«Un onore per me, già l'essere stata invitata all'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università di Camerino, ateneo a cui sono particolarmente vicina e affezionata: Camerino ha una funzione rigenerativa particolare. Camerino è il ritorno alla normalità e, lo è ancora di più, con il rettore di Unicam Leoni che deve essere il tramite terminale di tutto questo».

Così il Ministro dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini in visita oggi a Camerino.
Tappa principale, proprio la sede provvisoria del rettorato di Unicam, fresca d'inaugurazione da poco più di due settimane.
 
Ad accoglierla in centro storico, il rettore Graziano Leoni, insieme a tutti i prorettori delegati e rappresentanti del Consiglio studentesco di Unicam
Presenti le massime autorità istituzionali, religiose,civili militari locali e regionali, il ministro Bernini ha voluto mantenere la promessa fatta lo scorso 6 febbraio in occasione dell'apertura del 688esimo anno di Unicam, giorno in cui, sulla via Pieragostini, l'ateneo si è riappropriato di uno dei suoi spazi storici.
«Riportare l'università in centro- ha dichiarato Anna Maria Bernini- significa riportare la vita in città, quella che adesso stiamo rendendo cantierabile e che poi dovrà riesplodere e fare di Camerino il luogo delle glorie del passato. Qui c'è tanta luce. Bisogna illuminare tutte le cose che ci sono in questa città».
La visita della mostra a pianterreno
Giuliana Flavia Cangelosi spiega al ministro i dettagli della mostra "Tra linee e algoritmi" 

A sottolineare la costante vicinanza e attenzione del Governo alla ricostruzione, le parole del commissario straordinario senatore Guido Castelli: «Una dimostrazione di questa attenzione è anche nella recentissima scelta di inserire nel decreto legge Pnrr una somma importante, necessaria a poter stabilizzare circa 358 operatori comunali e regionali che lavorano nel sisma - ha detto Castelli-. Oggi il ministro Bernini è qui, non solo per l'impegno preso con il rettore Graziano Leoni nel momento in cui  non ha potuto personalmente presenziare all'inaugurazione dell'anno accademico di Unicam. Oggi ha voluto essere qui per testimoniare che tra le diverse attenzioni che sta riservando proprio all'Università di Camerino, c'è il progetto del '"campus diffuso". L'idea, condivisa con l'ateneo, è quella di una collaborazione fra università e ricostruzione privata, in maniera tale che già nella fase di ricostruzione, le abitazioni private del centro di chi vorrà possano essere destinate ad alloggi universitari. Ne deriva che, con un concorso di risorse da parte del ministero, sarà possibile curare anche l'arredo e la funzionalizzazione di questi beni. Credo che sarebbe davvero un grande esempio: una ricostruzione, resa più celere e di qualità da un accordo tra privati, ministero e struttura commissariale».
Scelta approvata dal ministro Bernini: «Ormai, sebbene come strutture lo sia, l'università non è più un qualcosa di chiuso entro la cerchia delle sue mura. Il fatto che le università si coordinino con la ricerca, con imprese e terzo settore, con i territori che le ospitano, sta a significare che le mura sono state concettualmente abbattute. È dunque una università diffusa, un ecosistema della conoscenza e dell'alta formazione».

L'attenzione del Ministro è stata sollecitata anche con riferimento al 
centro di ricerca internazionale "Stric",coordinato da Unicam, sulle scienze e tecniche della ricostruzione .
«Un progetto che - ha ricordato Castelli-  come struttura commissariale, abbiamo finanziato con 15 milioni di euro di risorse, per testare i materiali e avviare le procedure migliori, proprio con il fine di rendere concreta una ricostruzione di qualità. Secondo il nostro obiettivo, diventerebbe un grande centro nazionale ed europeo di scienze della ricostruzione». 

Di confronto costruttivo, ha parlato il rettore Graziano Leoni che, al termine della visita, ha consegnato al Ministro Anna Maria Bernini il Sigillo di Ateneo.
«Immenso piacere nell'accoglierla, soprattutto in questo edificio che abbiamo recuperato e riaperto dopo l'evento sismico del 2016 - ha commentato Leoni - . Per me è significato portarla a contatto con la realtà dell'Università di Camerino. Una realtà che, se vogliamo, soffre ed è stressata dal perdurare di una situazione oggettiva di ricostruzione ancora non ben avviata. Il ministro conosceva già le condizioni di sofferenza di Camerino, oggi credo abbia avuta la possibilità di toccarla con mano. Da parte sua, abbiamo ricevuto rassicurazioni e impegni a continuare a sostenere la nostra università che è un punto fermo per il territorio appenninico marchigiano del centro Italia».
Dopo la visita alla mostra "Tra linee e algoritmi" della dottoranda Unicam Giuliana Flavia Cangelosi, il dialogo si è concentrato, sia sulle realizzazioni già portate a termine, sia sugli obiettivi progettuali da conseguire. «La nostra speranza è che tutto possa riuscire ad essere concretizzato - ha aggiunto Leoni- . Se i finanziamenti arrivano è perché ci sono delle opportunità che spesso si aprono e che non erano  previste 
prima. L'importante è dimostrare una progettualità, dimostrare che se ci sono dei fondi, si riescono a spendere in maniera molto utile per il territorio». 

La visita del ministro Bernini è quindi proseguita nella sede del Comune di Camerino, per un incontro istituzionale che si è tenuto in forma riservata.  

C.C.

la curatrice spiega la mostra


Roberto Canullo, professore ordinario di ecologia vegetale e botanica applicata, è il nuovo direttore della scuola di Bioscienze e Medicina veterinaria dell’Università di Camerino per i prossimi quattro anni.
Direttore vicario sarà Matteo Cerquetella, professore associato in clinica medica veterinaria.


“E’ per me un grande onore – ha affermato il prof. Canullo – essere stato scelto per guidare la scuola di bioscienze e medicina veterinaria di Unicam. Sarà mia intenzione, nel corso del mandato, proseguire lungo la strada tracciata dai quattro “pillars” di sviluppo che caratterizzano la nostra Scuola e che sono sostenibilità ambientale, salute umana, salute animale e nutrizione, tematiche sulle quali tra l’altro sono stati già ottenuti importanti risultati. Contribuiremo agli obiettivi strategici dell'ateneo nelle sue missioni, partendo dalla ricerca e dalla didattica, perseguendo il consolidamento di quanto raggiunto ed una più marcata qualificazione della scuola, attraverso una crescente condivisione di buone pratiche, obiettivi ed azioni”.





Si arricchisce ancora l’offerta formativa dell’Università di Camerino con un corso di laurea interdisciplinare ed estremamente professionalizzante, quello in “Scienza dei Materiali”, unico nelle Marche, che coniuga innovazione e sostenibilità.
Presentazione ufficiale questa mattina in Rettorato alla presenza del rettore prof. Claudio Pettinari, del responsabile del corso prof. Enrico Marcantoni e della delegata all’orientamento del corso prof.ssa Serena Gabrielli.

Il nuovo corso di laurea triennale in “Scienza dei Materiali”, infatti, ha l’obiettivo di formare laureate e laureati con una solida preparazione sia chimica che fisica per un approccio attuale alla scienza dei materiali, fornendo una formazione scientifica di base su cui far crescere le conoscenze e le competenze relative alla costruzione e alla caratterizzazione di materiali innovativi, saperi necessari per lo sviluppo di avanzate tecnologie e metodologie di ricerca accademica e industriale.

conferenza stampa scienza dei materiali2
“Il corso di laurea in Scienza dei Materiali – ha sottolineato il rettore Claudio Pettinari – nasce dall’interazione tra due discipline, la fisica e la chimica, contaminate in maniera significativa dalla biologia e dalla matematica, dall’architettura e dall’informatica. E’ un corso che ricoprirà un ruolo importante nello sviluppo industriale del nostro territorio e nella ricerca scientifica del nostro ateneo, un corso che potrà garantire alle giovani generazioni un impiego immediato e qualificato, oltre che una forma mentis utile per affrontare le sfide che ci attendono nei prossimi anni”.

La figura professionale formata sarà in grado di inserirsi in realtà produttive o di ricerca nelle quali vengono affrontate problematiche inerenti sia il miglioramento delle prestazioni dei materiali esistenti (polimeri, ceramiche, vetri, metalli, compositi) sia lo sviluppo di nuovi materiali per dispositivi per l’efficientamento energetico e per applicazioni strumentali e industriali.

“Si tratta di un corso – ha affermato il prof. Enrico Marcantoni – che risponde alle esigenze del mondo del mondo produttivo, perché sarà in grado di formare figure professionali in grado di utilizzare e di contribuire allo sviluppo di materiali caratterizzati da specifiche funzioni, indispensabili per ottenere prodotti sempre più performanti e tecnologicamente migliorati in ottica di transizione ecologica. È sotto questo aspetto che la preparazione delle laureate e dei laureati in Scienza dei Materiali si differenzia da quella dell’ingegnere dei materiali, che è più rivolta alla conoscenza dei processi produttivi e di impiego di materiali con specifiche proprietà”.

“Durante il percorso formativo, le studentesse e gli studenti – ha sottolineato la prof.ssa Serena Gabrielli – avranno non solo l’opportunità di poter lavorare in laboratori di ricerca con strumentazioni all'avanguardia che sono disponibili al ChIP-Chemistry Interdisciplinary Project, ma potranno prendere parte attivamente a progetti sui materiali innovativi con collaborazioni aziendali che si svolgono nel laboratorio di ricerca applicata “Marlic”, recentemente inaugurato a Camerino nell’ambito della piattaforma della regione Marche sulla manifattura sostenibile”.
 “Come sarà strutturata una lezione universitaria? Riuscirò a seguirla?”: è per rispondere a domande come queste che potrebbero porsi in questo periodo le nuove studentesse ed i nuovi studenti, che Unicam organizza per il prossimo 12 settembre presso la Sala Convegni del Rettorato l’iniziativa “A lezione con…”, nel corso della quale docenti di alcuni corsi di laurea attivati dalle Scuole di Ateneo terranno una breve lezione e saranno poi a disposizione per rispondere ad eventuali domande o per chiarire dubbi.

Gli studenti e le studentesse avranno così la possibilità di fare una "prova generale" delle lezioni grazie ad una "staffetta" che vedrà alcuni docenti passarsi il testimone: si inizierà alle ore 10 con i professori Claudio Pettinari e Alessandro Delpriori del corso di laurea in “Tecnologie e diagnostica per i beni culturali”; seguiranno Dennis Fiorini e Gianni Sagratini per “Scienze gastronomiche”; sarà poi la volta di Serena Gabrielli e Enrico Marcantoni per “Scienza dei materiali”; chiuderanno la mattinata i professori Maria Paola Mantovani e Federico Siotto per “Scienze giuridiche per l’innovazione organizzativa e la coesione sociale”.

“L’Università di Camerino – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – è pronta ad accogliere le studentesse e gli studenti che ci hanno scelto per la loro formazione universitaria ed ha sempre messo un campo numerose iniziative affinché possano seguire il percorso nel migliore dei modi, fin dai primi giorni. Questa è una di quelle attività ed invito pertanto caldamente tutti gli interessati a partecipare. Sarà sicuramente un momento molto importante per le ragazze ed i ragazzi che potrebbero aver già avuto modo di visitare il nostro Ateneo in precedenti occasioni, ma hanno ancora dei dubbi da sciogliere sull’organizzazione quotidiana delle lezioni e delle attività didattiche. Sarà anche un’occasione per conoscere colleghi di studio e scambiarsi consigli”.
Inaugurato a Camerino il laboratorio MARLIC (Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites), risultato del lungo lavoro condotto nell’ambito della piattaforma collaborativa co-finanziata dalla Regione Marche e dedicata alla manifattura sostenibile e all'eco sostenibilità dei prodotti e dei processi per i nuovi materiali e la manifattura.
Un progetto che ha visto la partecipazione di 26 partner tra università, centri di ricerca e aziende.

Il Laboratorio MARLIC, realizzato nella struttura messa a disposizione dal Rotary Distretto 2090, dal Rotary Club di Camerino e dal Comune della cittadina marchigiana, nasce con l'obiettivo di diventare un punto di riferimento regionale per lo sviluppo di nuovi materiali, con particolare attenzione all'utilizzo di materiali bio e all'approccio circolare nell'uso e nel riutilizzo delle materie prime.
La struttura si propone di diventare un polo di ricerca e innovazione di eccellenza a livello nazionale ed internazionale, creando legami solidi tra gli attori coinvolti e fornendo servizi di ricerca applicata a tutti gli stakeholder impegnati nella transizione ecologica.

All'evento di inaugurazione hanno preso parte importanti personalità del mondo istituzionale, accademico ed imprenditoriale come il senatore Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016, il dott. Gianluca Pasqui, vice presidente del Consiglio Regionale delle Marche, il prof. Claudio Pettinari rettore dell'Università di Camerino, il prof. Stefano Lenci in rappresentanza del Rettore dell'Università Politecnica delle Marche, mons. Francesco Massara, vescovo delle diocesi di Camerino San Severino Marche e Fabriano Matelica.

Hanno inoltre rivolto un saluto al pubblico il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il dott. Cristiano Riminesi, in rappresentanza del CNR, il dr. Massimo Iannetta per l’ENEA e l’ing. Abramo Levato, General Manager HP Composites S.p.A, azienda capofila progetto MARLIC.

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Soddisfazione espressa dal rettore Pettinari, “Sono davvero orgoglioso - ha sottolineato con entusiasmo  - che sia giunta questa giornata, in cui il taglio del nastro non è solo formale. Il Laboratorio MARLIC rappresenta un importantissimo successo non solo per tutti i membri della piattaforma, di cui Unicam è partner, ma per l'intero territorio. Abbiamo messo in campo tutte le nostre competenze scientifiche ed amministrative per raggiungere questo importante obiettivo che rappresenta di certo un volano per lo sviluppo del territorio montano e che assume una particolare rilevanza strategica in questo particolare momento. Il risultato è stato conseguito anche grazie al sostegno del Comune di Camerino, che ringrazio, che ha collaborato fattivamente mettendo a disposizione la struttura che ospita il Laboratorio”

L'Assessore alle Attività produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, nel suo discorso ha condiviso il proprio sostegno al progetto “Si tratta di un’infrastruttura strategica per la crescita economica e lo sviluppo ecosostenibile dei nostri territori colpiti dal sisma, che contribuirà significativamente al trasferimento delle conoscenze innovative e alla valorizzazione industriale dei risultati della ricerca in contesti aziendali anche di piccole dimensioni grazie alla cooperazione tra imprese, università e centri di ricerca. Una realtà di assoluta eccellenza per rafforzare la sinergia tra filiere produttive e promuovere nuove opportunità di business, attrarre nuovi investimenti e occupazione qualificata. Sarà un importante riferimento per i nostri giovani talenti che avranno l’occasione di intraprendere percorsi formativi innovativi e sviluppare nuove idee imprenditoriali. La green e circular economy rappresenta la mission che dobbiamo perseguire per garantire un futuro alle prossime generazioni”.

Sono stati presentati quindi una serie di contributi da parte dei responsabili del progetto e dei partner coinvolti, introdotti dal prof. Roberto Frassine, presidente Assocompositi ed EuCIA (European Composites Industry Association) che ha affrontato, tra l’altro, l’argomento dei materiali compositi all’interno dell’economia circolare, “Il progetto MARLIC è un ottimo esempio di come un distretto industriale ad alta vocazione all’innovazione si prepara con professionalità e lungimiranza ad affrontare le sfide del futuro. La sostenibilità e la circolarità dei prodotti, declinate nelle loro diverse forme, saranno i trend dei prossimi anni per quali la politica e la società esigeranno delle risposte. È evidente che la Regione Marche ne è consapevole e si prepara a dare il suo contributo”

Il prof. Enrico Marcantoni di UNICAM, responsabile scientifico del progetto, ha sottolineato l’importanza del percorso compiuto “Ringrazio tutti i colleghi docenti ed il personale amministrativo che hanno lavorato con impegno e serietà nel mettere in sinergia importanti realtà imprenditoriali ed enti di ricerca, che lavoreranno a Camerino e daranno non solo soluzioni innovative per le aziende, ma anche importanti opportunità lavorative, di formazione e di crescita per i giovani, con conseguenti positive ricadute per lo sviluppo del nostro territorio.”

Ed infine l’intervento da parte dell’ing. Vincenzo Castorani, HP Composites, capofila del progetto, che ha sottolineato l’importanza di una struttura come il MARLIC a servizio dello sviluppo sostenibile e della competitività delle imprese.
 “Il MARLIC offrirà un ambiente in cui ricercatori ed esperti industriali potranno lavorare insieme mettendo in comune competenze e conoscenze trasversali e complementari. Questa sinergia virtuosa tra Accademia e Industria permetterà di affrontare con coraggio e perseveranza le sfide dei mercati globali consentendo alle imprese di tradurre le scoperte scientifiche in prodotti e processi commercializzabili. Il laboratorio MARLIC sarà una risorsa preziosa per il territorio marchigiano, stimolando innovazione e competitività diventerà presto un riferimento nazionale ed internazionale per i materiali compositi sostenibili e contribuirà a rafforzare l’immagine della regione Marche come regione di eccellenza nel campo dell’innovazione e della responsabilità sociale”.
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L'Università di Camerino ancora da record nelle classifiche Censis: non solo mantiene per il 20mo anno consecutivo la prima posizione tra gli atenei fino a 10.0000 iscritti, ma raggiunge il risultato straordinario del punteggio assoluto di 101,7 e si conferma per il terzo anno prima tra tutti gli Atenei italiani, compresi i Politecnici.


L’Università di Camerino è dunque prima in assoluto tra tutti gli atenei sia statali che privati, nonché tra le università marchigianie; il risultato ottenuto conferma ancora una volta il forte impegno di Unicam nel mantenere sempre elevata, nonché migliorandosi, la qualità dei servizi e gli ottimi standard della didattica offerta agli studenti.

La media ottenuta da Unicam è il risultato delle valutazioni ricevute per i servizi, le borse di studio, le strutture, la comunicazione ed i servizi digitali, l’internazionalizzazione e l’occupabilità, che hanno contribuito a far registrare un aumento dei punteggi rispetto allo scorso anno. Importante il punteggio massimo di 110 per i servizi così come bellissima è la conferma per le attività di comunicazione, segno dell’attenzione che l’Ateneo riserva anche a questo settore, in particolare per la comunicazione multimediale (account social ufficiali e siti web), fondamentale per il dialogo con gli studenti e con gli stakeholder tutti: Unicam ha infatti mantenuto il punteggio massimo di 110.


Il punteggio ottenuto quest’anno – sottolinea il rettore Claudio Pettinari – va oltre ogni più rosea aspettativa: abbiamo infatti raggiunto il punteggio di 101,7, aumentando di due punti rispetto allo scorso quando avevamo già raggiunto un risultato straordinario, e siamo l'unico Ateneo italiano che supera i cento punti. Abbiamo confermato la posizione che ci vede primi tra le Università fino a diecimila iscritti, ormai da vent'anni, ma per il terzo anno consecutivo siamo primi assoluti tra tutti gli Atenei, al top in Italia per servizi e comunicazione, in crescita per strutture e internazionalizzazione”.

“Con grande soddisfazione – prosegue il rettore – dedico anche quest’anno questo importante successo non solo alle nostre studentesse ed ai nostri studenti, che ci scelgono, con la consapevolezza di trovare servizi ed opportunità per la loro formazione e crescita, ma anche a tutta la comunità universitaria, perché abbiamo dimostrato, ancora una volta, che i risultati si ottengono con serietà, impegno, lavoro e dedizione. Sappiamo, infatti, quanto le classifiche Censis impattino su studenti e famiglie nella scelta dei percorsi universitari.
Era fondamentale non solo mantenere le posizioni degli anni scorsi, ma migliorarsi ancora: ci eravamo dati questo obiettivo ed abbiamo lavorato per raggiungerlo, insieme. A tutte ed a tutti va il mio più grande ringraziamento”.
È Graziano Leoni il nuovo rettore dell'Università di Camerino. Professore ordinario di progettazione delle strutture architettoniche e problemi strutturali dell'edilizia storica, nonché attuale prorettore vicario di Unicam, Graziano Leoni sarà in carica fino al 2029.
È stato eletto con 291,83 preferenze, raggiungendo il 66,49% dei voti espressi. Seicentonovantuno i votanti, dei quali 364 appartenenti al corpo docente, rappresentanti di studenti e dottorandi e 227 appartenenti a personale tecnico amministrativo.

Il professore Graziano Leoni era l'unico candidato dopo che la candidatura di Flavio Corradini era stata dichiarata inammissibile in quanto lo statuto non prevede la rielezione di chi ha già svolto un mandato rettorale. L'ex rettore Flavio Corradini ha comunque fatto ricorso al TAR e la discussione collegiale nel merito è fissata per il prossimo 20 Settembre.

Leoni entrerà ufficialmente nel suo mandato il prossimo 1° novembre con il professore Emanuele Tondi, docente di geologia,  che sarà vicino a lui nel ruolo di pro rettore Vicario dell'Università di Camerino.

«Sono grato alla comunità Unicam per la fiducia che ha deciso di accordarmi con il voto – ha dichiarato il rettore eletto Graziano Leoni, subito dopo la proclamazione – Mi accingo a guidare l’Università di Camerino per i prossimi sei anni con impegno, entusiasmo e dedizione: è per me un onore rappresentare l’Università di Camerino e per questo ringrazio tutti i colleghi del personale docente e ricercatore, del personale tecnico e amministrativo e gli studenti che mi hanno sostenuto. UNICAM siamo e saremo tutti noi, con il nostro lavoro, le nostre idee e soprattutto il nostro cuore, concretamente uniti».


Il prof. Graziano Leoni è prorettore vicario dal 1 novembre 2017, con delega alla ricostruzione, la sua attività di ricerca scientifica si focalizza su tematiche di interesse per le costruzioni tra le quali interazione sismica terreno-struttura, sistemi innovativi di protezione antisismica, vulnerabilità sismica di costruzioni esistenti. E’ autore di pubblicazioni su molteplici riviste internazionali, di presentazioni a congressi e riunioni scientifiche internazionali e nazionali. Partecipa alle attività di varie commissioni internazionali come membro effettivo e studioso corrispondente e svolge inoltre attività di revisione di articoli scientifici per numerose riviste internazionali.



C. C.
Presentato all'Università di Camerino il volume “Opus Karoli Crivelli. Le opere e la materia. Nuove letture su Carlo Crivelli” (Capponi Editore), frutto delle due giornate di studio tenutesi ad Ascoli Piceno e a Camerino nell’ottobre 2021, promosse e organizzate dall’Università di Camerino, con il sostegno della Regione Marche, a cura di Daphne De Luca, Stefano Papetti, Graziella Roselli e Giuseppe Di Girolami.


Nel volume sono riportati i contributi degli esperti e studiosi che hanno relazionato al convegno. Per la prima volta dalla riscoperta del pittore, si è tentato di presentare, alla comunità scientifica e no, un viaggio nella materia, dedicato all’esplorazione delle tecniche pittoriche di Crivelli svelate dalle indagini scientifiche.

Si è approfondito il contesto culturale e sociale nel quale si muove il pittore al suo arrivo nelle Marche, introducendo invenzioni iconografiche e compositive di grandissima qualità, e quale eredità lascerà sul territorio in un contesto artistico piuttosto fiacco.


Con interventi connotati da un taglio prettamente tecnico, sono stati inoltre rivelati i segreti di bottega che hanno reso i polittici di Carlo non solo dipinti di straordinaria bellezza ma anche manufatti artigianali di grandissima qualità. Crivelli era infatti un eccellente pittore, dotato di grande abilità tecnica, che concepiva le sue opere come rutilanti gioielli di oreficeria nei quali l’oro e l’argento, finemente cesellati e impiegati per impreziosire sontuosi broccati in velluto veneziano, sono i protagonisti assoluti.


Sono intervenuti alla presentazione il Rettore Unicam Claudio Pettinari, la docente del corso di laurea in Tecnologie e Diagnostica per i Beni Culturali Graziella Roselli e Domenico Capponi della casa editrice Capponi Editore
relatori Crivelli1
In  piazza dei Costanti a Camerino, l'ingresso della primavera segna l'avvio del cantiere di riparazione dai danni e miglioramento sismico dell’ex Collegiata di San Domenico che ospita il polo museale, incluso il museo delle scienze di Unicam.
Sull'edificio trecentesco, di proprietà dell'Università di Camerino, propedeutica all'inizio dei lavori è in questi giorni l'installazione delle impalcature e ogni altra operazione necessaria alla partenza concreta di un complesso ripristino.
Si tratta di uno dei sette interventi, su immobili sedi storiche dell'Università di Camerino, inserito nella prima "ordinanza speciale in deroga", varata il 9 aprile del 2021 dall'allora Commissario Straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini d’intesa con i governatori e i sindaci delle quattro regioni colpite dal sisma. Un piano di recupero unitario del valore totale di oltre 40 milioni di euro.  A novembre 2022, proprio in vista del successivo inizio delle opere di ristrutturazione, era cominciato lo smontaggio degli allestimenti, catalogazione, imballaggio e messa in sicurezza di centinaia di reperti in esposizione. La delicata e laboriosa operazione ha richiesto due intensi mesi di lavoro. 

"L''avvio del cantiere di recupero dell'antico complesso -  dichiara il rettore di Unicam Claudio Pettinari- è un altro importante segnale che stiamo dando all'ateneo, alla città e anche a tutta la comunità che ricorda ed è legata a questa struttura con grande affetto per quello che ha rappresentato negli anni passati e che soprattutto, si augura sarà negli anni futuri.
Personalmente e insieme alla governance - aggiunge -  io ho la certezza che questo cantiere ci restituirà un luogo di alto valore, una situazione importantissima dove scienza e arte potranno incontrarsi, dove cultura e tecnologia potranno mescolarsi tra di loro e, insieme, produrre grandi risultati.
Un luogo quello dell'ex complesso conventuale del San Domenico, dove un corso di laurea come tecnologia e diagnostica per i beni culturali e restauro potrà trovare la sua casa, dove, anche con modalità moderna ed accattivante, potremo svolgere tante attività di forte impatto sociale, quali concerti, mostre, presentazione di libri. Naturalmente la struttura sarà sede espositiva delle tante opere d'arte che il nostro ateneo e la nostra città possono vantare ma che, in questo momento, sono purtroppo relegate in alcune strutture di ricovero». 

c.c.
san domenico 3
“Carissime studentesse e carissimi studenti, nella vita di ognuno di noi possono capitare momenti di difficoltà. In queste situazioni non dobbiamo aver paura di chiedere aiuto, di ricorrere anche alle istituzioni come l'università stessa che possono supportare, dare giusti consigli per affrontare al meglio il percorso che si sta facendo, per cercare di affrontare e superare gli ostacoli che si stanno incontrando”.

Inizia così il messaggio del Rettore Unicam Claudio Pettinari, inviato per mail alle studentesse ed agli studenti dell’Ateneo e diffuso sui social alla luce dei drammatici accadimenti degli ultimi mesi in diversi Atenei italiani, che ha voluto sottolineare quanto sia importante essere e sentirsi “comunità” e ricorrere, nei momenti di difficoltà, a tutti gli strumenti che si hanno a disposizione, senza aver paura di mostrare le proprie fragilità. Da anni, per queste tipologie di problemi, ad esempio, l’Ateneo di Camerino ha attivo il Servizio di consulenza psicologica che è stato recentemente anche potenziato, proprio per poter soddisfare tutte le richieste, comprese quelle nelle sedi collegate.

“Non possiamo rimanere in silenzio – ha affermato il Rettore Pettinari – di fronte a questo ennesimo tragico episodio ed è per questo che l’Università di Camerino vi vuole far sentire la sua vicinanza e si mette a vostra disposizione. Cercheremo di risolvere le problematiche che vorrete segnalarci rispettando la massima discrezione, cercando di non avere un impatto troppo forte sulle vostre vite.

Vorrei ricordare che Unicam ha da anni oramai messo al centro delle proprie attività l'apprendimento e non l'insegnamento: questo perché siamo convinti che ciò che conta siete voi, le studentesse e gli studenti del nostro Ateneo, ciò che conta è che possiate seguire un percorso adatto a voi, un percorso che vi dia soddisfazione, un percorso che vi faccia star bene.”

Partirà inoltre nelle prossime settimane, un innovativo percorso di sostegno e guida per risolvere eventuali difficoltà legate a metodologie di studio sbagliate o non adatte ai vari percorsi che gli studenti intraprendono, perché riferite, ad esempio, ad un’impostazione non attinente a quella universitaria, tramite podcast che saranno resi fruibili alle studentesse ed agli studenti nelle piattaforme on line e sulla web radio di Ateneo, realizzati da un’esperta nazionale specializzata nei vari ambiti del coaching in collaborazione con docenti, studenti e personale tecnico amministrativo di Unicam.

“La nostra campagna per il Ben-essere rivolta alla comunità universitaria tutta continua giorno dopo giorno” – conclude il rettore Unicam: – “l'Ateneo saprà darvi il supporto necessario anche grazie al personale tecnico e amministrativo, al personale docente, alle studentesse e agli studenti componenti le commissioni.

Non abbiate mai paura di chiedere aiuto, guardiamo in alto, guardiamo la bellezza del cielo guardiamo la bellezza del paesaggio, guardiamo la bellezza delle persone che abbiamo al nostro fianco e continuiamo ad amare la vita, che è bellezza pura!”.

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