L’Ufficio scolastico regionale ha istituito altri 1600 posti circa, aggiuntivi, a tempo determinato, per ovviare all’esigenza di iniziare l’anno scolastico rispettando le disposizioni per la prevenzione del contagio da Coronavirus.
I nuovi posti riguardano sia il personale docente che il personale ATA.

Una decisione presa grazie al monitoraggio effettuato dall’Ufficio e dal confronto con gli attori coinvolti, tra cui sindacati e Regione.
Le nuove assunzioni andranno a coprire il fabbisogno di insegnanti nelle scuole dell’infanzia con sezioni particolarmente numerose e a integrare il personale docente curricolare sovraccaricato dalle attività straordinarie. Per quello che riguarda il personale ATA, le motivazione vanno ricercate in un aumento degli standard di pulizia e igiene richiesti dai protocolli.

Un impegno economico sui 9 mesi per oltre 32 milioni di euro, con la Regione pronta ad accogliere ulteriori situazioni emergenti.
Continua anche l’iter per le nomine annuali dei supplenti per 1300 posti ancora da coprire con personale di ruolo, operazioni rinviate per i ritardi dei concorsi dovuti all’emergenza sanitaria.

red.




Non è piaciuto a tutti il Progetto 100, così chiamato dalla Regione, per realizzare 100 posti letto di terapia intensiva per l'emergenza Covid 19. con l'aiuto degli imprenditori marchigiani.
A scagliarsi contro l'idea, per un duplice motivo, è il movimento Dipende da noi, con il candidato alle prossime elezioni regionali Roberto Mancini, che dice: "Ci sembra un progetto astratto e non equo. Astratto perchè ci sembra più fattibile l'idea di potenziare i presidi sanitari esistenti e riattivare quelli che sono stati smobilitati in questi anni con una strategia molto miope, che ha spezzato il rapporto tra le comunità locali e i presidi sanitari. Il virus, invece, ci sta dimostrando che questo rapporto è vitale. Bisognerebbe ripensare radicalmente al tipo di logica con cui si è gestita la sanità in questi anni".
Poi la questione che riguarda l'entroterra e le zone del sisma, chiamate in questo caso a contribuire al progetto regionale: "Un progetto non equo  - contesta Mancini - perchè dopo anni di abbandono di tutti i cittadini delle zone terremotate, facendo di questo quasi un problema settoriale, marginale, mentre è un problema di tutti i marchigiani ed è un problema nazionale, come si può chiedere agli imprenditori del cratere di contribuire a questa impresa? Mi pare ingiusto e contraddittorio. Bisognerebbe invece risarcire le forze economiche, i cittadini, la popolazione del cratere e toglierli dall'abbandono in cui sono stati fino ad oggi. Non può essere l'emergenza del Coronavirus a cancellare completamente questo stato di abbandono che deve conoscere la sua fine quanto prima".

GS



I casi di Coronavirus in crescita, regisrati in Lombardia, hanno aumentato la psicosi lungo l'intera penisola. In apprensione anche tanti maceratesi che negli ultimi giorni stanno intasando le linee del 118 per paura di aver contratto il virus, anche senza alcun sintomo riscontrato.
Nelle scorse settimane, infatti, Milano ha ospitato il Micam, il salone internazionale leader del settore calzaturiero e, vista la vocazione pellettiera della regione, sono stati molti i maceratesi che si sono recati in fiera.
Ora, dopo le notizie dei casi di Coronavirus in Lombardia, il timore di chi è tornato da Milano è quello di essere stato contagiato.
Tante, per questo motivo, le chiamate al pronto soccorso per chiedere consigli o chiarimenti sul contagio, anche se in realtà sono cittadini che non hanno nemmeno i sintomi del virus.
Intanto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli anche tramite un post su Facebook, ha fatto sapere che al monento non ci sono casi nelle Marche: "Il centro diagnostico regionale di riferimento - ha scritto - ha comunicato che il risultato delle indagini sui tre casi monitorati è risultato negativo. Confermiamo che a oggi nelle Marche non abbiamo nessun caso positivo. Ciò non toglie che dobbiamo rafforzare tutte le attività di prevenzione".
Poi ricorda la prassi da seguire qualora ci fossero dei sintomi: "Quando si hanno dei sintomi non bisogna andare al pronto soccorso - scrive - ma chiamare al telefono il medico di medicina generale, cioè il medico di famiglia, o il medico di continuità assistenziale, affinché intervengano loro per gestire la situazione. Noi stiamo lavorando nella sala operativa da molte ore e lo faremo anche nei prossimi giorni, senza abbassare la guardia, senza creare inutili allarmismi. Tutto quello che è importante sarà via via comunicato ai cittadini. Sono già pronti, se serviranno, 57 posti per ospitare casi che dovessero rivelarsi, perché la macchina non aspetta l’ultimo momento ma si muove per tempo. Lavoriamo anche per proteggere chi lavora in sanità. Si fanno scelte che devono consentire a tutto il sistema di essere pronto. Non dobbiamo generare paura - conclude - , ma ognuno di noi deve fare la propria parte".

GS
"Più attenzione alle aree montane". E' questo il grido di allarme del Capogruppo UDC-Popolari Marche, Luca Marconi, presentato in una mozione al presidente del consiglio.
L'obiettivo è che "sia adottato un provvedimento regionale di agevolazioni ed incentivi per dotare i piccoli centri periferici e montani di bancomat polifunzionali attraverso gli uffici postali o le tabaccherie o anche con spazi appositi messi a disposizione dal pubblico.
E’ necessario - spiega Marconi - ripensare, per queste zone a interventi diversi quali deroghe specifiche per una migliore fruibilità dei servizi sanitari o scolastici, interventi riguardo la tutela dell'acqua, in particolare per eliminare le perdite delle tubature obsolete che ammontano al 30% delle attuali infrastrutture, miglioramento dell’attuale viabilità potenziando la Pedemontana delle Marche, incentivi per una maggiore tutela ambientale, una maggiore sensibilizzazione del territorio per incoraggiare la fusione dei servizi comuni, la defiscalizzazione (almeno per 5 anni) per favorire nuove attività e tanto altro.”

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Le Marche sono una regione prevalentemente rurale caratterizzata dall’assenza di grandi agglomerati urbani con una bassa densità abitativa, prevalentemente concentrata nella fascia costiera e collinare; L’area marchigiana interessata dal sisma del 2016 rappresenta il 40% del territorio regionale con una popolazione direttamente interessata di circa 313mila abitanti, con un’età media più elevata per la presenza di più anziani e meno giovani e bambini.

"In queste zone montane - prosegue il capogruppo - più svantaggiate, la permanenza di attività indispensabili come i negozi alimentari, l'ufficio postale, il dispensario farmaceutico è possibile solo se sostenuta dall'intervento pubblico. Senza adeguati contributi e agevolazioni la progressiva scomparsa dei pubblici esercizi e di tutte le attività commerciali nelle zone più povere diventa inevitabile. E quando chiudono negozi, sportelli e servizi, anche gli ultimi abitanti rimasti finiscono per andarsene o per aumentare il loro pendolarismo verso il fondovalle.
E' per questo che la Ragione - propone Marconi - potrebbe intervenire nei confronti dei Comuni aiutandoli economicamente affinché questi possano stipulare convenzioni per l’erogazione di servizi non esistenti o non sufficienti nell’area individuata, ridurre gli oneri di urbanizzazione per la destinazione d’uso commerciale, concedere a titolo gratuito e per un periodo convenuto, l’uso di immobili in disponibilità ad aziende commerciali che ne facciano richiesta, stabilendo le modalità per l’uso, la gestione, la manutenzione e la restituzione o, infine, applicare l’esenzione dai tributi di propria competenza; tutto ciò attraverso uno stanziamento annuo con il quale finanziare due linee di intervento: una rivolta ai comuni montani ai quali riconoscere contributi per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili da destinare ad attività commerciali polifunzionali, e una dedicata ai privati per aiutarli ad avviare, mantenere, ristrutturare e potenziare la propria attività garantendo un sostegno economico anche nei futuri costi di gestione.”

GS

Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli ha rivolto gli auguri di buon compleanno al centenario marchigiano Giuseppe Ottaviani. Già testimone per le Marche a Milano Expo2015, Ottaviani è un atleta che gareggia nella categoria master, praticando 11 specialità. È nato a Sant’Ippolito il 20 maggio 2016. Da quando ha compiuto 75 anni ha vinto una cinquantina di titoli tricolori, un oro e due argenti europei, oltre a dieci ori iridati. Questi gli auguri del presidente formulati attraverso Twitter: “Auguri Giuseppe Ottaviani. Oggi compie #100anni. Lo #sport è vita #orgogliomarche #sporteprevenzione”

 

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e la vicepresidente Anna Casini hanno incontrato, al Mit, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. L'incontro si è concentrato sulla ricognizione delle infrastrutture prioritarie per recuperare il gap storico infrastrutturale della nostra regione. Si tratta del secondo incontro, il primo avvenuto a settembre scorso, propedeutico alla formalizzazione dell'Accordo Quadro tra governo e Regioni. 

Tra le priorità dei prossimi anni di cui si è parlato la Quadrilatero, opera in dirittura di arrivo per il tratto relativo alla provincia di Macerata Foligno - Civitanova, mentre proseguono i lavori anche sul tratto Perugia - Ancona. 

L'Uscita Ovest è stata definita dal ministro "una priorità assoluta" vista l'importanza di collegare il porto, che da pochi mesi è diventato autorità di sistema, con l'autostrada e dunque tutto il centro Italia.

Altre opere al centro del confronto sono state: la Fano-Grosseto con l'impegno di Anas per l'apertura della galleria della Guinza, per l'ammodernamento del tratto marchigiano e per avviare un collegamento che nel tratto pesarese non vede partire un cantiere da oltre venti anni; il raddoppio della statale 16 tra Falconara ed Ancona; il completamento della Salaria con l'ultimo tratto Trisungo- Acquasanta Terme.

Durante l'incontro sono state rappresentate al ministro anche alcune questioni: l'aeroporto e le ferrovie.

REFERTI MEDICI E FARMACI ARRIVERANNO PER POSTA.

Piena digitalizzazione e semplificazione dei rapporti tra cittadini, imprese e amministrazione pubblica è l’obiettivo che ha portato la Giunta regionale ad approvare una convenzione biennale con Poste italiane, in base al quale referti medici e farmaci arriveranno per posta Particolari i riflessi sul settore sanitario, con la possibilità di sfruttare la capillarità dei servizi postali, ad esempio per la consegna di referti medici e diagnostici (“sanità vicina”) oppure di farmaci o ausili sanitari, per le campagne di invito a screening o informative. L’atto pone particolare attenzione alle aree interne e montane, prevede il coinvolgimento della rete degli uffici postali. Ulteriori applicazioni sono previste nel pagamento dei tributi, dei ticket sanitari, nella prenotazione delle visite, nella digitalizzazione delle cartelle cliniche, nell’invio di pratiche allo sportello unico per le attività produttive. La convenzione riguarda anche facilitazioni di accesso al credito, con la possibilità da parte di Poste italiane di operare a favore delle imprese e degli operatori del terzo settore per facilitare l’incasso dei crediti sanitari. La convenzione, di durata biennale rinnovabile, prevede un gruppo di lavoro paritetico Regione - Poste per la sua attuazione

"La Regione - spiega l’assessore Fabrizio Cesetti - ha come obiettivo l’avvio e il potenziamento sull’intero territorio regionale di progetti innovativi a servizio della popolazione. Il fine è moltiplicare i punti di contatto con i cittadini, secondo un modello di prossimità, per cui sono gli uffici pubblici che nel limite del possibile, vanno verso i cittadini e non viceversa”.

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