Ospedale di Macerata, Parcaroli: "Sarà nuovo, non unico" Saltamartini: "Finora bluff politico"
10 Apr 2021Questa la base da cui la Regione annuncia di partire per la revisione del piano sanitario regionale, eliminando l’idea dei tre ospedali unici che erano previsti a Macerata, Pesaro e San Benedetto del Tronto. “Noi – dice Parcaroli – come Comune e come Regione abbiamo tutta l’intenzione di portare avanti il progetto del nuovo ospedale di Macerata nel più breve tempo possibile”.
Ma prima di spiegare l’iter che porterà al nuovo nosocomio, Saltamartini ha voluto chiarire quello che ha definito “bluff politico” su quanto avvenuto fino a settembre 2020 con la vecchia amministrazione a guida Carancini, precisando che “il project financing sarebbe stata utopia, dal momento che prevedeva di spendere quasi un miliardo di euro per l’ospedale della provincia di Macerata. Di fatto – chiarisce l’assessore – di quanto annunciato fino allo scorso settembre in questa aula (la sala consiliare del comune di Macerata, ndr) non c’è nulla. Il progetto è irrealizzabile e c’è un esame negativo da parte del gruppo di lavoro che doveva dare il suo assenso. Questa è storia che dimostra come la politica sia spesso vuota di contenuti e si riempia solo di grandi chiacchiere”.
Poi lo sguardo al futuro e all’impegno dell’attuale giunta regionale, quello di realizzare l’ospedale con il sistema tradizionale, escludendo il project financing: “Porterò in giunta la prossima settimana – prosegue Saltamartini – il progetto per il riavvio del percorso per la revisione del piano sociosanitario. In questi mesi abbiamo cercato finanziamenti e vogliamo procedere con il sistema tradizionale e con i prestiti che la Regione accenderà tramite la Cassa depositi e prestiti che in questo momento permette buono tassi. Tutto quello che c’è stato era un bluff, portato in queste aule qualche mese prima delle elezioni. Noi ci assumiamo la responsabilità di realizzare un ospedale nuovo che sia congruente ai bisogni di questa collettività. Un ospedale con servizi aggiuntivi che saranno elaborati nell’ambito delle audizioni di tutte le realtà sociali. Dopo un anno di Covid la tecnica di realizzazione degli ospedali dovrà essere diversa, lo abbiamo appreso. I tempi dovranno essere accelerati al massimo, il nostro impegno è di realizzarlo il prima possibile. Se i nostri avversari politici – l’affondo all’amministrazione Carancini – , in dieci anni sono riusciti a partorire solo la delibera per un project financing, noi chiediamo qualche mese per tradurre il nostro impegno in fatti concreti. Quelli di prima sono stati ‘percorsi virtuosi’ inesistenti di un ospedale che doveva essere costruito e che non è mai nato”.
Ma a interessare l’intero territorio, soprattutto quello ferito dal sisma, è la rassicurazione che il nuovo ospedale sarà inserito in una rete che preveda la valorizzazione e non la chiusura degli altri ospedali della provincia: “La pandemia ha dimostrato che gli ospedali di comunità dovranno essere messi a regime. Il nuovo ospedale diventerà di eccellenza per malati acuti, non qualcosa in meno rispetto a quello che esiste oggi, ma bisognerà mettere in rete la funzionalità degli altri ospedali, soprattutto per la diagnostica, evitando di far venire le persone a Macerata per quei servizi. Questo ci permetterà di valorizzare reparti eccellenti in campo nazionale, come l’oncologia maceratese. Lo stesso ministro Speranza ha detto che va rivisto tutto, perché non si può immaginare di centralizzare la sanità con un unico ospedale”.
All’interno della nuova rete ospedaliera anche l’ospedale già esistente che, annuncia Parcaroli, “sarà valorizzato e saranno diminuite le sue criticità legate agli anni. Abbiamo diversi progetti da valutare, quel che è certo è che continuerà a lavorare”.
Infine la località su cui dovrà sorgere la nuova struttura: “Probabilmente resterà la Pieve – chiarisce il sindaco –. Andai a vedere questa zona con Acquaroli nel periodo pre-elettorale. Ho contattato il proprietario anche nei giorni scorsi, cui ho ribadito che il prezzo deve essere congruo: i soldi sono dei cittadini. Quella zona va bene anche per la viabilità, perché rientra nel disegno che abbiamo in mente per la futura Macerata”.
Le motivazioni della scelta della giunta le ha invece spiegate, ai microfoni di Radio C1 inBlu, la vicesindaca Francesca D’Alessandro: “Una decisione presa in ragione del fatto che il momento difficile e delicato che stiamo vivendo sia particolarmente pesante per le attività commerciali. L’intenzione dell’amministrazione è quella di mettere in atto tutte le misure possibili per supportare le attività del tessuto socioeconomico della città. L’apertura del centro storico, nella nostra visione, è una manovra di supporto per tutti gli esercizi all’interno delle mura”.
red.
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Un cambio di rotta netto che, nella visione del capogruppo in consiglio del Partito Democratico Narciso Ricotta, ha il sapore di propaganda: “mi pare che l’ideologia abbia prevalso sulla buona amministrazione: questa è chiaramente una cambiale che l’amministrazione Parcaroli paga alla Lega e che non risolve alcun problema. La questione sulla gestione dell'immigrazione irregolare è semplice: o un progetto mirato, come quello che era stato approvato da noi, oppure che i migranti giungano comunque in città, ma senza alcun progetto di accoglienza. Il problema migranti non è in alcun modo risolto con questa delibera, che in nessuna maniera tutela i maceratesi. Il tema dell’immigrazione non è una questione semplice, sicuramente non si risolve con gli slogan, piuttosto con politiche di accoglienza mirate ed efficienti: noi abbiamo avuto in passato il coraggio di affrontarle, oggi si cerca invece di nascondere il problema sotto al tappeto con delibere che sono sostanzialmente di propaganda”.
Red.
Un candidato che abbia la massima condivisione possibile dell'alleanza di centrosinistra, dialogando con i 5 stelle, è anche l'obiettivo di Matteo Ricci, così come di Luca Zingaretti, intervenuto dopo le dichiarazioni della Mancinelli per dirsi vicino al segretario del Pd regionale Giovanni Gostoli.
Un passo indietro, quello della Mancinelli, che fa gola al centro destra dove la candidatura di Francesco Acquaroli, che in un primo momento sembrava aver messo tutti d'accordo, ora attende la visita del leader del Carroccio Matteo Salvini. Qualora infatti la Lega non fosse d'accordo ad essere rappresentata dal deputato di Fratelli D'Italia, Acquaroli rappresenterebbe solo il partito di Giorgia Meloni.
Ma nell'entroterra, e soprattutto in provincia di Macerata, la preoccupazione è quella di conoscere i candidati che possano rappresentare una terra stremata, che ha ormai perso la fiducia nella ricostruzione e nell'attenzione alla montagna.
E' per questo che il primo ad essere conteso, come rappresentante del centro destra, è il patron di Med Store, Sandro Parcaroli. Se, inizialmente, alcune indiscrezioni lo vedevano in corsa per le elezioni regionali, nelle ultime ore c'è chi lo vedrebbe come il giusto rappresentante del centro destra alle amministrative di Macerata. Nessuna smentita e nessuna conferma, però, da parte dell'imprenditore orginario di Camerino e residente a Castelraimondo.
Giulia Sancricca
Tardi per fare colazione, presto per pensare al pranzo. Vere Italie presenta il “Brunch della domenica”, la nuova proposta settimanale a partire dal 3 febbraio, dalle 12 alle 15, per vivere una domenica ricca di buoni sapori e cibo genuino. Sfiziosità, verdure fresche, brioche dolci e salate, affettati, primi, secondi piatti e insalate. E dolci, tantissimi dolci oltre al pane fatto in casa: una tavola colma di cose golose. Il brunch, che asseconda i ritmi rilassati del weekend, è una vera coccola: una giornata da passare insieme come nelle feste in famiglia, gustando tradizione e territorialità.
La filosofia di Vere Italie, che mette in primo piano la qualità dei prodotti, viene applicata anche ai piatti che compongono il brunch. Tante le novità che arricchiscono questo rito del weekend, a partire dall’angolo degli antipasti e snack con croissant salati, focaccia al carbone, olio, pomodorini e olive, pizza rossa alle acciughe, pizza margherita, rosette di pane al sesamo, prosciutto cotto affumicato, senape e chutney di cipolle di suasa. Crocchette fritte vegetariane, salmone affumicato con schiacciata croccante al rosmarino e burro, frolla salata al basilico c on crema di ricotta e verdure, insalata russa al tonno e nella variante vegetariana. Per poi passare all’angolo dei formaggi freschi con ricotta fresca accompagnata da confettura di morici, mozzarelline e trecce fior di latte. Immancabile l’angolo dei caldi con mezze maniche al ragù di manzo e polpette di suino alle erbe con pomodoro e rosmarino. Non mancheranno le verdure: carote al timo e burro, ratatuille di cavoli, insalata di vegetali invernali.
Veniamo ai dolci: waffel caldi con sciroppo d’acero, nutella, panna e vaniglia, plumcake con salsa inglese, krapfen alla crema, mini croissant al burro, pan briosche al cioccolato, girelle all’uvetta, muffin ai lamponi e al cioccolato e nocciola, mousse al sifone, cioccolato al latte, crema chantilly, panna e vaniglia. E ancora, l’angolo della colazione con latte caldo, caffè, the e spremuta di arancia. Non mancano le bevande con una selezione di vini bianchi e rossi dalla cantina, acqua naturale e frizzante, il tutto incluso nel buffet. Costo 35€ a persona. Bambini fino ai 4 anni gratis, dai 5 ai 10 anni: 20€.
E’ gradita la prenotazione allo 07331840572 o tramite sito e app, posti limitati. Vere Italie è in via Crescimbeni 19 a Macerata.
Tra i progetti clou anche #OperaiPad, simbolo del processo di digitalizzazione del Festival: un’occasione unica, realizzata in collaborazione con Med Store, che permette, per il secondo anno consecutivo, di vivere il Festival dal suo interno e scoprire i lati spesso nascosti del fantastico mondo del teatro ovunque ci si trovi. Ogni giorno live sulla pagina Facebook del Mof, con una guida d’eccezione per far conoscere al pubblico i protagonisti, i retroscena ed entrare nel vivo del backstage tra prove e contenuti esclusivi.
L'Associazione "Raffaello" ha la sua aiuola a Camerino, precisamente quella situata all'incrocio che conduce verso l'ospedale S. Maria della Pietà. "Un'idea nata quasi per spirito di emulazione – confida Nazzarena Barboni, mamma di Raffaello e anima dell'associazione che porta il suo nome – Vedendo quanto fatto dalla sezione Avis comunale nella zona di Madonna delle Carceri, abbiamo deciso anche noi come associazione di adottare un'aiuola anzitutto per rendere visibile la nostra presenza anche a Camerino. In secondo luogo, essendo l'aiuola situata in una zona di passaggio frequente, visto anche la vicinanza all'ospedale, è un modo per pubblicizzare la nostra associazione. Infine, è un invito per tutti coloro che conoscono l'associazione Raffaello e che si trovano a transitare lungo questa strada a rivolgere un pensiero ai bambini che soffrono". Un impegno per l'associazione, ma anche un monito di riflessione per tutti. Un ulteriore impegno che coinvolge i membri dell'associazione dopo l'inaugurazione, avvenuta lo scorso 20 maggio ad Ancona, della "Casa di Raffaello", una struttura messa a disposizione delle famiglie dei piccoli ricoverati nei reparti degli ospedali del capoluogo dorico. Una forte presenza sull'intero territorio marchigiano per un'associazione che, grazie anche a contributi volontari attraverso il 5x1000 e quant'altro, riesce a portare avanti numerose iniziative a sostegno dei piccoli che soffrono. Ultimo in ordine di tempo, per l'immediato futuro, un progetto, sostenuto anche dall'Università di Camerino, che vedrà Nazzarena e altri membri dell'associazione "Raffaello" recarsi in Siria per portare medicinali ai bambini delle zone maggiormente colpite dalla guerra. "Per questo – continua Nazzarena Barboni – intendo ringraziare il rettore di Unicam Flavio Corradini e il pro rettore Claudio Pettinari per il sostegno che mi stanno fornendo. Ovviamente ciò avverrà nei prossimi mesi, una volta che saremo riusciti ad organizzarci appoggiandoci ad una delle organizzazioni umanitarie che operano nel Medio Oriente". Motivo di orgoglio e di soddisfazione per Nazzarena Barboni l'essere stata chiamata da Sandro Parcaroli, presidente di "Marche in vetrina", alla serata svoltasi a Castelraimondo per premiare la nipote del genetista Nazzareno Strampelli e, soprattutto, per parlare delle iniziative realizzate e in fase di progettazione, dall'associazione Raffaello.
L'aiuola dell'Associazione Raffaello