Rinviato a data da destinarsi e a condizioni meteo più favorevoli il flash mob " In 200 per non mollare" previsto in piazza Cavour per questa mattina. Oltre un centinaio le persone  munite di caschetti che avevano raggiunto la postazione davanti al monumento dedicato al poeta Francesco Vitalini. Compilata la scheda di partecipazione all'iniziativa, voluta dal fotografo Roberto Conti per testimoniare affetto alla città rimasta sola e silenziosa per un anno, avrebbero potuto dare vita al gigantesco cuore das immortalare in video e foto. Il vento e la pioggia non hanno consentito l'alzarsi del drone e, per il momento, ci si è dovuti accontentare di una foto di gruppo al limite della zona rossa.

" Le condizioni meteo proibitive - spiega Roberto Conti- non ci hanno aiutato e non hanno permesso di realizzare quello che ci eravamo porefissi. Posso comunque affermare con sicurezza che il gesto d'amore per Camerino, verrà fatto. Stiamo già pensando ad una nuova data e, non appena vedremo il meteo favorevole ne daremo comunicazione, auspicando un grande afflusso di persone che vorranno mettere la testa e il cuore in questo abbraccio corale alla loro amata città.

 

Ottobre Roberto Conti

A malincuore abbiamo dovuto rinunciare per problematiche tecniche legate al drone che avremmo dovuto posizionare per realizzare lo scatto fotografico e il video. I droni infatti sono molto sensibili al vento e alla pioggia- prosegue Conti- c'è bisogno di condizioni di stabilità, altrimenti, viene meno la stessai sicurezza per le persone. Eravamo già saliti di primo mattino in piazza per valutare la situazione con operatori di Protezione Civile e Vigili del Fuoco e le prove che abbiamo effettuato hanno sconsigliato il posizionamento del drone che, essendo una strumentazione leggera, è davvero difficile da controllare con situazioni di ventosità e pioggia. A malincuore abbiamo dunque dovuto rinunciare; in molti hanno insistito per rivedere anche solo per un attimo un pezzo della loro città, tuttavia non sarebbe stata la stessa cosa. Ho in mente un risultato ben preciso ed è quello che vorrei realizzare. Fare qualcosa di similare, snaturerebbe il tutto, per questo motivo- conclude Roberto Conti- preferisco rimandare, ma riuscire a realizzare l'idea iniziale". 

In 200 per non mollare

Cinquanta studenti del Corso di Laurea in Ingegneria dell Università del Salento hanno fatto visita alle zone terremotate delentroterra maceratese. Il Viaggio-Studio

Analisi post-sisma dei danni strutturali ha avuto come tappe Camerino e Visso.  Grazie al contributo del Dipartimento di Ingegneria dellInnovazione dellUniversità del Salento,  con la collaborazione del gruppo di Tecnica delle Costruzioni coordinato dalla Prof. M. Antonietta Aiello, full professor of structural engineering,  50 futuri ingegneri civili hanno avuto la possibilità di studiare sul campo i danni provocati dal sisma che ha colpito il Centro-Italia nellAgosto 2016 e successivamente nellOttobre dello stesso anno.

Unesperienza formativa per mettere gli studenti di fronte alla cruda realta, con lopportunità di analizzare e valutare il contesto, dal punto di vista tecnico. Suddiviso in due giornate di visita, il viaggio studio ha dapprima approfondito la situazione della città di Camerino e, successivamente, quella di Visso e delle zone limitrofe.  A Camerino i sopralluoghi hanno interessato la zona rossa e il quartiere residenziale di Vallicelle, per  unesperienza che, a detta degli stessi studenti, già dotati di specifiche competenze acquisite durante il corso in Ingegneria Civile e nel corso di Costruzioni in zona sismica, ha rappresentato un momento  di sicuro valore formativo e professionale. Ci ha fatto piacere sostenere questa visita didattica voluta dai ragazzi- ha affermato la prof.ssa Aiello-. Ci tenevano a vedere sul campo quello che studiano a lezione e hanno avuto loccasione di analizzare i danni che il sisma ha causato nel centro storico della città e quelli che si sono prodotti negli edifici di più recente costruzione nel quartiere di Vallicelle.  LUniversità di Lecce è da tempo in contatto con i colleghi dellateneo di Camerino e la vista studio ha rappresentato anche unesperienza dal forte impatto emotivo; da un punto di vista tecnico abbiamo potuto notare che i crolli per fortuna sono stati limitati, anche grazie agli interventi che sono stati posti in essere in passato e che gli edifici, sebbene lesionati, hanno reagito in maniera abbastanza adeguata consentendo di salvare la vita delle persone

Lidea del Viaggio-studio è partita da Francesco De Micheli del Corso di Ingegneria Civile e rappresentante degli studenti. A muovere il tutto – ha dichiarato il giovane di Casarano- è stata lesigenza di approfondire quello che i due eventi sismici hanno prodotto. Abbiamo avuto la fortuna di poter organizzare questo Viaggio -studio che riteniamo sia un ottimo banco di prova per tematiche che come ingegneri ci interessano molto da vicino. Unanalisi sul campo che rafforza ancora di più la convinzione che è necessaria uninversione di rotta. Il Paese è sempre riuscito a reperire fondi per ricostruire, in realtà occorrerebbero forti stanziamenti per prevenire: è questa la lacuna da colmare che ci auguriamo sia presa in considerazione per il futuro. Da parte nostra cè tutto limpegno possibile per poter affrontare al meglio le problematiche della sismicità e le complesse fragilità dei territori della penisola, auspicando che si creino le condizioni ideali per permettere di investire in Piani di prevenzione

Carla Campetella

Si è aperto il bando per i finanziamenti in quota capitale per la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti di proprietà pubblica.

Finora le domande presentate dagli enti pubblici e dalle società sportive sono 107 di cui: 83 dei Comuni, una della Provincia di Fermo e una dell’Università di Camerino.

22 le società sportive che hanno presentato la domanda di cui 2 federazioni sportive, una del Cus Camerino e 19 delle società sportive.

Il bando della Regione prevede finanziamenti in conto capitale a fondo perduto, 50% della spesa ammissibile con tetto massimo di 75.000 euro. La Regione ha già stanziato 2 milioni e 400 mila euro, il 50 per cento agli enti pubblici e l’altro 50 alle società sportive.

Da tenere in considerazione che nel prossimo bilancio preventivo sono stati programmati ulteriori 800 mila euro per la stessa finalità a valere sullo stesso bando che rimane aperto fino al 15 novembre prossimo .

Il servizio politiche sociali e sport ha già predisposto la commissione, a cui partecipa anche un rappresentate del Coni, che naturalmente valuterà i requisiti soggettivi e i criteri di ammissibilità delle domande presentate. La graduatoria verrà stilata sulla base dell’ordine di arrivo delle domande al protocollo dopo la necessaria verifica tecnica della Commissione. 

 

Per ulteriori chiarimenti sulle modalità operative e le procedure sono a disposizione gli uffici regionali. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Domenica 22 ottobre, ci sarà la 1° Marcia Camerte, gara podistica di 10 km, aperta a tutti.Una giornata a tutto sport organizzata da Cus, Università di Camerino e Comune con la collaborazione di tante altre associazioni  Prevista sia la gara competitiva Campionato regionale Master, valida per il trittico “Ducato da Varanoche la gara e passeggiata non competitiva di 3 km .

Partenza della gara ore 9.30 presso lo stadio Livio Luzi, Impianti Sportivi Universitari.

“ La Marcia- spiega il presidente del Cus Camerino Stefano Belardinelli- conclude tra l’altro il ciclo delle tre competizioni “ Ducato da Varano”.  Premieremo dunque i migliori tre classificati del trittico che comprende la Stra-Cassero di Castelraimondo e la 4 ponti di Fiuminata. Il percorso è bellissimo e in aperta campagnacon partenza e arrivo agli impianti sportivi. In questi giorni il verde circostante regala immagini meravigliose e si salirà da Le Calvie in direzione di Raggiano, ridiscendendo poi verso Palente e Piampalente per far ritorno agli impianti sportivi. Il percorso è agevole e per la gran parte pianeggiante. La partenza dal campo di atletica – aggiunge Belardinelli- trovo che sia particolarmente colorata e suggestiva in termini di impatto visivo  e si tratta di una gara a cui teniamo molto. L’atletica e in particolare la corsa, oltre ad essere sport molto praticato da giovani e persone mature,  sta offrendo molti bei risultati a livello agonistico sia federale che nazionale, sia europeo che universitario e mondiale”

Altro evento di rilievo il torneo regionale ufficiale di tennis tavolo che si svolgerà sempre domenica 22 ottobre, presso gli impianti sportivi universitari in loc. Le Calvie. “ Una domenica di sport  per testimoniare la forza di reagire e di mettercela tutta. A coronare la dinamica giornata  - conclude Belardinelli-  sarà il ComiCam manifestazione comics, cosplay e videogames, che si terrà sempre presso gli impianti sportivi”

La Presidente della Camera on.le Laura Boldrinitornerà a Camerino il prossimo 30 ottobre. Lo ha annunciato in un messaggio al Rettore eletto Unicam prof. Pettinari inviatogli in occasione del convegno di presentazione degli “Scritti in onore di Vito Rizzo. Persona, mercato, contratto e rapporti di consumo” organizzato nei giorni scorsi alla Camera dei deputati .

“Desidero rivolgere un pensiero all’Università di Camerino, ateneo che ho visitato in diverse occasioni e che ho visto reagire con coraggio, determinazione e speranza alle devastazioni del terremoto – ha affermato la Presidente Boldrini nel suo messaggio – Rettore, docenti, studenti e personale tutto si sono rimboccati le maniche per non pregiudicare la normalità della vita accademica ed universitaria; un grande esempio della volontà di ripartire seppur tra comprensibili difficoltà. Il prossimo 30 ottobre – continua il messaggio della Presidente – visiterò nuovamente la vostra Università per incontrare gli studenti e i docenti e per ascoltare quello che lo Stato potrà e dovrà ancora fare per assicurare una completa ricostruzione”

La Presidente Boldrini sarà accolta presso il Rettorato di Unicam al Campus Universitario dal Rettore prof. Flavio Corradini, dal Rettore eletto prof. Caudio Pettinari e dal Sindaco di Camerino dott. Gianluca Pasqui.

Il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha incontrato presso la sede del Contram in via Le Mosse, la squadra di rulletto "RM Service" recentemente laureatasi campione d'Italia.per la terza volta. Il primo cittadino ha voluto congratularsi di persona con il team guidato da Fabrizio Bernardini, per l’eccellente prestazione del 1 ottobre scorso a Cerbara di Città di Castello, dove si è tenuto il 15° Campionato Italiano della specialità della ruzzola che fa capo alla Federazione Italiana Sport antichi e tradizionali. Vi hanno partecipato 11 squadre da tutta Italia e la  “RM Service”, composta da Pietro e Paolo Gambini, Luciano Milani, Oriano Orsini, Lucio Ortolani e Marco Piersanti, per la terza volta consecutiva è riuscita ad agguantare il tricolore, superando in finale i team di Arezzo e Nocera Umbra, sotto l’ulteriore sfida  di una pioggia battente e un tracciato reso particolarmente insidioso. Per l’occasione nella sala riunioni del Contram, insieme a tutto il team “RM Service” capitanato dal direttore tecnico Bernardini, era presente anche Dino Berti, Presidente onorario della FIGeST. Alla fine, per suggellare il momento di gioia, scambio di omaggi reciproci e foto ricordo di gruppo

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 “ Ci tenevo a ringraziarvi a nome della città , dell’amministrazione e di tutto il territorio - ha detto il sindaco Pasqui- Il bellissimo risultato che avete ottenuto con impegno, rafforza noi tutti, E’ la testimonianza della forza di un popolo dalla quale prendere esempio e noi abbiamo l’obbligo di restituire ai nostri figli la possibilità di tornare in una terra ricostruita. Non posso che congratularmi con voi e ringraziarvi per far girare il nome di questa città con un traguardo significativo che onora Camerino, il nostro territorio e tutta la nazione.  Situazioni come questa riempiono il cuore di gioia e l’augurio è di poter festeggiare con voi anche il quarto scudetto”.

I valori della tradizione sono stati posti in risalto dal Presidente Onorario FIGeSt Dino Berti che ha portato il saluto del Presidente Casadidio, assente per impegni. “ E’ dal passato e dalle radici, che dobbiamo trarre quello che serve a noi come presente e per i nostri figli guardando al futuro. Io vengo dal ciclismo che ha poco a che fare con la tradizione eppure - ha continuato Berti- quando sono entrato nel contesto di discipline come quelle dei giochi di tradizione, debbo dire di essermi innamorato. Partito da sponsor, dopo pochi anni sono arrivato alla carica di Presidente federale che ho esercitato per 8 anni; per me è stata una intensa esperienza perché è nell’ambiente di questi giochi che sono riuscito a trovare quell’umanità che è difficile trovare in altri sport, dove spesso si guarda alla competizione vera e propria e alla commercializzazione del gioco. Qui c’è lo spirito di arrivare ad una medaglia; terminata la gara, magari si conclude davanti ad un panino e ad un bicchiere di vino e ci si ritrova di nuovo insieme per le strade il sabato dopo. Il gioco è aggregazione e divertimento”. 

Carla Campetella

 

Inaugurato a Camerino  presso l’Area di Accoglienza “Vallicelle B il ”Centro di Aggregazione Sociale Il locale adibito a centro di aggregazione e finanziato con il contributo del 5x1000 nell’ambito del progetto “Tutti in Centro! Ricostruire l’aggregazione a Camerino”, vorrà essere un punto di riferimento e un luogo di svago e ritrovo per gli anziani e i cittadini di Camerino colpiti dal sisma.

Erano presenti Fabio Menicacci Segretario Nazionale ANCOS,  il Presidente Provinciale di  Confartigianato Imprese Macerata Renzo Leonori  e il Vice Segretario Giorgio Menichelli , Gianluca Pasqui Sindaco di Camerino, Guido Celaschi presidente Ancos provincia di Macerata. Al taglio del nastro dei locali, benedetti da Mons. Mariano Blanchi,  hanno presenziato anche l’assessore ai servizi sociali Antonella Nalli  e la responsabile della sede di Camerino di Confartigianato Sandra Gentili e Paola Cagnini la responsabile comunale dell'Area Accoglienza Vallicelle B. A benedire i nuovi locali della socialità è stato Mons. Mariano Blanchi 

"Un grazie all’Ancos e al segretario nazionale Mencacci dal presidente di Confartigianato Leonori per aver messo a disposizione della comunità di Camerino il 5 x1000 che ha portato alla donazione di arredi e suppellettili per un centro di aggregazione sociale che diventa punto di riferimento soprattutto  per anziani e sfollati della città.  “ io che vivo a San Severino Marche capisco le problematiche e le grandi difficoltà- ha detto- purtroppo il governo centrale non ci ha abbandonati ma di certo non ci aiuta nel velocizzare; viviamo come associazione anche il problema delle imprese che sono state danneggiate e qualcuna purtroppo non ce la farà a ripartire. Quello di oggi è un piccolo gesto ma penso sia importante per contribuire alla socialità delle persone “.

“ Siamo lieti che questo Centro di Aggregazione sia ospitato all’interno di una struttura molto ben tenuta e funzionale alle esigenze della popolazione- ha affermato Menichelli- Un gesto materiale il nostro che vuol significare aiutare una comunità disorientata e diversa da quella che c’era prima. Il sisma ha messo in discussione tutte le relazioni sociali ma ha creato nuove situazioni di avvicinamento dei cittadini. Noi riteniamo fondamentale che Camerino si consolidi come polo di erogazione di servizi essenziali; lo abbiamo sempre detto perché è una grande città con un alto livello della qualità dei servizi. La nostra attenzione è in particolare rivolta alle persone over 65 che rappresentano all’interno del cratere il 25.5 per cento della popolazione e secondo la stima, tra dieci anni gli over 65 nelle stesse zone incideranno per il 37 per cento. Ma oggi e dieci anni prima, l’andamento demografico ci invita a rafforzare i servizi assistenziali, domiciliari, ecc. ed è questo il settore su cui dobbiamo investire. Quella di oggi è una dimostrazione simbolica, una testimonianza della vicinanza e della prossimità al territorio”.  

“Grazie perché con questa donazione, oltre a trasmetterci tanto amore, avete centrato appieno quello di cui abbiamo bisogno: un punto di aggregazione di cui abbiamo bisogno per ritrovarci- ha detto il sindaco Pasqui -  Veniamo da più di un anno di difficoltà e fatiche e, non possiamo che inchinarci di fronte a queste testimonianze d' affetto che ci danno la forza di andare avanti- ha aggiunto- . Questa è la parte dell’Italia che ci piace, quella che dimostra la sua volontà di essere vicina ad un popolo che soffre. La nostra nazione va purtroppo su due binari : l’Italia bella del grande cuore veloce da un lato e, dall’altro, il Paese del sistema che non funziona. Qui non c’è nessuna gara a chi fa prima o a chi sta peggio, ma l’obbligo di far rialzare una popolazione della quale facciamo parte.perché  ognuno, chiunque sia o qualsiasi idea abbia,  è figlio di questa terra. Confartigianato è una categoria tutti i giorni vicina alla gente, al lavoro e ai problemi della gente.a coloro che sono artefici delle ripartenze. Come sindaco io porto la voce di questa terra completamente distrutta. La situazione è drammatica e l’esigenza è quella di intervenire con forza sulle leggi dell' emergenza. Le istituzioni tutte ha sottolineato - debbono essere in grado di portare avanti le istanze per modificare questo Paese per garantire che la nazione abbia la forza di venir fuori dalle situazioni anche catastrofiche, perché ogni volta non può essere gestire la prima volta. Grazie alla vosta solidarietà e alla mia amministrazione che ogni giorno è con me in questo percorso “.

Parole di gratitudine anche da Paola Cagnini dipendente comunale responsabile del Centro di Accoglienza di Vallicelle” Un piccolo aiuto- ha detto- vale molto di più di quello che dal di fuori può apparire- Vi ringrazio per aver interrotto la monotonia delle giornate della mia gente che vive qui. Con molti di loro ho fatto un percorso che è iniziato in maniera drammatica quella notte del 26 ottobre, difficile anche da raccontare. Al di là di tutto la compagnia  è quello che più ci serve”.  “ Mi auguro che sia davvero l’inizio dell’interruzione di una monotonia dei giorni – ha dichiarato l’assessore Nalli- Anche io ricordo giorni tristi e duri ma, il grande cuore delle associazioni e del volontariato, riesce a farci vedere la luce in fondo al tunnel” 

Commosso l’intervento di Sandra Gentili, che ha ripercorso le problematiche e , pur non paragonabili,alle attuali, le difficoltà incontrate  dopo il sisma del 1997 e dall’amministrazione comunale della quale allora faceva parte. “ Ritrovarsi da capo con tanti problemi non è facile”. E ha lanciato la proposta, subito accolta,  per un impegno i ad animare il centro di Aggregazione con l’organizzazione di piccoli eventi di festa

Sottolineando l’importanza del volontariato, il segretario nazionale di Ancos Mencacci ha spiegato che l'associazione ha voluto portare un piccolo aiuto ad una città ricca di storia, arte e cultura, quale Camerino.” Abbiamo scelto di destinare il 5 x mille per un centro di aggregazione sociale, un luogo che aiuterà le persone a stare insieme e ad uscire dalla psicosi del sisma”. Mencacci che è anche sindaco di un comune di 9000 abitanti,ha chiuso il suo intervento invitando gli ospiti del Centro di Accoglienza ad una piccola gita nel suo paese..

Sono già stati installati a Camerino, nell’area di Protezione civile di Vallicelle  i moduli commerciali provvisori dove troveranno sistemazione undici attività commerciali. Da sempre carente in fatto di negozi, punti di ritrovo o utili servizi, entro il mese di ottobre, la zona di Vallicelle potrà finalmente contare sulla presenza di un ristorante, due studi professionali (geometri- ingegneri),una parucchieria, una palestra, un’estetista, una merceria-sartoria e una ditta di pulizie. Nella stessa area troveranno allocazione anche un’attività di Pasta Fresca, e le sedi di un’assicurazione e di uno studio di consulenza. Poco lontano, in località Rio, aprirà la bottega artigiana di un falegname-restauratore.

“ Quello di Vallicelle- dice il sindaco Pasqui- è sicuramente un quartiere che stiamo cercando di rivitalizzare. Anche in passato in zona si contava una sola attività ma siamo lieti di annunciare che, a breve, proprio da quella parte della città tra le più colpite dal sisma, potranno ripartire otto commercianti e, riguardo all’ordinanza n. 9, altre tre attività. In riferimento all’ordinanza 408, un artigiano potrà poi riprendere il suo lavoro da Località Rio.

In definitiva- prosegue il sindaco-  saranno undici le attività la cui ripartenza è da interpretarsi come un segnale positivo per gli stessi commercianti e come contributo alla vita di un quartiere che il sisma ha profondamente ferito. Mi sento di ringraziare in maniera sentita i commercianti perché, dare nuova energia e dinamismo all’area di Vallicelle, è una delle priorità della mia amministrazione post-sisma. Poter contare su un discreto numero di esercizi commerciali all’interno del popoloso quartiere- sottolinea Pasqui- credo che possa rendere la vita più semplice a chi vi abita. I moduli con copertura in legno sono già stati installati  e , alcuni lavori sono già stati eseguiti; mancano ormai soltanto gli allacci e il tempo utile agli stessi commercianti per sistemare le proprie cose, per cui entro il mese di ottobre, ci auguriamo di poter inaugurare il piccolo centro commerciale di Vallicelle. Un ulteriore passo in avanti, figlio dell’attenzione dell’amministrazione comunale sempre supportata dalla Regione Marche. A carico dell’amministrazione e della macchina comunale infatti sono stati tutti i lavori, dalla gara che ha portato all’ordine di acquisto dei moduli commerciali, alle procedure per l’installazione, tuttavia, la Regione ci è stata sempre vicina e in maniera operativa con l’Ufficio Attività Produttive (del quale ringrazio per la disponibilità il dott. Talarico)  predisponendo il capitolato e il modulo d’ordine, senza i quali non avremmo potuto procedere all’acquisto delle strutture.  Ritengo- conclude il primo cittadino- che non si possa procedere in maniera separata e che le istituzioni debbano contribuire insieme nel percorso presente e futuro del nostro territorio. Cosa che stiamo facendo in maniera soddisfacente con il fondamentale supporto della Regione Marche”. 

Ha sfiorato la soglia delle 400 iscrizioni il seminario  "RICOSTRUIAMO UN FUTURO SICURO", tenutosi, presso il Centro Culturale Universitario Benedetto XIII dell'Università degli Studi di Camerino. Organizzato in collaborazione tra il Comitato RIVAS, GLIS, gli Ordini Professionali (Architetti, Geologi, Ingegneri, Geometri), con il patrocinio dell'Università di Camerino, del Consiglio Nazionale degli Architetti, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, di Materials and Structures Testing and Research, dell'ANCE Macerata e del Comune di Camerino, il partecipato evento era rivolto in particolare ai professionisti del settore, agli Amministratori Regionali e degli Enti Locali interessati agli aspetti di ricostruzione in sicurezza sismica.

I lavori sono stati coordinati dall’architetto Claudia Stefanelli del Comitato Rivas e dall’ingegnere Giordano-Bruno Arato responsabile Relazioni Esterne Glis

Obiettivo dell’incontro, che ha visto alternarsi relatori di spessore nazionale e internazionale, quello di veicolare una progettualità diversa dal passato, valutando la  pericolosità sismica, in maniera tale da arrivare ad  una ricostruzione del patrimonio edilizio, capace di assicurare interventi di costruzione e di recupero con miglioramento sismico, energetico, uniti all'innalzamento del livello di sicurezza sismica.

Gli interventi dei Rappresentanti istituzionali e degli Ordini Professionali con le illustri relazioni degli ingegneri Mariani e Martelli, del prof. Tondi di Unicam, degli ingegneri Clemente, Dall’Asta e Farinelli hanno approfondito le complesse tematiche legate al sisma e alla ricostruzione, ognuno secondo la propria specifica competenza professionale.

Moderne tecniche e tecnologie antisismiche per la costruzione, ricostruzione, conservazione e sicurezza degli edifici, sono state sviluppate anche sulla base del raffronto con il passato e riferendosi a diversi eventi sismici che richiamano a porsi domande, ad imparare ad aver memoria e a fare esperienza nell’esperienza.

“Viviamo in un territorio sismico e col terremoto dobbiamo convivere, non subirlo- ha detto aprendo i lavori l’ing. Arato- Siamo qui per dare un contributo per la sicurezza delle nostre case e del nostro futuro”.

Il ricco momento di confronto che ha coinvolto tutti i tecnici del territorio è stato inaugurato dai saluti del Rettore di Unicam Claudio Pettinari e dell’ing. Cesare Spuri direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione post-sisma per i territori delle Marche.

“ E’ il terremoto degli avverbi piuttosto che dei sostantivi- ha detto il rettore Pettinari ringraziando gli organizzatori di aver scelto Camerino per l’iniziativa-Quattro gli avverbi in risalto: dove, come, perché, quando. Ci interroghiamo su questo e sappiamo che non è facile dare risposte, soprattutto per me che ho vissuto il sisma del 1997, ne conosco effetti e turbamento.

Dove? Qui e non da altre parti, Bisogna ricostruire qui. La Regione non può fare a meno di questo territorio e della montagna. Qui c’è una buona fetta dell’economia della regione e non si può delocalizzarla insieme alla sua gente, senza creare problematiche di lavoro e di socialità.

Perché? Perché ricostruendo qui faremo ripartire questi territori anche da un punto di vista economico.

Come? Troppo spesso si parla di miglioramento sismico e non di adeguamento. Non credo nel miglioramento: è necessario un reale intervento in grado di dare sicurezza alle persone, alle famiglie, agli studenti del nostro ateneo.Attenzione dunque anche al modello della ricostruzione per non correre il rischio di presepizzare e attenzione nell’immaginare una ricostruzione che porti lavoro ai giovani per offrire loro la motivazione a stare qui.

Quando? Il più velocemente possibile e nella maniera migliore facendo in modo che la gente non resti troppo lontana. Vent’anni di attesa sarà troppo tardi.

“ Non possiamo perdere tempo- ha detto Spuri- e tutte le persone qui riunite oggi sono collegate tra loro sul campo, Siamo noi le persone responsabili di tutto il processo che deve essere messo in atto. Le normative ci sono e pongo l’interrogativo etico per ciascuno di noi, nel dare un compito finale che sia all’altezza della sicurezza che in questi luoghi è richiesta. Sono ben cosciente delle contraddizioni e delle limature da apportare e ci lavoriamo;  I tempi non ci danno giustizia ma una situazione così complessa non può comprimere i tempi  non incartiamoci in questioni che non trovano risposte immediate nella legge, aiutiamoci e troviamo un equilibrio  La macina da muovere è molto grande e stiamo cominciando a farlo. Dobbiamo spingere tutti quanti: il mondo scientifico, delle professioni, delle ditte, del Commissario e della burocrazia che, talvolta, dovrebbe guardarsi un po’ allo specchio e capire dove può togliere o limare. Da questo punto di vista però mi sento di dire che quando si vuole,  totale trasparenza e regolarità, come è giusto che sia,  il prezzo si paga anche in termini di procedure. Trovare dunque il giusto equilibrio tra una cosa che non sia né troppo lunga e svilente e al tempo stesso però riesca a dare con una giusta velocità dei buoni risultati, regolari legalmente giusti e trasparenti. E’ un compito sul quale lavoriamo tutti i giorni e credo che nei prossimi mesi cominceremo a vedere i frutti di questo lavoro incessante che ormai, anche con qualche ombra, portiamo avanti da tempo”

Valutazione della pericolosità sismica. Stato delle conoscenze e prospettive future, il tema sviluppato nella sua relazione dal geologo Tondi. “ Per ridurre il rischio sismico e per una ricostruzione sicura- ha detto- occorre rivedere il concetto di pericolosità sismica. La documentazione che abbiamo è ormai obsoleta ma in 20 anni le cose sono profondamente cambiate e, soprattutto non aspettiamo un terremoto per fare la ricostruzione, ma facciamola pre-sisma, con le nuove conoscenze geologiche e geofisiche sulle faglie presenti nel nostro territorio, valutando una pericolosità sismica deterministica e dipendente dal tempo, collegata alla faglia che genera il terremoto”.

Il seminario ha offerto un lungo momento di confronto multidisciplinare e positivo. Soddisfatto della partecipazione il presidente del Comitato organizzatore Roberto Micheli “ Abbiamo inteso offrire un’occasione per orientare tecnici e amministratori che dovranno gestire tutta la ricostruzione, verso una vera prevenzione antisismica che tenga conto della reale mitigazione del rischio sismico  e– ha spiegato- avvalendosi dei materiali e delle tecniche innovative oggi disponibili, come legno, acciaio, resine, dissuasori sismici. L’intento del seminario era proprio quello di illustrare modalità diverse di approccio e di modificare il concetto  di struttura antisismica in grado di preservare solo la vita delle persone. Questo è senz’altro fondamentale ma, a nostro giudizio, occorre andare oltre e arrivare ad avere strutture che, in caso di terremoto, ne escano danneggiate il meno possibile. Arrivare a questo vuol dire non solo evitare costi economici ma anche il danno psicologico sulle  persone costrette ad uscire dalle abitazioni, a vivere fuori del loro Habitat naturale con l’incertezza dei tempi del ritorno a casa. Il nostro Comitato che fa parte del Coordinamento del Terremoto Centro Italia - ha concluso Micheli- è nato per fare delle proposte, comunque rivedibili e aperte al miglioramento. Il senso del seminario “ Ricostruiamo un futuro sicuro” è stato proprio quello di offrire delle idee su cui ragionare”.

C.C.

 

 

Dedicato a fornire chiarimenti sulle demolizioni e sull’iter della ricostruzione,  il contributo radiofonico cui hanno preso parte sull’emittente Radio C1 in Blu l’ Ing Francesca  Claretti , Dirigente dell’ufficio Speciale post sisma delle prov di Ancona e Macerata e responsabile edilizia privata ,l’ Architetto Andrea Vicomandi, funzionario responsabile dell’Ufficio Speciale Ricostruzione (che ha seguito anche la parte emergenziale con la  Protezione Civile),  l’ ingegnere Marco Orioli.responsabile dell’ ufficio lavori pubblici e ricostruzione pubblica del comune di Camerino e il sindaco di Camerino  Gianluca Pasqui.

Un tema delicato quello approfondito dalla trasmissione, improntata a delucidare i cittadini. In primo luogo l’intervento dell’ingegnere Claretti è valso a spiegare le procedure GTS.

GTS è il Gruppo tecnico specializzato di sostegno ai comuni e non obbligatorio, attivato dal lla presidenza del Consiglio dei Ministri -dipartimento di Protezione Civile il 15 – 09- 2016 a seguito del sisma del 24 agosto. Costituito da corpo dei Vigili del Fuoco, dal Ministero dei Beni Culturali  dai  Tecnici regionali e dal Comune.Il GTS- ha proseguito l’ing. Claretti-  ha cessato la sua attività il 15 giugno 2017 , dopo aver fronteggiato la  prima parte dell’emergenza. Le sue attività consistono nell’interrompere o limitare drasticamente una viabilità compromessa su strade pubbliche, interrompere i servizi pubblici , sgomberare edifici lesionati circostanti . Sostanzialmente quindi si tratta di un’attività volta alla salvaguardia della pubblica incolumità; mettere pertanto in sicurezza edifici  che si trovano su pubbliche vie,  demolire edifici che costituiscono grave pericolo o comunque parzialmente demoliti dal sisma  e, il sopralluogo compiuto dai tecnici del Gruppo,  viene concluso con un  verbale che attesta se per l’edificio preso in esame si possa procedere alla demolizione o ad una messa in sicurezza.

( sotto nella foto, un momento della diretta radiofonica con l'architetto Andrea Vicomandi , il sindaco Pasqui, l'ingegnere Francesca  Claretti  e l'ingegnere Orioli )

studi con sindaco e ingegnere

 

Con circolare successiva del Dipartimento di Protezione Civile- ha aggiunto – sono state disciplinate le procedure per attivare il GTS, le messe in sicurezza  e le demolizioni . E’ dunque a seguito dell’attivazione di tali procedure che il sindaco di Camerino, capo di Protezione Civile,  insieme per la Regione Marche all’ingegnere Spuri, direttore dell’Ufficio Speciale Ricostruzione,  con i Vigili del Fuoco, e la  protezione civile hanno deciso di concordare nel comune di Camerino e presso il COC la presenza di un presidio continuo di  GTS. Il coordinamento è avvenuto poi  attraverso la supervisione del CCR regionale a mezzo dell’architetto Vicomandi che coordinava tutte le operazioni di messa in sicurezza nella fase emergenziale. Concordata in particolare l’istituzione di un presidio GTS a Camerino a causa dei gravissimi danni riportati dalla città  e alle conseguenti difficoltà nel portare avanti tutte le messe in sicurezza necessarie per poter riaprire alcune zone interrotte . L’ attivazione del GTS ha portato ad effettuare   278 sopralluoghi che hanno evidenziato per 32 casi suggerimento di demolizione e smontaggio  e, per i 246 rimanenti messe in sicurezza attraverso puntellamenti, cerchiature,  ecc.

 La procedura del Gts- ha specificato- è abbastanza lineare, nel senso che, per interventi inferiori ai 40 mila euro di spesa preventivata dall’ufficio tecnico del comune o da tecnici incaricati dal comune stesso,  il comune provvede autonomamente ad autorizzare l’impresa esecutrice dei lavori per la messa in sicurezza, mentre, per importi superiori ai 40 mila euro va richiesto il nulla osta all’Ufficio Speciale Ricostruzione CCR, che è all’interno dell’Ufficio Speciale Ricostruzione.

Quanto ai casi di demolizioni avvenute in alcuni comuni, l’ingegnere Claretti ha evidenziato che ciò è potuto avvenire in fase emergenziale e  prima dell’entrata in vigore della circolare della DICOMAC. Con l’entrata in vigore della circolare del 22-12-2016 il procedimento è stato disciplinato richiedendo una operatività ben precisa. 

A chiarire la procedura che ha portato a rapide demolizioni, come nel caso di San Severino Marche, è stato l’architetto Vicomandi il quale ha evidenziato la situazione particolare di immobili fortemente danneggiati e prospicienti sulla strada provinciale, nel qual caso la demolizione ha riguardato edifici di pessima qualità costruttiva ed ha rappresentato una strategia al fine di ripristinare la viabilità compromessa su una strada di scorrimento

Sollecitato dal conduttore Mario Staffolani l’ingegnere Orioli ha poi risposto al quesito di una cittadina camerte la cui abitazione agibile, trovasi nell’area di Borgo San Giorgio tra case inagibili. 

 “ La zona di Borgo san Giorgio- ha detto- è classificata zona rossa e l’edificio della signora è in un contesto gravemente danneggiato. Per risolvere le problematiche della situazione siamo in fase di affidamento lavori e a breve inizieremo con la  bonifica dell'area, ma, prima di dare l’accesso agli edifici agibili, sono necessari interventi di messa in sicurezza nel circostante, per eliminare il pericolo di pubblica incolumità.

( nella foto l'Ing Francesca  Claretti l'architetto Andrea Vicomandi )

ingegnere Francesca Claretti e larchitetto Andrea Vicomandi

 

“ E’ chiaro che – ha sottolineato Pasqui – a 365 giorni dal sisma, tutti vorremo vedere la città ricostruita e non puntellata, ma le difficoltà ci sono. E la colpa non è di nessuno, è il sistema Italia che deve dare risposte diverse in caso di catastrofi. Gli amministratori dei vari enti – ha continuato- debbono attenersi ad un percorso, per cui non punto il dito nei confronti di nessuno; io stesso cerco di capire i miei errori e come poter velocizzare ma è vero che non si è mai perso tempo e che si sta facendo il massimo per quello che si può fare.

C’è un percorso GTS non obbligatorio, - ha ricordato Pasqui-  ma è l’indicazione data dalla protezione Civile nazionale; a me, per avere una garanzia totale,  interessa avvalermi del GTS. Il sindaco è massima espressione della Prot Civile sul territorio ma io posso fare anche l’opposto di quanto dice il GTS, magari demolire invece di puntellare, ma debbo motivarlo tecnicamente screditando dei tecnici.

A me interessa la verità – ha detto il sindaco -e questo il motivo della trasmissione. Di fronte a documenti scritti, quello è il da farsi. Siamo riusciti in una riunione come primo comune ad avere una sede stabile di GTS che è servita a portare risultati importanti in una città che ha una difficoltà diffusa tra le più estese . L’importante non è fare subito ma fare bene.

Da ultimo il sindaco ha sottolineato che una parte del centro storico sta tornando a vivere e  che adesso l’obiettivo principale ( fine settembre massimo metà ottobre) è riaprire piazza Cavour. ( sotto nella foto i lavori di messa in sicurezza della piazza )

PIAZZA CAVOUR 2

A tal fine ci si sta operando per risolvere le ultime criticità per le quali si prevedono interventi già ad inizio ottobre

“Si arriva in piazza, si riacquista una altro pezzo di città, di  fiducia e di voglia di riabbracciare il centro, pensando che per la ricostruzione ci vorranno ancora anni . Ma – ha concluso- si stanno raggiungendo risultati eccezionali  come quello di poter vantare un sostegno economico di sei milioni di euro per l’area commerciale di San Paolo a fronte della cifra di circa tre milioni che avevamo a disposizione e questo, grazie alla macchina  regionale sempre al nostro fianco e grazie alla Protezione Civile Nazionale che è artefice di questo importante sostegno economico al progetto”.

C.C.

piazza cAVOUR 1

 

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