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L'Appennino camerte - 24 settembre 2022 - n.35
L'Appennino Camerte online
Nella tarda mattinata di domenica 24 dicembre è stato inaugurato il mini marrket di Caldarola nella zona industriale all’ingresso della cittadina. Il parroco mons. Vincenzo Finocchio ha invocato la benedizione sugli esercenti e sui clienti del centro attività produttive. Il sindaco Luca Maria Giuseppetti, prima del rituale taglio del nastro, ha ricordato come il centro fu fortemente voluto dal compianto Lino Carlini per favorire il cammino della rinascita del paese dopo le distruzioni dei sismi 2016-17 e la dispersione dei caldarolesi negli alberghi della costa adriatica e nell’entro terra marchigiano nonché fuori regione. Ha salutato il centro anche come luogo di aggregazione sociale in attesa del progressivo rientro degli sfollati.
Madrine dell'inaugurazione Marielisa Carlini e Monica Bibiagi.
Nel piccolo centro commerciale ci sono 10 negozi e 2 uffici professionali: cartoleria "Passato e presente " di Bentivoglio Clelia e Stefano , gioielleria Gazzellini Caterina, abbigliamento e intimo "Sotto Sopra" di Susanna Fabbroni, casalinghi di Francesco Pelacani, alimentari Annalisa, mobilificio Moretti, pasta fresca Graziella, frutta e verdura Massetani, bar da Mariella, studio legale di avv. Noemi Paola Riccardi, studio tecnico di geom. Rino Di Filippo. A fine marzo già altre attività si erano stabilite presso un capannone industriale: ambulatorio medico di Lommano, due studi tecnici:uno di Donati e l’altro di Ricca, parrucchiera Catia, barbieria di Francesco Pazzelli, un studio assicurativo UnipolSai. Altre attività erano già state delocalizzate fuori Caldarola per mancanza di spazi e clienti.
 
 
 
 
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Regalo solidale a favore dell’ospedale di Camerino. Grazie alla donazione di Spazio Casa, azienda camerte di arredamenti, il reparto di Medicina interna del nosocomio, si è potuto dotare di una nuova e funzionale cucina. La consegna del blocco cucina completo di ogni confort, è stata accolta con gratitudine da tutto il personale. Il valore del bel gesto di solidarietà è stato sottolineato dal Responsabile del reparto Dr Pietro Compagnucci

“ Un dono molto gradito e di grande utilità per i nostri ricoverati. Il nostro grazie va all’azienda di arredamenti di Camerino e all’associazione “ A Cuore Aperto”, coordinata dalla dott.ssa Gabriella W. Mazzoli. Nella cucina - ha spiegato- si preparano i pasti che poi vengono serviti ai pazienti e il regalo che abbiamo ricevuto da Spazio Casa, contribuisce senz’altro al completamento dell’assistenza che è nostro dovere offrire e per la quale, nel modo migliore possibile, ci prodighiamo quotidianamente”.

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Nel reparto di Medicina Interna dell’ospedale Santa Maria della Pietà, unitamente al personale infermieristico che si alterna nei vari turni, attualmente operano 5 medici dirigenti di 1° livello

 “ La nostra dotazione è di 30 posti letto, costantemente tutti occupati; anche il particolare di una cucina più moderna e funzionale, può aiutarci ad offrire un servizio migliore. Poter usufruire di un ulteriore aiuto dal punto di vista logistico, è per noi molto utile e – conclude il Responsabile del reparto-  il fatto che questo regalo sia giunto nell’imminenza delle festività natalizie, ci rende ancora più felici”

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Realizzata con tutti gli accorgimenti antisismici, l’intera struttura ospedaliera di Camerino, ha retto ottimamente agli eventi dell’ottobre 2016, senza riportare alcun danno e alcuna interruzione nei servizi; così è stato anche per il reparto di Medicina che ha potuto continuare a lavorare al 100 per cento delle sue possibilità, rivelandosi di fondamentale supporto anche a situazioni di difficoltà che hanno riguardato nosocomi vicini. 

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Tradizionale scambio di auguri natalizi tra l'Arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro e i sacerdoti e i laici che prestano il loro servizio nella curia arcivescovile di Camerino – San Severino Marche. "Potrebbe essere questo l'ultimo Natale che vivo a Camerino – ha esordito l'arcivescovo, che tra qualche mese compirà 75 anni, dopo aver ringraziato il vicario mons. Nello Tranzocchi che a nome di sacerdoti e laici e dei presenti aveva formulato gli auguri – Come sapete ho desiderato incontrare di recente il papa e vista la situazione della nostra diocesi ho chiesto che al compimento del mio 75° anno di età non venga utilizzata la formula canonica del "rimani fino a che non si provveda diversamente", ma ci sia una certezza e una continuità tempestiva.

Questo non per me, quanto per la realtà che siamo chiamati a servire. Essa esige una continuità e tempestività di presenza dato che si metteranno in moto progetti riguardanti sia la riparazione delle chiese sia l'attività di cura delle persone. Siamo, infatti, chiamati ad inventare un processo di normalizzazione che deriva dai fatti. In secondo luogo questo esige una serena collaborazione per raggiungere obiettivi che producano il bene per tutta la comunità. Se sopportiamo gli uni i pesi degli altri ogni fatica diventa produttiva per un futuro buono. Infine credo sia importante ricordarci che siamo chiamati a lavorare per una comunità di fede. Quindi le persone che ci avvicinano debbono trovare in noi accanto alla competenza la consapevolezza di servire un di più, la comunità cristiana".       

 

(Papa Francesco insieme all'Arcivescovo Francesco Giovanni)

 

Incontro Papa e Vescovo Brugnaro

 

(Il papa accoglie calorosamente mons. Brugnaro)

stretta di mano papa vescovo

 

 

(da sinistra l'ingegnere Carlo Morosi, il prof. Ippolito Antonini, l'arcivescovo Francesco Giovanni, il vicario mons. Nello Tranzocchi)

saluti curia Morosi Antonini Brugnaro Tranzocchi

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Pubblico non delle grandi occasioni all'Eurosuole Forum di Civitanova, ma tanto entusiasmo per l'esordio casalingo in Champions League della Lube che ha superato con il massimo scarto i belgi del Roeselare.

Presenti sugli spalti anche gli studenti dei licei di Camerino, che hanno seguito con interesse il confronto per poi "assalire" i beniamini di casa alla caccia di autografi. "E' stata una bellissima serata di festa – così il professor Alberto Montecchia – I ragazzi sono rimasti davvero contenti nel vedere dal vivo la pallavolo giocata ai massimi livelli e questo servirà loro da stimolo". 

Un autentico boato si è levato dal settore riservato agli studenti dei licei camerti, accompagnati anche dal professor Pagliari e da altri insegnatiquando lo speaker li ha salutati annunciando la loro presenza, con il resto del pubblico ad applaudire i giovani che stanno ancora soffrendo a causa del terremoto.

"Una grande emozione sentire la vicinanza e l'affetto del palazzetto – continua il professor Montecchia – a dimostrazione che non siamo soli a lottare.

Ed anche lo sport, come la vita, è lotta e sacrificio necessari per ottenere risultati". Una scuola particolarmente attiva quella guidata dal dirigente Francesco Rosati, presente sul territorio e con gli studenti che continuano a partecipare ai grandi eventi, non solo di carattere sportivo.    

Alcuni momenti della festa nel dopo match

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Pubblicato in Sport

Mercoledì 20 dicembre a Visso, simbolo emblematico del terremoto, è stata tenuta la lectio di Avvento dell’Arcivescovo Francesco Giovanni organizzata dal Servizio di Pastorale Giovanile diocesana. La scelta non è stata improvvisata, ma dettata da un preciso desiderio di vicinanza fraterna alla popolazione gravemente colpita dal sisma. Il luogo caratteristico denso di reale provvisorietà (un multi container assemblato) imponeva un clima di silenzio. Un vero raccordo esistenziale con quello che da lì a poco si andava a meditare grazie alla competente riflessione dell'Arcivescovo sul Vangelo di Luca (Lc 2,1-20). La nascita di Gesù e ‘la fretta’ dei pastori nell’andare a vedere l’evento salvifico scaturire da una mangiatoia. Come si poteva reagire alle parole dell’Angelo? Andando, vedendo, lodando.
Queste in sintesi le parole introduttive del Vescovo: “La verità, la bellezza che ci tocca tutti, credenti e non, sta in una verità: Dio ha inventato un modo nuovo per andare incontro agli uomini. Non si tratta di potenza, di creazione, di culto. Dio è venuto nella carne. Dio si è avvicinato ancor di più diventando uomo”. Un ‘incipit’ autorevole atto a dipingere un quadro interessante. Due tonalità. La prima di tipo esistenziale. Dio ha scelto la debolezza della carne, lo scorrere del tempo, la portata dello spazio. Dio entra in questa umanità. Abita e si colloca nella storia. Gesù è nato tra gli uomini. La seconda riguarda l’atteggiamento sorprendentemente umile dei pastori. Essi sono considerati categoria bassa, ultima. Primi però, nel ricevere l’annuncio dell’Angelo.
Gente incapace di culto, vite semplici che assecondano il ritmo quotidiano collegandolo alla vita degli animali stessi di cui loro sono custodi. Altrettanto pronti, tuttavia, ad accogliere la novità di un bambino in fasce. Nei pastori la netta adesione alla gioia annunciata (Vangelo) che non è esclusiva o conquistabile arbitrariamente. “Tocca a te dare futuro a questa gioia”, l’invito del Vescovo risuona nel cuore dei giovani presenti e richiama alla responsabilità del credente. Non c’è fede autentica se non nella gioia. Questo ci provoca alla verifica della ‘nostra’ gioia. Da essa dipende anche la dinamica missionaria e testimoniale della fede. Vale più un sorriso, uno sguardo benevolo che una nozione di verità. Quest’ultima riflessione si aggancia con la situazione sofferente e disarmante per certi versi delle zone di Visso e Ussita. Dare gioia significa investire questa realtà non subendola, ma vivendola come presenza di Cristo. Certo, nelle intercessioni al momento della preghiera comune, non sono mancate preghiere perché possa risplendere una più accorata e veloce azione di risanamento concreto. Non solo coscienza ma anche ‘corpo’. La serata si è conclusa con un gesto di speranza: l’accensione personale dalla corona dell’Avvento di un lumino. Solo la Luce della Parola può stanare e dissipare le tenebre dell’uomo. Ma dopo la liturgia del ‘Gloria’ angelico inizia quella terrena fatta di discernimento e movimentazione. I pastori vanno alla mangiatoia. Termina il momento di preghiera con le parole di Don Gilberto, parroco di Visso, che ringrazia per la ‘coraggiosa’ presenza alla Lectio. Viene fatto un cenno al disagio attuale provocato dal sisma, fiducioso in un repentino miglioramento, viste le condizioni avverse dell’inverno.

don Luca Ferro

 

lectio vescovo

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Giovedì, 21 Dicembre 2017 10:15

Jesi- In manette tunisino ricercato

Era senza fissa dimora e con un arresto pendente emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona, ma i carabinieri di Jesi, attraverso la fitta rete informativa, sono riusciti a localizzarlo ed ammanettarlo.

E’ quanto accaduto ieri mattina ad un ricercato tunisino, H.M. 41enne,  condannato a 6 mesi di reclusione per spaccio continuato di sostanze stupefacenti.

All’epoca dei fatti l’uomo, con numerosi precedenti specifici, nel 2012 era rimasto coinvolto in una indagine condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia per  traffico di stupefacenti di hashish ed eroina sulla piazza di Jesi, venendo anche arrestato all’epilogo della medesima attività investigativa.

L’uomo, quindi, dopo essere stato localizzato nel pressi della Stazione degli autobus  a Jesi e arrestato, è stato condotto in caserma e, dopo il fotosegnalamento e le formalità di rito, è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Ancona, ove dovrà scontare la condanna definitiva.

 

 

Il Comandante

(Magg. Benedetto Iur

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Mercoledì, 20 Dicembre 2017 17:18

Contram, 40 anni di storia

Un pomeriggio di festa nel quartier generale di Camerino, in località le Mosse. Per celebrare i 40 anni di Contram, la società di trasporti la cui attività, iniziata nel lontano 1977, ha portato l'azienda camerte a divenire nel tempo una delle aziende pubbliche più importanti del settore. Oltre 200 dipendenti, migliaia di chilometri percorsi ogni anno, una rete di trasporti che copre gran parte della regione con collegamenti quotidiani con Roma e altre importanti città d'Italia, un servizio ecomiabile svolto durante l'emergenza terremoto. La società presieduta da Stefano Belardinelli festeggia, dunque, il quarantennale con una cerimonia svoltasi alla presenza del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, dell'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro e dei tantissimi dipendenti che hanno fatto grande l'azienda.

 

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"Un grande evento non solo per l'azienda Contram ma anche per tutto il territorio – così Marco Moscatelli, presentatore del pomeriggio di celebrazioni – Un'azienda cresciuta tantissimo in questi ultimi anni, che è riuscita ad ottenere grandi risultati, ma soprattutto che è stata vicina ad un territorio messo in ginocchio dal sisma. Inoltre, grazie all'impegno di tutti, dal presidente Belardinelli a ogni singolo dipendente, Contram è riuscita a mettersi in vetrina con ottimi risultati, divenendo una delle aziende di primo piano nel traposto pubblico".

 

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Un'azienda dinamica, come tiene a sottolineare lo stesso presidente Stefano Belardinelli. "Siamo nel pieno dell'attività per trasportare tante persone che hanno bisogno degli autobus che sempre più diventano momenti di socialità visto il non facile contesto in cui viviamo – le sue parole – Nonostante un territorio che sembra essere in continua emergenza Contram non si ferma, non fa interruzioni di pubblico servizio, ma cammina sempre e ovviamente ci riesce grazie anche alla collaborazione degli enti locali, in primis la provincia che garantisce la percorribilità delle strade. Cito l'esempio dello scorso 18 gennaio quando, mentre a Rigopiano tante persone, anche nostri conterranei, morivano nella tragedia dell'Hotel, gli autobus Contram provvedeva all'evacuazione della frazione di Bolognola minacciata dal rischio valanga. Quindi l'ordinarietà della nostra attività che ci fa guardare avanti verso progetti e tecnologie sempre nuove. Siamo nel territorio a 360 gradi, anche sui temi dello sport e della socialità. Per questo abbiamo associato la nostra azienda con la Lube, squadra che nel volley ci rappresenta in Europa e nel mondo".

 

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Si dice "orgoglioso di far parte di questa azienda" Mario Polliccelli, che continua: "una realtà legata al territorio dove ho trovato persone attaccate al lavoro, legate al territorio e all'idea che dobbiamo tener duro per riuscire a superare tutto ciò che ci è caduto sopra in questo ultimo anno".

"Dopo tanta sofferenza finalmente un momento di festa che appartiene non solo alla città e al territorio, ma all'intera nazione – l'intervento del sindaco di Camerino Gianluca Pasqui - Questa azienda costituisce la dimostrazione di come, quando si è bravi, si riesce a portare avanti una struttura con grandissimo successo e ottimi risultati".

 

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40 ANNI DI CONTRAM – 120 ANNI DI ESPERIENZA NEL TRASPORTO PERSONE

Le società antenata della Contram sono:

V. Perogio e C. – Società trasporti automobilistici Macerata STAM anno cositutzione 1908

SAUM (Società Automobilistica Umbro Marchigiana) anno costituzione 1923

9 maggio 1977 nasce CON.TR.A.M. Consorzio Trasporti Alto Maceratese

Giugno 1991 inaugurazione nuova sede in Via Le Mosse in Camerino

30 giugno 1999 nasce Contram Spa Società per Azioni

Aziende controllate Contram SpA: Contram Servizi s.r.l. e Contram Mobilità s.c.p.a.

Aziende inglobate in Contram: ditta Gentili Mario di Serravalle di Chienti, SIAMC di Corridonia, ramo d’azienda della V. Perogio e C. – Società trasporti automobilistici Macerata STAM, Cooperativa autoservizi pubblici di Fabriano, ramo d’azienda ASTEA di Recanati, Farabollini s.r.l. di Treia

Anno 2005 realizzazione nuova sede di Corridonia vicino uscita SS77 Macerata sud – Corridonia

Aziende partecipate Contram: Area di Sosta Settempedana s.r.l., Conerobus S.p.a., Settempedana Sosta e Manutenzioni s.r.l., Terminal Marche Bus s.c.a.r.l., Tran s.c.a.r.l., Vector One s.c.a.r.l.

3 presidenti: Domenico Cavallaro, Armando Ottaviani e Stefano Belardinelli

21 soci

214 dipendenti

1 sede principale: Camerino

12 sedi operative e depositi Bolognola, Civitanova Marche, Corridonia, Fabriano, Fiuminata, Loreto, Matelica, Recanati, San Martino di Serravalle di Chienti, San Severino Marche, Treia, Visso.

210 AUTOBUS

90 LINEE EXTRAURBANE

7 SERVIZI URBANI: Camerino, Fabriano, Matelica, Recanati, Porto Recanati, San Severino Marche e Treia

7.074.956 KM ANNUI PERCORSI NEL 2016

6.921.391 UTENTI/PASSEGGERI TRASPORTATI NEL 2016

Circa 18 milioni di euro di fatturato

Sperimentazione nuovi servizi: trasporto a chiamata, progetto Twist, Discobus, Muoviti Sicuro, Skibus, 3 presìdi un unico ospedale, Unicam Mobilità, UnicaMovimento.

Collaborazioni con Università di Camerino: contratti di ricerca e sviluppo, “Progetti Eureka” con Università e Regione Marche, Contratti di ricerca, borse di dottorato con l’Università di Camerino, collaborazioni con spin-off dell’università di Camerino.

Progetto Aree Interne con Capofila l’Unione Montana Marca di Camerino.

Verranno rinnovati gli impianti secondo quanto previsto da Industria 4.0,

Progetti sull’elettrico, e-bike, bus elettrici, ecc.

APP di Contram Mobilità lanciata nel mese di settembre 2017

Nel corso del 2017 i verificatori hanno svolto attività di formazione specifica mirata su come affrontare e gestire situazioni critiche e attività formative «sul campo» per il miglioramento delle abilità relazionali anche per superare differenze linguistiche, religiose e culturali al fine di evitare che diventino ostacoli relazionali.

EMERGENZA TERREMOTO 1997

Settembre 1997: a seguito del terremoto la sede della società ospita la Comunità Montana di Camerino, per un breve periodo il Comune, allestisce 120 posti letto all’interno del garage e altri spazi per la preparazione e distribuzione del cibo.

EMERGENZA TERREMOTO 2016

Subito dopo le scosse del 26 ottobre 2016 la Contram spa diventa sede del COC (centro operativo comunale), ma anche presidio di sicurezza e socio sanitario (presenza di vigili del fuoco, carabinieri, medici, farmacia, protezione civile regionale, protezione civile nazionale, ecc.). Contram nelle ore immediatamente successive ai gravi eventi sismici del 26 ottobre, oltre a mettere a disposizione le proprie strutture di Camerino per la gestione dell’emergenza, ha anche immediatamente fornito gli autobus per far riparare dalla pioggia battente le persone dei paesi dell’entroterra che si trovavano in strada. Fin dalle ore 6.00 del 27 ottobre Contram si è adoperata per spostare verso Ancona e verso Roma gli studenti universitari presenti a Camerino al fine di permettere loro di far ritorno alle proprie abitazioni; contemporaneamente, seguendo le direttive impartite dalla Protezione Civile ha portato avanti le operazioni di trasferimento degli sfollati dall’entroterra verso le strutture alberghiere della costa.

Il Servizio Protezione Civile della Regione Marche ha affidato a Contram S.p.A. una significativa parte dei servizi di trasporto persone in emergenza. Contram S.p.A., i suoi lavoratori, consulenti e personale tutto si è spesa con grande generosità nei confronti del proprio territorio e della propria gente, non lesinando supporto e sostegno, ma cercando sempre di salvaguardare l’attività d’impresa e il suo patrimonio.

L’azienda ha immediatamente accolto le necessità delle scuole di ogni ordine e grado con l’istituzione di servizi speciali per garantire il proseguo delle attività ai ragazzi. Così come le esigenze dell’Università di Camerino ovvero favorire gli studenti che hanno deciso di rimanere a Camerino nelle strutture ancora agibili (il campus universitario e alcuni collegi) e supportare tutti coloro che non hanno più la possibilità di alloggiare a Camerino istituendo dei servizi giornalieri di collegamento in orario universitario sulle principali destinazioni (Macerata, Civitanova, Porto Recanati, Loreto, Ancona, Senigallia, Jesi, Fabriano, Comunanza, Amandola e Ascoli).

I collegamenti proseguono ancora oggi con circa 217.000 persone trasportate, 1.170.000 km percorsi, 16 linee attive e 27 autobus impiegati (dati riferiti al solo mese di settembre 2017)

 

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Mercoledì, 20 Dicembre 2017 16:54

San Severino, consegnate le prime casette

San Severino in festa per la consegna delle prime 68 casette, su un totale di 103, in favore della popolazione costretta a lasciare le prorpie abitazioni. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Rosa Piermattei, che tiene però a fornire alcune precisazioni sul numero delle Sae consegnate. "Tuute le casette sono pronte, ma abbiamo problemi relativi alla viabilità – precisa il primo cittadino settempedano – Oggi consegniamo le prime 29 casette, tutte munite di viabilità e parcheggi, mentre in altre 39 gli assegnatari che vorranno potranno accedervi usando, però, la via pedonale perchè ancora priva delle necessarie opere viarie. Abbiamo adottato questa soluzione anche prevedendo che entro la fine dell'anno, se il tempo ci assiste, tutti potranno entrare in queste abitazioni".       

 

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 Gravissimo incidente ferroviario alle prime luci dell'alba a Civitanova Marche, in località Fontespina. Per cause al vaglio degli inquirenti una persona è finita sotto un treno a circa 600 metri dalla stazione civitanovese. Il corpo della persona, maciullato dal treno, è irriconoscibile e non è stato ancora possibile procedere all'identificazione, anche se sembra si tratti di un uomo di nazionalità extracomunitaria. La salma è stata recuperata dai vigili del fuoco e le cause del sinistro sono naturalmente al vaglio degli inquirenti. Il conducente del convoglio, sconvolto per l'accaduto, ha dichiarato di essersi improvvisamente trovato l'uomo sui binari e di non essere riuscito ad evitare l'impatto. La tratta ferroviaria è rimasta chiusa fino alle 10 circa in attesa dell'arrivo del magistrato per la rimozione del cadavere.

 

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Domenica, 17 Dicembre 2017 01:20

Montecavallo ha una sede comunale provvisoria.

Un prefabbricato in legno di 90 metri quadrati, dotato di ufficio del sindaco, anagrafe, altri uffici amministrativi, Tecnico e di Ragioneria. E' la  nuova sede comunale provvisoria di Montecavallo fresca d'inaugurazione sorge  accanto alle soluzioni abitative d’emergenza, nel piazzale Caduti Martiri di Nassiriya. A realizzarla in brevissimo tempo, è stata la ditta Edillegno di Treviso. Una struttura confortevole e sicura che permetterà una migliore gestione del lavoro da parte dei dipendenti comunali.e una  più agevole fruizione dei servizi da parte dei cittadini.

Al taglio del nastro erano presenti il governatore Ceriscioli con l’assessore Sciapichetti, il presidente della Provincia Pettinari e il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni.

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  Anche i componenti del team Aconcagua experience Roberto Pellegrini, Marco Capodacqua e Giovanni Dall’Armellina, hanno voluto partecipare al nuovo passo verso il ritorno alla normalità del piccolo centro montano. A fine gennaio, a nome dei paesi terremotati e in segno di vicinanza alle loro difficoltà,  isseranno i vessilli di Montecavallo e della Provincia di Macerata sulla cima  più alta della Cordigliera delle Ande.

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       IIl team di Aconcagua Experience con il presidente Pettinari

E’ un altro tassello del puzzle che ho fin dall’inizio definito per la ricostruzione- ha detto il sindaco Cecoli- Prima o poi, con la caparbietà che come montanari ci rappresenta, finiremo il puzzle. Ne passerà di tempo perché i danni sono tanti e le cose da fare ancora di più. Prima di tutto- ha aggiunto- stiamo cercando di rassicurare le persone; non è facile perché tutto quello che è accaduto, ha prodotto in ognuna di loro profondo turbamento.  Il passo successivo, di concerto con la Regione, sarà ripristinare tutte le abitazioni; confidiamo di riportare nel più breve tempo possibile una normalità vera riabilitando ogni situazione. Non  abbiamo una bacchetta magica e ci rendiamo conto che ci vorrà ancora tanta pazienza, ma di certo noi ci saremo, controlleremo e spingeremo Regione e Governo affinchè il tutto avvenga nel più breve tempo possibile per riacquistare una normalità e quotidianeità”.

Intanto, sempre sul piazzale, si avvicina a grandi passi anche la realizzazione di una struttura da destinare a chiesa. A donarla, in una gara di solidarietà nei confronti del più piccolo comune della Regione, la Caritas di Parma e altre associazioni.

“ E' già in fase di montaggio  il basamento della chiesa che ci auguriamo di inaugurare prima di Natale. Anche il nostro parroco Don Nello Tranzocchi- prosegue Cecoli- potrà così riacquistare una normalità con un edificio adibito al culto, dotato anche di una stanza e servizi che potrà utilizzare per le sue necessità”.

Carla Campetella

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