Tornano gli autovelox in superstrada. Dopo lo stop durante il lockdown, da ieri è tornato il servizio di controllo elettronico della velocità da parte della polizia locale dell'Unione Montana.
Proprio nei giorni in cui la pandemia stava esplodendo anche nel Maceratese il servizio dei vigili era stato messo sotto accusa non solo dagli automobilisti, ma anche dai colleghi di Tolentino che condannavano la scelta di impegnarsi in superstrada anzichè concentrare tutte le forze nel controllo del lockdown.
Ora che il Covid sembra aver allentato la morsa il presidente Giampiero Feliciotti spiega il ritorno dei controlli: "Spiego che sono di competenza dei Comuni di Belforte del Chienti e Caldarola. È arrivato il calendario stabilito dalla Questura. Devo dire che dopo tutte le polemiche non è stato fatto alcun rilievo perché siamo risultati anche più in regola di altri. L'Unione Montana comunque sta studiando nuovi metodi, oltre il telelaser, perché la questione non riguarda solo la superstrada ma la sicurezza nell'intero territorio. Proprio per questo motivo stiamo facendo un piano che comprenda tutte le strade a rischio".

gs
"Ora vado fino in fondo". Risponde così il presidente dell'Unione Montana, Giampiero Feliciotti, sulle polemiche che questa mattina hanno visto di nuovo coinvolti i vigili urbani dell'ente presenti con l'autovelox in superstrada.

"Questa mattina - dice - ho ricevuto una telefonata dalla prefettura in cui la funzionaria Minnicucci sottolineava come solo i nostri vigili stessero facendo il servizio in superstrada quando anche la polizia stradale si era fermata per i controlli relativi al rispetto del decreto Covid-19.

Premesso - dice Feliciotti - che il piano di sicurezza prevedeva anche per noi alcune pattuglie al controllo della popolazione, ho risposto che in superstrada c'erano i vigili autorizzati proprio dalla prefettura per il mese di marzo. Ho anche sottolineato che ero disposto ad avvertire il comandante per far rientrare il servizio, ma avevo bisogno di un atto ufficiale della prefettura. È per questo che sono stato io a scrivere una mail per annunciare la sospensione del servizio dopo una loro comunicazione ufficiale, approfittando anche per chiedere chiarimenti sul comportamento che devono tenere i sindaci presenti venerdì scorso all'incontro con l'Asur dove ha partecipato il primo cittadino di Montecassiano, positivo al Coronavirus".

A questo punto, allora, il presidente dell'Unione Montana vuole fare chiarezza, mostrando la corrispondenza avvenuta in giornata: "La risposta tramite pec dalla prefettura è arrivata alle 14.34 - precisa Feliciotti - , non per sospendere il servizio degli autovelox a cui non si accenna nemmeno, ma per rispondere solo alla richiesta fatta sul sindaco di Montecassiano. Ora vado fino in fondo - annuncia il presidente - . Appena mi hanno chiamato ho ubbidito, dimostrando che non faccio come voglio, ma le pubbliche istituioni si parlano con gli atti e io voglio gli atti che certifichino la sospensione del servizio. Io non rispondo alle improperie che non mi toccano, ma ormai la questione è stucchevole e bisogna darci un taglio da parte di chi ne ha competenza. A me è bastata una amichevole telefonata per prendere la sospensione come un ordine, ma ora deve essere giustificato dagli atti perchè un piano di sicurezza non si
modifica per telefono: lo Stato è lo Stato".

GS


Continuano a far discutere gli autovelox lungo la superstrada Valdichienti.
Questa mattina, infatti, diverse le segnalazioni per la pattuglia dei vigili urbani dell'Unione Montana che si trovavano all'altezza di Belforte del Chienti.
A creare indignazione tra gli automobilisti il fatto che gli agenti vengano utilizzati per il telelaser anzichè per controllare il rispetto del decreto Conte nel periodo di emergenza sanitaria.
Dello stesso parere Giovanni Torresi, che ha commentato l'azione sul Comitato nato contro gli autovelox, e il gruppo di minoranza Belforte Insieme che in un post scrive: "Non è ammissibile che per fare cassa si possa fare la multa a quelle poche persone che devono circolare per motivi strettamente necessari, che possono anche essere medici e infermieri.
In una situazione d' emergenza come questa invece di stare con i vigili a controllare che il decreto del Presidente Conte venga rispettato e che girino solo persone autorizzate per il paese, si usa invece del personale per fare l'autovelox in superstrada, inconcepibile - commenta il gruppo - .
Il servizio va sospeso come lo si fece nel periodo del terremoto".

L'argomento è stato approfondito con l'intervista al presidente dell'Unione Montana, Giampiero Feliciotti, nel settimanale L'Appennino Camerte in edicola da oggi.

*Foto di repertorio

GS

Da anni ormai è impegnato nella lotta agli autovelox in superstrada. A tal fine ha anche creato un gruppo Facebook dal titolo “No autovelox dei Comuni in superstrada”. È Giovanni Torresi, ex assessore provinciale ed ex sindaco di Pioraco, che ieri ha incontrato il questore di Macerata, Antonio Pignataro, per parlare di quanto accade lungo la Val di Chienti quotidianamente, portando con sé anche numerose foto. 

Oltre ad avere incontrato il questore ieri, tempo fa avevo anche incontrato il Prefetto, Iolanda Rolli. Da tempo porto avanti questa battaglia - racconta - più che altro per una questione di principio. Trovo ingiusto che le polizie locali vadano a fare servizio di autovelox o telelaser in superstrada poiché non è di loro competenza e lo prova il fatto che tutte le volte che si verifica un incidente in superstrada e chiama i vigili urbani, rispondono che, appunto, non è di loro competenza”. 

Pare peraltro che sul tema si dovessero pronunciare anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello dell’Interno con una direttiva che parrebbe essere pronta da diversi mesi ma che i due nuovi ministri, sopraggiunti con il nuovo governo Pd-M5S (rispettivamente Paola De Micheli e Luciana Lamorgese) stiano tardando o addirittura non abbiano intenzione di emanarla. La direttiva pare avesse l’obiettivo di vietare alla polizia municipale il rilevamento delle multe sulle strade principali di tipo A (autostrade) e B (strade extraurbane principali, come la superstrada).

Io contesto il modo di fare questi rilevamenti - torna a dire - che è abbastanza subdolo. In certe situazioni non rispondono alle regole, ad esempio dovrebbero essere sempre ben visibili e questo non lo è quasi mai. Fermo restando, ovviamente, che l’automobilista deve andare piano. Il questore si è dimostrato molto interessato e attento all’argomento poiché aveva notato quanto accade in certe zone della superstrada. Io ho portato le prove, le foto di certe situazioni - precisa - e lui si è impegnato a indire in breve una riunione chiamando tutti gli interessati alla questione. Vediamo cosa succederà”.

La richiesta di Torresi non è quella di far interrompere la pratica, anche perché la legge al momento lo consente, ma che questo servizio venga effettuato nel rispetto di tutte le regole perché “come è giusto che l’automobilista vada piano, lo è altrettanto che loro rispettino le regole mettendosi bene in vista e secondo normativa. Tra l’altro, oltre ad alcuni Comuni, ora si è aggiunta l’Unità Montana dei Monti Azzurri che ha assunto dei vigili e ha comprato il macchinario per svolgere il servizio per conto dei Comuni di Caldarola e Belforte. Sarebbe interessante - conclude - capire come vengono distribuiti i proventi e l’uso che se ne fa”.

g.g.

Il Giudice di Pace di Camerino dà ragione ad un automobilista sanzionato dall’autovelox in località Berta. In appello, il Tribunale di Macerata riforma la sentenza.

Sarebbe stata la prima volta che il Comune di San Severino perdeva un ricorso da parte di un automobilista poiché, fin dall’installazione degli autovelox fissi ha predisposto anche la segnaletica di grandi dimensioni per garantire massima visibilità ai controlli e ha posizionato cartelli di avviso, posti a notevole distanza tra loro, ripetendoli in successione. Per evitare contenziosi, ma soprattutto per evitare agli automobilisti ulteriori spese per la costituzione in giudizio, la Polizia Locale ha sempre invitato, prima di procedere a contestazioni, a segnalare ogni situazione al fine di chiarire eventuali dubbi.

A raccontare della prima sentenza, quella del Giudice di Pace, è Alberto Bonfigli: “Per l’autovelox in località Berta, è stato accolto il ricorso di un automobilista perché il cartello di fine centro abitato vale come fine del limite di velocità in assenza di altra segnaletica. A seguito del ricorso il comune ha affisso un cartello di limite sotto a quello di fine centro abitato. Dopo l’intersezione è stato anche ripristinato il cartello di continuazione limite che era stato divelto”.

(L'autovelox e la segnaletica in località Berta prima della sentenza del Giudice di Pace)

località Berta prima

(L'autovelox e la segnaletica in località Berta dopo la sentenza del Giudice di Pace)

località Berta dopo

Il Giudice però non si è espresso sulla visibilità (anche con apposita segnaletica) della postazione e sulla collocazione. A farlo è stato Luigi Reale in appello, che ha dato ragione alla Polizia Locale sulle modalità di utilizzo degli autovelox fissi, specificando che l’apparecchiatura è ben segnalata e ben visibile nella sua posizione e, quindi, con nessun ostacolo alla visibilità.

Nell’ultima sentenza pubblicata il 13 novembre scorso, il Tribunale di Macerata ha confermato dunque la sanzione elevata e condannato l’automobilista sanzionato a sostenere le spese dei due giudizi e quelle generali.

G.g.

Un tema sempre di grande attualità quello dell’autovelox in superstrada, con il quale si trovano a dover fare i conti diversi automobilisti che, percorrendo la strada a scorrimento veloce, incappano nelle sanzioni previste per il superamento dei limiti di velocità. L'interrogativo – tormentone è sempre lo stesso: autovelox strumento di prevenzione o mezzo per fare cassa? Al riguardo continua la sua battaglia di sensibilizzazione, iniziata qualche tempo fa, Giovanni Torresi, ex sindaco di Pioraco ed ex assessore provinciale.

“Una battaglia, se così la vogliamo chiamare, che continua sulle pagine di facebook – le parole di Torresi - Abbiamo creato un gruppo che ha raggiunto oltre mille unità, ci sono molti cittadini che scrivono, che si lamentano perché i comuni continuano con questi che sembrano “agguati”. Non lo riteniamo giusto anzitutto perché i comuni c’entrano poco con la superstrada. A nostro avviso le polizie municipali dovrebbe pensare più al proprio territorio, alle strade comunali piuttosto che andare a multare i cittadini sulla superstrada, fermo restando che comunque i limiti vanno rispettati. Talvolta vedere pattuglie di polizia municipale in tratti di superstrada dove il limite è inferiore ai 110 km/h non fa pensare certamente ad un'opera di prevenzione. I sindaci, lo ripeto visto che ho anche amministrato un comune, dovrebbero pensare di più ai loro territori. Capisco anche che piazzare l’autovelox sulle strade comunali porta pochi consensi, ma non è neppure giusto andare a colpire gli automobilisti di passaggio lungo la superstrada”.

Lei aveva anche chiesto un incontro con il prefetto di Macerata. C'è stato un seguito alla sua richiesta?

“Ho parlato diverse volte con il prefetto per sensibilizzarlo su questa problematica. La dott.ssa Preziotti mi aveva confermato che si sarebbe interessata tanto è vero che aveva organizzato una riunione con tutte le polizie municipali nel mese di dicembre. Poi l'incontro era stato rinviato e purtroppo non è più stato riconvocato. Io spero che il prefetto mantenga la parola data, così da arrivare insieme ad una soluzione che non gravi troppo sugli automobilisti”.

Ora con l'apertura definitiva della superstrada 77 Valdichienti si pone un altro problema, quello della doppia velocità. Nel tratto Sfercia - Foligno, infatti, dovrebbe essere previsto il limite di 90 km/h. Bisognerà fare la voce grossa con l'Anas?

“Tempo fa ho parlato con l’ingegnere capo dell’Anas per chiedere informazioni sui motivi del doppio limite velocità. Mi era stato risposto che si trattava di una scelta obbligata da ragioni tecniche, assicurandomi però che una volta aperta definitivamente l'arteria la scelta sarebbe stata diversa. Aspettiamo, quindi, l'inaugurazione. Ripeto, però, che secondo me il prefetto dovrebbe sensibilizzare i sindaci ad un diverso utilizzo degli autovelox”.

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