La politica settempedana è in piena attività in vista delle prossime consultazioni comunali, previste per l’autunno.
Il gruppo politico Fabbricasanseverino, nato dall’iniziativa di Francesco Borioni e Mauro Bompadre, ha incontrato le associazioni culturali di San Severino Marche.
Lunedì 5 luglio, si è svolto il secondo incontro della campagna di ascolto che ha radunato le associazioni e gli operatori culturali.

“Il confronto – si legge nella nota - è stato molto interessante e vivace, e fin da subito tutti hanno sottolineato le grandi potenzialità di San Severino che devono essere sfruttate, valorizzate al meglio per favorire anche una crescita economica e quindi occupazione. 

Sono anche emerse alcune difficoltà, derivanti forse da uno scarso coordinamento tra le varie associazioni e soprattutto da una manifesta incapacità di attingere a quelle risorse che potrebbero permettere di creare progetti ad ampio raggio, non solo locali.
Risulta auspicabile quindi sviluppare, anche istituzionalmente, un osservatorio permanente sui vari fondi, avvisi pubblici, programmi nazionali ed europei e reti tra associazioni e enti sovranazionali da mettere al servizio della città e dei suoi operatori: strumento di crescita culturale, professionale ed economica della città.

Per ottenere tutto questo è necessario che l'amministrazione comunale investa nella cultura, valorizzi le associazioni e le attività culturali, soprattutto quelle che privilegiano la dimensione educativa e formativa per i giovani, che bisogna coinvolgere e che hanno bisogno di ricevere stimoli di qualità. Un’amministrazione comunale coraggiosa, che non si accontenti di guardare ai benefici immediati che si possono ottenere, che sia capace di esprimere una progettualità più ampia e che sostenga il paese nel lungo periodo, incoraggiandone lo sviluppo socio-culturale”.

M.S.

Due giornate di judo per migliorare e crescere insieme nell'ambito del progetto “Spazio giovani” promosso dall'associazione “Help Sos Salute e famiglia” di San Severino.
La prima ospitata dal centro giovanile Asd Judo Samurai di Jesi e Chiaravalle; la seconda dalla palestra J-Etic di San Severino.
Lo scopo del doppio meeting: agevolare l'integrazione e la socializzazione tra i giovani di diverse fasce d'età e di differenti culture attraverso una disciplina sportiva come il judo che punta molto su   concentrazione, autostima e capacità di confrontarsi con gli altri.
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Ai due stage - denominati “Manifestazione giovanile”- hanno partecipato parecchi ragazzi e ragazze (dai 16 anni in su) provenienti dalle province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno; tutti rigorosamente ammessi solo dopo il test anti-Covid negativo e nel rispetto dei protocolli in vigore per contrastare l'emergenza sanitaria.

Hanno diretto gli allenamenti, validi anche per la preparazione al campionato nazionale che si terrà in autunno, il maestro Claudio Coppari a Jesi e il maestro Boris Giachetta a San Severino.
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“Dopo la parte fisica e tecnica ci siamo messi in cerchio per un colloquio maestro-allievo – spiega Boris Giachetta, responsabile della palestra J-Etic – aprendo una serie di discussioni, in particolare sulle dipendenze, a cominciare da quelle legate ai giochi elettronici. Il judo è pure questo: siamo nel segmento che noi definiamo con il termine “Mondö”, che in giapponese significa insegnamento verbale o argomento di discussione sul judo e non. Questo aspetto viene seguito dal maestro in modo diretto oppure approfondito attraverso uno scambio di osservazioni con gli allievi. “Mondö” fa parte dell'insegnamento morale e intellettuale di questo sport, è uno dei quattro pilastri su cui poggia la pratica del Judo Kodokan così come definita dal maestro Jigoro Kano”.
Dunque, un'altra interessante iniziativa del progetto “Spazio giovani” che l'associazione Help di San Severino sta portando avanti con grande impegno, grazie a fondi regionali e del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale, allo scopo di valorizzare la dimensione creativa dei giovani, la loro capacità di ricerca e di crescere insieme. Tanti i partner coinvolti: Itts “Divini”, Asur, Unione montana del Potenza, Esino e Musone, Ambito sociale 17 di San Severino, associazioni culturali e sportive come il Centro culturale Andrej Tarkovskij di San Severino, l'associazione giovanile Judo Samurai di Jesi-Chiaravalle, l'Age Marche, l'Uisp di Jesi, il centro JEtic
di San Severino e l'associazione “Equilibri”.

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“San Severino avrà la mia disponibilità per la sanità, ma non ho intenzione di ricandidarmi”. Sono queste le parole con cui Pietro Cruciani, capogruppo in consiglio comunale per il centrosinistra di “San Severino Marche 2.0 – Una città per tutti”, ha annunciato la sua uscita di scena all’alba della prossima tornata elettorale. A cinque anni dall’annuncio della sua candidatura a sindaco della città settempedana, dunque, l’ufficialità delle sue intenzioni.

“Sono assolutamente disponibile a dare un apporto per la sanità per San Severino – spiega Cruciani – , senza avere ruoli particolari. In ragione della mia professione di medico e della mia partecipazione alla vita politica negli ultimi trent’anni, penso di poter dare un serio contributo a un settore che negli ultimi tempi ha evidenziato notevoli criticità. Prima il ridimensionamento degli ospedali delle aree interne, poi la crisi pandemica. Per quello che riguarda invece le possibilità di vedermi correre nuovamente per la fascia – afferma – , le escludo. Sia per ragioni anagrafiche, sia per il fatto che non mi piace una politica così frammentata: cinque anni fa abbiamo avuto sei liste in corsa, probabilmente stavolta saranno meno, ma gli sviluppi raccontano ancora una divisione troppo netta tra le varie fazioni. Secondo me non è il modo giusto di presentarsi alle urne”.

l.c.
Visite ai musei e ai luoghi storici, ma anche la scoperta dei sapori e delle tradizioni artigiane locali e dei paesaggi, a piedi o in bici. Eccellenze storiche, culturali ed enogastronomiche. Questo è quanto offre il “San Severino Marche Experience”. Un percorso nel tempo, un tour, da vivere in gruppi o singolarmente, che porterà alla scoperta della città settempedana.

Un biglietto unico, prenotabile a partire da giugno, che renderà possibile visitare collezioni d’arte e luoghi storici di San Severino. Sempre su prenotazione, al costo di 20 euro a partecipante, sarà poi possibile avere una visita guidata organizzata con la partecipazione straordinaria del “vero” Severino da Sanseverino, un “Cicerone” che, in costume d’epoca, accompagnerà i visitatori lungo tutto il percorso. Chi lo vorrà potrà comunque vivere la stessa esperienza, al costo del normale biglietto di ingresso, utilizzando semplicemente il proprio smartphone per partecipare così ad una “caccia ai tesori del borgo”.

La “data zero” di questa esperienza è stata vissuta nei giorni scorsi da giornalisti e amministratori locali guidati dal sindaco, Rosa Piermattei, dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Vanna Bianconi, e dalla presidente della Pro Loco, Paola Miliani.

“L’iniziativa “San Severino Marche Experience” - spiega Giacomo Andreani di Expirit - rappresenta la base per una valorizzazione strutturata e coordinata delle bellezze del Comune di San Severino Marche, nel segno del digitale e dell’esperienza, puntando sulla qualità, sull’identità del territorio e sul coinvolgimento diretto degli operatori locali e dei visitatori. San Severino Marche è pronta a diventare un vero e proprio museo diffuso, dove l’arte si coniuga con l’enogastronomia e con la qualità del paesaggio”.

“Questa esperienza – continua Elena Santilli, experience designer di Expirit e curatrice del percorso turistico – promuove il borgo attraverso la narrazione di una storia locale custodita presso gli archivi della Curia arcivescovile di San Severino Marche, quella del giovane Severino Bergamini cercatore di tesori, vittima di una condanna inquisitoriale. La narrazione della vicenda crea la cornice perfetta per far vivere un’esperienza unica ai visitatori, svelando da una nuova prospettiva i preziosi cimeli del borgo, che si caratterizza per il suo paesaggio culturale, naturale e per la comunità fortemente protagonista”.

l.c.
Dopo la cerimonia di riconsegna del capolavoro d’arte raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Rocco e Severino, la comunità settempedana si è riunita di nuovo in preghiera per salutare il ritorno a casa della preziosa tela attribuita per tantissimi anni a Cristoforo Roncalli, detto Pomarancio, e poi riassegnata alla firma di Baccio Ciarpi,  ovvero Lorenzo Bartolomeo Ciarpi, straordinario allievo di Pietro da Cortona.

La nuova cerimonia è coincisa con una santa messa officiata dall’arcivescovo di Camerino – Severino Marche, monsignor Francesco Massara, alla presenza del vicario, monsignor Aldo Romagnoli, e dei rappresentanti della Confraternita. Tra le autorità il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il vice sindaco e assessore comunale alla Cultura, Vanna Bianconi.

A causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, infatti, in occasione del rientro dell’opera non si erano potute celebrare funzioni all’interno della chiesa di San Rocco, da cui la tela era stata sottratta nel lontano 1811.

Il quadro da alcune settimane è custodito in quello che è stato sempre il suo luogo d’accoglienza. Al suo rientro l’altare maggiore della chiesa è stato peraltro interessato da un laborioso intervento di restauro, eseguito dalla ditta Impertecno Srl, che ha interessato la cornice in legno dorato, questa mai trasferita altrove.

L’impresa, specializzata da molti anni nel restauro delle opere d’arte, ha come direttore tecnico per il restauro la dottoressa Cecilia Bartoli, che ha origini marchigiane. La sua bottega artigiana ha collaborato per il restauro della cornice con la bottega Mastro T di San Severino Marche occupandosi, oltre che del restauro, del progetto e della realizzazione di una struttura in legno che potesse consentire il rimontaggio del dipinto nella cornice e la ricollocazione di questa “unità artistica” sul suo altare originario che, nel corso del tempo, aveva subito importanti manomissioni.

La cornice, che fa parte integrante dell’impianto architettonico dell’altare, è realizzata in legno dorato a foglia con alcuni dettagli dipinti in verde scuro e si presentava in condizioni di grave degrado.

“Il restauro - spiega la dottoressa Bartoli - è consistito nelle operazioni di smontaggio della cornice dall’altare, la disinfestazione per liberare la cornice dai numerosi insetti xilofagi che avevano attaccato il legno, la stuccatura e la finitura della stessa a bolo rosso. Si è proceduto poi con il consolidamento e la reintegrazione di tutte le parti mancanti e la ricostruzione ex novo di alcune parti di modellato che erano andate completamente perdute. Per la presentazione estetica dell’opera si è intervenuti con la reintegrazione della foglia d’oro, e per le lacune di piccole dimensioni, con la reintegrazione pittorica sottotono. Per completare l’intervento di restauro si è infine proceduto con la verniciatura finale”.

Per ammirare di nuovo l’imponente opera occorrerà attendere il 16 agosto, festa di San Rocco.
“Nessuna chiusura ma un invito alla ragionevolezza per far fronte a situazioni emergenziali come quelle già registratesi in determinate occasioni ad Elcito e Canfaito che ad esempio, nel periodo di Ferragosto. non hanno permesso a un’ambulanza di raggiungere persone che avevano bisogno di assistenza. Il provvedimento, che replica iniziative analoghe già assunte negli anni scorsi e su cui non ha polemizzato nessuno, non ha imposto divieti il 1 e il 2 maggio, per il ponte della Festa del Lavoro, né li imporrà se non ve ne sarà bisogno. Le auto, infatti, lo scorso fine settimana hanno transitato regolarmente e senza sbarramenti”.

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, spiega così il provvedimento in merito alla viabilità per raggiungere la frazione di Elcito e la Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito entrato in vigore in questi giorni su disposizione della Provincia di Macerata.

“Nella Ordinanza emanata dalla Provincia – sottolinea il primo cittadino settempedano intervenendo per spiegare la vicenda – è scritto chiaramente che il provvedimento avrà efficacia solo al verificarsi di particolari condizioni. Quando i parcheggi in zona saranno off-limits e le strade impraticabili, chiuderemo al transito la Provinciale che sale ad Elcito dalla località di Castel San Pietro. Per la sicurezza di tutti non possiamo fare diversamente ma, sottolineo, si tratterà di casi eccezionali e non appena la situazione rientrerà e lo permetterà, anche nel giro di poche ore, provvederemo a riaprire. Dobbiamo necessariamente garantire un afflusso sicuro – spiega ancora il sindaco – sia a chi sarà già riuscito a raggiungere queste due straordinarie località sia a chi vorrà recarvisi per trascorrere qualche ora a contatto con la natura. Come lo scorso anno allestiremo un parcheggio a ridosso dell’abitato di Elcito che servirà per sfogare l’afflusso di tante auto e continueremo a studiare soluzioni con l’Unione Montana Potenza Esino Musone, che è l’ente gestore della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, con la Pro Elcito e con gli operatori che gravitano in zona, perché tutto vogliamo fuorché evitare che i turisti arrivino in quella che è una delle mete di richiamo del nostro territorio. Questo però lo faremo anche nell’ottica di tutelare un’oasi protetta e un habitat naturale che non ha confronti nell’intera regione Marche”.

Stamattina la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti ha consegnato al Sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei le chiavi della nuova autovettura che il Comune settempedano ha acquistato grazie al contributo della Fondazione Carima.

La breve cerimonia si è svolta nella suggestiva cornice dell’Abbadia di Fiastra, dove nel 2017 ha avuto luogo la prima donazione di mezzi di trasporto in favore dei Comuni del cratere sismico. L’assegnazione odierna rientra infatti nell’ambito di questa iniziativa, promossa dalla Fondazione Carima in seguito al terremoto che ha colpito la provincia di Macerata nel 2016.

Uno dei bisogni più urgenti che ci veniva rappresentato dai Sindaci a ridosso dei terribili eventi sismici – spiega la Presidente Rosaria Del Balzo Ruiti – era la necessità di dotarsi di veicoli idonei a portare soccorso alla popolazione e a presidiare i propri territori, spesso vasti e impervi. La Fondazione Carima, quindi, facendo tesoro dell’esperienza acquisita in passato in questo ambito, si è messa a disposizione delle Amministrazioni comunali terremotate per aiutarle a fronteggiare le tante situazioni di disagio e di emergenza causate dal sisma.

Si tratta di un filone di intervento a cui la Fondazione ha destinato complessivamente 600mila euro, contribuendo all’acquisto di 40 mezzi di trasporto e dunque accogliendo le istanze di altrettanti Comuni.

Siamo molto grati alla Fondazione Carima e alla sua Presidente per il contributo concesso al nostro Comune, grazie al quale – spiega il Sindaco Piermattei – abbiamo potuto acquistare un’autovettura ibrida. La nostra Amministrazione comunale è molto impegnata per la difesa dell’ambiente e del territorio. Nel 2017, in occasione della Giornata della Terra, abbiamo sottoscritto il Patto dei Sindaci per l’Ambiente impegnandoci a mettere in atto, anche negli anni successivi, una serie di azioni concrete in un’ottica sempre più “green”. Tra queste azioni rientrano l’iniziativa Plastic Free, per eliminare la plastica monouso nelle scuole, l’installazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche, percorsi di mobilità lenta, l’acquisto di mezzi, come gli scuolabus, ad alimentazione ecologica. Il nuovo mezzo, ad alimentazione ibrida, consentirà anche un notevole risparmio.
Sono quasi 3400 i vaccinati, tra prime dosi e richiami, a San Severino. Tanti anziani reclutati nella prima campagna destinata agli over 80, ma anche donne in gravidanza, soggetti vulnerabili, conviventi di persone a rischio, Forze dell’Ordine, personale scolastico e sanitario e volontari della sanità.

L’ex Cinema Italia è stato teatro di centinaia di inoculazioni nelle ultime settimane, per la soddisfazione della sindaca, Rosa Piermattei, che ha commentato: "Un lavoro enorme, uno sforzo organizzativo incredibile. Da sindaco, ma ancor prima da normale cittadino, mi sento solo in dovere di dire grazie ai tanti volontari a tutti coloro che, personale sanitario, civili e delle Forze dell’Ordine, stanno aiutando la cittadinanza durante questa emergenza. La macchina organizzativa si è migliorata giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, fino a raggiungere numeri importanti".

I numeri registrati a San Severino Marche parlano di 2359 persone hanno ricevuto la prima dose, altre 853 anche la seconda dose con riferimento alla data del 12 aprile. Ben 1781 le prima dosi che avevano più di 60 anni di età. Con loro pure 470 operatori scolastici, 72 volontari nel settore sanità, 9 rappresentanti delle forze dell’ordine, 9 operatori sanitari, 7 operatori non sanitari, 6 soggetti vulnerabili, 1 donna in gravidanza, 1 convivente di soggetto ad alto rischio. Il richiamo per la seconda dose ha visto già tornare al centro vaccinazioni settempedano 817 anziani over 60 anni, 17 operatori scolastici, 14 volontari nel settore della sanità, 3 rappresentanti delle forze dell’ordine, 1 operatore sanitario e 1 paziente affetto da fibrosi cistica.

l.c.
Non si fermano le attività dell’Istituto Tecnico Tecnologico Eustachio Divini di San Severino Marche e procedono anche i lavori che consentiranno di vedere nel prossimo futuro la nuova sede dell’Istituto.
A fare il punto è il Dirigente Scolastico, prof Sandro Luciani.
“Pur vivendo un momento difficile ma questo vale per tutti gli Istituti scolastici, dal punto di vista delle strutture sembra che la luce si stia per vedere- afferma-Sono ripartiti i lavori dell'edificio principale che si erano fermati da alcuni anni. Il mese scorso la provincia di Macerata ci ha consegnato i nuovi laboratori di meccanica e un laboratorio di chimica. Subito dopo Pasqua dovremmo avere accesso al secondo nuovo laboratorio di chimica e anche alla aula magna che può rappresentare, superato il covid, un punto di aggregazione molto importante per la scuola che attualmente non ha a disposizione adeguati spazi. Fiore all'occhiello dei nuovi laboratori di meccanica, è il tornio che abbiamo appena acquistato e che ci dovrebbe essere consegnato proprio in occasione della inaugurazione della aula magna. Poi servirà anche l’aiuto delle aziende locali, a cui rivolgo un appello affinché ci diano una mano per innovare le attrezzature e gli arredi”.

Foto sotto, il nuovo laboratorio di meccanica
un nuovo lab di meccanica 1
Mentre gli studenti sono in DAD, proseguono le numerose attività anche di approfondimento portate avanti dagli insegnanti per offrire ai ragazzi  sempre nuovi stimoli formativi, tantopiù in una fase così complicata. 


“Abbiamo ospitato virtualmente, l’Univax Day, evento organizzato dalla Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA) in collaborazione con Unicam, un incontro con il Capitano della Compagnia dei carabinieri di Tolentino De Carlini sul bullismo e il cyberbullismo, corsi sul Progetto di Educazione Stradale per neopatentati promosso dalla Fondazione Ania con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione. spiega il dirigente Luciani-  Proseguono le certificazioni linguistiche di inglese volte ad esaltare il merito dei nostri studenti. Stiamo prendendo parte ai Giochi della Chimica, alle Olimpiadi Italiane di Informatica, ai Giochi di Archimede, alla prima fase delle Olimpiadi della matematica. Ci stiamo occupando di Cyber security, grazie alla prima Olimpiade Italiana di Cybersecurity, che ha l’obiettivo di creare e far crescere la comunità dei cyber defender, per promuovere la sicurezza informatica. Prima dell’entrata in zona rossa, i docenti di educazione fisica dell’Istituto hanno promosso lezioni all’aria aperta con il Trekking urbano. Insomma, non ci fermiamo ma anzi cerchiamo sempre nuovi stimoli da dare ai nostri studenti”.

Nella foto il dirigente Sandro Luciani 
Il Dirigente Sandro Luciani 1
Inoltre da quest’anno, con l’introduzione del nuovo indirizzo di “Grafica e comunicazione”, i ragazzi del 3GR stanno lavorando ad una campagna di sensibilizzazione per contrastare l’uso della plastica e nei giorni scorsi hanno assistito ad un importante incontro online con Lorenzo Tugnoli, fotoreporter italiano, vincitore nel 2019 del Pulitzer per la sezione Best feature photography ( il miglior servizio fotografico), grazie a un reportage sullo Yemen, nonché più volte premiato da World Press Photo nell'ambito del fotogiornalismo mondiale. Una occasione significativa di crescita per gli alunni. Vanno avanti anche in presenza, così come previsto dalle disposizioni normative, le lezioni per gli studenti con disabilità, impegnati in progetti creativi che esaltano la loro manualità e la fantasia, grazie anche ad un apposito spazio, l'aula di inclusione, dove possono vivere momenti di quella quotidianità che manca molto al personale scolastico e soprattutto ai giovani studenti.

c.c. 

il nuovo laboratorio di chimica
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Il monastero di San Salvatore in Colpersito di San Severino è uno dei luoghi cruciali del racconto che Padre Raniero Cantalamessa fa nel suo ultimo libro dal titolo "Il giullare Francesco" dedicato al santo di Assisi.

Si tratta del nuovo libro su San Francesco, scritto con un’attenzione particolare, ma non esclusiva, ai giovani, per offrire loro uno sguardo francescano sulla vita e su alcune tematiche importanti per il mondo d’oggi. Il libro è introdotto da una lettera ideata da Papa Francesco appositamente per questo testo, in una sorta di dialogo a tu per tu con un giovane, per invitarlo alla ricerca del senso e della pienezza della vita. Il filo narrativo dell’opera viene tessuto intorno agli avvenimenti della vita del “re dei versi” – un celebre cantore di quel tempo che poi diverrà Fra Pacifico.

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"San Salvatore in Colpersito - dice Fra Sergio Lorenzini, responsabile regionale dei Cappuccini delle Marche - è il luogo a cui è legata la storia che descrive Padre Raniero. Il luogo da dove prende avvio la storia del 're dei versi', il famoso trovatore del Medioevo che proprio in quel luogo, nel 1212 circa, incontrò Francesco d'Assisi e da quell'incontro vi fu per lui la svolta della vita al punto che abbandonò tutto per donarsi ad una vita nuova alla sequela di San Francesco e divenendo uno dei più fedeli compagni della vita del santo".

Copertina FB


Un luogo che dal 2019 è stato interessato da una riqualificazione importante ed è entrato a far parte della formazione francescana: "Un progetto nato grazie alla rinnovata consapevolezza della sua importanza storica, soprattutto da un punto di vista francescano. È l'unico luogo delle Marche ad essere citato dalle fonti francescane più antiche e autorevoli e proprio per questo ne abbiamo fatto un centro di esprienza e formazione francescana. Un luogo in cui si può condividere i cardini dell'esperienza di San Francesco: la preghiera, la contemplazione, la fraternità, l'accoglienza, l'immersione nella natura. Un luogo da cui stiamo cercando di offrire proposte formative di carattere francescano e aiutare le persone a comprendere il rituale del mondo francescano. Ora queste attività vengono portate avanti online perchè non è possibile accogliere le persone nel monastero, ma quando si potrà riprenderemo ciò che avevamo avviato prima del lockdown".

Un approfondimento sul testo di Padre Raniero Cantalamessa sarà pubblicato nel settimanale L'Appennino camerte in uscita il prossimo 8 aprile.

GS


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