Fondi per 10.000 euro per arricchire il patrimonio librario della biblioteca L. Bigiaretti di Matelica. Anche il Comune di Matelica potrà beneficiare del contributo economico del Ministero per i beni e le attività culturali a sostegno delle biblioteche e del settore editoriale colpiti dagli effetti del Covid 19.

I fondi assegnati alla Biblioteca comunale sono stati immediatamente utilizzati per aggiornare la dotazione libraria con le più recenti pubblicazioni letterarie e saggistiche. L’obiettivo è quello di far fronte ai gusti ed alle richieste di prestito di un nutrito pubblico di utenti che, nonostante la pandemia, resta particolarmente attivo anche grazie al prestito su prenotazione Take away e all’utilizzo delle risorse on line messe a disposizione dal Sistema regionale di cui la Bigiaretti è partner.

Novità per la biblioteca matelicese, che salvo il Fondo dedicato ai più piccoli, non aggiornava la sua offerta ormai da molti anni e che oggi si presenta anche con le proposte ludiche interattive del progetto Young Adults, realizzato in collaborazione con il Comune di Fabriano.

Il finanziamento rappresenta una boccata d’ossigeno anche per le librerie del territorio comunale e provinciale, in possesso dei requisiti previsti dal bando, presso cui è stato interamente speso.

Ne è soddisfatto l’Assessore Giovanni Ciccardini per gli ottimi risultati ottenuti dall’affiatato team che si è occupato del progetto, composto dall’Ufficio cultura e dalle bibliotecarie della cooperativa “Le pagine”, affidataria del servizio.

Red.
La mancata attivazione del servizio Pre e Post Scuola sia per le elementari che per la scuola dell’infanzia ha fatto infuriare il gruppo di minoranza Per Matelica, in particolare Corinna Rotili, che in veste di capogruppo ha presentato nell’ultimo Consiglio comunale un’interrogazione sull’argomento: “Ho presentato tale interrogazione nel Consiglio comunale del 28 ottobre, in virtù di una lettera depositata al Protocollo del Comune lo scorso 15 settembre i cui firmatari erano genitori che lavorano, soprattutto madri, che non riescono a conciliare gli orari lavorativi con quelli della scuola: fortunatamente alcuni di loro mi hanno chiesto se l’avessimo ricevuta, perché nonostante fosse destinata anche ai Gruppi Consiliari non ci era stata fatta pervenire ed abbiamo dovuto chiederne l’accesso”.

All’interrogazione della consigliera Rotili, la quale chiedeva perché mai non fosse stato organizzato il servizio Pre e Post scuola, l’assessore ai servizi sociali, infanzia ed istruzione Rosanna Procaccini aveva così risposto: “Nel DPCM per la scuola dell’infanzia del 31 luglio 2020 si sconsigliava chiaramente il servizio poiché porta a creare una promiscuità di classi, favorendo possibilità di contagi: l’amministrazione ha così ritenuto opportuno di non metterlo a disposizione, ma prima di decidere ha avuto un colloquio con Dirigente ed insegnanti”.

L’assessore Procaccini ha poi aggiunto che “lascia perplesso il fatto che il Consiglio d’Istituto di cui Corinna Rotili fa parte abbia votato all’unanimità un documento redatto dal responsabile della sicurezza in cui si dice testualmente che fino all’effettiva somministrazione di un vaccino alla popolazione si sarebbe provveduto alla sospensione del Post scuola erogato dalla scuola materna: ma se tale principio è valido per la materna, non si capisce perché non si debba applicare alla scuola elementare data la limitata differenza di età. A ragione di quanto si sta verificando adesso – conclude la Procaccini - ritengo che l’amministrazione sia stata solerte e precisa nell’evitare ulteriori possibilità di contagio tra la popolazione.”

Alle risposte della Procaccini la replica della capogruppo Rotili: “Ci si nasconde, non dando risposta ai genitori sul fatto che un servizio non è stato dato, dicendo che il DPCM non prevede il servizio Pre e Post scuola e che i bambini debbano rimanere in gruppi separati: i gruppi non sono altro che le classi, quindi bastava far rimanere i bambini nelle proprie classi utilizzando il personale della cooperativa per controllarle, ciò avrebbe comportato un costo aggiuntivo quindi l’ostacolo credo sia l’assessore al bilancio Ciccardini, che nel Consiglio del 30 settembre 2019 si dichiarava contrario al servizio perchè i costi erano esorbitanti e rappresentava una rimessa per la struttura comunale; c’è stata poi tutta la questione Covid, che a me sembra essere stata presa al balzo per evitare questo servizio: avremmo potuto discuterne in un’apposita Commissione. Per quanto riguarda invece il documento votato all’unanimità dal Consiglio d’Istituto – conclude - esso parla di scuola dell’infanzia e non della primaria, in ogni caso può essere integrato in qualsiasi momento”.

Alessio Botticelli


Sostenere le famiglie che vivono nel cratere sismico, casa per casa, quando c’è bisogno di aiuto per superare difficoltà di apprendimento. Oppure quando c’è da dare supporto ai ragazzi disabili e ai loro genitori. L’assistenza educativa domiciliare raggiunge un centinaio di minori nelle zone di San Severino, Matelica e Camerino. La gestione del progetto è della cooperativa Cooss Marche che ha potenziato il servizio grazie al supporto di Resiliamoci, progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Sara Mascioni, una delle trenta educatrici che lavorano al progetto: “Ogni settimana vado ad aiutare i figli di famiglie che vivono nelle Sae. Assieme facciamo i compiti, oppure accompagno i bimbi in delle passeggiate che diventano anche occasioni educative. Già in molti stanno migliorando”.

Tra le famiglie la preoccupazione è molta, qualche genitore è rimasto senza lavoro a causa del Covid e il supporto educativo è un conforto anche per loro. “Le persone non si perdono d’animo  – aggiunge l’educatrice – Ci confidano problemi e speranze. Si sentono accompagnate e protette grazie al nostro supporto”.

I Comuni si attivano su segnalazione delle Unità multidisciplinari, viene stabilito il numero di ore d’ intervento e a quel punto entrano in campo gli educatori. Prima di ogni incontro, al telefono con la famiglia, ci si accerta che non ci siano problematiche legate al Covid. Qualora ci fossero rischi si procede con l’assistenza online. 

Valerio Valeriani, coordinatore degli Ambiti territoriali sociali coinvolti, spiega: “L’apporto di Resiliamoci ha rafforzato il servizio, ed è stato fondamentale. Gli operatori agiscono in un contesto vulnerabile, quello del cratere sismico, ancora costellato di case sventrate dalle scosse. Ora si somma l’emergenza epidemiologica, con tutte le sue minacce e limitazioni. La povertà educativa ne esce amplificata, per una serie di problemi legati all’isolamento, alla mancanza di servizi e trasporti. In questo contesto, l’opera degli educatori assume un valore sociale ulteriore”.

Red.
Non si è fatta attendere la replica della Giunta Baldini, a Matelica, all’attacco lanciato dal gruppo di minoranza nella giornata di ieri in merito ai talloncini appesi alle lampade votive del cimitero.
“Non vogliamo scendere nella solita diatriba spicciola che ridicolizza ed offende senza mezzi termini l’operato attento degli uffici comunali preposti - si legge nel comunicato della maggioranza, nel quale vengono poi riportate le parole di Giuseppe Corfeo, Comandante della Polizia locale - Il talloncino apposto su alcune utenze e concessioni cimiteriali è una procedura disposta dal sottoscritto ormai attuata già dal 2017. Si tratta di un avviso con il quale si chiede all’utente di contattare l’ufficio senza specificare nè esporre dati personali o sensibili, nè tanto meno motivazioni. L'invito si rende necessario nei casi in cui il destinatario non sia raggiungibile ovvero non riscontri la corrispondenza inviatagli oppure risulti irreperibile”.
Gli fa eco l'assessore Denis Cingolani: "Il talloncino - precisa - non è per chi non ha pagato l'utenza, ma per reperire gli intestatari della tomba e farli interagire con gli uffici comunali. Non vengono affissi su tutte le lapidi, ma solo nel caso in cui non sono più reperibili gli intestatari della tomba. La vergogna, come descritto dalla attuale minoranza che nel 2017 era maggioranza, non sta nel fatto che abbiano segnalato la questione solo ora, ma bensì di sottolinearla oggi e a ridosso della commemorazione dei defunti che si è conclusa qualche giorno fa".

AB
GS
E’ di Katerina Vrioni il miglior diploma scolastico conseguito nell’anno all’Istituto Tecnico ad indirizzo economico di Matelica. Il suo impegno è stato premiato con la consegna di una borsa di studio da parte di Giovanni Ciccolini, patron dell’azienda Halley informatica. La cerimonia si è tenuta questa mattina nella sede comunale di Matelica, alla presenza del sindaco Massimo Baldini, dell'assessore alla cultura Giovanni Ciccardini, del dirigente scolastico Francesco Rosati che ha portato i saluti del Rettore di Unicam Claudio Pettinari e, di alcuni docenti. Istituita lo scorso 21 dicembre 2019 in occasione del felice traguardo del mezzo secolo di fondazione dell’Istituto di Matelica, la borsa di studio “Halley informatica” del valore di 1500 euro ha così raggiunto la sua finalità e la sua destinataria, la giovane Katerina Vrioni, neodiplomatasi con 100 e lode. Un premio quello del patron della Halley Giovanni Ciccolini che si aggiunge alle tanti azioni filantropiche portate avanti nel tempo dall'azienda, questa volta con lo spirito di testimoniare l’importanza dell’investimento sui giovani, sulla loro cultura e formazione, con la dichiarata volontà di incrementare una collaborazione sempre più proficua tra mondo della scuola e mondo del lavoro. In primo piano nel suo intervento, anche la necessità di accrescere le potenzialità di un approccio filosofico all’interno delle sedi scolastiche, in modo da offrire ai ragazzi sempre maggiori spunti di costruzione identitaria e una forte base culturale di crescita anche nel lavoro.
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“Un riconoscimento- ha detto il dirigente Francesco Rosati- che va nella direzione della valorizzazione delle eccellenze, percorso intrapreso ad inizio anno dal nostro Consiglio d’Istituto. Nel caso specifico l’iniziativa in questo senso è della Halley di Matelica che ringraziamo per il prezioso contributo, frutto della mente illuminata del suo titolare Giovanni Ciccolini che crede molto nella formazione. Una iniziativa che peraltro si pone in continuità con l’esperienza formativa dell’alternanza scuola lavoro, percorso in cui la didattica si apre al mondo esterno offrendo ai giovani un ventaglio di possibilità per orientare le loro aspirazioni”.
Per Katerina Vrioni, un’opportunità di impiego si è aperta proprio dallo stage frequentato in uno studio commerciale di Matelica. Emozionata nel ricevere il premio, la giovane ha detto che valuterà anche di proseguire negli studi universitari.
c.c.
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Quella che si sta vivendo in questi giorni non è una crisi soltanto sanitaria ma anche economica, con lavoratori autonomi ed artigiani che versano in difficoltà ogni giorno di più; tra questi Marco Baldini, tatuatore matelicese che sulla pagina del proprio studio (Leftorium Tattoo Studio) ha pubblicato un doloroso annuncio: “Nei giorni scorsi ho atteso molto tempo per parlare - scrive Marco - ma ormai è giunto il momento: dopo nove anni, nonostante ami quello che faccio, non ho altra scelta, ho deciso di chiudere lo studio; sono stanco di non avere nessun tipo di tutela dalla Regione, dallo Stato, da nessuno, mi hanno sfinito, quindi chiudo! Ovviamente saranno fatte due cose per tutelare i clienti: chiudere tutti i lavori in corso e ricontattare il prima possibile chiunque avesse fatto un buono regalo sarà contattato da me prima possibile. Ringrazio tutti quelli che mi hanno supportato, anche chi non l'ha fatto - conclude - perché indirettamente mi ha dato uno stimolo per migliorare”.
Non stanno ovviamente mancando i messaggi di affetto da parte dei suoi numerosi clienti per indurlo al ripensamento.
Sono questi, dunque, i primi sintomi di una situazione economica molto difficile in un territorio già colpito dal sisma.

Alessio Botticelli
Parrucchieri ed estetisti dovranno attendere il 1 giugno per poter riaprire: quello di maggio sarà quindi un ulteriore mese a disposizione di coloro che si recano abusivamente nelle case dei clienti, ed è proprio contro costoro che Erika Vitanzi, estetista matelicese, rivolge un appello al sindaco Massimo Baldini: “Sindaco Baldini - scrive - , faccio appello al suo ruolo e al suo desiderio di rendere questo Comune un esempio per tanti altri: consapevole del numero di impegni che si ritroverà ad affrontare in un periodo di emergenza come questo, le chiedo con tutte le mie forze di intervenire contro i parrucchieri e le estetiste abusive che stanno girando per le case, o che ricevono persone presso il proprio domicilio. Perché violano le regole due volte: una volta incassando denaro impropriamente, un’altra rischiando di diffondere il coronavirus. Gli artigiani sono cuore vivo e pulsante di questa comunità. Oggi sono chiusi e frustrati perché non possono lavorare, né essere vicini alla propria clientela. Lasciare soli questi artigiani, e per di più permettere a chi non rispetta le regole di farsi beffe di chi paga le tasse, dà lavoro e rispetta il prossimo, è un crimine di cui, certo, lei si rifiuterà di diventare complice. Per questo le chiedo di denunciare questo fenomeno, perchè la sua voce è importante e potrà essere più ascoltata della mia. Sindaco - prosegue la professionista matelicese - , dimostri quanto rispetto ha per le regole e per chi le deve rispettare. Non ultimo, lo faccia per chi è messo in ginocchio da questa situazione e comincia a chiedersi se abbia davvero senso rispettare le regole in un Paese in cui, troppo spesso, se la passa meglio chi non lo fa. Sindaco, col modo in cui sceglierà di schierarsi, racconterà molto dei suoi valori e del senso di legalità che intende ispirare in tutta la comunità! Conto, contiamo su di lei! Lanci forte il suo appello! Si schieri  - conclude - contro l’abusivismo!”.

Alessio Botticelli
Resi noti i cinque vincitori dell’originale concorso #CoronArt, ideato da Mons. Francesco Massara Arcivescovo di Camerino San Severino Marche e Amministratore apostolico della diocesi di Fabriano-Matelica
«Non si poteva sperare in una risposta più bella e così partecipata» E’ il commento entusiasta del Vescovo Massara nel constatare la sentita e vivace partecipazione al fantasioso e creativo concorso, conclusosi con un totale di ben 489 progetti inviati da tutta Italia.

In risposta al periodo di quarantena appena istituito e al fermo obbligato di scuole e  attività sportive nonchè al divieto di assembramenti nelle parrocchie e nelle aule di catechismo,  lo scorso 12 marzo l’Arcivescovo ha rivolto il suo pensiero in particolare a bambini, ragazzi e giovani, organizzando qualcosa che potesse stimolare la loro creatività e offrire l’opportunità di tradurre con l’arte la loro riflessione su tematiche sociali nella prospettiva della speranza cristiana.
Tre i temi proposti ai giovani artisti delle due diocesi marchigiane: Quale sarà la prima cosa che farai appena finisce questo momento del #iorestoacasa? Cosa vorresti dire o vorresti fare per chi sta lavorando per il bene della nostra salute e dell’Italia? (medici, infermieri, scienziati, tutte le forze di polizia, ecc...) e infine, Cosa possiamo fare io, te e tutte le persone del mondo perché tutto questo non avvenga più? 
Ogni attacco d’arte avrebbe dovuto concludersi con una preghiera o un messaggio di speranza rivolto a Gesù.
E’ così che tanta creatività si è messa in movimento non solo dalle diocesi ma dall’intera penisola; elaborati sono giunti a #CoronArt  anche dalla Puglia, dal Lazio, dalla Liguria dall’Abruzzo, riunendo tante località italiane per un totale di 489 partecipazioni tra video amatoriali - registrati e montati rigorosamente a casa - tantissimi disegni, diversi componimenti poetici e numerose esibizioni canore e strumentali.

La giuria tecnica di 3 persone nominata dal vescovo,  ha quindi vagliato ogni singolo lavoro.  I punteggi sono stati attirbuiti in base ai criteri valutativi dell'attinenza al tema trattato, della capacità dell’uso delle tecniche artistico/letterarie e della presenza nell’elaborato di un messaggio spirituale. Ogni giudice ha provveduto a selezionare un elenco di 10 lavori; l’elenco dei primi trenta elaborati è stato successivamente sottoposto al vescovo che ha riesaminato le opere, stilando la classifica dei primi cinque vincitori.
Primo posto assoluto al progetto di Elisa e Susanna Meca di Fabriano aggiudicatesi un buono spesa da 300 euro;
seconda classificata Irene Montanaro di Camerino vincitrice di un buono spesa da 250 euro;
terzo posto per Cassandra Lopez di Matelica che vince un buono spesa da 200 euro;
quarto classificato Francesco Lambertucci di S. Ginesio al quale va un buono spesa da 150 euro;
quinto posto per Davide Angeletti e Benedetta Picchietti di Castelraimondo, vincitori di un buono spesa da 100 euro.

A tutti i partecipanti e alle loro famiglie, l’arcivescovo Francesco Massara invia i suoi vivissimi complimenti per aver aderito all’iniziativa con tanto entusiasmo e con il desiderio di condividere il frutto della loro riflessione e delle loro capacità artistiche.

Le opere premiate verranno pubblicate/esposte sul sito delle Diocesi di Camerino San Severino Marche e Fabriano Matelicahttp://www.arcidiocesicamerino.it/

C.C.
È andata a buon fine la raccolta fondi lanciata sul sito www.gofundme.com da Ismaela Bonfrate, infermiera matelicese al reparto di terapia intensiva del Covid Hospital di Camerino, che in occasione del suo trentesimo compleanno aveva chiesto di poter raccogliere denaro sufficiente a poter donare ai malati di Covid ricoverati nella struttura uno smartphone col quale mettersi in contatto con i propri cari mediante videochiamate: con i soldi raccolti la ragazza ha acquistato due smartphone con le rispettive schede telefoniche e la ricarica che permetterà i collegamenti dei malati. “È un grandissimo risultato! Grazie mille! Familiari, pazienti e colleghi ringrazieranno infinitamente”, ha commentato la ragazza.

Alessio Botticelli
"Festeggiate la Pasqua per essere vivi e sconfiggere il male".
Un messaggio di auguri pasquali insolito, ma che arriva dritto al cuore, non solo dei suoi dipendenti, ma dell'intero territorio. È il messaggio del titolare di Halley Informatica di Matelica, Giovanni Ciccolini.
L'azienda, che dal '79 si occupa di produzione, installazione ed assistenza software e di servizi sistemistici per enti pubblici, che conta circa 700 dipendenti di cui oltre 300 a Matelica, lancia un importante messaggio di forza e speranza continuando a lavorare, nonostante le difficoltà legate ad un territorio colpito dal sisma prima e dal virus poi.
Arriva così un video messaggio di Ciccolini ai suoi dipendenti per la Pasqua: "Vi invito a festeggiare - dice l'imprenditore - , non per dimenticarci dei morti o dei malati, ma per non dimenticare il significato di questa festa. Ho parlato con famiglie costrette in casa, con chi è stato contagiato e con i familiari dei malati e delle vittime. Da loro ho sentito solo parole di speranza e di fede. Sono rimasto impressionato da quanta voglia di vincere e di vivere mi è stata trasmessa da queste persone. È stato meno penoso parlare con chi sta affrontando il limite della condizione umana e la morte fisica, rispetto a chi si sente morto dentro. Siamo tutti afflitti da tanti mali e questo contagio ne è un esempio, ma credo anche che riusciremo a sopportare le tribolazioni meglio di quanto non siamo capaci di contrastare e vincere il male sottile che vive dentro di noi. Quello che non si tocca e sembra non esistere.
Festeggiate la Pasqua - l'invito di Ciccolini - per vincere la sfida più importante, quella di essere vivi dentro. La sfida che ci permetterà di vincere tutte le altre sfide. Festeggiamo la Pasqua per andare oltre ciò che il contagio ci può togliere".

GS

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