1458-1524) .

“ La cosa bella è che questa iniziativa è nata dal gruppo di donne del Soroptimist Club di Macerata - spiega suor Laura Cristiana, vicaria della Badessa-; loro ci sono state vicine con il restauro del Crocifisso di Santa Camilla ed è da loro che è venuta la richiesta di approfondire il messaggio di Camilla oggi. Partita dunque da alcune donne che hanno bussato alla porta di altre donne, l’iniziativa è comunque aperta a tutti, naturalmente anche ad ogni uomo coraggioso che voglia attingere a questa proposta. E’ un modo per capire quanto sia attuale la figura di Camilla, come del resto lo sono tutti i santi in generale: interpellandoli con serietà e un po’ in profondità, sono sempre in grado di dare una parola.

Il percorso che vorremmo fare in questa giornata – prosegue suor Laura Cristiana- è vedere quali sono le sfide che il nostro tempo ci consegna e, attingendo all’esperienza di Camilla Battista, come la donna può dare una risposta; vedremo insieme come Camilla sa consegnarci una via per rispondere, per guarire dalle ferite del nostro tempo e, sarà l’occasione per scoprire o riscoprire l’assoluta modernità di una donna vissuta più di 500 anni fa.  E’ la freschezza di Camilla Battista; una freschezza  che – aggiunge -  le viene dal contatto con il Vangelo che vivifica sempree, le viene anche dal fatto che lei ha vissuto nell’epoca dell’Umanesimo e del Rinascimento che, per quanto faccia riferimento a ben 500 anni fa ,  risponde in realtà a tante caratteristiche simili al nostro tempo. Nel ‘400 si vivono le problematiche dell’individualismo, la rivendicazione della libertà, le lotte ; c’è una situazione d’instabilità e anche una chiesa che fa fatica a rispondere con delle proposte vecchie ad una realtà in mutamento. E noi, per assurdo, guardando quello che vive Camilla, sentiamo subito una risonanza con quello che viviamo noi oggi. Camilla ha fatto questa fatica: ha bussato sul Vangelo, cercando lì una parola che rispondesse al suo tempo e- sottolinea Suor Laura Cristiana- ci insegna a fare la stessa fatica oggi. Il Signore infatti è sempre lo stesso,  sempre vivo e vero, però ci chiede di bussare con tenacia alla sua porta per vedere come incarnare oggi la Sua parola. E lei lo fa da figura femminile e, vedremo che come donna, come madre e come sposa, ha tanto da insegnarci”.

L’incontro di sabato, alternerà alle parole l’accompagnamento musicale di Chiara Ercoli al piano e Martina Palmieri al violino. “ Siamo donne e, abbiamo cercato di tenere insieme più linguaggi- conclude suor Laura Cristiana-, primo fra tutti la parola di Camilla e poi anche quelle che verranno dai sociologi che stanno studiando il nostro tempo, il tutto arricchito dalla bellezza della musica. Due giovani donne musiciste, ci accompagneranno dunque in questo meraviglioso percorso, con dei brani pensati ad hoc per sottolineare le letture di Camilla e le riflessioni che faremo insieme” .

C.C

Domenica 27 gennaio alle ore 17,15 nuovo appuntamento della rassegna “Musica in Monastero” organizzata dall’istituto musicale Nelio Biondi con la collaborazione delle Sorelle povere di Santa Chiara e il patrocinio del Comune di Camerino.

In occasione del Giorno della Memoria per ricordare la Shoah, la deportazione e lo sterminio nei campi di concentramento di milioni di persone verrà proposto il recital “dal diario di Anna Frank …musica e parole per non dimenticare" con la musica proposta da Vincenzo Correnti e la voce recitante di Donatella Pazzelli.


“Diario” di Anna Frank è uno dei libri più letti al mondo, un documento eccezionale della atrocità perpetuate dal nazismo. Nelle confidenze della piccola Anna riconosciamo l’universalità della sofferenza umana ma anche la forza della vita che nonostante il pericolo e la clandestinità non smette di sognare , sperare, amare e fare progetti. La musica eseguita, tra i brani anche Abîme des Oiseaux (Abisso degli uccelli) per Clarinetto solo di Messiaen composto tra la fine del 1940 e i primi giorni del 1941 nel campo di concentramento di Görlitz, permetterà una riflessione profonda e toccante.

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