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«IL BENE COMUNE OGGI:
UN IMPEGNO CHE VIENE DA LONTANO»
È il tema della Settimane Sociali, la 45ª della storia nella chiesa, la prima si svolse dal 23 al 28 settembre del 1907, cento anni, un traguardo importante per i problemi sociali e per le tematiche che a Pistoia e a Pisa da giovedì 18 fino a domenica 21 ottobre 2007, vedrà confrontarsi tanti rappresentanti delle diocesi italiane, per la diocesi di camerino-san severino marche parteciperanno il Dottor Giulio Mancinelli, vice sindaco di Camerino e il direttore di Radio C 1 Mario Staffolani.
La ricorrenza del centenario delle settimane sociali, offre l'opportunità di compiere una riflessione approfondita sul senso del cammino percorso e sulle prospettive future. In questo contesto il Comitato Scientifico e Organizzatore ha scelto un tema molto attuale e sicuramente impegnativo: Il bene comune oggi: un impegno che viene da lontano.
Promotore della prima Settimana Sociale fu Giuseppe Toniolo, un protagonista del Movimento cattolico a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Egli è forse il maggiore esponente del pensiero sociale cristiano dell'inizio del secolo scorso. Interprete e critico acuto sia del capitalismo sia del socialismo, Toniolo cerca forme di superamento del meccanismo della concorrenza nelle sue espressioni più radicali, come pure dello schema deterministico che soggiace all'ideologia marxista, guardando al momento economico come a uno dei luoghi etico-sociali e, insieme, etico-politici privilegiati della storia. L'alternativa che delinea non è la tradizionale «terza via», ma un progetto di democrazia orientata al perseguimento del bene comune, facendo leva sul solidarismo e sulla cooperazione, raccordando la difesa dei diritti al richiamo dei doveri, salvaguardando il primato della persona e del lavoro umano nei processi produttivi, ribadendo la necessità di ispirare l'azione dei singoli e delle comunità ai valori morali.
Il tema prescelto per questa edizione centenaria il bene comune oggi – poggia su due idee fondamentali: la memoria del contributo dei cattolici e le nuove responsabilità che il futuro comporta
Alcuni punti di approfondimento saranno:
– Come è percepita la presenza pubblica e politica dei cattolici nel proprio territorio?
– Ci sono interrogativi nel modo di vivere la laicità nell'attuale società pluralistica, senza cadere nel laicismo?
– Come attuare il discernimento politico oggi, cogliendo nella questione antropologica la nuova forma della questione sociale, a partire dai programmi e non solo dalla proclamazione dei principi?
- Esistono elementi comuni delle matrici culturali presenti nel nostro Paese?
Domani sera (19 ottobre 2007) si apre ad Appignano “Leguminaria”, la rassegna promossa dal Comune e dalla Provincia di Macerata che unisce i valori di una sana agricoltura all'arte di chi sa tramandare antichi mestieri. E che propone, quest'anno, un ricco calendario di appuntamenti per le vie del paese. Una “Leguminaria”, dunque, non solo da mangiare ma tutta da camminare e da scoprire. Vediamo come.
Venerdì 19 ottobre si mangia, dalle ore 19, nelle osterie del Bellente e della Piazza, in centro storico. Si dovrà prenotare al numero 338.7878472, oppure sul sito www.leguminaria.it
Alle ore 21 spettacolo del gruppo folk “La damigiana” in piazza Umberto I.
Sabato 20 ottobre apre, alle ore 19, anche l'osteria degli Antichi Mestieri, in via Carducci (case popolari). In centro storico funzionano le osterie del Bellente e della Piazza. Non c'è bisogno di prenotare. Dalle ore 21 spettacolo itinerante del gruppo folk “Vincanto” ed esibizione dell'Associazione teatrale “Verso l'armonia” in piazza Umberto I.
Domenica 21 ottobre le osterie sono aperte sia a pranzo sia a cena. Gli spettacoli iniziano dal primo pomeriggio con le barzellette di “Lando e Dino”, la musica itinerante della “Mabò Band”, le acrobazie degli artisti di strada, le note del gruppo folk “La damigiana”. Partecipano anche “I Solari” con un concerto alle case popolari (ore 17), mentre “Leguminaria Band” si esibisce in piazza Umberto I (ore 18). Altre iniziative colorano la mattinata, come il mercatino dei prodotti tipici intorno alle mura del centro storico e in via Roma, e la marcialonga appignanese. Dalle ore 14, ai giardini delle case popolari, c'è la mostra di antichi mestieri; contemporaneamente, in via Borgo Santa Croce, i Maestri Vasai e gli allievi della Scuola di ceramica dimostrano come si lavora l'argilla. Alle 16 via ai giochi popolari con la corsa delle brocche, e alle 17, all'osteria del Bellente, “Musica e Vino”, conferenza a cura di Slow Food - Corridonia. Tutti i giorni, infine, nella sala eventi del Comune, rimane aperta la mostra “Poliversi” di Fulgor Silvi, mentre gli appassionati possono visitare, nell'oratorio di via Dante Alighieri, la mostra micologica dell'Associazione Naturalistica Monti Sibillini.
L'Ateneo di Camerino ha offerto a dieci studenti selezionati con bando rettorale riservato agli iscritti alle Facoltà di Farmacia e Giurisprudenza, l'opportunità di visitare il Parlamento Europeo e la città di Bruxelles, dal 9 all'11 ottobre 2007.
Nel corso della visita, che è stata organizzata dallo staff dell'On. Alessandro Battilocchio, il più giovane deputato europeo, agli studenti Unicam è stata offerta la possibilità di frequentare un seminario ad hoc sulle Istituzioni europee, (Parlamento, Consiglio dei Ministri e Commissione) ed in particolare conoscere in dettaglio le funzioni svolte dal Parlamento, l'unico organo dell'Unione europea eletto direttamente dai cittadini. I ragazzi hanno anche avuto la possibilità di assistere alla riunione plenaria del Parlamento e di visitare tutte le strutture che lo compongono.
“E' stata un'esperienza davvero interessante - hanno dichiarato i ragazzi che hanno partecipato all'iniziativa – l'On. Battilocchio si è dimostrato molto sensibile ai temi dell'istruzione e del lavoro, illustrandoci le opportunità lavorative all'estero offerte ai giovani dalle istituzioni europee”.
La visita è stata resa possibile grazie all'interessamento dei Presidi delle Facoltà di Farmacia e Giurisprudenza di Unicam, Professori Maurizio Massi e Guido Biscontini.
In tutta Italia ,studenti e cortei nelle piazze per chiedere accesso a tutti i gradi dell'istruzione,diritto allo studio e partecipazione nei luoghi della formazione.
Una protesta ,quella degli studenti ,che è soprattutto per bocciare il ritorno degli esami di riparazione a settembre,chiedendo l'annullamento del Decreto Fioroni.
"Siamo contro il decreto,non contro il governo" hanno precisato i numerosi ragazzi,appartenenti a tutti gli istituti scolastici superiori della città ,scesi in piazza Cavour a Camerino.
12 ottobre "Ministro Fioroni rimandato a settembre,recitavano i loro striscioni.
In piazza non sono mancati cori contro il ministro, ma anche frasi contro gli insegnanti "fannulloni", accusati di scarso rendimento e in alcuni casi anche incompetenti nella loro materia.... evitiamo di riportare i nomi e i cognomi pronunciati in piazza....
Abbiamo raccolto le ragioni della loro protesta.......
ascolta il servizio nell'apposito spazio CONTRIBUTO AUDIO... in mp3
Tra la fine dell'800 e la prima metà del secolo scorso, ben 5.558 abitanti di Treia lasciarono la loro terra per emigrare in Argentina per tentare miglior fortuna a Buenos Aires, Rosario, Santa Fè, Belle Ville, Cordoba, Bahia Blanca. Trentanove di loro, tra il 1921 ed il 1949, si stabilirono a Monte Buey, una cittadina sorta meno di cento anni fa nel vasto Paese sudamericano proprio sulla spinta dell'immigrazione italiana di quegli anni. Da questa circostanza è nata un'amicizia tra le due città, ufficializzata da un vero e proprio Trattato suggellato in questi giorni con una visita di una delegazione di Monte Buey a Treia. La stessa delegazione, dopo una visita a Palazzo Ricci, è stata ricevuta in Provincia, a Macerata, nella Sala del Consiglio provinciale, in corso della Repubblica a Macerata. Erano presenti all'incontro il presidente del Consiglio provinciale, Silvano Ramadori, l'assessore provinciale, Giulio Pantanetti, i capigruppo Antonio Pettinari, Corrado Speranza, Massimo Montali, Antonio Monaldi, Mauro Maggini e Francesco Vitali, il sindaco di Treia, Luigi Santalucia. Il sindaco della città argentina, Fabricio Motta, ha presentato la realtà territoriale di cui è primo cittadino: Monte Buey, che conta poco più di 7 mila abitanti, è situata in pianura, nel dipartimento ‘Marcos Juarez" a 260 km da Cordoba, al centro della Repubblica Argentina. Ha una superficie di 64.280 ha, delle quali 306 corrispondono all'area urbana. Fin dall'inizio Monte Buey è stata popolata da immigrati italiani, per la maggior parte marchigiani, che costituirono da subito una vera e propria colonia, andatasi sempre più sviluppando con le nuove generazioni.
Il gemellaggio fra le due città, come è stato sottolineato nel corso dell'incontro, venne pensato e realizzato nel lontano 1992 dall'allora sindaco di Treia, Fabiano Valenti, prematuramente scomparso. Con questo gesto, oltre a far riavvicinare le due comunità locali, si è ripresa in mano un'importante pagina di storia. Treia, come molti altri paesi del Maceratese, ha vissuto, in passato, un lungo periodo di emigrazione. Un periodo dal quale ci si è risollevati solo dopo la seconda metà del Novecento grazie alla tenacia e alla lungimiranza di alcuni imprenditori locali. Proprio a tali figure domenica prossima la cittadina maceratese dedicherà un Consiglio comunale aperto che sarà anche occasione per ricordare alcune figure, come ad esempio don Giuseppe Palmucci, sacerdote locale che avviò un maglificio dando lavoro a decine di treiesi. Imprenditori che forse a quel tempo non se ne resero conto ma che, effettivamente, invertirono la tendenza dell'emigrazione favorendo l'immigrazione verso le nostre zone. Ma Treia non intende certo dimenticare il legame con i paesi stranieri che ospitarono molti dei suoi emigranti. Il legame con Monte Buey è proprio testimonianza di ciò. La delegazione argentina, che resterà in città fino a lunedì 15 ottobre, oggi ha effettuato anche una visita alla Riserva naturale di Abbadia di Fiastra e all'omonima abbazia cistercense.
Nella foto: la delegazione ricevuta in Provincia con i rappresentanti del Consiglio provinciale
Il problema della casa per diverse famiglie marchigiane è una questione fondamentale. Il Governo regionale, consapevole di questo disagio, ha avviato una strategia in grado di sviluppare politiche abitative necessarie per
“La domanda di possedere una abitazione inizia ad essere consistente – ha sottolineato Agostini – e
“Tra le novità del Piano – ha sottolineato Carrabs - ci sono le agevolazioni per l'accesso alla proprietà della prima casa mediante contributi “buoni casa”, diretti a giovani coppie e l'istituzione di un fondo di garanzia per i mutui accesi da giovani coppie, con contratti di lavoro precario o atipico. I criteri per l'assegnazione dei buoni casa saranno stabiliti dalla Provincia, rispettando le indicazioni fornite dalla Regione, mentre per il fondo di garanzia,
“Tutti gli interventi di nuova costruzione – ha proseguito l'Assessore - dovranno raggiungere un grado di sostenibilità edilizia in termini di limitazione dei carichi ambientali e di consumo delle risorse energetiche. Se la costruzione raggiunge un grado di sostenibilità maggiore sono previsti contributi aggiuntivi. Inoltre, il Piano punta al sostegno delle famiglie, sulla qualità delle costruzioni e anche sulla riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico mediante interventi di abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici abitati da famiglie con persone aventi disabilità motorie permanenti”.