Uno dei simboli di Fabriano torna ad affascinare residenti e turisti dopo un lungo restauro. Da questa mattina, la Fontana Sturinaldo di piazza del Comune è stata riattivata. “Un intervento di restauro conservativo durato oltre un anno e che ha riconsegnato nel suo massimo splendore la fontana che più di ogni altra cosa rappresenta il simbolo della nostra città. Un intervento che riqualifica l'intera piazza, ma che è solo il primo tassello di altri interventi che saranno molto più incisivi con i prossimi interventi”, assicura il sindaco, Gabriele Santarelli.

Secondo il primo cittadino si è tratta di un quasi salvataggio viste le condizioni in cui la fontana versava, come testimonia la prima relazione dell'esperto chiamata appositamente per avviare i lavori e capire come intervenire, reso ancora più difficile da quanto scoperto dopo l'inizio dei lavori: “L’aver accertato dopo i primi test eseguiti che parte del deposito presente è costituito dalla ripassatura al quarzo condotta nel recente passato, attesta una criticità particolare nella realizzazione della pulitura, che - nella necessità di non arrecare alcun danno al substrato lapideo indebolito - richiederà sicuramente un ingente dispiego di ore di lavoro. Senza questo contrattempo dovuto a un precedente trattamento con vernice al quarzo del tutto fuori luogo i lavori sarebbero terminati nel 2019”, polemizza Santarelli.

Ma ormai ci siamo. Da questa mattina su indicazione dell'architetto responsabile dei lavori, dopo aver atteso che gli stucchi e il trattamento protettivo si asciugassero, è stata restituita la vita alla Fontana e nei prossimi giorni verrà attentamente monitorata per valutare la reazione degli stucchi e delle impermeabilizzazioni.

Non è il solo lavoro sulle Fontane cittadine, come conferma lo stesso Sindaco di Fabriano. “Prosegue l'intervento nella fontana di Piazza Giovanni Paolo II dove, anche qui, abbiamo riscoperto colori inaspettati”, conclude il primo cittadino.

f.u.
Centri estivi a Fabriano anche ad agosto a pieno regime così da sostenere le famiglie, in particolare quei genitori che quest’estate non hanno pianificato le ferie perché si continua a lavorare o per difficoltà economiche. Per i bambini e ragazzi un luogo dove poter finalmente divertirsi dopo la dura prova alla quale tutti siamo stati sottoposti in conseguenza del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.
Il Comune di Fabriano ha messo a disposizione locali per la realizzazione di un centro estivo per 40 minori, bambini e adolescenti, grazie alla collaborazione con la cooperativa Mosaico che ha ottenuto fondi dall’Impresa sociale “Con i bambini”.
“Un investimento importante per rispondere alle esigenze educative delle famiglie del territorio duramente provate dall’esperienza dell’isolamento. I 14 centri estivi privati sono stati supervisionati e autorizzati dall’Ambito 10 e procedono tutti con la massima cura e attenzione in stretta collaborazione con l’Asur per garantire sicurezza. In tutto ci sono poco più di 300 iscritti. I piccolini hanno ripreso le attività educative presso il nido comunale. A quanto riferiscono gli operatori stanno godendo appieno di questa ritrovata socialità. Gli ampi spazi a disposizione permettono di garantire tutte le dovute accortezze rispetto alle norme anti diffusione della pandemia da Coronavirus. Abbiamo per ora 12 iscritti a tempo pieno”, evidenzia l’assessore ai Servizi alla Persona, Simona Lupini.
Importante anche la ripresa delle attività per i disabili che vede da parte del Comune l’attivazione di laboratori ludico-ricreativo per 13 utenti in età scolare nei locali dell’ex Seminario di via Serraloggia con la cooperativa Castelvecchio. Sono ricominciate anche le attività all’aperto del Laboratorio 10 e dei tre centri diurni per disabili gravi e gravissimi. “L’Assessorato ha intenzione di investire in servizi educativi anche per tutto agosto per supportare le famiglie vista la particolare situazione di questo anno. Per alcune situazioni si è provveduto a riattivare l’assistenza educativa domiciliare e per altri si è scelto di far accompagnare i bambini da apposito educatore professionale all’interno dei centri estivi per una fattiva integrazione. Sono servizi necessari a supporto delle povertà educative delle famiglie. Un grazie al lavoro di tutto il settore che ha dato il massimo”, conclude l’assessore Simona Lupini.

M.S.
“Il servizio prevenzione ci ha appena comunicato che è stato rilevato un nuovo caso di positività al Covid-19 nella nostra città. Siamo in attesa di ricevere altre informazioni. Ora, senza fare allarmismo, abbiamo però la prova che non succede solo altrove e per questo è doveroso attenersi alle regole e comportarsi in maniera responsabile. Non è il momento di dimenticarci di quello che abbiamo passato. Lo dobbiamo a tutta la comunità perché come ho sempre detto la responsabilità individuale è in questo momento in particolare responsabilità collettiva”, queste le parole utilizzate dal sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, per comunicare alla cittadinanza il nuovo caso di tampone positivo al Covid-19. Da quello che si apprende, il paziente è un uomo. Il servizio sanitario sta monitorando spostamenti e contatti. Sembra che siano state poste in isolamento fiduciario cinque persone.

Dopo oltre 80 giorni, a Fabriano si torna a temere per la pandemia con questo nuovo caso accertato che fa aggiornare i numeri dall’inizio dell’emergenza: 92 casi complessivi di cui 84 guariti, 7 decessi e, per l’appunto, un attualmente positivo. È un soggetto asintomatico che viene curato nella sua abitazione. Non si sa nulla su come possa essersi infettato, ma certamente si stanno procedendo ad approfondimenti e controlli su tutte quelle che persone che possono essere venuti a contatto con l’uomo. “Nessun allarme” come evidenzia il sindaco Santarelli, ma certamente attenzione negli spostamenti, nell’evitare assembramenti, nel mantenere il distanziamento sociale, nel corretto utilizzo di tutti i dispositivi di protezione individuale: mascherine e guanti, con lavaggi frequenti delle mani.

Queste le principali raccomandazioni che vengono ricordate dall’Amministrazione comunale di Fabriano per evitare di riprecipitare nell’incubo che si è vissuto solo qualche mese fa. “Come ho sempre detto la responsabilità individuale è in questo momento in particolare responsabilità collettiva”, la conclusione invito del sindaco Gabriele Santarelli.


MS
Due denunce e una multa per ubriachezza molesta. Questi gli esiti di due interventi effettuati dai carabinieri della Compagnia di Fabriano nelle scorse settimane. Interventi sollecitati da residenti in altrettanti condomini.
Vivere in condomini può non essere semplice e ne è arrivata un’ulteriore conferma a stretto giro a Fabriano. I carabinieri infatti sono stati chiamati a seguito di una forte lite che si stava verificando in uno stabile in via Filzi. Si rischiava che il tutto potesse degenerare. I militari sono riusciti a riportare la calma grazie a un’abile attività di persuasione nei confronti dei contendenti. In pratica è emerso che un 36enne di origine straniera residente da anni a Fabriano, rientrando a casa, avesse parcheggiato l’automobile in modo improprio. Così facendo ha impedito a un vicino di poter uscire con il proprio mezzo. La discussione fra i due è divenuta sempre più animata fino all’intervento dei carabinieri che hanno notato lo stato di alterazione alcolico del 36enne. Per questo motivo oltre alla denuncia per violenza privata, lo hanno sanzionato con una multa per ubriachezza molesta.
In era Covid, tutto fa paura. Questo, oltre alla musica ad alto volume, deve aver spinto alcuni residenti in un condominio di via Zonghi a contattare i carabinieri di Fabriano affinché effettuassero i dovuti controlli in un appartamento del loro stabile. Qui, era in pieno svolgimento una sorta di riunione familiare. I militari hanno raccolto le varie generalità e verificato che non si trattava di un assembramento in quanto tutti i presenti erano legati da un vincolo familiare entro il secondo grado. Fra i presenti un 44enne ha dichiarato di chiamarsi in un modo diverso dalla realtà. I dubbi dei carabinieri sono stati chiariti da un successivo controllo effettuato all’ufficio Anagrafe del comune di Fabriano. L’uomo è stato denunciato per aver fornito false generalità.

m.s.
Oltre 500mila euro di agevolazioni Tari per le attività commerciali di Fabriano fortemente colpite dal lockdown conseguente alla pandemia da Covid-19.
La Cna plaude l’Amministrazione comunale. “Ha saputo recepire le nostre istanze e suggerimenti a favore del tessuto produttivo fabrianese. Il confronto è stato serrato e franco, partito già dall’inizio del lockdown quando abbiamo intuito con anticipo che si sarebbero prefigurati mesi difficili e dove, con responsabilità, siamo stati costretti a ridefinire le nuove priorità delle imprese, a partire da un diretto sostegno alla liquidità delle attività», evidenzia il presidente della sezione cittadina dell’associazione di categoria, Maurizio Romagnoli.
Le agevolazioni, per un totale complessivo pari a 516.831,46 euro saranno distinte in diversi scaglioni in base al numero di giorni di chiusura imposti dai diversi DPCM che si sono susseguiti da marzo a maggio a firma del Premier Giuseppe Conte e a seguito del lockdown per prevenire la diffusione del Coronavirus. Si andrà da un minimo del 40% fino a un massimo del 60%. In pratica, le agevolazioni sono state rese proporzionali ai giorni di chiusura e sono state inserite anche quelle attività che sarebbero potute rimanere aperte perché anch'esse hanno subito una perdita importante di fatturato. Per queste categorie è stata stabilita una agevolazione pari al 20% della tariffa. Tutti gli aiuti saranno applicati sia sulla parte variabile che su quella fissa con uno sconto che sarà quindi reale sul totale del valore della tariffa stessa. Inoltre, la Giunta ha anche stabilito che la prima rata Tari avrà scadenza a novembre prossimo, mentre il saldo, sul quale verrà applicata l'agevolazione, avrà scadenza gennaio 2021.
Un intervento massiccio che fornisce una risposta forte e concreta alle difficoltà di un intero settore che ha risentito e risentirà ancora a lungo delle conseguenze dell'emergenza sanitaria. Ci sono stati diversi incontri tenuti con le associazioni di categoria e i sindacati che ringrazio per il confronto sempre franco e produttivo. In questo momento vogliamo trovare tutte le forme per essere concretamente vicini al tessuto economico cittadino e nelle prossime settimane studieremo altri interventi a favore delle famiglie”, ha commentato il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.

M.S.

Fabriano piange la scomparsa di Massimo Agabiti Rosei, 42 anni. Ad avere la meglio un male contro il quale da anni combatteva con grande tenacia, ma senza perdere il suo proverbiale sorriso e humor. Il decesso è avvenuto nella scorsa notte nella sua abitazione, circondato dagli affetti più cari. La moglie Maria Grazia Matarazzo e il figlio Leonardo, i genitori Franco e Maria Rosaria, e la famiglia del fratello Fabio, proprietario dell'impresa di disinfestazione Quark e presidente del comitato territoriale della Vallesina di Confindustria.

Massimo, amante del basket e dipendente della Whirlpool, non ha mai ceduto alla disperazione di fronte alla malattia, infondendo coraggio e speranza in chi ha avuto la fortuna di stargli al fianco in questa battaglia. "Fabriano – il commosso ricordo del sindaco, Gabriele Santarelli - si stringe intorno ai cari di Massimo che purtroppo si aggiunge al triste elenco delle persone che ci hanno lasciato troppo presto. L'ennesimo macigno sul cuore per questo saluto prematuro ad una persona che tanta energia ha sempre gettato sul parquet come nella vita. Mando un abbraccio forte a tutta la sua famiglia". 

Effettivamente, il 42enne papà ha tentato di contrastare la malattia cercando di lavorare con la grande professionalità che lo ha sempre contraddistinto, amando la propria famiglia fino all’ultimo istante, continuando a frequentare gli amici di sempre finché le forze glielo hanno consentito. "Ha lottato come un leone", la sottolineatura degli amici di una vita. 

Si stringe attorno alla famiglia di Massimo, la squadra cittadina della Janus basket, sua grande passione, e i colleghi di lavoro della Whirlpool, compresi i vertici. I funerali si svolgeranno con rito cattolico domani martedì 4 agosto alle 16:30 nella Chiesa Cattedrale di San Venanzio di Fabriano. Successivamente, la salma sarà cremata e le ceneri saranno custodite in forma privata.


gs

Fabriano punta sulla mobilità sostenibile e lo fa con una serie di iniziative messe in campo per cambiare le abitudini dei cittadini, anche in collaborazione con Contram
Ad annunciare le stretgie messe in atto è il vice sindaco Ioselito Arcioni che spiega: "Appena ci siamo insediati abbiamo subito attivato la procedura per redarre il Pums (Piano unico mobilità sostenibile) con capisaldi che vengono dati dall'Unione Europea.
Ci crediamo perchè abbiamo intenzione di dare una visione diversa della modalità di vivere la città. Una mobilità ancora troppo sbilanciata - dice - il 79% dei fabrianesi utilizza l'auto per spostarsi; il 13% i mezzi pubblici; il  7% a piedi e solo l'1% la bicicletta. Dobbiamo spostare queste percentuali - annuncia il vice sindaco - considerato il tema dei cambiamenti climatici, ma anche per il futuro della città e dei cittadini".


Proprio ieri, 3 giugno, era la giornata mondiale della bicicletta, uno dei diversi mezzi su cui Fabriano vorrebbe puntare l'attenzione: "Uno trumento che si deve integrare perfettamente alla mobilità delle nostre città - dice - .
Uno di quegli strumenti che servono a rilanciare la mobilità sostenibile da integrare correttamente, senza dimenticare il trasporto pubblico locale che ha una visione strategica all'interno della città".
Proprio con questa visione Fabriano ha installato un ledwall al terminal bus, in collaborazione con Contram, per rendere più informati e incuriositi i cittadini: "Le Marche - dice in merito al trasporto pubblico locale - sono la regione meno contribuita e Fabriano è estremamente penalizzata sotto il profilo dei contributi, nonostante sia il comune più esteso delle Marche.  La Regione dovrà rispensare al tipo di contribuzione, intanto noi ci impegniamo ad informare i cittadini sulla mobilità, insieme a Contram vogliamo rilanciare il tema del trasporto pubblico".

GS
A vederla, in un primo momento, con le istruzioni per l’uso come qualsiasi altro oggetto tecnologico, è inevitabile non farsi raggiungere da un pugno allo stomaco.
Solo dopo, ragionandoci più a lungo, si ammette invece l’importanza di quella che è stata chiamata “La culla per la vita”. Posta di fianco all’ingresso del pronto soccorso dell'ospedale Engles Profili di Fabriano, in un angolo defilato per il rispetto della privacy e per non far desistere le mamme in difficoltà ad usarla, è tornata a funzionare la culla dove poter lasciare i neonati alle cure dell’ospedale, attivando così l’iter per l’adozione.
La culla era presente prima del sisma del 2016, ma solo nelle scorse settimane è stata riattivata e nella mattinata di oggi venerdì 13 dicembre è stata benedetta dall’arcivescovo Francesco Massara. “E’ un segno di speranza – ha detto l’arcivescovo – perché la vita deve essere difesa fin dal suo sorgere, anche quando viene data alla luce in situazioni di estrema difficoltà”. La culla per la vita accoglie, previene che il neonato non corra dei rischi, prende in cura una vita in più e ricorda a tutti che l’abbandono esiste e che il tempo passato a giudicare è tempo che si toglie a quella vita nuova in cerca di amore e di famiglia.

La culla ha un sistema di allarme collegato con il pronto soccorso che si attiva qualche secondo dopo la chiusura dello sportello. 
“Oggi non è stata un’inaugurazione, ma una nuova benedizione per la culla della vita che trova ora la sua definitiva sistemazione dopo il terremoto del 2016 – così Sileana Mencarelli presidente del Centro di aiuto alla vita di Fabriano – Abbiamo voluto ripristinare questa culla, totalmente finanziata dalla nostra associazione, perché vogliamo proteggere la vita fin dall’inizio, cercando di salvare una vita che nasce anche nei momenti di difficoltà. Abbiamo voluto intitolare questo nuovo sito a Salvatore Mirabella, uomo molto attivo nel volontariato della nostra città e anche questo è un modo per ricordarlo”.
f.u.

presenti


culla

La Janus Basket Fabriano comunica di aver raggiunto un accordo a termine con opzione di prolungamento per la stagione 2019-20 con il cestista classe 1997 Todor Radonjic. La neo ala biancoblu di 195 cm per 90 kg, ha concluso la passata stagione con la maglia della Teate Basket Chieti, dopo una prima parte con la Mens Sana Siena in Serie A2.
Todor Radonjic.  Nato il 1° aprile del 1997 a Podgorica, comincia a giocare a basket proprio a casa sua, in Montenegro. La Stella Azzurra Roma poi, durante un provino, lo osserva e seleziona, portandolo per la prima volta in Italia. Cresce quindi nel florido settore giovanile laziale, debuttando in Serie B nella stagione 2015-16. Mette in mostra le sue qualità chiudendo la stagione con 11.8 punti, 6.1 rimbalzi e 1.8 assist di media a partita e raggiungendo la Finale Nazionale con il Gruppo Under 20. La sua carriera prosegue a Roseto, dove nella stagione 2016-17 disputa il campionato di Serie A2 in maglia Sharks uscendo ai quarti di finale playoff contro la Virtus Bologna. Il doppio tesseramento con la Stella Azzurra gli permette di disputare anche i playout di Serie B con la squadra capitolina.

Mette gli occhi su di lui coach Lorenzo Pansa, che lo porta nel girone Ovest della Serie A2: una stagione nella quale festeggia la vittoria della Coppa Italia LNP a Jesi e in cui colleziona 2.9 punti e 1.6 rimbalzi di media a partita in 10.3 minuti di utilizzo.

La scorsa stagione lo vede vestire la canotta della Mens Sana Siena ancora nella seconda serie nazionale. Le vicende societarie e l’estromissione dal campionato del club toscano però lo portano a Chieti, dove chiude la stagione (5.2 punti e 4.6 rimbalzi di media a partita) in semifinale playoff, persa contro Salerno.

Così l’head coach, Lorenzo Pansa, sull’ultimo innesto: "Tosho si è confermato tecnicamente il sostituto ideale per dare tempo a Nicolò Gatti di recuperare a pieno. Lo ha fatto entrando nel gruppo in punta di piedi e mettendosi da subito a disposizione dei compagni con grande impegno e con il sorriso".

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