Firmata una convenzione tra Snai alto maceratese e Università di Camerino.
“Con questa convenzione stipulata con l’Università di Camerino, la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) dell’Alto Maceratese si proietta al futuro: capacità di progettazione in ambiti strategici per il territorio, stimolo per chi fa impresa, per gli enti pubblici e per la cittadinanza in generale”.
Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, soggetto capofila della SNAI, sottolionea l’importanza dell'accordo per lo sviluppo locale.
«Occorre la capacità tecnica di intercettare, su temi portanti come ad esempio l’energia, efficaci canali di finanziamento: penso al PNRR, al FESR, alle opportunità reperibili direttamente attraverso bandi europei . È questo l’obiettivo della convenzione sottoscritta con UNICAM» spiega Gentilucci.
La firma è stata apposta presso la sede universitaria di Camerino alla presenza, oltre che del presidente Gentilucci, del rettore e del pro-rettore dell'ateneo Claudio Pettinari e Andrea Spaterna.
“Unicam è un partner fondamentale per le competenze che può mettere a disposizione affiancando i tecnici dell’ufficio comune SNAI che stanno seguendo i vari progetti della strategia aree interne, attuata a livello nazionale per tutelare e sostenere i territori più fragili. Questo accordo” conclude Gentilucci “consolida un rapporto in atto da tempo e rinforza quella logica di condivisione e di rete che può essere una delle carte vincenti, se non l’unica, per rilanciare il territorio”. A breve si terrà l’incontro operativo per dare attuazione concreta alla convenzione.

firma unicam 02 1
Si è svolto lo scorso 17 ottobre all'Università di Camerino, un tavolo di lavoro di simbiosi industriale con il coinvolgimento di 31 imprese diverse tra loro pronte a condividere sinergia e sostegno nonché scambio di risorse su energie, materiali, acqua, logistica con l'obiettivo di perseguire una strategia di economia circolare. 
Il tavolo è stato coordinato e gestito dall'Enea, agenzia nazionale per l'efficienza energetica, che collabora con l'Università di Camerino nell'ambito del progetto Marlic (Marche applied researche laboratory for innovative composites) cofinanziato dalla Regione Marche attraverso il Por Fesr 2014-2020.  
L’ iniziativa è  stata organizzata anche grazie al contributo della Camera di Commercio delle Marche e Confindustria Macerata.

Simbiosi 2
La simbiosi industriale coinvolge, attraverso un approccio integrato, industrie dissimili e tradizionalmente separate, che appartengono a settori produttivi diversi e a catene separate di fornitura, al fine di creare una rete per promuovere strategie innovative e vantaggi competitivi attraverso lo scambio di risorse (materia, energia, acqua e/o sottoprodotti, competenze, logistica ecc.). Tra gli aspetti chiave che consentono il realizzarsi della simbiosi industriale ci sono dunque la collaborazione tra imprese e le opportunità di sinergia disponibili in un opportuno intorno geografico ed economico.

Enea ha sviluppato per prima, a livello nazionale, una metodologia per l’implementazione della simbiosi industriale; ha inoltre creato e gestisce la piattaforma www.industrialsymbiosis.it.

Il tavolo di lavoro ha avuto l’obiettivo di attivare sinergie tra le imprese del territorio marchigiano al fine di valorizzare scarti industriali e, in generale, risorse di altra natura che le aziende possono avere in eccedenza (ad. Es cascami energetici, servizi, capacità, logistica, ecc.).
Simbiosi 3
Le 31 aziende che vi hanno preso parte, appartenenti a diversi settori produttivi (agroalimentare, tessile, calzaturiero, fabbricazione di materie plastiche, chimico, recupero e preparazione al riciclaggio dei rifiuti, edile) hanno potuto confrontarsi e mettere in potenziale condivisione risorse.
Simbiosi 4
Dai primi risultati emerge che le aziende presenti hanno messo in condivisione 153 risorse in totale (34 in input e 119 in output) attraverso il confronto operato ai tavoli, sono state individuate circa 63 possibili sinergie. A queste se ne potranno aggiungere altre come risultato delle elaborazioni dei dati che verrà svolta da ENEA a valle dell’evento.

Le sinergie emerse verranno esaminate al fine di valutarne la fattibilità tecnico-operativa, anche attraverso la collaborazione delle imprese coinvolte e di eventuali interlocutori interessati.

La giornata si è aperta con i contributi di Claudio Pettinari, Rettore Unicam; Anna Torelli della Regione Marche; Giovanni Manzotti della Camera di Commercio della Regione Marche; Gianni Niccolò di Confindustria Macerata; Vincenzo Castorani di HP Composites e Capofila del progetto Marlic ; Enrico Marcantoni di Unicam e responsabile scientifico del progetto Marlic; Savina Pianesi di Delta (Società del gruppo Plados Telma) e responsabile del sotto-progetto De-manufacturing, sempre parte della piattaforma Marlic; Laura Cutaia, Responsabile del Laboratorio Sspt-User-Rise di Enea.  
Da oggi il Polo di medicina sperimentale e sanità pubblica dell'Università di Camerino porta il nome di Stefania Scuri,
L'intitolazione in memoria della stimata docente e giovane ricercatrice scomparsa di recente, è avvenuta a conclusione di una toccante mattinata segnata dalle parole di saluto e commosso ricordo di chi ha condiviso con lei tanti momenti della vita d'ateneo.
Presenti il marito Claudio e i familiari della professoressa, è stato il rettore Claudio Pettinari a prendere per primo la parola.
I ricordi della collega appassionata del suo lavoro si sono mescolati a quelli di un’amicizia di lunga data, della ragazza sorridente il cui spirito entusiasta e coinvolgente si è costantemente dispiegato a favore della comunità.

scuri UNICAM
Il rettore ha voluto ricordare anche la Stefania Scuri ricercatrice, colei che ha percorso tanti passi simili ai suoi e, coronando un suo grande sogno, presto sarebbe diventata anche professoressa associata.« Stefania era una vera e propria ricercatrice ed è il motivo per cui siamo qui a parlare di lei oggi, giorno della "Notte della ricerca" che lei ha sempre vissuto in prima persona. Era una ricercatrice brava,con metodo scientifico era a disposizione dell’oggetto della ricerca e studiava, analizzava, teorizzava fino ad arrivare a delle conclusioni significative da scrivere su carta- ha sottolineato Pettinari-. Di qualche mese fa un progetto che testimonia che la sua analisi, la sua precisione è proprio da portare ad esempio su come deve essere svolto il lavoro da ricercatore. Lei dava tutto e non si risparmiava anche nella docenza; la chiamavi per svolgere qualsiasi attività didattica e lei era sempre disponibile ad offrire le sue grandi competenze e la sua professionalità ».
Pari a quello accademico, il rettore ha rimarcato l’impegno civico della giovane ricercatrice, per la quale “l’altro”, ha sempre contato più di ogni altra cosa, mettendosi a disposizione per far star bene le persone, insieme al marito Claudio, in aiuto ai più deboli cercando di capire cosa poter fare di più per alleviare le sofferenze di una comunità in difficoltà, come è stato per la popolazione camerte nel post sisma.
La sua creatività e il suo spirito lungimirante Stefania Scuri li ha espressi anche da presidente dell’associazione Corsa alla spada apportando innovazioni alla manifestazione storica camerte. «Sono sicuro che Stefania – ha concluso il rettore- non solo ci aiuterà a camminare e a correre ma, come diceva Santa Camilla ,ci aiuterà a volare».
Aula gremita per il ricordo della professoressa Stefania Scuri 1


I forti legami e le tante situazioni condivise, sono stati testimoniati anche dal professore Gianni Sagratini: «L’ idea dell’intitolazione del Polo a Stefania è bellissima perché lascerà un segno di quanto tempo lei ha passato all’interno di queste aule e laboratori, e quanti studenti si sono formati e hanno appreso i suoi insegnamenti».
Direttore della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute di Unicam dal novembre 2021, con le sue parole il prof. Sagratini si è fatto portavoce di tutti i colleghi della Scuola e di quelli delle Bioscienze, dove Stefania Scuri ha insegnato epidemiologia: «Ovunque andasse, Stefania era una persona che apriva le porte. Quando nel novembre 2021 fui eletto direttore, pensai subito a lei come persona che potesse aiutarmi a svolgere un ruolo così importante. Fu così che le proposi l’incarico di delegata per l’orientamento per il corso di laurea in Scienze Gastronomiche e immediatamente accettò. La sua indole non le faceva dire un semplice sì, ma la spingeva sempre a rilanciare e, nelle settimane successive, era già da me per proporre una serie di iniziative da fare insieme nelle scuole. Una persona che riusciva ad entrare nella sfera personale del prossimo, in maniera rispettosa, umile e garbata, segno di una grande capacità di comunicare» – ha continuato Sagratini -.  « L’intelligenza e l’acume di Stefania si leggevano anche dal suo sorriso, talvolta ironico e scanzonato. Porteremo sempre il suo sorriso nel cuore e sono felice che questo Polo sia dedicato a lei. Mi piace pensare che ogni studente che entrerà in queste aule e in questi laboratori dove lei ha insegnato e maneggiato strumenti che le sono serviti a fare analisi e ricerche, possa portare via un pezzetto del tanto che Stefania ci ha donato e insegnato. Mi piace immaginare che entrando qui dentro, ognuno porterà con sé una parte di Stefania perché da oggi questo Polo e tutto l’ateneo saranno illuminati dalla sua luce speciale».

Sempre entusiasta e sempre disponibile, l’ha ricordata la collega Iolanda Grappasonni, docente di Igiene generale e applicata che ha inteso sottolineare le doti non comuni di una persona bella e squisita :«Testa bassa e avanti, competenza, spirito d’iniziativa, coraggio, le sue caratteristiche». Tra i concreti segnali del valore e della precisione dei suoi studi, il fatto che il suo nome sia stato selezionato tra i soli dieci igienisti italiani. «Stefania era il nostro futuro ed è bello constatare che il suo nome è associato a questa struttura» – ha detto la prof. Grappasonni -.
Lassegnista di ricerca Laura Olivieri e la dottoranda Sonila Xhafa 1

Stefania Scuri, la dottoressa brillante, risoluta di fronte a qualsiasi ostacolo, per l’assegnista di ricerca Laura Olivieri e per la dottoranda Sonila Xhafa che hanno condiviso con lei ore e ore in laboratorio, trasferendo ai presenti l’intensità dell’impegno e dell’affetto sincero che si è creato.
Lei, l’amica scherzosa che riusciva ad alleggerire il lavoro. Lei, innamorata della ricerca che ha saputo trasmettere a tutti.

Poco prima dello scoprimento della targa all’ingresso del Polo, momenti di particolare commozione ha suscitato la visione del video attraverso il quale l’area di comunicazione di Unicam e l’intero ateneo, hanno inteso testimoniare il loro piccolo grazie a Stefania Scuri per la sua professionalità, per la sensibilità e la sua forza.

A sottolineare impegno, competenza, generosità della giovane docente e ricercatrice prematuramente scomparsal’attestato di benemerenza alla memoria che il rettore Claudio Pettinari, ha consegnato al marito Claudio Cingolani.

C.C.

bENEMERENZA sCURI

intitolazione Scuri




Si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Università di Almeria l’evento di lancio del corso di formazione professionale dedicato ai regimi patrimoniali delle famiglie transnazionali, realizzato dall’e-learning team di Unicam, corso che costituisce il primo esempio di formazione realizzata in Italia multilingue dedicato a questo importante tema.

L’attività formativa sarà fruibile in modalità gratuita a partire dal prossimo 15 novembre sulla piattaforma Eduopen e ogni informazione sarà fruibile sul sito del consorzio (www.euro-family.eu).

Oltre 12 milioni di europei vivono e lavorano in Paesi diversi da quelli di origine e nella vita quotidiana debbono affrontare molteplici problemi burocratici legati alla gestione del patrimonio. Per fornire un supporto adeguato occorrono professionisti aggiornati che conoscano e sappiano applicare le nuove regole adottate dall’Unione europea. Le Università di Rijeka, Lubiana, Almeria e il Lithuanian Law Istitut del Centro di ricerca in Scienze sociali di Vilnius hanno elaborato i contenuti del corso utilizzando non soltanto la lingua inglese, ma anche le lingue di ogni Paese del Consorzio, coordinato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino.

Ad Almeria, con il supporto di operatori professionisti, sono stati realizzati dieci video che mettono in scena altrettanti casi giudiziari allo scopo di favorire la conoscenza dei principali orientamenti e delle più consolidate soluzioni adottate dalla Corte di Giustizia e dalle Corti degli stati europei in materia di rapporti patrimoniali e di successioni che coinvolgano coppie cross-border.

I video hanno visto impegnati come attori avvocati, giudici, notai e mediatori provenienti dai Paesi del Consorzio, i quali hanno poi dato vita ad un partecipato International Seminar chiuso dalle relazioni di Juan Ignacio Signes de Mesa, Legal Secretary della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e da Ramón Herrera de las Heras, Segretario Generale delle Università andaluse.

La Conferenza di lancio ha visto la partecipazione di molti stakeholder europei: per l’Italia sono intervenuti l’avv. Cinzia Calabresi, in rappresentanza del Consiglio Nazionale Forense e quale Presidente dell’Associazione Italiana Avvocati di diritto di famiglia, la dott.ssa Federica Anzini, Presidente dell’Associazione Italiana Mediatori familiari, la dott.ssa Valentina Pappamonforte, in rappresentanza del Notariato Nazionale, il prof. Francesco Giacomo Viterbo, in rappresentanza della Scuola di Alta Formazione Giuridica.

 

Si è tenuto nei giorni scorsi presso l’Università di Almeria l’evento di lancio del corso di formazione professionale dedicato ai regimi patrimoniali delle famiglie transnazionali, realizzato dall’e-learning team di Unicam, corso che costituisce il primo esempio di formazione realizzata in Italia multilingue dedicato a questo importante tema.

L’attività formativa sarà fruibile in modalità gratuita a partire dal prossimo 15 novembre sulla piattaforma EDUOPEN e ogni informazione sarà fruibile sul sito del Consorzio (www.euro-family.eu).

Oltre 12 milioni di europei vivono e lavorano in Paesi diversi da quelli di origine e nella vita quotidiana debbono affrontare molteplici problemi burocratici legati alla gestione del patrimonio. Per fornire un supporto adeguato occorrono professionisti aggiornati che conoscano e sappiano applicare le nuove regole adottate dall’Unione europea. Le Università di Rijeka, Lubiana, Almeria e il Lithuanian Law Istitut del Centro di ricerca in Scienze Sociali di Vilnius hanno elaborato i contenuti del corso utilizzando non soltanto la lingua inglese, ma anche le lingue di ogni Paese del Consorzio, coordinato dalla prof.ssa Lucia Ruggeri della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino.

Ad Almeria, con il supporto di operatori professionisti, sono stati realizzati dieci video che mettono in scena altrettanti casi giudiziari allo scopo di favorire la conoscenza dei principali orientamenti e delle più consolidate soluzioni adottate dalla Corte di Giustizia e dalle Corti degli stati europei in materia di rapporti patrimoniali e di successioni che coinvolgano coppie cross-border.

I video hanno visto impegnati come attori avvocati, giudici, notai e mediatori provenienti dai Paesi del Consorzio, i quali hanno poi dato vita ad un partecipato International Seminar chiuso dalle relazioni di Juan Ignacio Signes de Mesa, Legal Secretary della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e da Ramón Herrera de las Heras, Segretario Generale delle Università andaluse.

La Conferenza di lancio ha visto la partecipazione di molti stakeholder europei: per l’Italia sono intervenuti l’avv. Cinzia Calabresi, in rappresentanza del Consiglio Nazionale Forense e quale Presidente dell’Associazione Italiana Avvocati di diritto di famiglia, la dott.ssa Federica Anzini, Presidente dell’Associazione Italiana Mediatori familiari, la dott.ssa Valentina Pappamonforte, in rappresentanza del Notariato Nazionale, il prof. Francesco Giacomo Viterbo, in rappresentanza della Scuola di Alta Formazione Giuridica.

L'Università di Camerino incassa dall'Unione Europea uno straordinario finanziamento per un progetto di ricerca nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la Missione 4 "Istruzione e ricerca".

Un riconoscimento di assoluto rilievo ottenuto per il progetto "National quantum science and technology Institute" in riferimento alle scienze e tecnologie quantistiche. Si aggiunge dunque anche questo nuovo capitolo capace di proiettare sempre più in alto la credibilità della ricerca e della formazione di Unicam.
Il nuovo entusiasmante risultato che è il prodotto di un serio e lungo lavoro portato avanti dai ricercatori e dalla governance dell'ateneo, è stato salutato con gioia nella sala convegni del rettorato durante una conferenza stampa segnata dagli interventi del rettore Claudio Pettinari, dal prof  David Vitali, docente  di Fisica e direttore della scuola di scienze e tecnologie Unicam, presenti il prorettore vicario Graziano Leoni e il direttore generale Andrea Braschi.

Subito la soddisfazione del rettore Pettinari nel riportare dei risultati dei quali si è avuta ufficiale notizia due giorni orsono e incentrati su partneraiati estesi a 14 temi centrali per la difesa dell'Italia e per la creazione di grandi centri di ricerca.
Lo stesso rettore Pettinari ha fornito la ricostruzione cronologica dello sviluppo progettuale : "Per i temi indicati nel Pnrr il bando era uscito nel mese di dicembre 2021. Contenuti di cui ogni giorno sentiamo parlare : dall'intelligenza artificiale agli scenari energetici del futuro, dalla sostenibilità economica - finanziaria alle telecomunicazioni al made in Italy. Temi sui quali il Paese deve puntare per una ripresa rapida, non solamente economica ma anche sociale».
Il rettore ha illustrato poi i passi antecedenti al Pnrr stesso, quando non si conoscevano ancora nè il bando nè i temi sui quali il Ministero avrebbe richiesto un impegno da parte delle università .

progetto ricerca

« Ricordo che ero insieme al prof. Vitali in un incontro a Roma all'università La Sapienza insieme a 100 ricercatri tutti attivi nel settore delle tecnologie quantistiche. In tanti dubitavamo che questo argomento potesse essere uno dei 14 temi su cui il pnrr si sarebbe fondato. Ci rendemmo conto che sarebbe stata necessaria un po' di quella sana lobby per far comprendere alla nazionequanto il tema delle quanties technolgy fosse fondamentale.
Da quel 7 settembre - ha continuato il rettore - è iniziato un percorso con tanti atenei e circa due mesi dopo convocammo come Unicam una riunione con una ventina di soggetti diversi, università ed enti di ricerca d'eccellenza, per provare a formare un partenariato sulle quanties technologyes che potesse approdare al bando del pnrr. Il 20 dicembre fummo contattati  da  soggetti nuovi rispetto agli iniziali, i quali ci proposero invece di costituire insieme una importante cordata. Poi, il 15 Marzo 2022, l'uscita del bando; il giorno seguente  inviammo una proposta a tutti quei soggetti che a nostro avviso avrebbero potuto essere interessati a questo tema. Iniziammo quindi a definire gli "spoke" e dove potesse essere individuato un  potenziale "hub". Definimmo i blocchi di attività e, con grande felicità, il 12 aprile tanti soggetti di assoluto rilievo tra università e imprese, centri di ricerca quali il Cnr, Ifn (IInstitute for photonics and nanotechnologies e Nbk, individuarono Unicam come soggetto proponente.
Il 13 maggio presentammo la progettualità al Ministero. A distanza di due mesi sono arrivati i risultati e  2 giorni fa abbiamo appreso che con una valutazione di 138 su 140, L'università di Camerino si è guadagnata il titolo di migliore proposta tra le 14 che  passano alla fase di negoziazione, sulle 24 approvate 
Guardando poi agli altri 13 progetti che passano alla negoziazione e che provengono da grosse università, il nostro è l'unico ateneo di queste proporzioni che é arrivato a tanto, riportando su tutti i parametri valutazioni eccellenti e il punteggio migliore.
Di fronte ad un punteggio così alto, non abbiamo la certezza, ma sicuramente confidiamo che il progetto venga approvato per le caratteristiche per le quali noi abbiamo lavorato».

   Importante la cifra totale richiesta di finanziamento  che ammonta a oltre 140 milioni di euro; cifra che servirà alla costituzione di unità di ricerche che dovranno consentire alla nazione di creare dei poli che saranno in grado dare risposta, creare sviluppo e produrre una ricerca che porterà ad altissimi livelli in Europa e nel mondo.
Soddisfazione è stata quindi espressa dal rettore  per il lavoro importante che ha coinnvolto tutto il gruppo di ricerca di fisica di Unicam composto da  15 ricercatori di altissimo profilo che  hanno consentito alla governance di accreditarsi e presentarsi come soggetto proponente.
"Si può discutere e contrattare con altre università quando si ha credibilità scientifica, che da sola tuttavia non bastava; oltre che un  grande valore per quel che riguarda le attività di ricerca,.per istituire un sistema come questo occorre dimostrare di essere solidi anche da un punto di vista economico e anninistrativo. Un risultato che  vale ai qualificarci ulteriormente nel settore della ricerca e che ci riempie di gioia, andando a superare tanti altri successi come quelli sulla didattica, sulla terza missione, che l'ateneo ha ottenuto in questo periodo».   
Prima di cedere la parola al prof. David Vitali, "anima unica" di tutto l'ambizioso progetto il quale  ne ha illustrato tutte le  specificità e i particolari,scientifici il rettore ha tenuto a ringraziare  Fabio Beltran della Scuola normale superiore  di Pisa per aver costruito e lavorato insieme ad Unicam affinché questo entusiasmante risultato fosse raggiunto, nonchè il Cnr per essersi unito alla proposta dell'ateneo.
   Oltre che per la costituzione dell'istituto che poi dovrà camminare da solo, i 141 milioni di euro serviranno a tutta la rete di soggetti per l'assunzione di ricercatori, macchinari e  personale. 
   Tante delle attività saranno concentrate all'università di Camerino, dove assegnisti e borsisti potranno svolgere il loro prezioso lavoro di ricerca
   Di straordinara opportunità per la didattica di Unicam, in particolare per gli iscriiti ai corsi di laurea triennale e magistrale di Fisica, ha parlato infine il prorettore Luciano Barboni 
c.c.

Venti studenti americani dalla George Mason University della Virginia ospiti alle Grotte di Frasassi per studiare la natura e la geologia dello spettacolare sito carsico marchigiano.

Quest’anno, il progetto della sezione di Geologia di Unicam denominato "Geology Field Camp”, campo di rilevamento geologico, è approdato a Genga, organizzato dalle Grotte di Frasassi con l’Università di Camerino, coordinato dal dott. Tiziano Volatili e dal dott. Fabrizio Bendia ricercatori dell’Unicam ed ha visto per oltre un mese circa un ‘importante attività di ricerca e di studio nel ventre della terra dell’importante complesso ipogeo marchigiano e nell’area circostante.

“Da sempre attenti alla ricerca mirata all’approfondimento scientifico dell’inestimabile patrimonio geologico delle Grotte e dell’area, la sinergia con l’università di Camerino ha dato vita a numerosi eventi di rilievo nazionale ed internazionale di cui l’attuale "Geology Field Camp e l’ultimo esempio. – Ha dichiarato il Sindaco di Genga Marco Filipponi - L’unione tra il Comune di Genga, il Consorzio Grotte di Frasassi e l’Università di Camerino rappresenta una concreta dimostrazione di sinergia tra eccellenze marchigiane per la valorizzazione e la promozione attiva dell’intero territorio.”

I giovani studenti americani sono stati impegnati in particolare nello studio delle rocce, dei fossili, degli acquiferi e delle faglie del comprensorio di Frasassi.

“Il Geology Field Camp organizzato dalla nostra sezione di Geologia ormai da alcuni anni, - ha dichiarato il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari, - grazie ad un memorandum of understanding tra l’Università di Camerino e la George Mason University, è la dimostrazione di quanto siano importanti collaborazioni nazionali ed internazionali nell’ambito della ricerca universitaria. Un plauso ai nostri geologi che, instancabili, hanno cercato di far tornare in presenza, dopo la pandemia, questa bellissima esperienza che arricchisce studenti e studiosi americani ed italiani. La collaborazione con il comune di Genga e il consorzio Frasassi è stata la splendida cornice nella quale inserire questa attività”.

Sindaco Marco Filliponi Sara Bonacucina Maurizio Tosoroni con gli studenti americani e i professori UNICAM 1
E’ stato possibile accogliere quest’anno il "Geology Field Camp” a Genga grazie alla convenzione sottoscritta nell’ottobre 2020 tra la Sezione di Geologia dell’Università di Camerino, il Consorzio Frasassi e il Comune di Genga; l’accordo comprende anche diversi eventi ed attività già organizzati: il convegno scientifico nazionale per il 50esimo anno dalla scoperta della Grotta Grande del Vento, la predisposizione di quaderni didattici per visite scolaresche in grotta e di laboratori museali interattivi 3d, l’allestimento di una sala UNICAM nel museo speleo paleontologico per approfondire la geologia dell’area, nonché le numerose attività di promozione e valorizzazione tra cui l’iniziativa “In grotta con il geologo” e il documentario scientifico di Focus “Meraviglie Geologiche d’Italia” che andrà in onda ad ottobre su SKY.

Dopo lo stop dovuto alla pandemia, che ha visto l’organizzazione completamente on line torna a Camerino il Geology Field Camp” grazie alla continua collaborazione tra la George Mason University (Virginia, USA) e l’Università di Camerino. Infatti dopo le ultime due edizioni, erogate virtualmente, quest'anno riparte in presenza la sesta edizione del “Geology Field Camp” dell'Università statunitense, coordinata dalla sezione di Geologia UNICAM.
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Dal 25 Maggio, studenti americani provenienti da diversi stati USa, ospiti presso l'hotel Terme di Frasassi del Comune di Genga fino al prossimo 27 Giugno. Gli studenti, guidati dai docenti Unicam, svolgeranno svariate attività di rilevamento geologico con finalità che riguarderanno principalmente, il rischio sismico, quello idrogeologico e la caratterizzazione geologica di un’area a loro estranea.
Per tutti i partecipanti, questo corso intensivo rappresenta l'ultimo step per acquisire le necessarie competenze geologiche per intraprendere la carriera del geologo sia in ambito professionale che accademico. 


E’ grazie alla collaborazione dello spin off Geomore per il contributo tecnico, del Consorzio Frasassi e del Comune di Genga che in virtù della convenzione con Unicam hanno fornito un sostegno fondamentale, che è stato possibile effettuare tale attività in uno dei gioielli geologici che il nostro territorio offre e che ha lasciato senza fiato tutti i partecipanti.
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Prresentata all'Università di Camerino la nuova edizione della Start Cup Marche, competizione ideata e promossa da diversi anni dall'Università di Camerino con l'obiettivo di favorire la nascita e l'insediamento di imprese innovative nel territorio regionale e dar modo ai giovani studenti e laureati di intraprendere in prospettiva un percorso di autoimprenditorialità con benefici sia per il loro futuro lavorativo e professionale, sia per il territorio.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il delegato del rettore per start-up , spin-off e incubatore tecnologico Daniele Rossi, i delegati dei rettori dell'Università di Macerata Lorenzo Compagnucci, dell'Università di Urbino Fabio Mussi e, in video collegamento il rettore dell'Università Politecnica delle Marche Gianluca Gregori. 
Anche l'edizione 2022 di Start Cup Marche conferma dunque la forte sinergia tra tutti e quattro gli atenei delle Marche con l'intento di offrire maggiori opportunità ai giovani studenti e laureati.
Del valore dell'iniziativa ha subito parlato il rettore di Unicam Claudio Pettinari che ha richiamato alle opportunità del Piano Nazionale di ripresan e resilienza, alle azioni che oggi  vengono poste in essere per incentivare i rapporti tra università e impresa, senza dimenticare i dottorati industriali e innovativi che vedono in sinergia imprese e atenei nel creare le condizioni di una adeguata preparazione di tanti giovani.
Start cup 2
"Il dato che meraviglia - ha spiegato il rettore - è che  oggi in Italia, su 100 ragazzi che si laureano all'università solamente l'1,5 % fa poi il dottorato. Inoltre, una volta conseguito il titolo l'1,5 % dei dottori di ricerca, rivolge le proprie attenzioni ad attività quasi esclusivamente accademiche o cerca altre strade come l'insegnamento. La situazione attuale in Europa - ha aggiunto- è che su un numero significativo  di dottorati il 22 per cento rimane all'università, mentre il 78 per cento va a lavorare in impresa mettendo dunque a disposizione la propria formazione e la capacità di apportare idee che diventeranno prodotti importanti. Questo per rappresentare di quanto le azioni del Ministero e dello Stato siano oggi  siano dirette a far nascere nuove imprese e a valorizzare idee imprenditoriali innovative che stimolano reddito e attrattività. Sono certo che, oltre a favorire realmente innovazione, l'iniziativa intrapresa da qualche tempo in Unicam, possa produrre uno sviluppo economico nei nostri territori. Su questo le università debbono essere partecipi, supportando nella preparazione studenti e laureati e le imprese interessate. Oggi la start cup dimostra dunque di essere un ottimo strumento per condividere progettualità come l'open science o programmare attività riferite ad esempio ai brevetti, terza missione e trasferimento tecnologico. Un meccanismo che vale pertanto a collegare una scienza sempre più aperta  con l'impresa e il trasferimento tecnologico". Prima di cedere la parola agli altri rappresentanti delle università marchigiane, il rettore ha inteso sottolineare la soddisfazione e l'importanza  di fare squadra. "Siamo convinti che insieme possiamo fare molto di più. Non è più il momento della competizione tra atenei, bensì della cooperazione. È un momento nel quale riusciamo insieme a decidere quale progetto potrà rivelarsi il migliore, meritarsi un supporto non solo economico per diventare poi un'idea di valore. Credo che l'obiettivo della Start Cup Marche  - ha concluso- sia premiare giovani di valore per progetti di valore, nati da idee di valore, per sviluppare una imprenditoria di valore".
start cup Rossi
A Daniele Rossi il compito di illustrare la seconda edizione della Start Cup Marche, business plan competition  frutto di un format che è già stato testato in maniera positiva lo scorso anno. Già attivo da maggio il bando di riferimento del lungo percorso che si articola in 4 tappe (tre di livello regionale e una nazionale) la cui prima fase si concluderà il 9 settembre prossimo. Entro quella data la parte proponente della realtà accademica riferita alle quattro università marchigiane, in forma rapida e sintetica dovrà esprimere la sua idea innovativa. Chiusa la scadenza del 9 settembre ci sarà un mese di tempo per articolare il busiiness plan in maniera più complessa e  dettagliata. Nel corso di questo mese i proponenti avranno a disposizione una serie di attività formative che verranno condotte dalle quattro università e dagli stakeholder e che serviranno ad integrare le competenze necessarie alla registrazione di brevetti, alla redazione di elaborati più dettagliati, alla scelta del finanziamento. "Arrivati dunque a metà ottobre- ha precisato Rossi - una giuria qualificata composta da accademici o imprenditori del territorio, farà una prevalutazione delle proposte che potranno essere esposte brevemente. Quindi, nell'arco di questa breve presentazione, la giuria in commissione valuterà anche le modalità espositive. Si perverrà di seguito ad una graduatoria finale che decreterà tre vincitori che acquisiranno automaticamente il diritto di accedere alla finale nazionale del mese di novembre e che quest'anno si svolgerà all'università de L'Aquila. È qui che si incontreranno tutti i vincitori delle varie regioni e che avrà luogo la proclamazione del PNI Cube 2022".

Sedici le proposte pervenute  nel 2021 dai quattro atenei, dato che fa ben sperare in una altrettanto positiva edizione di Start Cup Marche.  Per tutti gli studenti che lo scorso anno si sono affacciatii al mondo dell'imprenditorialità, è stata un'ottima occasione di allenamento; parola del rappresentante dell'Università di Macerata Lorenzo Compagnucci che ha sottolineato il successo riscontrato per tutti i corsi dedicati all'imprenditorialità che hanno trovato svolgimento nell'ambito degli atenei. Nello specifico, si è trattato di un'ottima occasione di allenamento per tutti gli studenti che poi sono approdati alla finale nazionale, nonchè per gli stessi docenti che cercano sempre di migliorare  i propri percorsi. Non ultimo il supporto che viene garantito dal personale tecnico ammnistrativo che lavora dietro le quinte anche in preparazione al premio nazionale e, quello economico  offerto dalla competizione.  Con l'invito a continuare sul terreno di una sinergia che rappresenta un'ottima occasione di crescita, Compagnucci ha rimarcato  il valore di una collaborazione, utile a mettere a sistema le eccellenze e le potenzialità degli atenei "non soltanto con la finalità di intercettare i fondi che potranno arrivare dal Pnrr , bensì per cercare di trasformare in risultati concreti e di positivo impatto sulle comunità, quelli che sono gli sforzi in termini di ricerca scientifica, insegnamento e terza missione". Sulla stessa linea gli interventi successivi del prorettore dell'università di Urbino Fabio Mussi e del rettore di Unipm Gianluca Gregori, certi che il supporto reciproco tra atenei nel portare avanti iniziative incentivanti all'imprenditorialità, rafforzino il sistema universitario regionale e la collaborazione su più fronti. " I giovani che escono dall'università debbono pensare ad una loro collocazione nel mondo del lavoro, non solo in chiave di occupazione presso altre imprese ma anche in chiave di autoimprenditorialità - ha detto Mussi- È questa una delle strade che sentiamo di raccomandare, una strada che come atenei dobbiamo essere in grado di stimolare anche nei confronti dei nostri ricercatori".

c.c.

Nuova iniziativa del Corso di Laurea in “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” di UNICAM in collaborazione, questa volta, con il Circolo fotografico “Progetto Immagine” di Camerino.

Si tratta di un ciclo di tre incontri dedicati alla fotografia naturalistica e paesaggistica che si svolgeranno nella storica aula “Galleria”, caratterizzata da magnifici affreschi ottocenteschi, di Palazzo Castelli, unico palazzo storico attualmente agibile ed operativo a Camerino, in cui si svolgono le attività del corso di laurea in Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali.

Gli incontri si svolgeranno nelle date del 12, 24 e 31 maggio sempre alle ore 18.30 ed avranno come temi rispettivamente la macrofotografia nel mondo delle orchidee (giovedì 12, relatori Pietropaolo Pierantoni e Gianluca Carradorini); il paesaggio rurale camerte (martedì 24 con Andrea Catorci) e la macrofotografia nel mondo degli insetti e di altri piccoli organismi (sempre martedì 24 relatore Marco Montecchiari); l'ultimo incontro sarà invece dedicato alla natura del Parco di Colfiorito (martedì 31, presenta Paolo Verdarelli).

L' iniziativa, dedicata agli studenti Unicam, ma naturalmente aperta anche alla cittadinanza interessata, rappresenta un primo momento di collaborazione tra il Corso di Laurea e l'Associazione dei fotografi camerti, che vedrà in futuro altri progetti ed attività. E' infatti interesse del corso di laurea abbinare, in maniera sempre più intensa ed efficace, alle nozioni tecnico-scientifiche sui temi della biodiversità, economia circolare, sviluppo sostenibile, adattamento ai cambiamenti climatici e transizione energetica, gli aspetti culturali rappresentati dalle diverse modalità di rappresentazione artistiche del mondo naturale e dei sui valori estetici.



Informazioni ulteriori sul corso di laurea Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali sul sito web https://ambiente.unicam.it/ e nei social (Facebook: @unicambientecamerino; Instagram: @unicambiente_camerino). Informazioni sul Circolo “Progetto immagine” https://www.facebook.com/Circolo-Fotografico-Progetto-Immagine-623110737742344
“Pagina di montagna”, un concorso emozionale dove chiunque lo voglia potrà scrivere messaggi riguardo le proprie esperienze relative alla montagna, apre domenica 15 maggio la serie di eventi con cui il comune di Bolognola intende celebrare l’ “Anno internazionale dello sviluppo sostenibile della montagna”.

L’iniziativa è stata presentata dal sindaco Cristina Gentili, alla presenza del vice presidente nazionale di Unionturismo, nonché consigliere comunale a Bolognola, Barbara Cacciolari e del rettore dell’università di Camerino Claudio Pettinari.

Proprio la presenza del rettore ha rappresentato l’occasione per svelare l’accordo, unico nel suo genere, siglato tra Unicam e il comune di Bolognola, che lo stesso sindaco definisce «un sogno che si realizza».

Sulla base dell’accordo sarà realizzato un laboratorio di studio e di sviluppo della montagna proprio a Bolognola, con il comune che metterà a disposizione locali che saranno utilizzati da ricercatori, studenti e stagisti per lo studio del territorio montano che porterà a future strategie di sviluppo.

«Unicam è una università che vuole salire in alto, guardando al futuro attraverso luoghi sani come quelli della nostra montagna – precisa il rettore Pettinari – Sarà posta attenzione alla possibilità di sviluppo di un intero territorio attraverso le ricerche che possono essere condotte in discipline come la botanica, la biologia, la geologia, che sono patrimonio del nostro ateneo. Tanti i punti di contatto con un’amministrazione che sta mettendo le basi perché Bolognola, pur comune di piccole dimensioni, possa essere un unicum a livello nazionale e punto di riferimento per turisti che in queste terre potranno vivere una unicità».  

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